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Lez. 246 - Tradizione: aspetti divini e distorti

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
14 dicembre 1977

Traduzione in italiano di Daniele Buratti
Revisione non ancora effettuata
Edizione Ottobre 2017

  1. Miei amati amici, siete alla presenza di Cristo, Egli è qui, sempre con voi; voi avete la benedizione di Dio. Chiedetegli l’aiuto dove ne avete più bisogno, quando siete in stato di confusione o di disarmonia, quale che sia la loro natura.

  2. Molti di voi si stanno agitando perché sentite che ora sto "tirando in ballo" Gesù Cristo. Il vostro è un errore di percezione; vi ho sempre parlato della Sua esistenza, fin dall’inizio del mio compito con voi. C’è stato un periodo in cui dovevamo enfatizzare i vostri processi interiori; dovevate imparare le sottigliezze dei processi inconsci per potervi esplorare nel profondo. Solo con questa esplorazione possono aver senso la fede in Dio e l’impegno in tutti i Suoi aspetti. Solo con l’auto-esplorazione potete scoprire la verità di Dio. Altrimenti non fate che sovrapporre un vostro credo, coprendo qualsiasi materiale inconscio esista in voi, con cui invece dovreste confrontarvi.

  3. Io sono uno spirito di verità, amici miei, e non potrei mai, né vorrei, condurvi fuori strada. Se parlo della realtà di Gesù Cristo, che è un aspetto della realtà di Dio, è solo perché voi non dovete più erigere barriere di alcun tipo. Le barriere possono assumere molte forme. Abbiamo lavorato per molti anni con barriere di natura sottile. Ora vi chiedo solo di aprirvi a nuovi concetti e possibilità, e di non accettare ciecamente le mie parole. Se le mie parole non sono verità, non dovreste accettarle. Ma se lo sono, non dovete difendervi da esse. Perché è necessario conoscere, agguantare e sperimentare tutta la verità che c’è, così che possiate realizzare il vostro pieno potenziale e diventare chi voi siete per davvero.

  4. L’argomento di questa lezione è il significato di tradizione. Prima vedremo ciò che la tradizione significa nel suo senso migliore, quindi che cosa significa quando è distorta. Molti esseri umani hanno diverse immagini della tradizione. Immagini che innescano reazioni di riflesso condizionato al solo pronunciare 6la parola, o quando le condizioni umane riflettono adesione alla tradizione, nel suo senso reale o in quello distorto.

  5. La tradizione in senso reale è la continuazione della fede nelle verità e nei valori eterni. Una volta scoperta ed espressa nella vita umana una realtà cosmica, chi ne sperimenta l’inevitabile bellezza, bontà e giustizia cerca logicamente di perpetuarne l’espressione. Ricordate che tutti i valori veri, di qualsiasi natura essi siano, a un certo punto nel tempo sono stati trasmessi dal mondo dello spirito.

  6. Per mantenere vivi questi valori, è necessario sentire e sperimentare interiormente la particolare verità in questione. Le celebrazioni rituali lo possono fare, ma non garantiscono necessariamente che una specifica verità si mantenga vitale. Un rituale può essere un gesto vuoto. La vera tradizione è quindi fare continua esperienza della rivelazione proveniente da mondi interiori o da altre realtà, è rivivere oggi una vitalità dinamica, per antica che sia l’origine della tradizione. La tradizione, nel suo senso migliore, significa adesione ai valori eterni o a certi aspetti di questi valori, a seconda di quale particolare tradizione abbiamo in mente.

  7. La tradizione nel suo senso distorto è un peso morto, un trascinarsi senza senso. Non che ciò significhi necessariamente che una specifica tradizione non contenesse valori eterni e verità nel momento in cui è nata. Ma forse oggi se ne è trascurato o dimenticato il suo vero significato e i suoi rituali vengono ripetuti meccanicamente, e dunque la tradizione si è indebolita; la sua realtà si è appiattita o addirittura cancellata del tutto.

  8. La tradizione nel suo senso distorto potrebbe comportare una verità significativa, un’esperienza, una consuetudine valida in un dato momento storico, in determinate condizioni e circostanze. Perpetuare gli stessi atti o atteggiamenti o usanze in circostanze completamente diverse, in condizioni in cui il significato di una tradizione è andato perduto è dunque un processo di morte, anziché di vita. Perpetuare una tradizione con atteggiamento ottuso, aderendo a un’usanza cieca e insensata, che non fa trapelare da atti o atteggiamenti la verità divina contenuta in quella tradizione, indica morte. La vitalità comporta sempre un processo di pensiero dinamico, una consapevolezza, e non una cieca ripetizione.

  9. Così vedete, amici miei, la tradizione può essere una realtà intensamente significativa oppure una ripetizione sterile e senza senso di un passato che non ha più alcuna applicazione nell’adesso.

  10. Le risposte umane alla tradizione sono radicate profondamente nella personalità. Ogni aspetto della società risente dell’atteggiamento di ciascun individuo verso la tradizione; è molto diverso conoscere il vero senso di una tradizione applicata all’oggi, o la mera ripetizione di una consuetudine. La politica e la religione, per citare solo alcuni aspetti della vita, sono nettamente influenzate da specifici atteggiamenti di una società verso la tradizione, e li riflettono di conseguenza.

  11. C’è chi dà talmente importanza alla tradizione che quando questa è a rischio perde il lume della ragione. Essi credono che abbia valore solo ciò che è conforme alla tradizione e al passato. Rifiutano rigidamente ogni cambiamento, e ciò è naturalmente un atteggiamento stolto, dato che la stessa tradizione che osservano è nata in seguito a un cambiamento. Senza un continuo cambiamento non si possono vivere delle verità vive e immutate. La vera tradizione quindi va di pari passo con il cambiamento. Quando tradizione e cambiamento si interfacciano in una danza armoniosa è possibile conseguire e mantenere un sano equilibrio dell’anima della terra.

  12. Chi segue la tradizione in modo cieco e insensato crea ortodossie estreme nella religione, nella politica e, naturalmente, nell’animo umano. L’ortodossia produce pesantezza e resistenza al cambiamento. Deriva dal frainteso messaggio dell’anima di preservare le verità, la bellezza e i valori ricevuti in passato, dimenticando che queste verità provenivano dalla lotta dell’anima per trovare un senso divino, e dal desiderio della personalità di superare la paura del cambiamento.

  13. C’è anche chi si ribella a ogni tradizione; si ribella tanto alla sua manifestazione morta e senza senso, quanto a quella viva e vera. Questo atteggiamento miope deriva dalla convinzione che solo le nuove scoperte abbiano valore, che tutto ciò che esisteva prima deve essere inferiore o non valido. Non tiene conto del fatto che i valori eterni sono sempre esistiti e sempre esisteranno, e che possono sempre manifestarsi alla coscienza, a condizione che si soddisfino determinati requisiti.

  14. La persona della nuova era non adorerà ciecamente la tradizione, né si ribellerà ciecamente a essa ma esaminerà ogni singola tradizione, quando sarà importante per la sua vita, con intelligenza e onestà intellettuale. Avete un interesse personale nel conservare questa o quella tradizione? Questa tradizione ha senso nella vostra vita adesso? Che cosa significa per voi, e perché vi aderite o la rifiutate? Se esaminerete le questioni della vita in questa maniera, troverete il modo più costruttivo con cui proseguire le vostre tradizioni e rinnovarle in modo significativo. Con il giusto atteggiamento non vi ribellerete quando una vecchia tradizione verrà interrotta, oppure quando verrà sostituita da nuove usanze, riti e celebrazioni. Chiedetevi se l’antica tradizione sia stata sostituita da verità e valori che per voi hanno un senso oggi. Con questo atteggiamento vivrete un adesso dinamico; darete valore a ciò che merita del passato, ma sarete anche pronti a lasciare andare il passato e creare così un nuovo futuro, piuttosto che una sterile ripetizione del passato.

  15. In questa sfera terrestre parlate di vecchio e di nuovo. Spesso queste parole hanno connotazioni tanto positive che negative. Alcune persone pensano che il vecchio sia tutto buono, benigno, amichevole e pieno di valori, e che il nuovo sia minaccioso, disgregante, sbagliato e cattivo. Ovviamente costoro sono i tradizionalisti. C’è anche chi vede il vecchio come obsoleto, indesiderabile e cattivo, mentre il nuovo come del tutto auspicabile e buono. Non devo certo dirvi che anche in questo caso vi trovate di fronte a un’apparente dualità che voi potete trascendere, se riuscite a vedere le possibilità positive e negative in entrambi gli estremi.

  16. A livello di realtà spirituale più profonda questi termini non hanno alcun senso. Non c’è vecchio o nuovo, bensì entrambi. Tutto esiste già, è sempre esistito e sempre esisterà. Ciò che è nuovo sulla terra è che un certo aspetto della realtà ultima "vibra e penetra" nel mondo della materia. Dovete ricordare che il livello della materia è una condensazione di forme vibratorie più sottili. Queste forme esistono già in quello che potete chiamare spirito. Tutta la vita pulsa, si espande e si contrae. La materia proviene dall’”emanazione” pulsante di forme spirituali. Durante la contrazione la vita si ritira e la materia si disintegra. Sebbene io vi abbia già parlato di ciò, spesso vi dimenticate di questi concetti e non pensate alla vostra vita in questi termini. Quanto più riuscirete a ricordarvi di questa verità, tanto più la sentirete nella vostra vita e nelle vostre idee e sarete dunque più vicini ad essere nella verità.

  17. Le forme esistenti nel mondo delle vibrazioni più sottili non si manifestano solo come oggetti, anche se gli oggetti testimoniano certamente l’esistenza di queste forme. Non esiste oggetto sulla terra che non abbia origine nello spirito, dove forse è "usato" in modo diverso per via delle diverse condizioni che esistono nel mondo dello spirito. La sua essenza viene "emanata pulsando" nella materia, dove ricrea la sua forma originale in modo modificato, in modo simbolico, in modo adeguato che si adatta alle condizioni di questo livello di realtà.

  18. Oltre agli oggetti ci occupiamo naturalmente di concetti, idee astratte, valori, verità, leggi e così via. Spesso è difficile per un essere umano immaginare che un’idea esistesse in una forma vibratoria più sottile prima di raggiungere la sua coscienza. I molti concetti astratti e leggi che ho discusso con voi durante gli anni del nostro lavoro sono delle realtà nella nostra sfera di vita. Come gli oggetti, i concetti spesso differiscono in applicazione e significato nelle due sfere, perché sul vostro piano voi percepite solo manifestazioni molto semplificate e più grezze di queste idee, concetti e leggi.

  19. Torniamo al concetto di tradizione: la Tradizione nel nostro mondo descrive semplicemente un aspetto di una data realtà specifica. Si riferisce alla realtà di valorizzare la verità eterna nelle sue molteplici manifestazioni oppure in una data manifestazione specifica. Vibrando attraverso la vostra dimensione della realtà tale atteggiamento perde forza, si modifica e si separa dal suo significato originale. Ciò è inevitabile, poiché la vostra realtà è limitata. Nella quarta sfera un’unità si divide in dualità, perdendo o distorcendo gran parte del suo significato originale. Voi però potete sempre recuperare il significato originale e quindi aprirvi a un ulteriore afflusso di vari livelli che insieme raffigurano una realtà più completa. Tali aperture si hanno usando attività e atteggiamenti mentali specifici, e sono il risultato della lotta per guardare oltre ai limitati confini del vostro mondo.

  20. L’altro aspetto, la contro-tradizione, esiste anche nel nostro mondo, nella nostra dimensione della realtà che è sempre pronta a irrompere nella vostra realtà, concorrendo alla sua espansione. È quel movimento continuo che rinnova e dà nuova vita alle verità e alle leggi eterne. Così vecchio e nuovo coesistono nella realtà senza tempo dell’eterno presente, non come vecchio e nuovo in senso temporale, ma come concetti o atteggiamenti con significato ed espressione specifici.

  21. Consideriamo il movimento del vostro cammino, questo particolare percorso a cui vi ho introdotto anni fa. Se guardate indietro vedrete un movimento a spirale, che è il movimento delle grandi correnti della vita. Vi sono delle ripetizioni, delle fasi che riattraversate su livelli più profondi, ma con una nuova comprensione. Questi aspetti vi sembravano nuovi quando li avevate acquisiti la volta precedente. Dunque la vecchia verità appresa nella precedente curva acquista un nuovo senso grazie ad altro materiale raccolto via via durante il cammino. Ciò che una volta era una verità del tutto nuova, una rivelazione, in seguito si rinnova nella ripetizione: nuova luce su una vecchia verità. Ma il rinnovamento è possibile solo perché si sono scoperte altre verità, vecchie e nuove, lungo il percorso. Nuove perché prima l’individuo non le conosceva; vecchie perché esistevano prima che l’individuo le conoscesse.

  22. Lo stesso movimento a spirale è presente anche nello sviluppo personale e nel processo di crescita di ogni individuo. Non potete non vederlo se lo osservate chiaramente, con piena coscienza. Il materiale delle lezioni, fondamento del ritmo che seguite, pone le basi di questo movimento che viene adattato in molto organico a una realtà molto più grande di quello che riuscite a percepire. Ogni espansione da voi sperimentata nel cammino - e ce ne sono state tante - derivava sempre dalla vostra assimilazione di aspetti ancora sconosciuti della realtà interiore - per voi nuovi - che vi portava quindi a un nuovo approccio al vostro lavoro. Il movimento organico ha portato a cambiamenti di personalità apparentemente miracolosi nel senso migliore, a una nuova realizzazione e al risveglio di potenziali latenti. Si scorgeva una nuova abbondanza in tutti i livelli, in molti individui e nel vostro percorso nel suo insieme, come entità.

  23. Ma c’era anche grande resistenza all’espansione del pensiero, a ogni innovazione o nuovo approccio, metodo o concetto spirituale che vi ho dato. Ogni nuovo approccio o visione allargata, che vi faceva vedere il mondo sotto una nuova luce, ha sempre causato un senso di minaccia. Voi preferite mantenere l’approccio vecchio e familiare che già conoscete, lasciando inalterati i confini del pensare e del sentire, senza espanderli. Diventate dei tradizionalisti. Una personalità distorta possiede principii distorti, così come i principii della parte purificata della personalità sono veri e fedeli al loro autentico significato.

  24. Ogni nuova fase è accolta con insofferenza verso quell’autorità che vi propone qualcosa che sembra interrompere la tradizione a cui siete abituati. Ovunque si formi la vita umana, lì si crea tradizione. Essa esiste sia a livello di società che a livello individuale e provvisorio. Il percorso così come lo avete conosciuto, diciamo fino a due anni fa, aveva inaugurato una certa tradizione con cui avevate iniziato a sentirvi a vostro agio. Questa tradizione doveva essere interrotta e rinnovata con l’aggiunta di nuove verità - nuove solo per voi, dato che queste verità sono sempre esistite. Solo dopo averle accettate e aver riposto fiducia in esse le avete incorporate nel lavoro globale, nel Sentiero. Così si formava temporaneamente una "nuova" tradizione, finché il successivo respiro del grande movimento pulsante che l’organismo era pronto a ricevere fosse vibrato nella materia. Quando vi fidate della nuova-vecchia verità e non la ostruite, la incorporate nella vostra vita e dunque ampliate ed espandete tutta la vostra coscienza ricevendo ancor più saggezza, libertà e abbondanza.
  25. La crescita non è possibile altrimenti. C’è crescita solo se il movimento è intatto e non ostruito. La crescita deve combinare vecchio e nuovo preservando la tradizione, rinnovandola e ravvivandola.

  26. Queste sono verità e principi eterni che si applicano a tutto, a qualsiasi aspetto della vita. Ne ho già parlato in modo molto generale e astratto, ma vorrei ora considerare nello specifico la nuova fase di espansione che state attraversando, e quei vostri atteggiamenti che rendono tale espansione inutilmente dolorosa. Nella vostra paura voi confondete le problematiche; il vostro pensiero si fa confuso e scollegato proprio quando cercate di razionalizzare la vostra ribellione contro qualcosa di nuovo, quando cercate di rimanere nella comodità del percorso che avete conosciuto fino ad ora. Ma non sarebbe un percorso se rimanesse statico. Il percorso è movimento, un viaggio che si interrompe se il movimento viene ostacolato. Il ristagno è stato il destino di molte verità spirituali, religiose e psicologiche filtrate nel vostro mondo materiale. È stato il destino di tante cose che una volta avevano un valore profondo. Le persone bloccavano il movimento per timore di opporsi a coloro che ostacolavano ogni ulteriore movimento, cambiamento ed espansione. Non avevano la vitalità per contrastare l’opposizione verso un’ulteriore espansione e movimento. Questa è la ragione della continua nascita di tante nuove organizzazioni, orientamenti o scuole di pensiero in cui il vecchio si fossilizza con un concetto distorto di tradizione, oppure viene respinto del tutto da una distorta ricerca di cambiamento e novità.

  27. Finora siamo riusciti a mantenere il nostro percorso in carreggiata, coniugando al meglio tradizione e cambiamento e mantenendo così uno spirito puro. Naturalmente c’è stata, c’è e sempre ci sarà una forma di opposizione nei confronti di entrambi gli aspetti, tradizione e cambiamento, ma il nucleo del percorso ha mantenuto l’equilibrio. Chiediamo al Signore la grazia che continui ad essere così.

  28. Ed ora una rapida revisione, da questa prospettiva, delle varie fasi del percorso fino a oggi. Vi darò un quadro generale per aiutarvi a capire dove vi trovate adesso. Ma prima ribadiamo ciò che rappresenta questo percorso, così da evitare possibili confusioni generate dal trambusto della vostra mente. Trambusto che è una creazione del tutto artificiale. Comunque sia, un chiarimento fa sempre bene.

  29. Scopo di questo percorso è favorire lo sviluppo personale al massimo potenziale dell’individuo, a tutti i livelli. Perché questa crescita sia possibile ci vogliono certe condizioni. La mente deve essere completamente svuotata, nel modo che ho indicato rispondendo a una vostra recente domanda. Occorre riconsiderare attentamente ogni nozione preconcetta, e ciò significa apertura al cambiamento. In questo stato di apertura alcune vecchie opinioni, credenze e idee saranno riaffermate, perché se ne avvertirà la verità a livello profondo, preservando così la tradizione. Allora le vecchie verità vivranno in modo nuovo nella coscienza della persona, dando luogo a una tradizione ravvivata e rinnovata. Altre vecchie credenze saranno scartate perché ormai prive di senso, e questo significa cambiamento.

  30. A livello emozionale ha luogo un processo simile, che però deve essere affrontato in modo diverso. Per purificare le emozioni, rendendole positive anziché negative, dovete avere concetti chiari e veritieri. Le emozioni non possono vivere nel vuoto, senza processi mentali, perché l’essere umano è una creatura pensante che discerne. Gli umani non sono destinati a vivere di cieche emozioni. Per sviluppare la loro natura emotiva devono passare attraverso un processo di accettazione dei loro sentimenti, anche se distruttivi. Le persone devono imparare a trovare il modo di esprimerli senza danneggiare sé stessi o gli altri. Una volta imparato ad accettare i propri sentimenti, anche quelli distruttivi, esse possono cominciare a cambiarli. Per un’adeguata valutazione dei sentimenti occorrono intelligenza e maturità dei propri processi mentali. Occorre una sana natura fisica ed essere animati da energia creativa. Non ultimo, tale cambiamento richiede afflusso spirituale e aiuto, senza di cui non si ha la forza né la saggezza per gestire questo processo in continua evoluzione.

  31. Nel corso degli anni mi sono costantemente impegnata a mostrarvi questi vari livelli con molti insegnamenti e ad aiutarvi con la guida, l’ispirazione e i consigli per condurvi da un livello all’altro. A volte vi dovevate concentrare di più sul livello emotivo, imparando ad accettare e gestire i sentimenti la cui forza temevate e negavate in modo eccessivo. A volte dovevate concentrarvi su immagini e processi mentali, così da ricreare pensieri più realistici. Altre volte vi concentravate di più sul corpo, per renderlo adatto a ricevere verità, amore, saggezza e spirito di servizio. Altre ancora vi concentravate maggiormente sulla comprensione spirituale, su una nuova prospettiva della creazione del tutto e sull’apprendimento di preghiere e meditazioni significative.

  32. Senza questa costante verifica, senza l’inclusione di tutti questi livelli, ci sarebbe uno sviluppo sproporzionato che porterebbe, nel tempo, a una battuta d’arresto.

  33. Scopo di questo percorso è un’evoluzione di coscienza forse senza precedenti. Ma nel vostro mondo solo un gruppo relativamente piccolo di individui è davvero pronto per questa evoluzione del loro essere personale, contribuendo così all’evoluzione della vostra intera sfera di coscienza. Un simile rinnovamento porta a un’indicibile espansione di felicità e di autorealizzazione. Ma queste ultime non devono costituire l’obiettivo primario che, a un certo punto lungo il percorso, dovrà diventare il servizio alla causa più grande. Quando ciò accadrà, il sacrificio si rivelerà presto essere l’atto più soddisfacente della vita. Il sacrificio apparirà sempre meno come sacrificio, finché sarà evidente che la volontà di Dio coincide con il vostro interesse personale nel modo migliore e più lungimirante. L’Uomo-Dio o la Donna-Dio - la Persona Nuova - si evolve grazie a questo lavoro che coinvolge la totalità del singolo: il livello fisico, emotivo, mentale e spirituale dell’essere, finché non siano tutti integrati nell’uno e non più separati. Così il pensiero è sentire, è sensazione corporea, è preghiera. Questa interezza rappresenta il punto più alto della liberazione, il potere nel senso migliore, l’individuazione e, cosa che può sembrare una contraddizione, la totale resa alla volontà di Dio, che è la volontà dell’individuo.

  34. Dunque questo percorso è molte cose. È psicologia perché, ovviamente, lavorate sui vostri atteggiamenti psicologici, sul vostro sentire, sui vostri processi inconsci. È filosofia, perché adottate nuovi modi di vedere il mondo. È orientamento fisico, poiché lavorate con il corpo. È sociologia, perché apprendete nuove modalità di operare nel vostro ambiente sociale. È un nuovo sistema politico, perché imparate a coniugare tradizione e cambiamento in un modo molto innovativo. È religione, perché imparate a conoscere la Creazione, il vostro ruolo in essa e la vostra nuova relazione con Dio. È tutto e niente di tutto ciò. È la creazione di un nuovo essere planetario, con nuovi valori e con antiche verità rinnovate. Questa persona nuova supererà e influenzerà gradualmente, un po’ alla volta, coloro che vogliono ostacolare questo sviluppo.

  35. Se considerate tutto il materiale che vi ho portato e insegnato finora, vedrete facilmente come io abbia sistematicamente enfatizzato l’alternanza. Ho affrontato diversi livelli e diversi aspetti in tempi diversi, per poi ritornare ai vecchi livelli dopo un certo periodo di assorbimento. Ho iniziato col darvi una panoramica della realtà spirituale nel modo più semplice. In seguito vi ho introdotto a concetti nuovi, quasi sempre per portare la scissione della dualità in una nuova unità - proprio quello che sto facendo ora con la tradizione e il cambiamento. Sono poi entrata in una nuova fase di esplorazione di atteggiamenti e livelli interiori e inconsci. Vi ho insegnato come sperimentare il dolore, l’impotenza, la rabbia. Vi ho aiutato a vedere e accettare la vostra maschera e il vostro sé inferiore. Vi ho portato alla visione del vostro Sé Superiore. Sono entrata nuovamente nei regni spirituali con i vostri pensieri e i vostri sentimenti.

  36. Avete lavorato sodo lungo il percorso. Fase per fase, un movimento a spirale dopo l’altro, abbiamo proseguito il viaggio. Ogni fase sembrava nuova e veniva sempre contestata con ragionamenti che non erano altro che razionalizzazioni. Ogni fase era ovviamente anche vecchia, poiché nessuna verità eterna è del tutto nuova. Potrebbe risultare nuova qui nella sua applicazione e combinazione. Quando venivano messi in discussione i vostri processi mentali, c’era sempre chi non voleva cambiarli e dunque resisteva. Quando bisognava lavorare con i vostri processi emotivi, c’era sempre chi faceva resistenza alla “terapia psicologica”. Quando si parlava di verità spirituali, c’era sempre chi non voleva sentir parlare di “religione”. Ogni resistenza derivava dalla paura di espandervi in chi siete destinati a essere, in chi siete potenzialmente sul livello non manifesto della realtà.

  37. Oggi parlare di Gesù Cristo suscita la stessa resistenza di quando vi veniva proposta una nuova modalità, o reintrodotta una vecchia/nuova verità. Quando si portavano allo scoperto sentimenti inconsci e irrazionali, molti di voi erano terrorizzati; alcuni amici hanno abbandonato il Sentiero. Lo stesso accadde quando essere responsabili del sé inferiore divenne un aspetto essenziale del cammino. Quando vi furono spiegate in dettaglio la preghiera e la meditazione e le loro dinamiche, così che poteste far uso di questo essenziale strumento, di nuovo molti hanno reagito resistendo e ribellandosi, sempre in modo razionale, chiaramente. Quando abbiamo incluso il corpo nel lavoro totale, ci sono state le stesse reazioni. Quando sono state enfatizzate varie realtà spirituali - e Gesù Cristo è una di esse - anche questo è stato un pretesto per evitare una revisione totale degli aspetti della personalità, la guarigione dell’anima. Eppure nessuno di questi aspetti era una sorpresa, perché erano stati anticipati e discussi all’inizio della mia manifestazione attraverso questo strumento. Ho spiegato anche che avremmo di volta in volta considerato i vari livelli dell’essere e seguito un certo ritmo.

  38. Come accennavo, dovete capire che ognuna di queste verità esiste nella realtà dello spirito e quindi sono verità né vecchie né nuove, ma entrambe le cose. Vecchie, perché sono sempre esistite. Nuove, perché irrompono nel vostro livello di realtà adesso. Questi aspetti della realtà potranno anche non avere lo stesso nome, poiché nel mondo dello spirito i nomi sono diversi da quelli della vostra dimensione della realtà. Ma la loro essenza rimane, e voi qui sperimentate e percepite dei tratti di ognuno di questi approcci e realtà. Perché difficilmente potreste sperimentare una realtà totale dal vostro livello di coscienza. Ciò vi induce quindi a dare un nome alla cosa; a creare spesso delle false associazioni con la cosa; e a una visione parziale e dunque distorta della cosa.

  39. Quando la psicologia comparve sulla terra, per voi era qualcosa del tutto nuovo. Ma nel mondo dello spirito questi livelli di coscienza sono aperti, visibili, osservabili e accessibili. Non c’è modo che possano causare la controversia che per tanto tempo hanno causato le realtà psicologiche dal loro apparire sulla sfera terrestre. La psicologia poi ha spesso significato una contrapposizione alla spiritualità, contraddizione che, naturalmente, è del tutto falsa. Così vi imbattete ancora in guide spirituali, ministri e sacerdoti che sono contrari al lavoro di approfondimento psicologico.

  40. Per lo stesso motivo Gesù Cristo è sempre esistito. Egli è, è sempre stato e sempre sarà la grande Luce emanata direttamente da Dio, la manifestazione cui Dio ha dato forma; l’incarnazione più divina dell’universo. Per molti di voi che reagite con forza e nel modo più negativo se sentite nominare Gesù Cristo, questo fatto di per sé non sarebbe né potrebbe costituire qualcosa di negativo. Gli antichi, molto prima della nascita di Gesù Cristo, avevano sempre saputo di questa grande luce che un giorno si sarebbe manifestata in forma umana. Perché si resiste a questo fatto? Un tempo la resistenza era propria della politica e del potere, e anche oggi c’è resistenza nei confronti di approcci politici nuovi e onesti. Chi è al potere non ne trarrebbe vantaggiato e dunque opporrebbe resistenza.

  41. Le vostre reazioni personali e irrazionali alla verità di Colui che fu preannunciato proprio dai vostri antenati ma che fu poi negata, si basa solo su una falsa tradizione che non è altro che paura del cambiamento. Dunque le vostre reazioni sono emotive e irrazionali. Non consentono un approccio calmo, aperto e fresco che possa farvi vedere la questione in modo oggettivo e considerare la possibilità che i vostri antenati si siano sbagliati a un certo punto della loro evoluzione. Essi hanno interrotto il processo e quindi la linea del proprio movimento interiore, sia individualmente che come popolo. Questo capita di continuo nello sviluppo umano, in molti settori e a individui e popoli diversi.

  42. Perché si rifiuta così ostinatamente questa possibilità, tanto da non prenderla nemmeno in considerazione? Non permettete che il vostro cuore si apra a una verità che eravate ancora riluttanti ad accettare. Ma la verità può entrare in voi solo se rimuovete la cosiddetta "conoscenza" ristretta e fate spazio a una conoscenza diversa. Se c’è questo atteggiamento di apertura e se la verità a cui credevate prima è effettivamente una verità, vi ritornerete in modo rinnovato. Ma se scoprirete che è infondata, rimuoverete un ostacolo che vi può solo limitare e bloccare. In ogni caso la vostra liberazione e la vostra individualità, la scoperta della verità interiore che è insieme personale e universale, può trovarsi solo in questa apertura e disponibilità a lasciarvi andare e a valutare diverse possibilità. La paura di perdere la vostra autonomia è dunque del tutto falsa e irrazionale. Una vera autonomia si deve basare sulla verità cosmica e universale, non su un’opinione personale e magari falsa sulla verità universale.

  43. La ricerca personale che vi ha portato a questo cammino, indipendentemente da quello che eravate intenzionati a fare, può trovare compimento solo se allineerete la vostra personalità con la verità spirituale, qualunque essa sia in un dato momento del vostro viaggio evolutivo. Alcuni di voi lottano violentemente contro questo movimento a causa dell’ignoranza. La ragione profonda di questa lotta è, come ho detto, la paura. La tragedia è che mentre questa paura è del tutto inutile e infondata, c’è ben altro da temere, come ostacolare e non considerare la possibilità di una verità più grande a cui impedite di entrarvi nel cuore.

  44. Con questo, cari amici, vi benedico dal profondo e prego gli angeli e gli aiutanti spirituali al mio fianco che tutti voi possiate trovare il coraggio e la saggezza, l’apertura e la freschezza di riprendere in esame vecchie verità e confluire in tal modo nel magnifico ritmo del vostro viaggio interiore, per essere in armonia con i cicli più grandi e vasti che permeano l’universo. Così voi create tradizione nel senso migliore e cambiate nel senso migliore. Conservate alcuni valori del vecchio ed eliminate costantemente valori non più consoni. Sono le stesse leggi della digestione e dello smaltimento seguite dal vostro corpo. Il sistema non può mantenersi pulito e funzionante se questo processo non viene consentito. Un corpo sano vive tradizione positiva e cambiamento positivo nel suo meraviglioso apparato di digestione, di eliminazione e di assimilazione.

  45. Un grande afflusso di benedizioni e di energia attraversa la vostra comunità, la terra e tutti i cuori aperti, ricettivi e disponibili. L’amore di Dio avvolge tutti voi.

Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 246 - Tradition: It's Divine and Distorted Aspects
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