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Lez. 31 - La vergogna

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
6 giugno 1958

Traduzione in italiano di Simona Fossa
Revisione a cura di Anna Orsini e Andrea Genini
Registrazione vocale a cura di Antonio Quaglietta
Edizione Giugno 2019

  1. Saluti nel nome del Signore. Amici miei, porto benedizioni a ciascuno di voi e a tutti i vostri cari.

  2. Quando noi spiriti osserviamo gli esseri umani, possiamo notare il vostro estremo bisogno di nutrimento spirituale. Il vostro corpo viene nutrito, come anche il vostro intelletto e persino la vostra natura emozionale – sebbene quest’ultima non sempre con il cibo più adatto. Ma quando si tratta di nutrimento spirituale, la maggior parte degli esseri umani si lascia morire di fame. C’è una gran confusione su cosa significhi veramente il vero nutrimento spirituale. Non significa solamente leggere, ascoltare o conoscere la verità o la legge spirituale, su Dio e la Sua creazione. Non significa nemmeno preghiera e meditazione che, naturalmente, se praticate in modo corretto, sono anche una parte molto importante del nutrimento spirituale. Tuttavia, la sostanza più importante del cibo spirituale è lo sviluppo personale. Il vostro sé più profondo, la vostra scintilla divina, implora continuamente questo cibo, ma il vostro sé cosciente si rifiuta di ascoltare la supplica. Quando siete tristi o depressi, quando vi sentite insoddisfatti della vostra vita, che sia per ragioni reali e razionali o meno, è sempre perché il vostro spirito è affamato. Può essere veramente felice e realizzato soltanto chi si nutre di quel cibo essenziale che è lo sviluppo spirituale. Perché non vi è un solo essere umano vivente che non abbia l’opportunità di trovare la felicità. Sta nelle vostre mani, amici miei. Ma voi prendete così spesso la strada sbagliata; cercate la felicità nella direzione sbagliata; incolpate gli altri per le vostre disgrazie; incolpate il destino, incolpate Dio; incolpate la presunta ingiustizia del mondo. Ma non fate quel solo e unico passo che vi condurrebbe alla realizzazione, attraverso la profonda sensazione di aver vissuto la vostra vita nel modo che il Creatore aveva in mente per voi, in questa particolare incarnazione. Un modo che varia da persona a persona, perché, ovviamente, non tutti devono realizzare l’incarnazione alla stessa maniera. Non è previsto per tutti fare lo stesso lavoro e lo stesso sforzo. Ma l’unica cosa che dovreste tenere a mente, amici miei, è che se non siete abbastanza felici, nonostante le occasionali difficoltà esterne, significa che avete negato al vostro spirito un po’ di quel nutrimento che brama – molto probabilmente attraverso il giusto tipo di percorso evolutivo e di autoconoscenza. Chiunque ascolti o legga queste parole, ha mezzi sufficienti per procurarsi questo cibo.

  3. Nelle mie precedenti lezioni, ho menzionato diversi atteggiamenti dell’anima umana che sono ciò che potreste chiamare “l’eclissi di Dio”. La volta scorsa vi ho spiegato che l’orgoglio, la volontà egoica e la paura stanno alla base di tutti i difetti e sono responsabili di tutta l’infelicità e della mancanza di verità che esistono nell’anima umana. Per continuare questa serie di lezioni sullo sviluppo personale, stasera parlerò di un nuovo argomento: la vergogna.

  4. Ci sono un tipo giusto ed uno sbagliato di vergogna. Il tipo giusto di vergogna è il vero pentimento. Senza questo, non potrebbe mai esserci un incentivo per l’evoluzione personale. Senza di esso, nessuno passerebbe mai attraverso la nobile lotta con il proprio sé inferiore, amici miei. Nessuno prenderebbe mai la via della purificazione, se quel tipo di vergogna non esistesse dentro di voi. Il vero pentimento è quindi costruttivo e molto positivo. Ma vi è anche la vergogna del genere sbagliato. Gli esseri umani spesso confondono i due generi di vergogna, per cui voglio ora dedicare a questo argomento una parte del nostro tempo insieme.

  5. Qual è il tipo sbagliato di vergogna? Possiamo chiamarlo complesso di colpa che, naturalmente, è del tutto distruttivo e negativo. Che cosa dicono veramente le vostre emozioni, anche se di certo non la pensate in questo modo a livello cosciente, ogni volta che provate il genere sbagliato di vergogna? Esse dicono: “Sono irrimediabilmente cattivo e non vi è nulla che si possa fare al riguardo”. Con quest’atteggiamento, non solo sguazzate nell’autocommiserazione, ma manifestate un’indolenza che vi impedisce di lavorare attivamente all’eliminazione di ciò che non va bene in voi. Inoltre, quest’atteggiamento diventa sempre più irrazionale e ingiusto, perché pretendete e vi aspettate rispetto e amore dagli altri, sebbene non rispettiate né amiate voi stessi. Intendiamoci, questo non avviene a causa delle vostre limitazioni. Nel più profondo del vostro essere, non riuscite a rispettare voi stessi a causa di questo errato atteggiamento, di questo tipo sbagliato di vergogna che vi rende passivi là dove dovreste essere attivi.

  6. Di conseguenza, vi ritrovate in un circolo vizioso: più negate a voi stessi l’esperienza di una vergogna costruttiva, che vi permetterebbe di risollevarvi e di lavorare su voi stessi attraverso una realistica conoscenza di sé – che è fondamento dello sviluppo personale – più vi disprezzate. Più vi disprezzate più pretendete di ricevere amore e rispetto dagli altri, per compensare la vostra mancanza di rispetto per voi stessi. Il vostro lato cieco, inconscio e immaturo crede che ricevere sufficiente apprezzamento da parte degli altri possa compensare la mancanza di quel rispetto di sé che voi non potrete mai possedere veramente, a meno che non rispettiate le fondamentali leggi spirituali insite nella vostra stessa anima e che non diate il massimo nello sviluppo personale di quanto sia possibile aspettarsi da voi, in rapporto alla vostra evoluzione spirituale complessiva.

  7. Amici miei, so che nessuno pensa coscientemente questi pensieri, ma se esaminaste le vostre emozioni, osservando le loro richieste per quel che realmente significano ed esprimono, questo è ciò che trovereste. Ricordate – e questo è importantissimo – che la mancanza di rispetto per voi stessi non deriva dai vostri difetti, debolezze, limitazioni o errori – qualsiasi essi siano – ma è dovuta a quel genere errato di vergogna. Nel momento in cui trasformate l’errato tipo di vergogna con quello giusto, posso assicurarvi che, nella misura in cui avverrà questo cambiamento, svilupperete un vero e giustificato rispetto per voi stessi, anche molto prima che i vostri difetti siano scomparsi. Per rispettare voi stessi, non avete bisogno di essere perfetti. Tutto quel che dovete fare è adottare un atteggiamento realistico e costruttivo verso le vostre imperfezioni. Più provate rispetto per voi stessi, meno cercherete il rispetto dagli altri, perché a quel punto troverete la sicurezza dentro voi stessi. E questo cambierà così profondamente il vostro atteggiamento interiore e le vostre emanazioni che avrete un diverso effetto sugli altri; questo renderà molto più facile alle persone che vi sono accanto darvi l’amore e il rispetto che desideravate in prima istanza.

  8. Forse non vi siete mai accorti che il tipo sbagliato di vergogna deriva dal vostro orgoglio, e vi fa inorgoglire ancora di più. A prima vista, questo può suonarvi paradossale. Lasciate che ve lo spieghi in questo modo: il vostro sé inferiore, con tutti i suoi difetti, è un fattore da tenere in considerazione se non volete sfuggire alla vostra realtà attuale. Più cercate di sfuggire agli eventi della vostra vita, più la vostra anima si ammala. Con il tipo errato di vergogna, voi sfuggite alla realtà, perché ciò che le vostre emozioni esprimono è la mancata accettazione di ciò che siete realmente. Quando vi abbattete disperatamente a causa del lato inferiore della vostra natura, voi in realtà non vi accettate per come siete. Significa che vi manca l’umiltà per guardare coraggiosamente a tutto ciò che fa parte di voi – e questo è orgoglio.

  9. Lasciate che lo sottolinei ancora una volta: razionalmente voi sapete di essere imperfetti, ma emozionalmente no. Spesso c’è un grande abisso tra ciò che sapete e pensate coscientemente e ciò che le vostre emozioni rivendicano e desiderano. Non è affatto difficile portare alla coscienza le vostre emozioni, se solo foste disposti a tradurle in pensieri concisi, ma ci vuole un piccolo sforzo. Le vostre emozioni pretendono la perfezione prima ancora che siate in grado di averla. Vi ponete più in alto di quanto possano permettervi gli sforzi fatti finora. Al tempo stesso, sapete o almeno sentite, che ancora non ci siete. Invece di riconoscere questo fatto a livello cosciente e di lavorare lentamente per giungere dove vorreste, vi arrabbiate con il mondo e con voi stessi per essere ciò che siete e vi rifiutate di fare lo sforzo interiore per diventare ciò che vorreste essere. Quindi l’errato tipo di vergogna sta ad indicare orgoglio, pigrizia, ingiustizia e fuga dalla vostra attuale realtà. È questo che vi fa sentire in colpa, amici miei, e non i difetti veri e propri che potreste avere. Quelli non vi farebbero mai sentire in colpa, purché adottiate il tipo giusto di vergogna, accettandovi con umiltà così come siete adesso, senza fuggire dalla vostra realtà e quindi costruendo a partire da lì – lentamente, passo dopo passo. È il solo modo realistico e costruttivo per cambiare ed evolvere.

  10. L’atteggiamento sbagliato, oltretutto, comporta ulteriori rischi. A causa del vostro orgoglio e del bisogno di rispetto e amore da parte degli altri, voi incominciate a distaccarvi da ciò che realmente sentite e pensate di voi stessi e lo nascondete dietro ad un muro, per così dire. Non osate mostrarvi per ciò che siete veramente, perché le vostre emozioni affermano che, se lo faceste, gli altri vi disprezzerebbero. Come ho detto prima, più mancate di rispetto per voi stessi, più diventa importante il rispetto degli altri. Così create un sé maschera. In un modo molto sottile, diventate una finzione. E questo, a sua volta, vi scoraggia, portandovi a disprezzarvi ancora di più. Il circolo vizioso continua a girare a tutta forza e vi trascina in conflitti emotivi sempre più profondi, finché non svilupperete il coraggio e l’umiltà per spezzarlo. Per favore, non confondete l’affermare come siete realmente, che include il vostro sé inferiore, con il lasciarvi andare ai suoi impulsi nelle vostre azioni. Vi è un’enorme differenza tra questo e il semplice riconoscervi e accettarvi per ciò che siete, senza costruirvi una diversa personalità per apparire migliori al mondo esterno. Spesso ci si costruisce un falso "sé reale" proprio per le ragioni espresse qui.

  11. Se, di fronte ai vostri difetti, vi sentite in qualche modo ancora tristi, amareggiati, sprezzanti o disarmonici, allora non vi siete ancora accettati per come siete. Dovete ancora lottare per la via di mezzo. Accettarsi non significa voler restare in uno stato d’imperfezione. Significa che dovete prima imparare ad accettare il vostro stato d’imperfezione. Dovreste anche scoprire se volete essere apprezzati per le vostre mancanze come compensazione per la vostra immaginaria incapacità di cambiare e, grazie a questo, riuscire ad amare voi stessi. Quando avrete reso coscienti queste ed altre emozioni irrazionali, sarà facile dirigerle nei canali appropriati.

  12. Quando sarete capaci di accettarvi veramente e sinceramente per come siete, senza voler apparire migliori, avrete soddisfatto i requisiti di base per essere su questo sentiero, amici miei. Prima di questo non ci siete ancora, siete soltanto ad uno stadio preparatorio per attraversare il cancello che vi conduce su questa via. In altre parole, finché vi è ancora in voi il tipo errato di vergogna, non potete avanzare su questo sentiero; dovrete prima passare al tipo giusto di vergogna.

  13. Il tipo sbagliato di vergogna creerà uno stato mentale che, non solo è estremamente malsano, come ho appena descritto, ma vi farà sentire sempre più soli. Ogni volta che vi sentite soli e incompresi, vi raccomando di rendervi conto che, almeno in certa misura, deve esserne responsabile la situazione che vi ho descritto e non la mancanza d’amore e di comprensione da parte degli altri. Per quanto le persone vicine a voi siano incapaci di amare, non vi sentireste mai soli se questo atteggiamento errato non fosse in qualche modo prevalente in voi. Perciò non cercate un rimedio dall’esterno, ma giratevi verso l’interno e guardatevi da questo punto di vista.

  14. Chiunque voi siate, probabilmente vi vergognate di qualcosa. Che sia grande o piccola, importante o insignificante, non è questo il punto. Voi la coprite, la nascondete, facendo credere che non abbiate nulla di cui vergognarvi. Questo è il muro che vi separa dagli altri. Ma in questo modo non potrete mai essere sicuri di essere veramente amati e apprezzati, perché questa vocina in voi continua a dire: “Se solo sapessero come sono veramente e quello che ho fatto, non mi amerebbero mai”. Questo vi fa sentire soli, sofferenti e freddi. Pensate che tutto l’affetto che ricevete sia destinato alla persona che sembrate e non a quella che veramente siete. Naturalmente, in questo stato vi sentite soli e insicuri; ma solo voi potete cambiarlo – nessun altro.

  15. Vi sarà facile vedere come l’unico rimedio a questo costante stato di solitudine, di insicurezza e di crescente disprezzo per voi stessi, sia proprio quel passo che vi sembra più difficile, vale a dire demolire il muro della vergogna e sostenere quello che realmente siete. Più tentate nell’altro modo, il modo del sottile inganno, più il vostro dilemma sarà profondo. Questo l’avete già visto. Quindi dipende da voi fare quel coraggioso passo di diventare voi stessi e acquisire la vera sicurezza e il vero apprezzamento da parte dei vostri amici. Perché coloro che sono spiritualmente sviluppati e capaci di amare, certamente non vi ameranno di meno; anzi il contrario. E quelli che sono immaturi, e quindi incapaci di amare, non ritrarranno il loro amore da voi, dal momento che non ve l’avevano mai veramente dato, né voi l’avevate mai posseduto. Queste persone si trovano esattamente nella stessa condizione in cui vi trovate voi adesso: affamate d’affetto, rispetto e amore in modo da alleviare la mancanza di rispetto per se stesse, assente perché prive del coraggio di essere se stesse. Il loro tipo di amore era in realtà un’illusione. Così, l’unico modo di preparare un terreno sicuro su cui stare, è quello di cessare la finzione che avete faticosamente coltivato per tutta la vita. All’inizio sembra essere un passo difficile, amici miei.

  16. Voglio ripetere che non ci si aspetta che andiate a raccontare i vostri segreti a tutti quelli che incontrate. Per aprirvi, scegliete invece la persona giusta; scegliete la persona che possa aiutarvi. Quindi scegliete qualcuno a cui siete davvero vicini e che vi conosca per come siete veramente. Altrimenti non potrete mai essere voi stessi. Non è questione di quel che dite, ma piuttosto di quel che sentite; una questione di atteggiamento interiore. Per regolare le vostre emozioni, portandole dal tipo errato a quello giusto di vergogna, tutto quel che dovete fare è investigarle e, come ho detto tante volte, tradurle in pensieri chiari e concisi. A quel punto, quando vedrete l’irragionevolezza del lato immaturo della vostra anima, potrete trasformarle. Solo dopo averlo fatto, sarete in grado di fare il passo successivo. Solo allora vi sentirete sicuri e rispettosi di voi stessi. Finché vi nascondete dietro ad un muro di falsità, non potete che disprezzarvi – assai più di un vostro fratello o sorella che potrebbe avere molte più debolezze di voi, ma che ha il coraggio di vivere senza finzione, agendo secondo il sé più reale. Non è la vostra bravura o il numero di debolezze che ancora avete a determinare il rispetto per voi stessi. Il rispetto di voi stessi – e di conseguenza anche il rispetto degli altri – si può misurare soltanto in base a quanto siete sinceri con voi stessi o a quanto vi ingannate e fuggite da voi stessi o quanto vi nascondete dietro un muro di finzione. Questo muro di finzione non è facilmente riconoscibile dall’esterno. È qualcosa di interiormente sottile che solo voi potete individuare, esaminando e sondando le vostre emozioni e il loro significato.

  17. Il vero pentimento, in senso positivo, significa semplicemente prendere coscienza del sé e accettare le sue debolezze nello stato presente, con il profondo desiderio di cambiare. Allo stesso tempo, è necessario riconoscere che il cambiamento può giungere solo riconoscendo ripetutamente i difetti profondamente radicati e comparando le reazioni errate con lo stato ideale. In tal modo apprenderete l’umiltà.

  18. Quando non desiderate più apparire migliori o più di quanto siete, anche ai vostri stessi occhi, sarete scesi dal piedistallo sul quale vi eravate posti. Solo dopo aver demolito l’edificio di finzione, potrete incominciare a ricostruire. Se avrete il coraggio di inciampare mille volte negli stessi errori e di rialzarvi sempre per riprovare di nuovo, avrete pagato a Dio il debito che Gli dovete; allora avrete meritato la Sua grazia; allora sarete veramente sul sentiero. A quel punto vi sbarazzerete dell’orgoglio e della falsità molto prima di essere perfetti in ogni dettaglio della vostra personalità. In questo modo vi avvicinerete alla perfezione molto più velocemente di quanto pensiate, nonostante la persistenza di alcuni ostinati difetti. In questo modo ce la farete. Ma, se ogni volta che inciampate di nuovo nello stesso errore, vi scoraggiate tanto da disperare di voi stessi, vi volete arrendere e considerate insensato accettarvi, allora state provando proprio il genere distruttivo e debilitante di vergogna che non vi porterà mai da nessuna parte. Finché vi disperate con tanta facilità, in voi c’è ancora troppo orgoglio e quindi l’’azione risanatrice e curativa di poter osservare le vostre debolezze alla luce di ciò che realmente sono, senza esagerarle né sminuirle, non sarà in grado di influire sulla vostra anima.

  19. Quindi, amici miei, non disperatevi se per un certo periodo non riuscite a superare le vostre debolezze. Forse ora riuscite a capire che disponete di un potente agente curativo per rimediare a qualcosa di ancora più importante della reale debolezza che state trattando. Apprenderete il giusto tipo di vergogna e di auto-accettazione, che porta umiltà, supera l’orgoglio e vi mostra come vivere la vostra realtà. Se riusciste subito a superare i vostri difetti individuali, potreste divenire ancora più orgogliosi, e l’orgoglio è più dannoso di molti altri difetti. A parte questo, i difetti contro cui vi battete, spesso si sono radicati in voi attraverso molte incarnazioni, perciò non potete aspettarvi di liberarvene nel giro di pochi anni. Tuttavia, se sarete capaci di affrontare queste debolezze, se le incontrerete con occhi aperti e un sano atteggiamento, imparando anche mentre ci state ancora inciampando, se avrete l’umiltà di guardare a voi stessi sapendo dove vi trovate veramente – né troppo in basso, né troppo in alto - allora, pur essendo ancora imperfetti, starete ponendo le basi per un sano e normale atteggiamento interiore.

  20. Pensate e meditate su questo, amici miei. Non basta ascoltare o leggere le mie parole una volta sola, perché non sarebbe il tipo di cibo spirituale che vi aiuta a scoprire dove le vostre emozioni si allontanano ancora dallo stato ideale. Trovate in voi l’eco che vi guida nei vostri sforzi quotidiani e nel vostro lavoro spirituale. Quando lo farete, vi starete alimentando con il cibo di cui il vostro spirito ha bisogno.

  21. Forse ora incominciate a sentire perché sia tanto necessario essere in grado di parlare apertamente di voi stessi ad una persona qualificata e poi alle persone a cui vi sentite veramente vicini. Finché tenete delle cose nascoste dentro di voi, perdete il senso delle proporzioni. Potete esagerare una cosa e sottovalutarne un’altra. Invece, una persona non coinvolta con i vostri problemi e i vostri sforzi interiori, può vedere le cose sotto la giusta luce. Come ho detto spesso nelle sessioni private, c’è una legge spirituale che si applica parimenti alla psicoanalisi e alla confessione. È la legge della fratellanza. Nel momento in cui vi aprite ad un’altra persona, azzardate un atto di umiltà. In quel momento, con quella persona, non volete apparire più perfetti di quanto siete. Questa è una delle tendenze umane più dannose, amici miei. Ma mostrandovi ad un altro per come siete, sentirete istantaneamente il sollievo cui il vostro spirito ha sempre aspirato, anche se quella persona non vi dà il benché minimo consiglio.

  22. Il vostro spirito soffre quando agite contro le sue leggi. Ma se siete capaci di rivelarvi con umiltà, tutto ad un tratto vi sentite meglio. È all’opera la legge della fratellanza. Qualcosa in voi dice: “In questo momento non voglio apparire migliore di quanto non sia. Voglio mostrarmi per come sono, non lotto per quel rispetto e quell’amore che non credo mi siano realmente dovuti, a causa delle cose di cui mi vergogno”. Sebbene anche questo non sia giusto, poiché amore e rispetto sono dovuti a qualunque creatura vivente. Nella visione distorta, si soffre di solitudine e si continua a fingere in modo sottile. Anche il genere sbagliato di vergogna viola la legge della fratellanza. Così potete vedere, ancora una volta, come ogni moto interiore possa essere giusto quando deriva dal sé divino e tuttavia può venire distorto dalle forze luciferiche. Questo vale anche per la vergogna.

  23. Così io vi dico, amici miei, se veramente e sinceramente desiderate svilupparvi lungo questo sentiero, ad un certo punto troverete una guida. Sarete quasi spinti in un angolo dove vi aprirete per la vostra stessa salvezza. Naturalmente, avrete sempre il vostro libero arbitrio, cosa che noi spiriti rispetteremo sempre e non violeremo mai, anche se sappiamo che cosa vi sembra così difficile da esprimere. Ma siete voi a dover parlare. Noi non lo faremo per voi. Sarete sempre liberi, quindi, di rifiutarvi e di ritirarvi sempre di più nel vostro angolo e di essere risentiti per essere stati spinti in questa direzione. Tuttavia, potete anche approfittare di questa opportunità e venir fuori dal vostro nascondiglio, aprire gli occhi e vedere che qui sta la vostra salvezza. Dipende da voi.

  24. Quando la guida si presenta sotto forma di una prova spiacevole, non riuscite a comprendere a fondo che cosa vi stia succedendo. Eppure essa è lì per aiutarvi a fare ciò che è necessario. Questo aprirsi della vostra personalità è la guarigione. Voi considerate quelle esperienze spiacevoli come delle difficoltà. Tuttavia, una volta compreso perché sono necessarie, cesserete di vederle in quel modo. Siete come i bambini, non sapete ciò che è bene per voi. E gli aiutanti di Dio che sono costantemente con voi – particolarmente con chi ha intenzione di intraprendere questo cammino di purificazione – riescono a guidare e ispirare le persone a creare quelle situazioni che vi offrano l’opportunità. Ma dovete decidere con il vostro libero arbitrio, se volete o meno imparare da esse. Potete aprire gli occhi per cogliere il significato della situazione o sottrarvi al problema e rifiutare di riconoscere la chiamata, perché è una vera chiamata! Decidete, amici miei! Volete prendere il coraggio nelle vostre mani o pensate di poter proseguire su questo sentiero senza trovare il coraggio di seguire la chiamata?

  25. Posso promettervi una cosa. Dopo aver preso la decisione di intraprendere questo sentiero, avrete già un assaggio della rinascita spirituale che verrà, prima o poi, quando avrete raggiunto una certa fase. Maggiore è lo sforzo e l’apparente difficoltà di riconoscere e seguire la chiamata e più grandi saranno il sollievo, il senso di vittoria, la felicità, il rispetto per voi stessi, la gioia e la pace interiore che proverete quando la prova sarà superata e avrete pienamente compreso come proseguire da quel punto. Vi prego, amici miei, di ricordare questo molto bene. Non scegliete di dimenticare queste parole, pensando segretamente che se riuscirete ad eludere il problema, la situazione cesserà di esistere. Leggete queste mie parole ogni giorno, ogni volta che vi trovate ad affrontare una tale decisione.

  26. Non abbiamo a che fare soltanto con quel che sapete e nascondete di proposito. Questo sarebbe relativamente facile. Una volta che siete in grado di rivelare coscientemente pensieri e sentimenti nascosti, avrete bisogno, col nostro aiuto, di cercare di scoprire quali sono le correnti inconsce dietro ad essi. A quel punto sarà quello il lavoro da fare. Certo, non potrete farlo da soli. E non potrete farlo senza aver raccolto il coraggio di portare allo scoperto quel che sapete. Molte persone portano in sé fattori nascosti e inconsci altrettanto attivi come quelli consci. I primi sono un po’ più complicati da trovare. Il primo prerequisito è essere abbastanza liberi e aperti da riuscire a parlare di tutto quel che riguarda la vostra persona. Senza questo non potrete mai raggiungere le motivazioni, le correnti e le emozioni nascoste.

  27. Se rispettate le condizioni necessarie, vi sarà dato aiuto – di questo potete essere certi. L’aiuto che vi occorre è la Grazia di Dio. Senza di essa non riuscirete a raggiungere le vostre inconsce, ostinate e nascoste vergogne che bloccano la strada. Ma se vi aspettate la Grazia di Dio con sentimenti di sfida e rabbia, dicendo a voi stessi: “Perché non posso averla? Perché qualcun altro e non io? Ho sofferto così tanto! Ora me la merito, mi sono sforzato così duramente”, allora allontanate il momento della Grazia, perché il vostro atteggiamento non è umile. Vi arrogate il diritto di giudicare, ma non potete giudicare. Non avete modo di giudicare quanto abbiate sofferto, quando meritiate la Grazia e quanto duramente vi siate sforzati, specialmente rispetto ad altri. Vi mancano gli elementi di paragone, vi manca persino una totale conoscenza di voi stessi, perché finché non sarete in grado di esplorare ciò che si nasconde nell’’inconscio, non vi conoscerete. E come osate giudicare e fare confronti se non conoscete nemmeno voi stessi?

  28. La Grazia, miei cari, sarà molto più vicina quando coltivate uno spirito di vera umiltà e pazienza. Se avete delle difficoltà, cercate di concentrarvi su questo. Se non riuscite ad avanzare, sebbene stiate lavorando e facendo del vostro meglio – ma molti non avanzano perché non lavorano come potrebbero, in quel caso non si tratta della mancanza di Grazia – e se ci sono dei blocchi che non riuscite a penetrare, chiedete a voi stessi: “Quanto è umile il mio atteggiamento?". Coltivate queste parole invece di allontanarvi da Dio nel momento in cui le cose si fanno difficili. È questo il mio consiglio per i miei cari e amati amici.

  29. Vorrei ora parlare di un altro argomento prima di passare alle vostre domande. Ho già detto che vi vergognate dei vostri difetti, molti dei quali non vorreste avere. Tuttavia, c’è anche un’’altra categoria e sarà importante guardare ai vostri difetti anche da questo nuovo punto di vista, vale a dire l’avere alcuni difetti a cui siete affezionati. Questo spiega perché non riuscite ad avanzare in certi particolari aspetti del vostro sviluppo. Voi non lo ammettete, ma in realtà ne andate piuttosto fieri. Naturalmente, finché è così, non è possibile superarli. Scoprite come questo fatto riguardi anche voi. Una volta che vi sarete resi conto di essere emotivamente attaccati ad alcuni dei vostri difetti, pregate affinché Dio vi aiuti a riconoscere perché è così e che cosa c’è dietro. Pregate per essere capaci di vedere quell’atteggiamento sotto una luce obiettiva, in modo da sviluppare a riguardo il giusto tipo di vergogna.
  30. Verificate tutti i vostri difetti e le relative reazioni emotive, in tutta onestà. Mentre scorrete la lista, vedrete che ci sono alcuni difetti che davvero non vi piacciono e altri a cui, in qualche modo, tenete molto. A quel punto, mentre ne sentite l’attaccamento, chiedetevi: “Come reagirei se un’altra persona dovesse mostrare lo stesso difetto, allo stesso modo o in modo simile?”. In effetti siete piuttosto irritati quando un altro mostra lo stesso difetto del quale voi andate fieri. Se osservate il difetto da quel punto di vista, l’orgoglio che provavate sparirà. Tuttavia, fino a quando l’orgoglio persiste, non potrete assolutamente superare il difetto.

  31. Sarò felicissimo di lasciarvi presentare qualunque difetto decidiate di sottopormi. Vi mostrerò come ognuno di questi è collegato all’orgoglio, alla volontà egoica e alla paura. Vi mostrerò come esaminare il difetto, come esso conduca ad altri difetti e cosa sia connesso ad esso – aiutandovi in tal modo a comprendere meglio voi stessi. Vi mostrerò come meditare su di esso e come procedere con il lavoro spirituale sul vostro sentiero. Vi mostrerò anche come ogni singolo difetto, debolezza o imperfezione siano un diretto ostacolo all’amore – e quindi a Dio. Vi indicherò anche quale sia la qualità positiva originaria che sta dietro ad ogni difetto, perché non c’è difetto che non sia la distorsione di qualcosa di buono e puro. Cercate di fare questo come esercizio; applicatelo ai vostri difetti, perché il vostro lavoro spirituale è inutile se rimane astratto e impersonale. Se siete incapaci di farlo, condividete qui i vostri difetti.
  32. Ora, ci sono domande in merito a questo argomento prima di passare alle altre domande?

  33. DOMANDA: Hai sottolineato il fatto che ci si dovrebbe aprire ad una persona qualificata. Potresti spiegarci il problema di chi ha il desiderio di aprirsi e di essere umile, ma lo fa con chiunque senza distinzione e quindi non ne ricava nulla di buono – solo danni morali e ripercussioni?

  34. RISPOSTA: Sì, come vedete questo è, ovviamente, un estremo opposto e voi sapete che tutti gli estremi sono sbagliati. Una simile persona ha un bisogno profondo che il suo spirito invoca. Il reale bisogno non viene riconosciuto, perciò si cerca di soddisfarlo in modo sbagliato. Tuttavia, il caso che menzioni non è così estremo come pensi. Spesso un essere umano si apre su molte piccole cose e svela persino alcuni reali difetti che ha, ma solo allo scopo di mantenere nascosto il vero problema.

  35. DOMANDA: E cosa succede se quella stessa persona maschera i veri difetti e inventa finte colpe da rivelare a tutti?

  36. RISPOSTA: Questo succede. Vedete, non servirà a nulla consigliarle di scegliere di aprirsi con la persona giusta, perché non saprà mai quale sia la persona giusta. Manca di intuizione, come anche di un sano giudizio intellettuale. Nessuna di queste facoltà può funzionare correttamente finché una persona si giustifica e nasconde le vere ragioni. Bisogna prima portarla a riconoscere tutto questo. Questo, ovviamente, può essere fatto solo molto lentamente. E non lo si può fare affatto se la persona non lo desidera. Ma il desiderio può crescere.

  37. Siate benedetti tutti. Siate in Dio.

Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 31 - Shame
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