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Lez. 219 - Messaggio di Natale - Messaggio ai bambini

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
1 marzo 1974

Traduzione in italiano di Daniele Buratti
Revisione non ancora effettuata
Edizione Dicembre 2021

  1. Nel mese di marzo del 1974 non si sono tenute lezioni, ma si sono letti degli estratti di due lezioni tenute a dicembre presso il Centro, una alla vigilia di Natale e l’altra in occasione dell’inaugurazione dell’“Hangout” (‘luogo di ritrovo’, n.d.t.), un grande spazio dedicato ai più giovani per giocare, lavorare, ascoltare musica o stare per conto proprio.

  2. I. MESSAGGIO DI NATALE

  3. Dopo aver elargito le sue benedizioni, la Guida ha detto:

  4. Ciascuno di voi a questo punto è in grado di crearsi una vita rinnovata e impostare una nuova direzione che parte da dentro. Come ben sapete molto di ciò sta già avvenendo in tanti di voi, e ancora tanto potrà accadere. In questo giorno nel vostro reame di coscienza voi celebrate un evento simbolico: celebrate la Coscienza Cristica, la coscienza divina nel profondo del vostro stesso essere. Gran parte degli esseri umani vive la vita, anzi molte vite, senza mai sapere di albergare in loro qualcosa che supera la coscienza ordinaria: una coscienza straordinaria, la coscienza sublime che ogni entità deve risvegliare nel corso del proprio viaggio evolutivo.

  5. Nel Sentiero state imparando a eliminare impedimenti e ostacoli. In questo momento particolare in cui si celebra la nascita della Coscienza Cristica parleremo di come inizia questo evento. Naturalmente, cari amici, sapete bene che le cose non accadono all’improvviso, ma per gradi. Un fatto avviene, poi viene dimenticato, quindi si ripresenta, e così via. Prendete l’albero natalizio illuminato come simbolo: occorre che accendiate e facciate risplendere tante candeline dentro di voi per portare la coscienza totale al suo eterno splendore nel livello esteriore della vostra esistenza manifesta. Ogni volta che riconoscete qualcosa in voi, a ogni intuizione, onesta ammissione e calata di maschera, a ogni superamento di difese o passo onesto e coraggioso in cui vi prendete la responsabilità della vostra negatività, voi accendete un’altra candelina: portando la verità nella vostra oscurità portate luce alla vostra anima.

  6. Ma finché proiettate l’oscurità verso l’esterno per non affrontare le vostre ombre non potete accendere le candeline. La grandiosa illuminazione dell’intero albero - l’albero della vita - è un processo sempre in atto. E più candeline si accendono, maggiore è la gioia e la gloria. Con grande esultanza osserviamo quanta di quella gloria e gioia voi, miei cari amici, state oggi imparando ad attivare e sostenere!

  7. Queste non sono parole vuote, amici miei. Voi che lavorate su questo percorso sapete quanto sia arduo togliere l’enfasi dal mondo esteriore e spostarla su di voi, passando dal biasimo e risentimento al vedere il vostro stesso odio, la vostra stessa invidia, la vostra stessa avidità e la paura di riconoscerle.

  8. Adesso parleremo in modo specifico della necessità dell’autoaccettazione. Ogni tanto perdete di vista la sua importanza e rimanete bloccati nell’odio verso di voi, che poi vi porta a scaricare la colpa su qualcuno o qualcosa. Questo è il pericolo. Più odiate voi stessi, più spostate l’odio sugli altri, perché accettarsi vi sembra un giudizio oltremodo definitivo e troppo autoannichilente. E più lo proiettate all’esterno, più perdete la presa sulla verità e sulla realtà, e più odiate voi stessi. Potete voi, in questo momento di commemorazione della nascita dell’eterno Cristo Bambino interiore, impegnarvi ad accettare ogni vostro aspetto? Con questo messaggio voglio farvi capire che non c’è nulla da rigettare, nulla che non si possa accettare e perdonare. L’unica cosa a essere davvero distruttiva e disorientante è la non accettazione e il non perdono, e dunque il comportarsi in modi insensati.

  9. Ogni qualità negativa ha in sé una qualità positiva. L’ho ripetuto spesso, ma per lo più in termini generali. I tratti negativi non sono che distorsioni di espressioni divine positive. Forse, in questo particolare momento, potete iniziare a fare un passo mentale e aprirvi alla possibilità che vi sia amore e comprensione laddove ora odiate e giudicate. Nel vostro odio siete nelle tenebre, ma negando l’odio siete in un’oscurità molto più cupa e lontana dalla luce. Così perdete la speranza, poiché non sapete più dove vi trovate. Ma un passo alla volta trovate la via del ritorno. Ammettete il vostro odio, e vedrete che non fa più tanto buio. Con questa ammissione sincera voi accendete una candelina. E nell’accettare l’egocentrismo immaturo che è in voi ne accendete un’altra. Poiché accettandolo imparerete che il bambino può crescere. Solo nell’accettazione dell’egocentrismo infantile si può trovare la nascita del Cristo interiore e della coscienza eterna che contiene tutto ciò che è. La vera forza, la vera creatività, il vero amore, la vera sicurezza: tutte queste sono candeline accese dalla vostra onestà, dal vostro coraggio, dalla vostra sincerità e dalla fede che coltivate un po’ per volta, che vi fa superare la paura di lasciarvi andare fino in fondo e mantenere aperta la possibilità che non ci sia alcun abisso davanti a voi. Ci sono solo tanti tunnel da attraversare. Dopo ogni tunnel c’è sempre un po’ più di luce, finché alla fine, come nell’albero natalizio, tutte le luci convergono verso un punto. In quell’unico punto c’è Tutto, tutto quello che ci deve essere: esso è il nucleo creativo da cui potete creare la vita, le situazioni, l’amore e una ricca realizzazione. Quando la smetterete di allontanarvi dall’oscurità che è in voi, nascerà una speranza realistica dove ora non sembra albergare speranza.

  10. Molto di ciò sta già accadendo in voi, amici, e che queste parole vi siano d’incoraggiamento per proseguire il vostro bellissimo cammino. Forse, in questa occasione, sarà molto utile poter lavorare su tratti e aspetti particolari che vorrete condividere con me, così che ve ne mostri l’essenza bella e positiva. In tal modo imparerete che non c’è nulla in voi che sia di per sé inaccettabile e da rifiutare. C’è solo distorsione. Per quanto una cosa possa essere negativa, distruttiva, malevola, oscura e cattiva, non è che la distorsione di una cosa bellissima. Anche a voi, cari amici che state vivendo da qualche tempo l’intenso impegno del Sentiero, capita di dimenticare questa verità o di non sapere come applicarla. Non riuscite a stabilire una connessione specifica. A tal fine sarà molto utile che mi presentiate dei tratti in cui vedete solo la manifestazione distorta e cattiva, e non la magnifica essenza originale. Comprendendo le componenti specifiche, positive e originali, troverete nuova forza e nuovo slancio per attraversare i tunnel piccoli e grandi del vostro percorso e accendere ulteriori candeline.

  11. DOMANDA: Giudico sempre gli altri. Qual è la componente originale positiva del giudizio?

  12. RISPOSTA: A parte l’ovvia proiezione su di te del tuo giudizio molto duro che non vuoi riconoscere in tutta la sua entità, la qualità originale positiva del giudicare è una grande capacità di distinguere e differenziare. È il potere di riconoscere, di essere consapevoli in modo univoco. Se usi questa capacità in modo creativo e costruttivo, è ovviamente una risorsa meravigliosa senza la quale una persona non sarebbe completa. Quindi, vedi, nulla in quanto tale deve essere “buttato via”, distrutto o negato, ma essere trasmutato. Tutti voi notate come, in questo percorso, più vedete la verità in voi stessi in modo onesto e costruttivo, più accrescete la percezione degli altri - ma con modalità assai diverse rispetto all’atteggiamento di giudizio che menzionavi. Usa questa risorsa su te stesso e sugli altri, ma non con il tipo di ostilità e negazione che troppo spesso ancora pratichi. Fa prevalere la verità con il perdono e la comprensione, e sii disposto a comprendere le connessioni più profonde per evitare di giudicare e rifiutare in modo definitivo. Trasforma il giudizio negativo in riconoscimento.

  13. DOMANDA: Qual è questo mio tratto in cui penso che non mi potrà capitare mai nulla? C’è una sfida e una ripicca...

  14. RISPOSTA: Sfida, ripicca, cocciutaggine e rigidità vengono tutte dallo stesso blocco. Il loro seme positivo e originale è la qualità di essere centrati interiormente, di essere fermi, assertivi, di mantenere le proprie posizioni, di sentirsi sicuri dentro senza essere fuorviati e influenzati di continuo dagli altri e, dunque, perdere autonomia. Amici miei, è molto importante che riconosciate l’origine positiva celata dalla distorsione, ma al contempo guardatevi dall’usare questa conoscenza per giustificare, mascherare e quindi perpetuare la sua versione distorta. Ricorrete a questa conoscenza per non rifiutare e rigettare il tutto. Scopo della spiegazione è insegnarvi che non vi è nulla in voi che non sia divino, in origine. Imparate che nulla deve essere negato e rigettato. Ma occorre distinguere tra la versione originale e quella distorta.

  15. DOMANDA: Ho una forte mancanza di fede e non voglio credere in Dio.

  16. RISPOSTA: La tua è una distorsione di un atteggiamento sano e realistico che riguarda l’autoresponsabilità e l’autodipendenza: il sapere che nessuna autorità farà le cose al posto tuo. È distorcere la verità che tu sei un agente autoresponsabile, il che, ovviamente, non si contrappone al Sé Divino profondo e sapiente a cui l’Io si deve arrendere. È solo il Sé Divino che dona un’autentica individualità, autonomia e indipendenza. Hai qualche tipo di tornaconto a restare nella tua mancanza di fede e nella distorsione. Quale che sia la natura del tuo interesse, devi farla emergere. Giacché ogni volta che hai interesse a non voler conoscere la verità, tu spegni la luce.

  17. Uno degli aspetti più importanti da imparare nel cammino è la capacità di aprire tutte le porte. Dovresti essere consapevole di voler deliberatamente tenere le porte chiuse. Devi sempre considerare che ti potresti sbagliare, che la tua visione potrebbe essere errata, che la verità potrebbe essere diversa. Se sarai disposto a lasciar andare le difese per amore della verità, dopo aver mollato la rigidità e il timore della tua opinione, scoprirai se ti stavi sbagliando o meno su una certa questione. Se non ti sbagliavi, vorrà dire che avrai la stessa ottica ma in modo molto diverso. Non parlo solo del quesito particolare che mi hai posto, giacché Dio esiste davvero. Parlo in generale della rigidità di aggrapparsi a una convinzione che così spesso è del tutto errata e distorta. Nulla ti rende più scontento di un convincimento sbagliato.

  18. DOMANDA: Qual è l’aspetto positivo di uno stato di paura e di ansia?

  19. RISPOSTA: La paura, in generale, è una distorsione della cautela, la consapevolezza che da qualche parte c’è qualcosa che non va. Nello specifico, nello stato umano, l’ansia è sempre un segno di repressione. Lo stato d’ansia ti segnala che c’è qualcosa che non desideri vedere e che ti agita. Dunque l’ansia, in realtà, non è neppure una distorsione di qualcosa di positivo; è positiva, nel senso che è un segnale che indica gli ambiti in cui vuoi rimanere ignorante di te stesso. Ogni volta che sei in ansia sappilo chiaramente, poiché è la verità. Impegnati appieno per la verità e scopri qual è la tua particolare negazione. Entra in meditazione profonda, meglio se in presenza e con l’aiuto di amici. Buttaci dentro ogni cosa, molla tutto ciò a cui ti aggrappi. Fatti aiutare dall’energia della meditazione dei tuoi amici e lavoraci su insieme a loro. Troverai quella tua negatività e accenderai un’ulteriore candelina. Puoi sempre scegliere. Ciò che crea ansia è negare la verità della questione. Questo si può applicare a tante cose.

  20. DOMANDA: Ci ricavo qualcosa dall’essere ribelle, dal contrastare l’autorità e persino ciò che so essere la verità? Cosa c’è di positivo alla base di questa distruttività?

  21. RISPOSTA: L’aspetto originario, prima che si manifesti la sua distorsione, è uno spirito di coraggio e indipendenza, uno spirito indomito che non sottostà al conformismo. Solo nella sua versione distorta diventa un’insensata e cieca distruttività.

  22. DOMANDA: Qual è l’origine positiva della mia tendenza a evitare le responsabilità nella vita e a sottrarmi agli impegni?

  23. RISPOSTA: Nella manifestazione originale e divina è la qualità di lasciar andare e lasciar fluire, evitando che il controllo dell’Io prevalga e offuschi l’eterno flusso dell’essere; è la qualità del non essere contratti, serrati e iperattivi con le forze dell’Io. È cedere e arrendersi al flusso dell’essere.

  24. È importante che la conoscenza che vi sto dando non sia usata per evitare di affrontare ciò che è effettivamente negativo e distruttivo. Non applicatela ciecamente alle distorsioni di distorsioni di altre distorsioni come se fosse un gioco. Vi do la conoscenza per percepire che non c’è nulla di male in voi tranne ciò che la difesa e l’errore creano transitoriamente.

  25. DOMANDA: Qual è l’origine positiva del recitare la parte della vittima?

  26. RISPOSTA: La distorsione consiste nell’autoassoluzione che rende colpevoli gli altri di cui professi essere vittima. La verità è l’anelito allo stato perfetto racchiuso nel tuo nucleo, che non è inamovibile perfezionismo, bensì la perfezione mutevole e in moto perenne dell’anima più profonda.

  27. DOMANDA: Cosa c’è dietro alla difesa e alla compulsione a fare battute?

  28. RISPOSTA: La vita nell’universo è gioiosa, piacevole, scanzonata: è umorismo. L’umorismo è un importante aspetto del divino senza di cui non c’è bellezza o amore.

  29. DOMANDA: E lo spirito di competizione? L’egocentrismo, il voler essere al centro dell’attenzione?

  30. RISPOSTA: L’egocentrismo è una distorsione diretta della ricerca del proprio centro interiore. Se sei centrato nel tuo Sé Divino cessano vanità ed egotismo. Vanità ed egotismo sono presenti quando si applica la ricerca del nucleo divino all’Io separato. Ambizione e competitività sono una distorsione del moto interiore per creare il meglio che potresti essere. Ma, di nuovo, se vengono asservite all’Io separato finiscono per mettere un sé contro un altro sé. In realtà, nel livello divino della verità interiore, questo non c’è. Chiunque può dare il meglio di sé senza danneggiare l’altro. La versione originale è: "Come essere il mio potenziale migliore?" La distorsione si manifesta nel: "Come posso essere migliore degli altri?"

  31. DOMANDA: E abusare del potere o di una posizione di autorità?

  32. RISPOSTA: È la distorsione di un’autentica capacità di comando che si assume le responsabilità e ne paga il prezzo. La sua distorsione vuole gloria e vantaggi, ma in modo futile ed egoistico.

  33. DOMANDA: Non riesco a immaginare nulla di positivo nella tendenza a essere distaccati, a essere "fichi", a fingere di essere diversi.

  34. RISPOSTA: L’aspetto divino originario è l’autocontenimento, l’autosufficienza, l’imparzialità, la quiete. In ogni vita sana ci deve essere un equilibrio armonioso tra la condivisione intima con gli altri in uno scambio dinamico, e lo stare da soli per ricaricarsi da dentro, che devono coesistere nel massimo benessere emotivo. Mancando l’uno manca anche l’altro, finché non si riporta l’equilibrio. Se ti spaventa il contatto intimo cercherai di isolarti, ma sarà qualcosa di solitario e triste e non la stupenda versione dello stato originale, cioè un momento di ricarica per entrare in se stessi e contattare il proprio essere interiore, per comunicare con la propria natura interiore ed esteriore. Allora i frutti di questo autocontenimento potranno essere nuovamente dati agli altri. Questo sarebbe il corretto equilibrio.

  35. 24 dicembre 1973

  36. II. SESSIONE DELLA GUIDA ALL’INAUGURAZIONE DELL’AREA DEDICATA AI BAMBINI

  37. Saluti, miei carissimi e giovani amici. È con grande gioia che mi rivolgo a voi questa sera. Cercherò di farmi capire e di darvi ciò di cui avete bisogno. Non è semplice, perché di solito parlo in modo molto diverso dal linguaggio umano a cui siete abituati, e non è facile formulare le frasi. È difficile spiegare le cose anche agli adulti, ma è particolarmente difficile quando mi rivolgo a voi. Cercherò di fare del mio meglio. Se non capite fatemi domande. Vi potrà succedere di comprendere le mie parole solo tra molto tempo, come accade anche agli adulti. Infatti, miei giovani amici, gran parte dei grandi non capisce subito ciò che dico. Se non ci riescono è per un blocco della loro comprensione interiore, ma piano piano la comprensione si fa strada. Perciò siate pazienti. Se davvero non riuscite a capire quello che vi dico conservatevi le mie parole per dopo, per così dire.

  38. Ora, prima di rispondere alle vostre domande, vorrei dirvi alcune cose che potrebbero esservi utili.

  39. Siete davvero tanto fortunati a crescere nella verità, comprendendo cose a cui la maggior parte delle persone non arriva. Cercherò di dirvi alcune delle verità fondamentali con parole semplici e che possiate ricordare.

  40. Innanzitutto, miei giovani amici, se riuscite a credere che esiste molto di più di quello che potete vedere, farete spazio in voi a tanta saggezza. E tante cose che confondono le persone non confonderanno voi durante la vostra crescita. Dovete sapere che gli adulti sono confusi quanto voi. La confusione nasce spesso perché si crede solo in ciò che si può vedere e toccare, ma questa è una visione molto miope. Più considererete la possibilità che le cose che non vedete o toccate siano sovente molto più reali di quelle che potete vedere e toccare, più otterrete una nuova comprensione della vita.

  41. Un’altra cosa che vi vorrei dire per aiutarvi è che l’ingiustizia non esiste, anche se così non sembra. Non perdete tempo a lamentarvi di cose ingiuste. Se vi sembra che qualcuno abbia più di voi, non affrettatevi a giudicare. Permettetevi di riflettere che ci potrebbero essere cose che non riuscite a vedere, o che magari voi avete qualcosa che chi invidiate non possiede, oppure che c’è una lunga serie di circostanze che sono ancora invisibili per voi ma che giustificano in pieno ciò che a voi sembra ingiusto. Allo stesso tempo è anche importante credere che coloro che sembrano avere di più non solo non hanno di più, ma che non sono più amabili o più amati di voi. Consentitevi di sapere che Dio vi ama. E Dio è dentro di voi, in ognuno di voi. Potreste non capirlo adesso che siete così indaffarati con la mente esteriore. Ma c’è qualcosa in voi che troverete, conoscerete e ascolterete, ed è la cosa più preziosa che potrete mai trovare nella vostra vita.

  42. Queste parole verranno trascritte così che le possiate ricordare. E se le dimenticherete, cosa che di certo accadrà, potrete sempre tornare a leggerle e a ricordarle, ed esse saranno la luce che rischiarerà la vostra vita.

  43. Ma prima di rispondere alle domande, miei amati cari, colgo l’occasione per benedire questo spazio in cui vivrete ore gioiose e divertenti e imparerete anche tanto - e non solo le materie scolastiche. Sapete che c’è un’altra forma di apprendimento: la scuola della vita. È una scuola che insegna cose ancora più importanti di quelle della scuola normale, ed è quello che vi offre il Sentiero. Potete farne pratica mentre siete insieme qui in questo spazio, dove ci saranno momenti gioiosi ma anche momenti per apprendere gli insegnamenti della vita.

  44. Ad esempio, voi più grandicelli potrete avere la libertà che tanto desiderate e che invidiate agli adulti. Potete crescere tanto, quando vi assumete le vostre responsabilità. Forse non conoscete ancora bene questa parola, ma a poco a poco ne imparerete il significato. È prendersi cura dei compagni più giovani e aiutarli, cercando di capirli invece di reagire quando fanno qualcosa che vi fa infuriare. Proverete a mettervi nei panni dei più piccini e in questo modo vi potrete assumere la responsabilità. Potrete esercitare la pazienza anziché spazientirvi. Questo è assumersi la responsabilità. Dare invece di pretendere: anche questo è assumersi la responsabilità. E poi c’è ancora un altro modo di farlo. Anziché dire "Tu hai torto e io ho ragione", o "Tu sei cattivo e io sono buono" - che mi sembra diciate spesso quando nascono malintesi o litigi - potete riflettere: "Forse c’è qualcosa in me che non è poi così giusto." Questo è assumersi la responsabilità. E potete cercare insieme ciò che è giusto e ciò che non lo è, in ognuno di voi. In questo modo voi create qualcosa di meraviglioso: vi state assumendo la responsabilità. E quella responsabilità vi concederà privilegi e libertà che vi piaceranno moltissimo.

  45. Studiate queste parole, rifletteteci e mettetele in pratica un po’ per volta. E se gli altri non sembrano amarvi e apprezzarvi, non è per forza come credete. Una parola dura non significa che non siete amati. L’importante è che sappiate di essere amabili anche se siete cattivi e se talvolta sbagliate. E qualche volta dovete sbagliare, perché ogni essere umano commette degli errori; e anche voi siete esseri umani, non è forse così?

  46. Ora, amici miei, sono pronta per le vostre domande.

  47. DOMANDA: Trovo molto difficile relazionarmi con persone della mia età. Ci riesco con grandi e piccini, ma non coi miei coetanei.

  48. RISPOSTA: Sì. Questo è principalmente perché hai paura, e dato che hai paura crei un muro tra te e loro. Poiché li critichi, senti che anche loro criticano te. Nella tua mente sembrano avere potere su di te per il fatto che ti possono criticare o rifiutare, e così li vedi molto più potenti di te. In realtà anche gli altri potrebbero avere paura del tuo giudizio e delle tue critiche, proprio come succede a te nei loro confronti. E così conferiscono a te lo stesso potere che tu conferisci loro, nella tua mente. Adesso forse puoi iniziare a porti le domande giuste. Prima di tutto devi essere consapevole di quanta paura hai del giudizio altrui. Ne sei consapevole?

  49. DOMANDA: Sì, ma non ne sono certo.

  50. RISPOSTA: Ora forse puoi cominciare a osservarti più da vicino in questo senso, e quando vedi la tua paura del giudizio altrui, fa un passo in più e vedi in che modo tu giudichi gli altri. Sei consapevole di giudicarli?

  51. DOMANDA: Sì.

  52. RISPOSTA: Bene, quella è la misura della tua paura. Forse inizierai a vedere i tuoi coetanei spaventati e insicuri quanto te. Forse loro reagiranno positivamente a una tua parola gentile, così come faresti tu se fossero gentili con te. In questo modo annullerai la paura che vi separa.

  53. DOMANDA: Io temo che mio padre non sarà contento se cambierò il mio nome in Solomon. Ho davvero paura che non sia d’accordo.

  54. RISPOSTA: Ebbene, mio caro amico D., io ti dico: non devi temere nulla. Che il tuo nome venga cambiato o meno, non devi temere. Sei al sicuro e protetto, e questo non dipende dal nome. È molto probabile che prima o poi cambierai il tuo nome. Ma ora gli stai dando troppa importanza. Forse nelle tue sessioni private puoi vedere quali sono davvero le tue paure e che non hanno nulla a che fare con il nome. Capisci quel che ti sto dicendo?

  55. DOMANDA: Sì.

  56. RISPOSTA: È molto importante che tu veda che le tue paure sono solo illusioni. Ma per credere veramente che le tue paure sono illusorie e che non devi temere nulla, che sei protetto, guidato e amato, devi vedere quali sono quelle paure e lavorarci su assieme al tuo helper. Se vuoi, puoi anche lavorare in un gruppo di adulti con l’aiuto degli amici adulti che hai qui - ché ti sono amici e ti possono aiutare. Dipende da te accettare o meno quell’aiuto. Voi tutti, amici più giovani, avete il diritto di chiedere aiuto. Non mettete un muro tra voi e il mondo dei grandi. Non c’è muro, se voi non ne create uno. E con l’aiuto le paure cadranno una dopo l’altra. Lo capite?

  57. DOMANDA: Sì, grazie.

  58. DOMANDA: Io mi preoccupo molto, specie di problemi di cui non mi dovrei preoccupare affatto. Vorrei l’aiuto per superare il problema.

  59. RISPOSTA: Sì. Ebbene, come per D., il tuo preoccuparti di problemi che non sono problemi forse è anche un modo di distogliere lo sguardo da ciò che veramente senti e ti disturba, per poi creare dell’altro. Quindi dico anche a te, se ti farai aiutare potrai davvero trovare le tue vere paure. Quelle paure sono tutte il risultato di qualcosa che da qualche parte non hai capito. Tutti gli adulti hanno simili fraintendimenti. Di nuovo, non è una peculiarità dei bambini. Alcuni di voi sono spiriti molto, molto sviluppati. Ma c’è ancora qualcosa che non capite. Siete stati aiutati in questa vita e guidati su questo particolare percorso in giovane età in modo che possiate liberarvi dalle paure, paure che derivano solo da fraintendimenti. Forse in futuro ricorderete che le vostre paure si fondano su equivoci e false credenze. E anche tu puoi chiedere ai tuoi amici adulti di aiutarti a scoprire quali sono le cose che hai equivocato. Con il loro aiuto puoi scoprire che non hai bisogno di temere qualcosa che è doloroso, o qualcosa che al momento non è come desideri. Non è un male, se succede. Spesso pensi che sia un male. Ma non è davvero così. Comprendi?

  60. DOMANDA: Penso di sì. Grazie.

  61. DOMANDA: A volte mi sento molto sciatta e voglio che tutto intorno a me sia in disordine, con le cose sparse ovunque. Ma a volte sento di volere che tutto sia sistemato come si deve. Perché voglio che le cose siano sciatte e disordinate?

  62. RISPOSTA: Beh, forse perché sei arrabbiata e non sai di esserlo. È così? Forse se senti di voler essere disordinata e sciatta come dici, ti sarebbe utile domandarti: "Sono arrabbiata? Che cosa mi fa arrabbiare?" È assai meglio sapere cosa provi per davvero, piuttosto che non sapere cosa provi. Ma poi le cose accadono e vanno in un altro modo, e allora vai in confusione. È molto importante evitare la confusione: il Sentiero ti può aiutare a evitare quella confusione insegnandoti a scoprire il motivo delle tue arrabbiature.

  63. Forse posso dire a tutti voi qualche parola sulla rabbia. Gran parte della vostra rabbia, e dunque della vostra paura, è dovuta al fatto che non sempre ottenete subito ciò che volete. Ora è davvero importante, per la vostra felicità e appagamento e per vivere senza paura, che capiate esattamente cosa intendo. Non avere ciò che si vuole non è una cosa terribile. Forse mentalmente potete accettare che va bene non ottenere ciò che volete. Forse potete dire a voi stessi che sì, sarebbe bello averlo adesso, ma forse lo potete avere in maniere e momenti diversi. L’unico modo per essere veramente liberi è non insistere sulle cose e sulle persone nello stesso modo timoroso che mostrate adesso. Potete davvero imparare a farlo, pur essendo ancora molto giovani.

  64. Puoi iniziare col mettere in discussione la necessità di ottenere subito ciò che vuoi, anche se per te è piacevole. Magari puoi anche confidare che l’amorevole Dio in te vuole che tu sia felice, e che ti renderà felice se impari queste lezioni e smetti di pensare che se le cose non andranno come dici, tu non sarai felice. Gran parte della tua rabbia e paura è dovuta a quel fraintendimento, cioè che non potrai essere felice se non farai a modo tuo e non lo farai subito. Il tuo disordine o il tuo desiderio di essere disordinata è perché sei arrabbiata. E sei arrabbiata perché non sempre ottieni ciò che vuoi. Riesci a vederlo?

  65. DOMANDA: Sì.

  66. DOMANDA: Molte volte dici che questo o quello è un comportamento infantile. Ma che intendi dire?

  67. RISPOSTA: Distinguiamo tra innocenza e infantilismo. L’innocenza è bella, e nessun adulto è veramente gioioso, creativo e felice se non preserva un po’ della sua innocenza. Innocenza è la capacità di essere gioiosi e avventurosi e di scoprire l’eccitazione di cose nuove, di essere freschi, di interrogarsi, di imparare e di non avere una mente impostata che pensa di sapere tutto. Questo è essere innocenti e questa è una qualità inestimabile che dovresti veramente coltivare in te.

  68. Per infantile intendo immaturo. L’immaturità è l’incomprensione, l’ignoranza dei giovanissimi che devono imparare e capire in che consiste la vita. È la qualità che vi stavo descrivendo, l’incapacità di accettare la frustrazione, che è infantile o immatura. È la falsa credenza che se non hai ciò che vuoi, e subito, tu morirai o ti accadrà qualcosa di molto brutto, o non sarai mai più felice. Questo è infantile. Tale è l’incapacità di essere disciplinati, che è infantile nel senso che una persona che non sa essere disciplinata è guidata da una falsa comprensione delle cose, cosa molto diversa dalla qualità dell’innocenza che è tanto preziosa. Capisci quel che voglio dire?

  69. DOMANDA: Voglio sapere se da grande ci sarà ancora un Centro. La cosa mi preoccupa veramente.

  70. RISPOSTA: Ci sarà sempre un centro. Quel centro è innanzitutto dentro di te, ma poi troverai sempre il centro esterno. Questo Centro in particolare sarà davvero molto più di quanto non sia ora. Questo è solo l’inizio: diventerà sempre più bello, sempre più vivo, sempre più gioioso man mano che tutti voi lo farete crescere; anche voi, miei giovani amici, e quando sarete cresciuti sarete voi il centro, le persone responsabili di questo Centro.

  71. DOMANDA: Vorrei chiederti se puoi aiutarmi a capire perché ho tanta paura di essere considerato un bambino.

  72. RISPOSTA: Forse hai paura perché pensi che sia brutto o di poco conto o stupido essere un bambino. Ma non è così. Possibile che tu ne abbia timore? E credi pure che come bambino sei indifeso e dipendente, e non ti fidi di certi adulti da cui dipendi? La tua paura potrebbe derivare da tutto questo. Forse puoi pregare dentro di te e confidare che il Dio in te ti guiderà nel modo giusto. E non devi aver timore di nessuna età, poiché qualunque sia l’età, essa è giusta e buona. Ogni età ha la sua particolare bellezza e i suoi vantaggi.

  73. DOMANDA: (domanda da adulto): Tanti bambini hanno paura di cose come i mostri che escono dall’armadio di notte. Potresti forse essere di aiuto per questa cosa?

  74. RISPOSTA: Risponderei così. La risposta è divisa in due parti, credo. Se l’idea dei mostri ti attrae e provi eccitazione e interesse per loro, come leggere libri sull’argomento, allora tu creerai anche la paura nei loro confronti. L’altra parte della risposta è: forse se sei molto arrabbiato e provi odio, e pensi di essere cattivo perché odi, allora crei l’idea di un mostro. E se puoi davvero dire: "Sì, io odio ma è a causa di un malinteso e ne verrò fuori, lavorerò sul mio odio", allora la tua paura dei mostri scomparirà e non sarai più così attratto dalle cose spettrali.

  75. E ora vorrei dire a tutti voi, miei giovani amici, che questo incontro è molto importante. Se lo vorrete, potremo avere un altro incontro tutti insieme. Potrete farmi altre domande e chiedermi aiuto sia in una sessione specifica per voi, sia prendendo parte alle sessioni generali che sono tanto per voi quanto per gli adulti. Avete diritto all’aiuto come chiunque altro. Voglio che lo sappiate.

Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 219 - Christmas Message - Message to the Children
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