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Lez. 26 - Scoprire i propri difetti

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
28 marzo 1958

Traduzione in italiano di Simona Fossa
Revisione non ancora effettuata
Edizione Marzo 2018

  1. Saluti nel nome di Dio e di Gesù Cristo. Vi porto benedizioni, miei cari amici.

  2. L’ultima volta vi ho parlato della difficoltà di questo sentiero e del pericolo di imboccarlo con l’illusione che qualche meditazione e alcune formule miracolose facciano sparire tutti i vostri problemi terreni. È altrettanto lontano dal vero esagerarne le difficoltà. Posso vedere che alcuni tra i miei amici si sono un po’ intimoriti, e questa paura ingiustificata serve da scusa al sé inferiore che vuole sempre evitare di purificarsi e migliorarsi.

  3. Ora, amici cari, esaminiamo le paure che potete avere. Certamente il sentiero è difficile, ma Dio è saggio e giusto e non vi chiederà mai più di quanto possiate fare, o sopportare. Questo, naturalmente, varia da individuo a individuo. Più siete evoluti e più siete forti e quindi da voi ci si può aspettare di più. Ma se siete ancora deboli, allora anche il più piccolo sforzo sarà sufficiente. Ad ogni modo, nessuno di voi può veramente raggiungere la felicità nella vita se, spiritualmente parlando, non dà il massimo secondo il suo destino. Questo sentiero, con il mio insegnamento e la mia guida, può aiutarvi in questo. Pertanto, il giusto atteggiamento da tenere, se vi accade di temere che questo sentiero rappresenti uno sforzo troppo grande per voi, è mettervi nelle mani di Dio e chiederGli aiuto. Lasciate che sia Lui a decidere per voi. Ma quante poche persone sono in grado di farlo quando il dubbio prende il sopravvento! A quel punto siete tutti molto rapidi a decidere, sebbene in molti casi solo temporaneamente, che questo sentiero è troppo per voi, e non vi viene neanche in mente di chiedere a Dio quale sia la Sua volontà a questo riguardo.

  4. Un altro grande equivoco è l’idea sbagliata che seguire il sentiero che vi sto mostrando significhi per altri versi trascurare la vostra vita. Vedete, miei cari amici, io posso osservare le forme dei vostri pensieri e sentimenti. Posso vedere come il vostro sé inferiore lotta continuamente contro le giuste decisioni, presentando ogni sorta di scuse e pretesti, mentre rimanete inconsapevoli della ragione di quei pensieri e che cosa si nasconda veramente dietro di essi. Alcuni di voi possono credere che dedicare un certo tempo e sforzo al progresso spirituale sottragga troppo tempo alla battaglia della vita quotidiana; pensate che potrebbe non restarvi abbastanza energia per gli sforzi richiesti dalla vostra professione, temendo in conseguenza che le vostre finanze possano soffrirne. Altri possono convincersi che non resti abbastanza tempo per godersi la vita, e così via. Tuttavia questo modo di pensare non è reale, perché l’evoluzione spirituale in generale, e questo sentiero in particolare, non rappresenta un’attività in più nella vita, da aggiungere semplicemente alle altre, sottraendole quindi energia, tempo, sforzo ed entusiasmo che altrimenti sarebbero disponibili per altri doveri e piaceri. Di fatto, è proprio il contrario, amici miei.

  5. La verità è che questo sentiero di purificazione rappresenta il fondamento della vostra vita. Simbolicamente parlando, è il terreno su cui camminate! Nel decidere di intraprenderlo, voi spostate semplicemente i binari della vostra vita, se posso dire così, in altri canali. Dopo un po’, anche se i vostri principali problemi non scompariranno da un giorno all’altro, questo avrà l’effetto di risvegliare in voi una nuova scintilla vitale che vi darà una forza fino ad allora sconosciuta, un intuito, una vitalità e una capacità di gioire della vita come non avete mai avuto prima. In tal modo lavorerete meglio nella vostra professione; otterrete maggior beneficio dal vostro tempo libero; avrete più piacere dalla vita, qualunque cosa facciate, mentre adesso per la maggior parte di voi la vita è più o meno piatta. Questi sono i risultati che posso promettervi se lavorerete spiritualmente come vi sto indicando. I risultati non appariranno immediatamente ma solo dopo un certo tempo, dopo alcune vittorie interiori. Allora vedrete che varrà veramente la pena di intraprendere questo sentiero, persino dal vostro punto di vista egoistico e anche se i vostri principali conflitti non sono ancora spariti.

  6. Sarà così, perché su questo sentiero alla fine scoprirete dove, nelle vostre emozioni profonde, nelle reazioni e nei pensieri se non nelle azioni, avete violato molte leggi spirituali. Questa presa di coscienza vi metterà in grado di cambiare gradualmente le correnti interiori e le reazioni emotive, e questo libererà automaticamente un’energia e una forza vitale che prima erano rinchiuse e bloccate. Così, non vi prometto un miracolo in arrivo dal Cielo come ricompensa, ma vi mostrerò chiaramente e in maniera logica che questo sentiero non può che funzionare poiché si basa sulla legge di causa ed effetto, che opera in maniera del tutto naturale e impersonale. Perciò, vi chiedo di non considerare la decisione di intraprendere questo sentiero come un’aggiunta alle altre attività della vostra vita, come un dedicarvi ad un nuovo genere di insegnamenti che potrebbero sottrarvi tempo ed energia che potreste dedicare ad altre cose interessanti e necessarie. Consideratelo piuttosto come il fondamento della vostra vita, che dovrebbe diventare un tutto ben integrato. Perché se riuscite a risolvere i vostri conflitti interiori e i vostri errori, come potete fare solo su questo percorso, riuscirete alla fine a risolvere anche i vostri problemi esterni. Dal momento che spesso avete sprecato vite intere, e che erronee abitudini di pensiero e di sentimenti si sono radicate in voi sempre più profondamente da un’incarnazione all’altra, i nodi sono divenuti sempre più stretti e ingarbugliati. Di conseguenza ci vuole tempo per sciogliere quei nodi, per allentarli, per comprendere come tutte le vostre correnti interiori agiscano in rapporto alla legge e alla verità spirituali. Tuttavia, se e quando avrete compiuto fino ad un certo punto questo lavoro, i vostri problemi esterni dovranno prima o poi cessare. Questo, ovviamente, non succederà soltanto impiegando semplicemente più sforzo e concentrazione sui problemi esterni, quanto invece scoprendo il corrispondente problema interiore che è sempre all’origine di quello esterno.

  7. Allo stesso modo, approfitterete maggiormente delle buone cose della vita – felicità, gioia, piacere – se la vostra anima si risana e se le vostre reazioni interiori riescono a conformarsi alla legge spirituale. Solo allora riuscirete ad essere felici. Quante persone riescono ad essere felici? Pochissime, amici miei. La maggior parte della gente è in realtà spaventata sia dalla felicità che dall’infelicità. Voi desiderate grande felicità, tutti voi, ma più è lontana, più la desiderate; e se finalmente sembra esserci una possibilità di raggiungerla davvero, allora la evitate. Oh sì, amici miei, è così! Ripensate alla vostra vita; esaminate i vostri sentimenti in quei rari momenti; analizzateli da questa prospettiva e vedrete che ho ragione. Questo, naturalmente, è il sintomo che l’anima è ammalata e che ha deviato da una o più leggi spirituali, perché solo chi segue la legge spirituale con tutto se stesso, abbraccia la vita incondizionatamente, senza paura, senza autocommiserazione, senza temere di restare ferito/a. E solo coloro che lo sanno fare sono capaci di provare la vera felicità.

  8. Quindi, ogni cosa che farete nella vita avrà più sapore, più consapevolezza e una maggiore scintilla divina, se seguite il sentiero della conoscenza di sé e della perfezione e agite come Dio desidera da voi. Non ci vorrà più tempo di quanto sia ragionevole attendersi in base alle vostre circostanze di vita. Tutti voi, senza eccezione, con un po’ di volontà e determinazione e un’opportuna organizzazione del vostro quotidiano, siete in grado di dedicare mediamente una mezz’ora al giorno alla vostra evoluzione spirituale. Voi dedicate del tempo al benessere del corpo, lo alimentate, lo fate riposare e lo pulite; certamente non vi sembra che questo vada a interferire con altri doveri o piaceri. Voi date per scontato che sia necessario, che sia una cosa evidente che fa parte della vostra vita. Eppure, quando si presenta la domanda se fare lo stesso per la vostra anima – e ciò richiede meno tempo che per il vostro corpo – allora paure, dubbi e interrogativi vi sbarrano la strada. Ma non lo farebbero se vi deste la pena di ragionare logicamente su questa faccenda dell’evoluzione spirituale, amici miei. Eppure voi non ci ragionate sopra perché non attribuite a quei dubbi la loro giusta importanza; oppure li nutrite perché siete ispirati dal vostro sé inferiore. Finché non vi renderete conto di come opera il sé inferiore, come si manifesta e in quali modi subdoli si nasconde dietro comode scuse, non sarete capaci di acquistarne la padronanza, indipendentemente da quanto sincero possa essere il vostro amore per Dio.

  9. L’amore per Dio è meraviglioso se si manifesta in belle preghiere e meditazioni, eppure occorre anche fare un lavoro. In che cosa consiste questo lavoro? Questo qui è il lavoro, amici miei. Domare il vostro sé inferiore è il lavoro a cui Gesù faceva riferimento più che a ogni altra cosa. Anche fare del bene agli altri ne fa parte, ma potete fare realmente del bene ad altre persone se ancora le vostre correnti impure vi forzano a pensare a cose che non si accordano alla verità? No. Voi potete anche compiere una buona azione e considerarla un buon gesto, ma non lo sarebbe davvero se non fosse sostenuto da sentimenti purificati. E i sentimenti purificati sono la vostra meta su questo sentiero, per il quale non vi occorre altro che un po’ di tempo ogni giorno, una certa dose di forza di volontà, e una certa quantità di pensiero distaccato e ragionevole, di comune buon senso.

  10. Alcuni di voi hanno veramente preso questa decisione con tutto il cuore. Altri no. Ma per entrambi i gruppi è importante sapere come comportarsi con il sé inferiore che opera nella mente inconscia e invia in superficie i suoi sotterfugi. Infatti, persino quelli di voi che sono sinceramente intenzionati a percorrere questo sentiero di purificazione, si troveranno, lungo la strada, a lottare molte volte con il loro sé inferiore. Forse non più per intraprendere questo sentiero nel suo complesso, ma per quel che riguarda alcune correnti personali e tendenze interiori a cui il sé inferiore non vuole rinunciare. Così, è importante esercitarvi a capire bene che cosa si cela dietro certi dubbi o paure che vogliono condurvi lontano dal sentiero – o perlomeno rendervi più difficile acquisire la necessaria comprensione di voi stessi.

  11. Così, questa è la cosa che dovrete affrontare per prima, miei cari amici, e tenerla continuamente presente. Imparate a guardare attraverso i vostri dubbi e le vostre esitazioni; imparate a vedere il reale significato di un’occasionale testardaggine quando non volete capire qualcosa. E più arriverete a comprendere la vostra intera personalità, che cosa veramente siete e chi siete, più vi sarà facile superare qualunque cosa si trovi nel vostro sé inferiore e che vi allontana continuamente da questo lavoro interiore.

  12. Ecco alcuni pensieri che ho potuto osservare in alcuni amici fra l’ultima lezione e quella di stasera, “Non basta che io sia una brava persona? Dio ci ama tutti e se io cerco semplicemente di essere buono e di comportarmi bene, dovrebbe bastare. Perché devo imbarcarmi in tutto questo?”. No, miei cari, questo può forse bastare per certe persone, ma non dimenticate mai che per chi viene guidato ad ascoltare queste parole, c’è anche implicato un impegno. E questo impegno significa che da voi ci si aspetta di più dell’essere semplicemente una brava persona che non fa del male a nessuno. Che poi l’adempimento di quell’impegno vada a vostro vantaggio, perché superando il vostro sé inferiore vi liberate dalle vostre catene, è un’altra questione. Ma rimaniamo per il momento sul tema di ciò che ho osservato in alcuni di voi, cioè che per l’evoluzione spirituale sarebbe sufficiente essere delle brave persone e non danneggiare gli altri. Che cosa si intende per “danneggiare gli altri’? Nuocere agli altri non significa solo rubare, dire cose sgradevoli dietro alle loro spalle, o uccidere, o qualsiasi altra cosa del genere. Potete nuocere ad un’altra persona non amandola a sufficienza, e nessuna gentilezza esteriore e forzata che usate per sopperire a quella mancanza cambierà il fatto che quell’amore è ancora assente nella vostra anima. Oppure potete nuocere agli altri perché non avete abbastanza comprensione e siete accecati. Perché se siete ciechi verso voi stessi, necessariamente sarete anche ciechi nei confronti di chi vi sta attorno. E ogni vostro difetto vi impedisce di sviluppare il puro amore, l’intuizione e la comprensione. In questo modo, voi danneggiate gli altri.

  13. Tuttavia non è così semplice come sembra, amici miei. Immaginate l’amore di Dio, questa Luce meravigliosa che vive nell’anima di ogni individuo. E immaginate come il sé inferiore si frappone tra voi e quella Luce, e l’effetto benefico che essa potrebbe avere sul vostro ambiente. Voi non nuocete agli altri soltanto con le vostre effettive cattive azioni, i pensieri negativi e i sentimenti impuri, ma anche mancando di quell’amore e comprensione che sareste in grado di avere se realizzaste il massimo potenziale di questa vostra incarnazione. Questo è ciò che significa seguire questo sentiero di autosviluppo.

  14. Gli ostacoli per voi non sono solamente quei tratti comunemente chiamati difetti con cui direttamente o indirettamente danneggiate gli altri, ma anche le vostre paure, che di solito non vengono considerate dei difetti. Voi non vi rendete conto che le vostre paure causano un gran danno, non solo nella vostra vita ma anche in quella degli altri. Inoltre, esse occultano la luce dell’amore, della comprensione e della verità. Così, stare su questo sentiero non è soltanto una questione di superare la vostra debolezza di carattere; superare le vostre paure è altrettanto importante, poiché finché nel vostro cuore ci sarà paura, danneggerete anche gli altri. Voi emanate realmente certi raggi che hanno un effetto sgradevolissimo. Sapete che per lo spirito, la paura ha un odore repellente? E sapete che il vostro spirito, la vostra mente inconscia, sente continuamente l’odore della paura degli altri e ne viene costantemente influenzato? Potete proteggervi da questa emanazione di paura degli altri e dalla vostra conseguente reazione negativa, solo se vi liberate della vostra stessa paura, poiché così facendo avrete consapevolezza della paura degli altri ed essa non vi danneggerà più. Trasformerete l’istintiva consapevolezza della loro paura in un’intuizione che raggiungerà la vostra intera coscienza. Tuttavia, finché vivete istintivamente, e perciò inconsapevolmente, rimanete ignari di tutte le vostre paure e ne restate pesantemente influenzati, producendo a vostra volta effetti negativi sugli altri. Così, mettete in moto un circolo vizioso che può essere spezzato solo raggiungendo una sufficiente consapevolezza di sé e una comprensione di questi fatti. Se non lo fate, quando le paure altrui vi raggiungono, esse andranno ad incrementare le vostre stesse paure; questo innalza uno spesso muro tra voi e il vostro prossimo che elimina tutti gli aspetti divini che potrebbero essere emanati dalla vostra anima, come dalle anime degli altri, poiché non c’è nulla di più contagioso delle correnti interiori, siano esse positive o negative.

  15. Così, non crediate che sia sufficiente essere semplicemente delle brave persone. Questo termine varia considerevolmente a seconda dell’evoluzione generale di ognuno e di ciò che si è capace di dare in termini di realizzazione e purificazione. Intendo dire che Dio valuta ciascuno in modo diverso. Non pensate, inoltre, di non danneggiare nessuno solo evitando di compiere azioni palesemente negative. Finché c’è paura nel vostro cuore, voi danneggiate in modi sottili, forse non evidenti, ma altrettanto dannosi.

  16. Ora, miei cari amici, voglio che pensiate a tutto quello che vi ho detto. E se volete veramente seguire questo sentiero, non è sufficiente che leggiate questa lezione una volta sola. Vi accorgerete di aver bisogno di rileggere certe frasi diverse volte, e meditare su di esse in modo da ricavarne chiarezza e una più profonda comprensione. Non leggete la lezione solo una volta per dimenticarla subito dopo. Alcune di queste frasi hanno un profondo significato per voi personalmente e perciò è importante che lavoriate su di esse. Spesso, incontrando un punto particolare che non avete ancora assorbito del tutto e sul quale avete ancora bisogno di riflettere, può essere quanto mai necessario rileggere alcune lezioni passate. Solo voi saprete quando sarà necessario.

  17. Ho promesso di mostrarvi come dovreste procedere, una volta iniziato questo cammino. I modi per farlo sono molti, e ogni individuo risponde ad essi in maniera diversa. Naturalmente, in queste lezioni di carattere generale non posso dare indicazioni individualizzate o personali su come ognuno di voi debba impostare il lavoro su questo sentiero. Ma vi darò alcuni suggerimenti di base da utilizzare mentre preparate il vostro piano. Non siete obbligati a lavorare attenendovi alla lettera alle mie parole; certi dettagli sul metodo e la tempistica possono variare per ognuno di voi. Tutto andrà bene se terrete a mente lo schema di base.

  18. Tutti sapete che acquisire autoconoscenza è di essenziale importanza, ma come si può fare? Il primo passo consiste nel riflettere quanto più obiettivamente possibile su voi stessi, sulle vostre buone qualità e su tutti i vostri difetti. Come vi ho spesso consigliato, stilate un elenco, perché il prendere nota vi aiuta a concentrarvi e a sintetizzare quello che avete scoperto fino a quel momento e vi impedirà di perderlo di vista. Le parole scritte, nero su bianco, possono gettare una nuova luce di comprensione e favorire un briciolo di imparzialità nel vostro modo di considerarvi. Successivamente, quando avrete acquisito una maggiore conoscenza di voi stessi e delle vostre tendenze inconsce, sarete capaci di collegare certi tratti della conoscenza acquisita inizialmente, purché siano espressi chiaramente e concisamente.

  19. Dopo aver fatto tutto questo coscienziosamente, la tappa successiva dovrebbe essere quella di chiedere a qualcun altro, qualcuno che vi conosca molto bene, di dirvi onestamente che cosa pensa di voi. So che per farlo ci vuole coraggio. Consideratelo il vostro primo sforzo per superare un tantino il vostro orgoglio. Facendolo, avrete ottenuto una sorta di vittoria che già vi libererà da una piccola catena interiore.

  20. Amici miei, suggerirei a tutti voi che siete qui e a tutti quelli che leggono queste parole e non possono essere personalmente presenti a queste sessioni, ma che sono parimenti desiderosi di percorrere questo sentiero, di riunirvi insieme con uno o due altri amici interessati come voi a raggiungere la stessa meta. Tra coloro che leggono queste parole, alcuni potrebbero non essere in grado di formare un gruppo. Se siete soli in questa ricerca spirituale e vi chiedete come trovare la persona adatta con cui lavorare, vi consiglio di pregare per essere guidati. Poi state a vedere che cosa succede. Perché chiunque abbia bisogno di aiuto e bussi alla porta, sapendo come chiedere, riceverà la risposta. Posso promettervi che se il vostro desiderio è sincero, sarete guidati.

  21. Per quel che riguarda i miei amici qui presenti, non dovreste avere alcun problema perché potrete sempre riunirvi tra voi e forse incontrarvi una volta alla settimana per discutere le cose che riguardano il vostro lavoro sul sentiero. Per molti versi, infatti, è molto importante non fare questo lavoro completamente da soli; tanto per incominciare, in questo modo vi conformate ad una legge spirituale, amici miei. Aprire veramente il vostro cuore ad un’altra persona apporta quell’aiuto spirituale che non potreste ricevere stando da soli. Ciò è dovuto alla legge della fratellanza, perché le persone che stanno sempre da sole, non importa quanto lavorino sodo o quanto intelligentemente leggano o studino, o quanto siano oneste con sé stesse, si ritrovano bloccate in un senso di vuoto che ostacola una totale comprensione e valutazione del sé, una comprensione che altrimenti fluirebbe automaticamente in loro, se solo riuscissero ad aprirsi ad un’altra anima. Rimanendo da soli, violate in modo sottile la legge della fratellanza.

  22. Non isolarsi richiede un certo grado di umiltà non facile all’inizio, ma dopo un po’ di tempo diviene una seconda natura grazie all’aiuto fruttuoso di un’altra persona. Presto sarete capaci di parlare apertamente delle vostre difficoltà, delle vostre debolezze e dei vostri problemi, e di ricevere critiche. Anche queste ultime, infatti, sono salutari per l’anima. Chiunque di voi abbia già cercato di aprirsi ad un altro, confermerà che già il solo discutere un problema che avevate finora tenuto per voi, senza mai ascoltare dei buoni consigli, lo ridimensiona facendogli perdere quelle proporzioni esagerate e alcuni dei suoi aspetti spaventosi. Essere veramente voi stessi, almeno con un’altra persona, riducendo al minimo possibile maschere e difese, è pari ad assumere una medicina molto salutare. Allo stesso tempo, offrite un gesto d’amore all’altra persona, che aiutate molto di più mostrandole le vostre debolezze umane piuttosto che cercando di apparire superiori. Il vostro compagno o collaboratore farà lo stesso con voi. Così cercate di organizzarvi l’un con l’altro, e dopo un po’ vedrete come sarà utile e costruttivo. Sarà cibo per la mente; vi aiuterete a vicenda e vi arricchirete in fratellanza, umiltà e comprensione distaccata.

  23. Non sempre è possibile chiedere alla persona che avete scelto come collaboratore spirituale di parlarvi dei vostri difetti, perché non tutte le persone che vengono qui si conoscono bene fra loro. I vostri amici o la vostra famiglia possono non condividere il vostro interesse per questo lavoro, ma vi conoscono benissimo e possono dirvi su di voi molto più di quanto possano fare i nuovi amici che incontrate qui. Vi consiglierei di chiedere a chi vi conosce veramente bene. Qualunque opinione abbiano, vi rispetteranno per il vostro sincero sforzo di migliorarvi, per voler scoprire i vostri difetti e per il fatto di ascoltarli. Potete chiedere nel giusto modo, spiegando loro che quattro occhi vedono meglio di due, e che voi volete migliorarvi e non vi offenderete e non ve la prenderete con loro se dicono qualcosa che può sembrarvi ingiusto. Amici miei, voi sapete che facendolo sarà possibile aprire una porta proprio a quelle persone che avevate sperato di convincere e che siete stati incapaci di toccare nell’intimo col solo parlare delle lezioni, cercando di provare una verità che essi non riescono ancora a vedere.

  24. Quando i vostri amici o famigliari vi parleranno dei vostri difetti, rifletteteci con calma. Qualcuno potrebbe dire qualcosa che a tutta prima vi sembrerà assolutamente ingiusta e vi ferirà. Potrebbe anche capitare di rimanere addirittura più offesi se vi viene detta una verità. Anche se siete sinceramente convinti che la critica sia ingiusta, cercate ugualmente di valutarla. In essa potrebbe esserci anche solo un granello di verità; l’altra persona potrebbe vedervi in modo un po’ differente, o vedervi solo a livello superficiale. Potrebbe non avere la piena comprensione di che cosa ci sia in profondità, del perché reagite in un dato modo e di tutti i complicati meccanismi secondo cui l’anima opera. Questa persona potrebbe non scegliere le parole giuste, ma quel singolo granello di verità in ciò che vi viene detto può rivelarsi una nuova opportunità di comprensione. Potrebbe anche non esservi del tutto nuovo, ma è spesso necessario considerare lo stesso difetto, o tratto, da nuove angolature e sotto una luce diversa, in modo da capire i vari effetti che questo stesso difetto può avere sull’ambiente che vi circonda. Quando dite la vostra preghiera quotidiana e fate la vostra meditazione, questo è ciò su cui dovreste concentrarvi.

  25. A questo punto, forse sarebbe meglio che dedicaste meno tempo e concentrazione a riflessioni di tipo generale, chiedendo invece a Dio di aiutarvi ad essere capaci di riconoscere la verità, senza la visione distorta che la personalità generalmente offre a se stessa. Chiedete a Dio di ispirarvi a reagire correttamente all’intuizione che ricevete su voi stessi, chiedete aiuto per riuscire ad accogliere dagli altri una verità poco lusinghiera in modo costruttivo. Se incominciate in questo modo, avrete iniziato al meglio. Se portate nella vostra meditazione quotidiana tutti i difetti che state incominciando a riconoscere sempre più chiaramente, e se il vostro desiderio è davvero sincero, avrete iniziato nel modo migliore possibile.

  26. E se lo farete, amici cari, quando vi troverete davanti alla parte sgradevole in voi, allenatevi a osservare le vostre reazioni interiori. Questo è della massima importanza. Ho iniziato questa lezione dicendovi che il sé inferiore resiste costantemente ai vostri sforzi, e qui avrete una magnifica opportunità per osservare come opera e reagisce sotto la maschera. Cercate di osservarlo come se foste una terza persona. Cercate di essere un po’ meno coinvolti con esso. Cercate di mettere una certa distanza tra i vostri poteri di auto-osservazione e la reazione del sé inferiore, il vostro ego, la vostra ferita, la vostra vanità che si trovano coinvolti ogni volta che avete a che fare con il lato sgradevole della vostra personalità. Riconoscendo le vostre reazioni e comprendendole, magari anche con un pizzico di umorismo e senza prenderla terribilmente sul serio, salirete di un altro gradino verso l’alto. Comunque vi avverto di non aspettarvi che questa capacità possa comparire da un giorno all’altro. Essa richiede un lavoro costante, e dopo un po’ di tempo di regolare lavoro quotidiano, diciamo solo mezz’ora al giorno, farete dei progressi. Arriverete al punto di sentire molto chiaramente la distanza tra il vostro vero sé e il vostro piccolo ego ferito, e potrete ironizzarci sopra un pochino, senza restarne troppo coinvolti. Quando ci sarete riusciti, si aprirà la prossima porta verso la conoscenza di voi stessi.

  27. Questo potrebbe essere un ottimo modo con cui iniziare, cari amici. Quelli di voi che non hanno ancora trovato quello che potremmo definire il giusto aiutante, possono pregare per ricevere una guida, e saranno aiutati. A quel punto, riunitevi insieme una volta alla settimana per raccontarvi reciprocamente che cosa avete raggiunto fino a quel momento, dove avete ancora delle difficoltà, quali sono le vostre reazioni interiori, e magari pianificate assieme le domande attinenti da presentarmi qui nella successiva sessione generale. Anche fare questo vi riempirà di gioia.

  28. Quindi, incominciate stilando la vostra lista di difetti. Dopo averlo fatto al meglio che potete e aver chiesto a qualcuno che vi conosca molto bene di parlarvi di questi difetti, confrontate le sue osservazioni con quanto avrete già trovato da soli. Completate le due liste, lavorate con esse. Portate le vostre scoperte a Dio nella vostra preghiera quotidiana per essere ulteriormente aiutati. Questi sforzi saranno per tutti un meraviglioso inizio. Questo non sarà tempo perso, ve lo prometto. Se ogni giorno farete un po’ di auto-osservazione, meditando su alcune delle parole che vi ho detto a questo riguardo, ce la farete certamente, molto prima che i reali risultati possano manifestarsi nella vostra vita. Proverete spesso un sentimento di profonda soddisfazione e pace che solo coloro che lavorano su sé stessi secondo la volontà di Dio, riescono a provare. Nei giorni in cui vi sentite forti, vitali e pieni di entusiasmo è molto più facile trovare dentro di voi il contatto con Dio e la Sua verità. Considerate quei giorni come una sorgente di forza da conservare per i tempi più difficili che potrebbero seguire. Tuttavia, i giorni in cui vi sentite giù, scoraggiati e dubbiosi, sono i più importanti. In quei momenti vi diventa fondamentale sapere come lottare per non abbandonarvi a questi stati d’animo. Scegliete quei giorni per rileggere quanto vi sto dicendo, rifletteteci ancora ed esponete il vostro problema a Dio. Per gli esseri umani, formulare i pensieri giusti al momento giusto è una delle cose più difficili. Tutto questo rappresenta un vero allenamento. Avere i giusti pensieri al momento giusto non è altro che un’abitudine che va forgiata. Così, se vi sentite giù e scoraggiati, non arrendetevi tanto facilmente al vostro stato d’animo. In quel momento chiedete a Dio la giusta comprensione e la luce. Nella vostra copia della lezione, potreste mettere un segno a certe pagine per poterle ritrovare facilmente. Poi, se ancora dubitate, chiedete a Dio la Sua verità e la Sua volontà nei vostri confronti; chiedete al Cristo di aiutarvi ad essere ricettivi. Pregate, “Padre, è questa la Tua verità? È questa la Tua volontà per me? Sono aperto a ricevere la Tua risposta”. Quando siete nel dubbio, vi si chiede solo questo, amici miei. Ma se lo fate con sincerità, con tutto il vostro cuore, ignorando la resistenza del vostro sé inferiore, sempre in agguato in tali momenti, allora avrete ottenuto un’importantissima vittoria. Voglio imprimere in voi queste parole; portatele con voi stasera come vostro primo reale e concreto inizio su questo sentiero.

  29. Prima di passare alle vostre domande, voglio ribadire ancora una volta che tutto ciò che porta sofferenza nella vostra vita, amici miei, è in realtà il risultato diretto, o indiretto delle vostre limitazioni e delle vostre paure. Se non aveste alcuna limitazione non ci sarebbe alcuna paura in voi. È la paura che vi rende così infelici, ed è la stessa paura che vi rende insensibili alle gioie della vita. Ricordate che, seguendo questo sentiero, sarà in vostro potere spezzare le catene della paura. Questo potere è nelle vostre mani, e se lo desiderate, lo otterrete. Indipendentemente da quanto siate occupati nella vita, avrete il tempo non solo di dedicarvi ai vostri doveri, come avete sempre fatto finora, ma anche di portarli a termine in modo infinitamente migliore. E avrete il tempo di godervi la vita in modo infinitamente migliore quando vi liberate dalla costante paura e dall’insicurezza nella vostra anima. Paura e insicurezza rovinano tutto, miei cari. Non pensate che vi manchi l’energia per il lavoro necessario su questo sentiero. Quell’energia vi verrà data goccia a goccia per tutte le vostre necessità, spirituali e materiali quando, per prima cosa, decidete di intraprendere questo sentiero e confidate che Dio vi darà tutto ciò che vi serve per seguirlo. E ora, amici miei, sono pronto per le vostre domande.

  30. DOMANDA: Potresti dirci, per favore, che cosa intendeva Gesù con “il mite erediterà la Terra”?

  31. RISPOSTA: Con “mite” si intendono tutti coloro che non hanno odio, non hanno risentimenti, nessuna volontà egoica e nessuna paura. Persone che sanno essere comprensivi, amorevoli e sufficientemente umili da non dover dimostrare continuamente di avere ragione. A molte persone può mancare il coraggio di mettere tutto questo in pratica, ma se non ci riescono, interiormente se ne sentono frustrati. Per essere così, occorre avere un’anima molto sana perché questo implica avere forza, potere e indipendenza. Una persona del genere vive secondo la legge divina che lavora per lei, invece di nuotare contro il flusso della legge, originando in tal modo correnti molto disarmoniche.

  32. D’altro canto, va anche ben compreso che la mitezza, per come la intendeva Gesù, non significa lasciare trionfare il sé inferiore di un vostro fratello. Oh no! Gesù stesso non si è comportato così. Gesù Cristo ha combattuto molte volte, e spesso piuttosto energicamente. Combattere il male nel prossimo, così come in voi stessi, include anche la capacità di accettare un’offesa, e anche imparare da questa. Tuttavia non dovete permettere alla natura inferiore degli altri di trarre vantaggio dalla vostra mitezza.

  33. Trovare la giusta via di mezzo tra questi comportamenti apparentemente contraddittori, non è difficile come potrebbe sembrare in un primo momento. Innanzitutto valutate se il vostro ego, forse il vostro orgoglio o la volontà del piccolo io vi siano per caso coinvolti; dovreste umilmente imparare ad accettare che il vostro ego vi impedisce di vedere la verità. A quel punto lo spirito combattivo che emerge dovrebbe essere frenato e lasciato libero di operare solo se l’ego può essere neutralizzato. Dopo un po’ di tempo, con un adeguato sviluppo, arriverete ad essere obiettivi e imparziali nei vostri giudizi. Se riuscite a percepire chiaramente come il vostro ego si stia pian piano indebolendo, fino a non farvi più sentire al centro del vostro personale universo, sarete capaci di sollevarvi per un giusto principio sapendo come combattere nel modo giusto. Naturalmente, ciò non può accadere finché permettete che tutto ciò che vi tocca personalmente influenzi il corso delle vostre azioni. Quando il vostro piccolo ego si pone al centro, il vostro giudizio è sempre fuorviato. Finché non riuscirete a distinguere chiaramente se il vostro ego è ancora coinvolto e fino a qual punto lo è, avrete ancora del lavoro da compiere su questo sentiero. Per molto tempo noterete che le vostre reazioni, i vostri sentimenti e le vostre opinioni, persino su argomenti molto generali, vengono a volte influenzati dagli interessi del vostro ego. Non avere più questo ego in primo piano, significa avere l’umiltà di cui sempre parliamo. Questa è la mitezza menzionata da Gesù. Solo questa umiltà vi renderà veramente forti e vi darà il potere di distinguere quando rimanere tranquilli dopo aver ricevuto un’offesa personale o un’ingiustizia, perdonando serenamente, e quando invece sollevarvi e combattere contro un sopruso, che vi tocchi personalmente o meno. Per giungere a questo punto, dovrete farvi acuti investigatori dei vostri più celati sentimenti e della loro vera natura; dovrete allenarvi ad apprendere la più rigorosa auto-osservazione possibile.

  34. DOMANDA: Nel mondo spirituale, come portano avanti le loro attività le principali religioni? Si combattono l’un con l’altra? E fino a che punto possono influenzare gli esseri umani?

  35. RISPOSTA: Le diverse religioni principali sono rappresentate in tutte le sfere, e in ogni gradazione al loro interno, dalla più elevata alla più bassa. È ovvio che in ogni sfera operino diversamente, a seconda del livello evolutivo. Iniziamo dalle sfere più alte. In esse le diverse confessioni religiose hanno una loro organizzazione, ma assolutamente diversa da ciò che gli esseri umani spesso immaginano. Gli abitanti delle sfere superiori conoscono la reale verità dell’unità del tutto, come pure le falsità e le verità presenti in entrambi i loro gruppi religiosi e in quelli degli altri. Essi continuano ad operare per il Piano di Salvezza all’interno del loro gruppo, poiché hanno i loro compiti da portare a termine. Se gli spiriti delle sfere superiori non venissero anche loro sulla Terra nelle diverse organizzazioni religiose, attraverso determinate figure appartenenti ad una specifica chiesa, il Piano di Salvezza non potrebbe funzionare correttamente e con efficacia.

  36. Allo stesso modo, spiriti elevatissimi operano anche nell’ispirare gruppi, nazioni e individui che non sono legati ad alcuna religione. In questo Grande Piano ci sono talmente tante cose da portare a termine che spesso si devono utilizzare le condizioni e le cecità preesistenti. Senza quelle incarnazioni nelle diverse chiese e gruppi, sarebbe impossibile superare la falsità. La verità ha bisogno di crescere lentamente. Qualunque religione sulla Terra avrà quindi emissari provenienti da tutte le sfere che appartengano a quella particolare confessione. Essi sono ordinati secondo l’evoluzione e il desiderio dell’individuo in questione, e anche in accordo alla sua apertura alla verità. Pertanto, il grado di ispirazione dipende sempre dall’individuo.

  37. Voi venite sempre ispirati a seconda dei vostri scopi e atteggiamenti. Nelle sfere più alte gli spiriti pianificano con un ampio sguardo, sapendo che la loro ispirazione ha uno scopo ultimo che raramente può essere compreso dagli esseri umani. Gli spiriti non possono oltrepassare i dogmi umani; qualora la gente non ascoltasse la verità pronunciata da spiriti incarnati altamente evoluti della sua stessa religione, non si aprirebbe ad alcuna ispirazione a causa di una mente troppo rigida. Ogni volta che questo è successo, le porte si sono chiuse all’ispirazione proveniente dal mondo spirituale. Ciononostante, può anche darsi che ci sia una dose tale di buona volontà da permettere al mondo spirituale di agire per il bene. Il mondo spirituale divino ha bisogno di operatori in tutti i gruppi, in tutte le religioni, per raggiungere l’unica grande meta dell’unità finale. Noi sappiamo che questa unità non può essere ancora conseguita, ma facciamo del nostro meglio per raggiungere questo obiettivo, non attraverso tentativi di distruzione, ma costruendo su ciò che ha valore. Quindi nel mondo di Dio, le diverse religioni non si combattono affatto; hanno tutte lo stesso obbiettivo, conoscono le limitazioni degli spiriti di minore sviluppo e cercano di eliminare lentamente queste limitazioni, costruendo su ciò che ha un valore costruttivo.

  38. Tuttavia, nelle sfere che ancora non appartengono al mondo divino, le condizioni sono differenti. Nemmeno là le varie religioni si combattono, perché quasi mai hanno la possibilità di farlo. Può esserci un’eccezione in determinati casi, che però è troppo complicato da spiegare qui, ma in quanto gruppi, essi hanno le loro proprie sfere, e là rimangono.

  39. Vi ho detto spesso che nel mondo spirituale vivete tra spiriti a voi affini. Questo diminuisce l’attrito, ma anche la possibilità di avanzamento. Prendiamo il caso di esseri umani che abbiano ferventemente creduto in una particolare religione. Per molti aspetti, essi sono ancora imperfetti e quindi, abbandonato il corpo, non possono raggiungere le sfere più elevate. Entrando nel mondo spirituale, saranno sempre circondati da spiriti, sia più alti che più bassi, ma pur sempre a loro affini e perciò aderenti allo stesso culto religioso. Le entità più elevate possono cercare di dare dei consigli o degli spunti riguardo ai loro errori personali, come anche agli errori relativi alle loro convinzioni; ma se queste persone sono ostinate e molto indottrinate nella loro fede, non saranno aperte a ricevere queste parole e rifiuteranno come falsi tutti i consigli e i suggerimenti ricevuti. Dal momento che il libero arbitrio non viene mai violato, quelle persone sono libere di seguire quegli spiriti che non hanno modificato le loro convinzioni. Anzi, nel mondo spirituale saranno ancora meno propensi a farlo che sulla Terra; in quest’ultimo caso, avrebbero almeno la conoscenza e l’opportunità per scoprire altri metodi per raggiungere Dio, e di imparare qualcosa da questi. Ma nella dimensione dell’altrove, essi vivono nel loro mondo personale, e potrebbe rendersi necessario un tempo davvero lunghissimo per cambiare il loro punto di vista, specialmente se a causa delle convinzioni personali essi si sono reincarnati nuovamente nello stesso ambiente.

  40. In quelle sfere, alcuni spiriti possono rimanere alquanto delusi dal fatto che il loro mondo non sia un po’ più bello; ma a quel punto potranno anche rendersi conto, e giustamente, che è dovuto alla loro stessa imperfezione e non ha niente a che fare con la loro credenza religiosa. Solo ad un successivo stadio di purificazione si accorgeranno che l’ostinazione e la ristrettezza di vedute sono il nucleo del loro sé inferiore e che, fra l’altro, quelle caratteristiche furono alla base della parzialità delle loro concezioni. Finché esiste questa chiusura, nessuno di voi può ricevere l’ispirazione su ciò che contraddice queste ostinate convinzioni, a meno di un atto di grazia divina che può esservi concessa solo in rari casi. Tale grazia deve essere comunque meritata in altri modi.

  41. Come ho detto spesso, una persona o uno spirito possono evolversi in ogni religione; solo raggiungendo un certo stadio evolutivo, si arriverà a comprendere che tutta la verità confluisce alla fine in un’unica forma universale. Quando avrete raggiunto questa consapevolezza, vedrete che non c’è divisione tra le religioni; non c’è più nessun atteggiamento del tipo, “solo questa via è giusta e tutte le altre sono sbagliate”. A quel punto vedrete i molti errori di certe religioni, pur continuando a lavorare con la verità.

  42. DOMANDA: Dopo la morte, che cosa accade, per esempio, ad una persona atea?

  43. RISPOSTA: Ci sono sfere per ogni circostanza. Sapete benissimo che la questione non è tanto in quale religione credete, ma se realizzate o meno il meglio che ci si possa attendere da voi nel corso della vostra incarnazione. Se alcuni sono atei, saranno valutati a seconda dei loro risultati; lo stesso vale per tutti, naturalmente. Questi risultati sono misurati individualmente in base alle incarnazioni precedenti, ai meriti, alle omissioni, e così via. Delle persone possono essere state atee, ma aver comunque raggiunto degli obbiettivi; superato magari una particolare debolezza o un odio verso qualcuno con cui hanno condiviso la loro ultima incarnazione, e questo va a loro favore. Così si ritroveranno nella sfera a cui appartengono e che hanno modellato con i loro sentimenti, i loro pensieri e il loro comportamento generale e particolare. Amici miei, avete la tendenza a dimenticare che le sfere non si trovano all’esterno, e che voi non vi venite introdotti. Le sfere sono la vostra stessa creazione. Siete voi a costruirle, e qualunque cosa costruiate, quella diventa la vostra sfera, la vostra dimora temporanea.

  44. DOMANDA: Ho sempre pensato che gli atei rimanessero nell’oscurità, essendo separati dalla luce divina.

  45. RISPOSTA: Sì, in molti casi è così. Ma anche qui, non si può generalizzare. Possono esserci dei casi in cui un ateo non si trovi nell’oscurità. Certo non sarà in grado di vivere in una sfera di beatitudine, bellezza e divina armonia, ma non dovrà vivere neanche in una terribile disperazione. Ciò dipende da così tanti fattori, amici miei, che il solo giudizio o la sola valutazione di un caso specifico non possono che essere assolutamente relativi. Da creature ancora molto immature ci si aspetta molto meno. Prendiamo, ad esempio, delle anime ancora molto giovani, che abbiano avuto solo poche incarnazioni. I loro istinti sono ancora bassi e grossolani. Ora, queste persone possono essere tentate ad abbandonarsi ai loro istinti e magari uccidere qualcuno. Se riescono a superare questa tentazione, anche se non credono in Dio, ma possiedono un qualche senso morale, la loro anima avrà guadagnato un grande merito. Questo può andare molto più a loro favore e rappresentare un merito infinitamente più grande rispetto a ciò che riescono ad acquisire altri individui di maggior evoluzione.

  46. Ciò che conta è lo sforzo messo nel superare il proprio sé inferiore. Il fatto che il sé inferiore di uno spirito più giovane contenga ancora certe tendenze oscure, o contenga semplicemente i difetti, le debolezze e le correnti malate che anche tutti voi possedete, è irrilevante. Ciò che conta è l’impegno. Perciò, le anime atee come quelle che ho menzionato, hanno nella loro sfera una certa luce, qualche scintilla luminosa che rappresenta un aperto incoraggiamento, o una certa forza che fluirà in esse alla loro successiva incarnazione. Nel mondo spirituale la valutazione non è mai generalizzata. È sempre strettamente personale, e la valutazione è basata su tutte le considerazioni del quadro personale. Ogni cosa viene presa in considerazione, e dunque la valutazione è sempre del tutto corretta. Per gli esseri umani questo è difficile da immaginare, poiché tendete moltissimo a semplificare e a generalizzare.

  47. Adesso mi ritirerò nel mio mondo, lasciandovi con le più calde benedizioni di Dio per ciascuno di voi. La prossima settimana celebrerete la Pasqua. Essa ricorda il tempo del più grande sacrificio che sia mai stato compiuto, miei cari. In quei giorni, pensate a quel sacrificio con particolare gratitudine. Venne fatto per ciascuno e ognuno di voi, senza eccezioni. Conservate la forza che stasera vi è stata offerta, che possa fortificarvi e colmarvi d’amore e di coraggio. Andate in pace, siate in Dio!

Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 26 - Finding One’s Faults
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