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Lez. 208 - L'innata capacità umana di creare

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
9 febbraio 1973

Traduzione in italiano di Simona Fossa
Revisione non ancora effettuata
Edizione Febbraio 2021

  1. Saluti e benedizioni per ognuno di voi qui. Un benvenuto ai nuovi e vecchi amici alla ricerca del loro cammino interiore.

  2. Stasera parlerò della capacità umana di creare, un potenziale incredibilmente sottovalutato. La vostra capacità creativa è infinitamente più grande di quanto voi e i vostri scienziati, psicologi o filosofi possiate mai immaginare. Ad eccezione di pochi illuminati, la maggior parte delle persone non conosce la propria capacità latente di creare e ricreare la propria vita. Alcuni possono crederci in teoria, ma pochi l’hanno veramente sperimentata.

  3. Quando adottate un corpo umano e lo stato dell’io in questo mondo tridimensionale, chiudete automaticamente la memoria agli altri stati di coscienza. Questi stati dimenticati sono molto meno ristretti, molto più liberi, molto più consapevoli. In essi eravate completamente capaci di plasmare la vostra vita, in una misura che la coscienza umana non può assolutamente comprendere.

  4. Il potere dei pensieri, dei sentimenti e degli atteggiamenti è enorme. Questo potere esiste anche ora, nel vostro stato attuale, ma voi non lo vedete. Non sapete di aver plasmato ciò che sperimentate in questo momento, in modo così preciso che non ci possono essere errori al riguardo. Come ho detto spesso, la somma di tutti i vostri pensieri, inconsci, semi-coscienti, espressi e nascosti, credenze, supposizioni, intenzioni, sentimenti, emozioni e volontà, per quanto possano essere conflittuali, creano la vostra esperienza attuale e il modo in cui si svolge la vostra vita. La vostra vita attuale esprime esattamente il vostro stato interiore, come una perfetta equazione matematica. Così potete usare la vostra vita come una mappa delle vostre regioni interiori. Questo, dopo tutto, fa parte del metodo del sentiero.

  5. Molti di voi hanno già verificato come i pensieri e i sentimenti nascosti, temuti e negati, che portano anche a sensi di colpa, sono molto più potenti nella creazione delle esperienze negative rispetto a qualsiasi altra cosa con cui si abbia a che fare a livello cosciente. La paura e il senso di colpa sono potenti agenti creativi, perché contengono una grande quantità di energia. A livello positivo, l’entusiasmo, la gioia, la vitalità, l’interesse, la motivazione sono anch’essi potenti agenti energetici.

  6. Un percorso come questo deve quindi essere intensamente orientato all’esplorazione di ciò che si crede, si sente, si assume e si intende su quei livelli della propria personalità che non sono immediatamente accessibili. Le vostre motivazioni inconsce spesso creano proprio ciò che non volete vivere, perché non sapete bene per che cosa vi state impegnando e quali effetti collaterali sono legati ai vostri desideri sconsiderati, alle vostre false supposizioni e ai vostri intenti negativi. Inoltre, ignorate la potenza di tale materiale psichico e non vedete come, infallibilmente, esso si traduce nella creazione della materia, degli eventi, delle circostanze, e delle esperienze della vostra vita.

  7. Quando gli esseri umani adottano lo stato limitato dell’io, lo fanno per scopi molto specifici. Voi infatti vi manifestate e vi esprimete in questo stato limitato per purificarvi e unificarvi. Non sarebbe possibile tutto fare questo lavoro in modo rapido e con la stessa efficacia se voi foste nel pieno possesso della vostra intera coscienza e delle vostre facoltà, amici miei. Questo perché la personalità del vostro io, per come si esprime ora, non è che un aspetto isolato, o meglio, diversi aspetti isolati della vostra personalità totale. Una parte molto più ampia, più piena e più purificata della vostra personalità totale, il vostro vero sé, non si manifesta apertamente. Come ho spesso detto, quella personalità è costituita da vari aspetti della coscienza. La manifestazione di certi aspetti in una forma isolata - che consiste nella realtà tridimensionale e dell’io - offre la possibilità di avere una consapevolezza focalizzata che manca quando questi aspetti non purificati sono immersi nella personalità ampiamente purificata. Il vostro spirito purificato può facilmente trascurare piccole, ma significative distorsioni che tuttavia agiscono da ostacoli a ulteriori sviluppi che superano la portata della coscienza umana. Tali sviluppi procedono in sfere della realtà che ora non potete comprendere.

  8. È tuttavia possibile attivare le funzioni del più grande sé, concentrarsi su di esso ed essere ricettivi alla sua voce interiore, sempre presente. Allo stesso modo, è possibile concentrarsi su aspetti negativi della vostra personalità che giacciono profondamente sepolti e che devono essere purificati sulla vostra strada evolutiva. Questo percorso vi insegna a contattare tutti questi strati nascosti e ad affrontarli in modo appropriato. In altre parole, alcune parti di voi sono più sviluppate e altre meno. Queste ultime non sono manifeste, ma sono sempre voi. La parte manifesta, più sviluppata, ha i mezzi per esplorare, far emergere e unificare le altre parti che non potete ancora vedere.

  9. Quando intraprendete questa esplorazione interiore come compito principale della vostra vita, ogni inquietudine scompare e una profonda sensazione di significato e appagamento affiora nella vostra anima. Lentamente ma inesorabilmente le frustrazioni della vita iniziano a scomparire, e una piena soddisfazione comincia pian piano a prendere il loro posto. Questo avviene poiché solo quando si concentra l’attenzione sul motivo per cui si è entrati in questo piano, si può trovare il proprio posto nella vita.

  10. Al contrario, sono molti coloro che arbitrariamente fanno una divisione tra ciò che chiamano "vivere" e il loro sviluppo spirituale. Non vogliono dare troppo spazio a quest’ultimo perché temono scioccamente che questo sostituisca il primo. Più si concentrano sulla vita materiale esterna, senza connetterla in modo organico e significativo, e senza fare considerazioni più ampie e profonde, più si fanno irrequieti e depressi.

  11. Qualunque siano le leggi e gli attributi divini nell’universo, nel momento in cui si esprimono nello stato dell’io isolato, scollegato dalla realtà interiore più profonda, si distorcono e diventano distruttivi. Lasciate che vi faccia un esempio.

  12. Un bambino piccolo crede di essere onnipotente. La psicologia designa questa aperta manifestazione di pretesa onnipotenza del bambino come immaturità ed egocentrismo distruttivo. Eppure è molto di più. Il sentimento di onnipotenza è il ricordo di un altro stato, uno stato di coscienza in cui, in effetti, i pensieri diventano cose ed eventi nel momento stesso in cui si formano. Il tempo e la distanza fanno parte dello stato illusorio tridimensionale della coscienza, quindi non esistono in un regno di coscienza molto più espanso. La coscienza del bambino è ancora parzialmente sintonizzata sullo stato della sua personalità totale. Tuttavia, quando la memoria si traduce in uno stato di io confinato e limitato, ne esce confusa.

  13. Poiché lo stato dell’io è una concentrazione dello stato meno purificato - in combinazione con aspetti già purificati che vengono in aiuto alla personalità nel compito di questa vita - il potere di creare assume una forma distorta e indesiderata. L’io vive sempre nell’illusione di essere, non solo separato dagli altri, ma anche che gli altri siano essenzialmente nemici del suo proprio benessere. Tutto ciò che l’io fa è sempre contro o in competizione o in comparazione agli altri. Questo è ciò che crea la sua distruttività e la sua egocentricità. L’io fa del potere un’arma pericolosa, come ben sapete. Voi vivete il potere come qualcosa che temete negli altri e di cui vi sentite colpevoli in voi stessi. Il potere esclude quindi sempre l’amore e la gioia, perché è un’espressione che separa intensamente.

  14. Ma quando si concilia il proprio io con il vero sé, e si scopre così il principio unificante, si comprende anche che il proprio interesse non è mai in contrasto con gli interessi degli altri, anche se a livello superficiale può sembrare così. E inoltre si scopre che il potere e l’amore non devono necessariamente essere opposti. A questo punto potete già incominciare a usare il vostro potere innato per creare e ricreare la vostra vita. Ora potete capire meglio perché la conoscenza del vostro potere di creare è veramente pericolosa fino a quando non avete purificato l’aspetto distorto che ha trovato espressione in questo corpo e in questa vita, e finché non avete scoperto le eterne realtà interiori, che sono molto più reali di quella che considerate la realtà esterna.

  15. La frustrazione del bambino quando i suoi pensieri e i suoi desideri non diventano istantaneamente realtà, è per tutti evidente. L’immediatezza della causa e dell’effetto è una costante nello stato di coscienza oltre l’io. Uno dei compiti della maggior parte degli esseri umani, come aspetti isolati dell’io, è quello di imparare la pazienza fiduciosa che segue il flusso, lo stato involontario di ricettività.

  16. La memoria del potere di creare deve essere temporaneamente interrotta in modo da poter apprendere ciò che si è venuti ad apprendere qui. Attraverso l’apprendimento stesso di questa lezione, le connessioni più profonde si stabiliscono, di nuovo, in modo spontaneo. Tuttavia, non sembra essere una memoria ritrovata. Al contrario, collegare pensieri, desideri, intenzioni, sentimenti e atteggiamenti con l’esperienza, sembra essere una nuova scoperta che stabilisce la consapevolezza del potere di creare. Poi non c’è più il pericolo di usare il potere contro gli altri. Si infrange quindi l’illusione che l’interesse personale debba sempre essere contro l’interesse altrui.

  17. Non c’è bisogno di dire che non solo i bambini veri e propri fanno richieste egocentriche e ostili di onnipotenza. Lo fanno anche le persone non sviluppate, immature e distruttive, e spesso le mettono anche in pratica. Il male non esiste come realtà in sé. Il male è sempre una distorsione della verità divina. Ogni atteggiamento distruttivo e negativo può essere facilmente esplorato per trovare la sua manifestazione alla radice. Si può allora vedere che solo nella sua manifestazione dell’io, nella sua separatezza, tale distorsione è distruttiva o malvagia. Lo stesso tratto di base ha un effetto e un significato completamente diverso se si manifesta nelle profondità della coscienza unificata - cioè nella realtà più grande e più ampia dei piani interni. Ecco perché l’aspetto isolato e incarnato della personalità totale, che si manifesta in un corpo e in un io, deve temporaneamente dimenticare la sua piena capacità e la sua esperienza in uno stato che può essere salutare solo quando vi è incluso l’intero sé.

  18. Ovunque ci siano malintesi, mancanza di conoscenza, false idee e materia emotiva nascosta – rancore, ostinazione, rigidità, inerzia – è presente energia stagnante che crea turbamenti ed esperienze negative. Questa è un’energia molto potente. Solo quando la rilasciate direttamente e onestamente, la potete trasformare.

  19. Voi, amici miei, che seguite questo sentiero, avete spesso sperimentato la tremenda energia che vi pervade quando liberate la materia stagnante dei vostri sentimenti negativi repressi. Quando esprimete fisicamente, emotivamente e concettualmente rabbia, odio e furia, fate nuove associazioni su voi stessi che vi danno una nuova comprensione del vostro ruolo nella vita e del perché vi trovate dove siete. Proprio questa energia liberata è anche un’energia creativa molto potente.

  20. È giunto ora il momento di convertire l’energia e la coscienza negativa in una manifestazione positiva. In una certa misura avete effettivamente iniziato a farlo, ma non siete ancora sufficientemente consapevoli del potere dell’energia quando questa viene rilasciata. Se, nel momento in cui l’energia negativa sta lasciando il vostro sistema e comincia a fluire, potete riconvertirla e dirigerla in un canale positivo, potete davvero portare nuova creazione nella vostra vita. Questa pratica vi farà capire quanto potere creativo avete.

  21. Queste parole non saranno sufficienti a trasmettervi la verità in modo concreto, a meno che non abbiate già superato certi atteggiamenti di separazione. Altrimenti questa conoscenza sarebbe pericolosa per voi e per gli altri. Ma l’impegno totale sul cammino verso le vostre regioni interiori - con tutte le sue apparenti difficoltà dovute alla scoperta di sé e all’auto-confronto - vi renderà sempre più consapevoli della realtà spirituale del vostro eterno stato d’essere, che non può mai morire. Diventerete anche consapevoli del potere dei vostri pensieri, delle vostre intenzioni, dei vostri sentimenti. Imparerete a fare attenzione a quali pensieri avete, senza reprimere o sopprimere pensieri indesiderati e distruttivi. Questo infatti non aiuta. Imparerete invece a trattare questi pensieri, a metterne in discussione l’accuratezza e ad essere aperti ad altre alternative. Imparerete a capire che cosa c’è in voi che vi fa desiderare di pensare in questo modo, e il prezzo che pagate per questo. Comincerete a vedere la creazione come il rapporto tra quelle cause ed effetti che avevate sempre visto come scorrelati.

  22. Man mano che questo processo di crescita procede, avrà luogo la ri-creazione. Ma non è una ricompensa per il vostro buon comportamento. È un semplice atto istituito dall’io, che si trova ora in uno stato di consapevolezza maggiore, che ora sa cosa sta facendo, e perché.

  23. Molti dei miei amici in cammino hanno già iniziato a vivere questo processo, come una realtà vivente in continua crescita, di cui ci si può completamente fidare. È un processo che non può essere ignorato, ma creare e ricreare non deve essere mai un atto intenzionale. Non deve mai essere usato per aggirare qualcosa all’interno della vostra psiche. Vi sono orientamenti metafisici e spirituali che conoscono il potere del pensiero creativo, ma trascurano il pericolo di saltare i passi all’interno della psiche. Le persone vengono ipnotizzate, per così dire, da una verità che hanno scoperto: la verità della creazione di sé, e dal fatto che possono creare e ricreare ovunque la psiche sia relativamente libera da ostacoli. Ma dove la psiche è bloccata, la creazione è anch’essa bloccata. L’energia stagnante diventa ancora più potente, creando un conflitto che lacera l’anima. L’anima non si sviluppa armoniosamente quando la personalità lavora su ciò che è già libero e trascura ciò che ha bisogno di attenzione. In questo stato, l’uso del potere - anche se non si esprime apertamente contro qualcuno - diventa così rischioso che prima o poi può portare a una crisi personale. Tale crisi sarebbe evitata se la personalità si concentrasse sulla parte non sviluppata.

  24. Questa è la ragione per cui questo specifico sentiero richiede molto più coraggio e onestà della maggior parte di altri orientamenti che si praticano oggigiorno. D’altra parte è anche un percorso sicuro e realmente unificante che non trascura nessuna parte. Porta a creare una vera armonia dell’anima, proprio perché il processo è lento e non ci sono risultati rapidi e magici. Per molto tempo, l’attenzione deve concentrarsi sulle aree oscure. Questo è importante per la vostra protezione, amici miei, perché in questo modo evitate un processo di scissione che vanificherebbe il compito per cui siete entrati in questa vita. Siete venuti qui a svolgere il vostro compito, concentrandovi proprio su quegli aspetti che vi sentite meno inclini ad affrontare. Questa è la ragione stessa per cui vi siete ristretti in questo stato angusto, scomodo, limitato e spesso doloroso, in cui vi trovate temporaneamente ad abitare. Solo i vostri propri aspetti sono qui, per sicurezza, ma ciò che si identifica con questi aspetti ristretti si troverà a soffrire finché non sarà cosciente dell’intero motivo per cui si trova nello stato dell’io umano.

  25. Dovete sapere perché siete venuti qui e cosa dovete fare. Qual è la debolezza che dovete far emergere? Qual è la bruttezza che non volete vedere? Quelli sono gli ostacoli che vi impediscono di creare liberamente. Anche adesso potreste creare infinitamente di più di quanto non fate, e farlo in modo consapevole, saggio, bello e soddisfacente, anche se non nella stessa misura di quando siete liberi dallo stato corpo-io. Cioè, voi create costantemente, che lo sappiate o meno. Il problema è che non sapete quali creazioni vengono prodotte inconsapevolmente. Voi create con ogni respiro che fate, con ogni pensiero che pensate, con ogni atteggiamento che mostrate. Questi sono agenti potenti, amici miei, e voi dovete sapere cosa fate e come create. La vostra distanza dai semi creativi che piantate, e dai loro risultati, provoca inutile dolore e frustrazione. Spesso vedete il risultato solo molto più tardi, senza la minima consapevolezza di ciò che in voi lo ha prodotto. La consapevolezza può essere riconquistata, se lo desiderate.

  26. Focalizzarvi in modo costruttivo - il che è molto diverso dal farlo in modo maldestro – sui vostri aspetti non sviluppati, significa assolvere il compito per il quale siete venuti in questo particolare mondo. Significa che vi unificate in modo tale da poter esercitare il vostro potente potere creativo e usarlo consapevolmente e deliberatamente nella vostra vita di adesso.

  27. Il processo creativo e le tecniche specifiche da apprendere vi vengono date lentamente. Vi ho già mostrato alcune tecniche di meditazione. Quando si medita, si crea. In questo stato raccolto e rilassato, l’energia e la coscienza si concentrano in modo da liberare potenti semi creativi. Ma le tecniche di meditazione e le altre tecniche di creazione devono essere una preoccupazione secondaria per le ragioni appena menzionate. Tuttavia, quando esiste una base sufficiente di purificazione interiore e di consapevolezza di sé, queste tecniche possono essere ampliate. In questo caso, queste tecniche saranno sicure dal punto di vista di questo percorso spirituale. Il vostro essere sarà allora veramente radicato nella realtà e parte di un processo unificante, in modo da non ignorare nessun aspetto che siete venuti qui a realizzare.

  28. Il processo organico di apprendimento della meditazione creativa, per ri-creare la propria vita, avverrà nella forma di un’espansione intuitiva e spontanea della vostra coscienza. Proprio come capirete intuitivamente la realtà cosmica grazie all’esperienza piuttosto che alla teoria, così imparerete anche ad avvalervi dei vostri poteri e delle vostre risorse innate.

  29. Esiste un meccanismo interiore che è estremamente importante per voi da capire, e che vorrei spiegarvi in un minuto. Amici miei, lavorando su questo sentiero avete visto abbastanza spesso che il vostro aiutante può suggerirvi una meditazione specifica, e anche di impegnarvi nella meditazione per trovare un’espressione positiva di voi che desiderate profondamente, proprio perché vi manca. Eppure, mentre cercate questa espressione di voi, provate un’inspiegabile resistenza a seguirla. Qualcosa in voi sembra fermarvi, oppure vi dimenticate di farlo da soli. Semplicemente non vi viene più in mente. Forse i vostri pensieri non hanno energia, convinzione o chiarezza. Sono vaghi e sentite che hanno poco effetto. A volte si può anche sperimentare una vera e propria consapevole resistenza a meditare proprio per la cosa che desiderate di più. Che cos’è questo blocco?

  30. Supponiamo che vi sentiate soli. Supponiamo che desideriate una relazione piena e fruttuosa: un’abbondanza di gioia, di scambio, di condivisione, di mutualità a tutti i livelli. Avete il diritto di nascita di sperimentare questo e altre forme di appagamento, perché l’abbondanza dell’universo esiste per tutti. Nessuno è escluso. Tuttavia, può essere difficile che vi venga in mente di gettare attivamente questo seme nella meditazione - il che significa crearlo - con un pensiero chiaro e definito in quella direzione, con l’impegno a volerlo, a viverlo, a realizzarlo e a portare questa esperienza nella vostra realtà. Forse siete perfettamente consapevoli del principio di tale pratica meditativa, e tuttavia desistete dall’utilizzarla. Ciò che è ancora più indicativo è che quando, su suggerimento, formulate il pensiero creativo, trovate in voi una strana e inspiegabile riluttanza. È come se un muro in voi vi impedisse di impegnarvi in modo chiaro e deciso per ciò che più ardentemente desiderate.

  31. Avete mai pensato al significato di questa resistenza? Voi volete qualcosa disperatamente. Credete che questo possa realmente essere possibile per voi. La vostra mente accetta i principi della creazione. Eppure troverete la vostra mente stranamente paralizzata quando si tratta di lasciar andare veramente i vostri pensieri, di inviare i vostri pensieri nel terreno fertile della sostanza creativa, o quella che io chiamo la sostanza dell’anima, dove ogni seme crescerà per realizzarsi.

  32. La ragione di questa riluttanza è molto semplice. È lo stesso meccanismo autoprotettivo, finemente calibrato, che sa che qualcosa in voi non è ancora pronto per questa esperienza. Voi stessi avete posto degli ostacoli. Forse c’è una riluttanza a dare, e ad accettare la realtà al vostro livello. Forse c’è un atteggiamento negativo nascosto verso l’altro sesso che non siete disposti a risolvere. Qualunque sia il blocco, affrontatelo, esploratelo, comprendetelo e dissolvetelo. Se non lo fate, e continuate a creare con una mente e una volontà fortemente focalizzata, la volontà esterna sovrapposta dovrà, di conseguenza, sortire i suoi effetti. La "ricerca della volontà" è in conflitto con la negazione e il blocco interiore. L’incapacità di meditare e di creare è significativa e dovrebbe essere ascoltata, perché rivela la natura del blocco in modo da poterlo eliminare. Altrimenti si creerà volontariamente a livello dell’io, cosa che non potrà mai soddisfare il cuore e l’anima.

  33. La mente dell’io ha il potere di creare, e lo fa continuamente. Ma se crea separatamente dall’essere interiore, i risultati saranno deludenti. La forza di volontà, la volontà esterna, può effettivamente essere efficace fino a un certo punto. Crea materia, sottomateria ed esperienza, ma non con la vostra benedizione. Crea con una volontà che manca di saggezza, comprensione, visione e profondità. Manca di connessione interiore e di completezza, cosicché ciò che costruisce è spesso più doloroso che desiderabile. Nell’esempio che abbiamo scelto, questo sì manifesterebbe nella creazione di una relazione in cui quelle aree del sé che sono state trascurate, influenzerebbero il rapporto, avvelenandolo come se provenisse dal sottosuolo.

  34. Quando scoprite che la vostra voce interiore resiste al processo del pensiero creativo, questo dovrebbe farvi capire che ci sono ancora alcuni passi da compiere per esplorare il proprio sé. Dovrete spostare l’attenzione creativa sulla ricerca del significato della vostra riluttanza a creare ciò che desiderate. Scoprite cosa vi ostacola. Invece dell’esperienza desiderata, dovete ora prima creare la consapevolezza e la comprensione del vostro blocco. Questo finirà per dissolvere la riluttanza, in modo da ritrovarvi completamente liberi di seminare pensieri creativi nel ricco terreno della vostra sostanza animica.

  35. Non potete creare nulla che non esista già nell’universo, amici miei. Tutto esiste già in voi. Tutte le risposte, tutta la conoscenza, tutto il potere di creare, di sentire, di godere, di sperimentare - tutti i mondi esistono già dentro di voi. Infatti il vero universo è dentro, mentre il mondo esterno non ne è che un riflesso, come un’immagine speculare. Tutto ciò che avete bisogno di sapere di voi stessi e della vostra vita esiste già dentro di voi. Potete materializzare questa conoscenza se imparate a focalizzarla, a volerla, a puntare ad essa, a dedicarvici, a crearla. Alcune delle risposte esistono su livelli più superficiali, nel cosiddetto subconscio. Alcune sono su livelli molto più profondi. Tutto è accessibile se si intraprende l’esplorazione.

  36. Pertanto la creazione e la ri-creazione sono principalmente una messa a fuoco. Se create dal livello dell’io, sarà una messa a fuoco tesa, che produce ansia. Se si vuole creare dal proprio essere interiore, deve essere una messa a fuoco rilassata. Sarà rilassata proprio perché non viene saltato nessun passo. Ascoltate il vostro io interiore, e se rilevate delle ostruzioni, ascoltatele bene e poi affrontatele. Così create in voi la condizione per comprendere i vostri blocchi.

  37. Questo è un aspetto del processo di creazione e ri-creazione. È un aspetto molto importante che può essere utilizzato non solo da coloro che sono già sul sentiero, ma anche da coloro che vi sono appena entrati. Tutti voi potete ascoltare in voi stessi e chiedere al vostro essere più intimo dove andare, in quale direzione concentrarvi. Ma imparare ad ascoltare è un’arte in sé e spesso arriva solo più tardi sul sentiero, perché richiede un certo grado di conoscenza di sé. Questo non è facile da ricordare per chi è all’inizio, ma è possibile, almeno temporaneamente, mettere da parte la volontà egoica e aprirsi a tutto ciò che la voce interiore vi invia. Richiede, per esempio, che siate consapevoli del vostro desiderio, del vostro interesse a volere una certa risposta e non un’altra, della vostra paura di ottenere una risposta diversa. Tutti questi atteggiamenti e sentimenti possono essere sottili e ben nascosti o razionalizzati, così che un certo grado di auto-discernimento è necessario perché la voce sia veramente libera. Vi fiderete di questa voce solo nella misura in cui siete già liberi. Ogni volta che metterete consapevolmente e deliberatamente da parte la vostra volontà, diventerete più forti e più liberi. Specificate il modo in cui la vostra volontà egoica si manifesta, e cosa volete e non volete sentire. Poi esprimete la vostra fiducia nella voce divina. E così la vostra fede poggerà su una base solida e realistica.

  38. Nella misura in cui siete consapevoli di volere una risposta e non un’altra, eviterete la confusione. Altrimenti vi illudete solo di credere di ricevere risposte ispirate da Dio che non sono altro che il desiderio del vostro io. Solo quando avrete raggiunto uno stato in cui potrete essere chiaramente consapevoli del rischio personale dell’io e del suo desiderio di ricevere una cosa in un modo e non in un altro, le vostre risposte interiori cominceranno ad essere affidabili.

  39. Ma se siete già consapevoli di questo rischio e della vostra inclinazione a distorcere piuttosto che essere imparziali verso la risposta che desiderate, in quella consapevolezza stessa create un nuovo canale di verità nella vostra realtà interiore. Si può allora percepire una profonda e intima voce interiore che dice la verità. Allora la focalizzazione sarà piena di significato, rilassata, ma anche abbastanza concisa da creare nuove forme di pensiero e quindi nuove esperienze desiderabili.

  40. Un secondo aspetto importante della ri-creazione è l’elemento temporale che dovete affrontare a livello dell’io. L’impazienza è un’altra distorsione proveniente da uno stato di coscienza più ampio, in cui la creazione è immediata, dove il pensiero produce la forma nel momento in cui viene pronunciato. L’impazienza è il ricordo di questa esperienza, senza la connessione con l’essere interiore, cosicché la lezione che l’io deve imparare non viene compresa. Solo a livello dell’io tutto è separato: l’effetto dalla causa, l’anima dall’anima, la forma e l’esperienza dal pensiero, l’interno dall’esterno. La vita stessa vi appare come una cosa fissa, statica, "oggettiva", in cui siete inseriti. Sembra totalmente separata e scollegata dai vostri processi interiori. Queste sono le stesse illusioni del vostro concetto e della vostra esperienza del tempo, della distanza e del movimento. Sono tutti sottoprodotti dello stato dell’io limitato e separato. Tutto ciò che sperimentate sembra esistere solo in quei termini apparentemente oggettivi dell’io. Più vi concentrate in quella direzione e più vi sembrerà che sia così. In realtà, la vostra vita è solo un’espressione personale di voi stessi, non è una realtà fissa, oggettiva, inamovibile. Una volta che imparerete ad essere più concentrati nella realtà interiore, percepirete molto di più questa realtà più piena, in cui gli aspetti separati si muovono insieme in una meravigliosa e significativa rete di interazione e completezza.

  41. Parte del processo della creazione è la pazienza di lasciare che le cose siano, imparando a fidarvi che la vita vi restituirà tutto ciò che vi ci avete messo dentro. Questo richiede la capacità di attesa che il seme cresca. Aspettate nel dubbio? Aspettate con impazienza? Aspettate con paura? Aspettate con tensione? O aspettate con fiducia silenziosa? O la vostra fiducia è forse una creduloneria e un’espressione di una pia illusione, così che non potete fidarvi di lei? Volete una qualsiasi cosa, ma così tanto da creare una corrente a forzare che ostacola il vostro appagamento, perché la sua tensione e il suo contenuto emotivo vanificano la creazione? Se l’attesa è veramente rilassata, non avrete dubbi sul vostro appagamento. Sapete che il seme crescerà in un fiore meraviglioso.

  42. Il processo di ri-creazione continua ad estendersi sempre di più quando la personalità dell’io si riunisce agli altri aspetti del sé che prima non erano manifesti in superficie. Più questo accade, più si crea in modo gioioso. Può sembrare confuso quello che vi dico, che dovete imparare a non fuggire la sofferenza, e poi dico che è vostro diritto di nascita essere in uno stato di gioia. Può sembrare una contraddizione quando dico che dovete essere disposti a rinunciare - almeno per il momento, e con lo spirito giusto - a ciò che volete creare e che dovete avere fede nella capacità di creare. Ma queste sono contraddizioni solo al livello più superficiale dell’io, dove la dualità dell’uno o dell’altro regna sovrana. In realtà si tratta di principi reciprocamente interdipendenti che devono unirsi in armonia. Quando vi aggrappate disperatamente a desideri troppo intensi, chiudete le porte alla gioia e alla rilassata creazione interiore. L’aggrapparsi tenacemente è sempre indice di negazione, di dubbio, di una negatività che si deve scoprire e affrontare in modo specifico.

  43. Nell’illusione dell’io, percepite la vita come vostra nemica, come estranea e antagonista a voi, e voi come la sua vittima. In questa illusione è impossibile creare. Così, vedete amici miei, che su questo sentiero, la comprensione di come create la vostra sofferenza vi porterà inevitabilmente a liberarvi per creare la vostra felicità.

  44. Permettetemi di concludere dicendo che siete molto di più di quanto possiate credere ora. Se camminate nella direzione che vi porta a ritrovare il vostro vero sé, e a identificarvi con esso passando per gli strati di oscurità, scoprirete inevitabilmente l’infinita bellezza dell’universo. Con ogni respiro che fate vi riempite di amore e saggezza. Non vi è nulla che vi circonda e vi permea che non esprima la grandezza di una creazione divina e benigna. Più ne diventate consapevoli, più gioia e gratitudine si diffonderanno nel vostro cuore. L’infinita bellezza dell’universo può essere vissuta come realtà, piuttosto che come teoria, solo quando vi farete strada attraverso le vostre zone oscure.

  45. Siate benedetti, ognuno di voi. Sentite l’amore che vi si estende da un regno in cui avete molti amici che vi hanno guidato fin qui. Siate in pace.

Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 208 - The Innate Human Capacity to Create
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