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Lez. 14 - Sé superiore, sé inferiore e maschera

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
11 ottobre 1957

Traduzione in italiano di Simona Fossa
Revisione non ancora effettuata
Edizione Febbraio 2018

  1. Saluti nel nome del Signore. Benedetta sia quest’ora in cui mi viene permesso di parlarvi, amici miei.

  2. Per la lezione di stasera, avevo promesso di parlarvi di come noi nel mondo spirituale vediamo la personalità umana nel suo complesso, nella sua completa unità. Tutti sapete di non avere solo un corpo fisico, ma anche vari corpi sottili, ognuno dei quali rappresenta qualcosa di diverso. Sapete anche che i vostri pensieri hanno specifiche forme spirituali e che tali forme vengono create non solo dai pensieri, ma anche dai sentimenti, poiché un sentimento non è altro che un “pensiero non pensato”, non ancora reso conscio. Sebbene il pensiero crei una forma differente rispetto a quanto faccia un sentimento, entrambi creano forme solide e precise. Come il corpo fisico, anche ogni corpo sottile ha un’aura che rappresenta la vibrazione e l’emanazione di quel corpo. Le forme-pensiero o le forme-sentimento riflettono la loro immagine nell’aura. Queste forme esistono realmente nello spirito. Le aure, pertanto, non sono immagini esse stesse ma solo i loro riflessi. Queste forme creano le sfere nel mondo spirituale e, a seconda dell’intensità dei pensieri o dei sentimenti, esse sono vaghe e deboli, o precise, forti e durevoli. In altre parole, tutte queste forme fluttuano e cambiano poiché nello spirito tutto è in perpetuo movimento.

  3. L’aura del corpo fisico mostra la malattia o la salute fisica e tutte le altre condizioni dell’essere fisico. Le reazioni emozionali, intellettuali o spirituali si evidenziano nell’aura del rispettivo corpo sottile.

  4. Ogni essere vivente ha un sé superiore o scintilla divina. Questo è il più raffinato e radiante dei corpi sottili, con la frequenza vibratoria più alta, poiché maggiore è l’evoluzione spirituale, più alta è la vibrazione. Dalla caduta degli angeli in poi, il sé superiore si è circondato lentamente e gradualmente di vari strati di materia densa, non densa quanto il corpo fisico, ma infinitamente più densa del sé superiore stesso. È così che ha avuto origine il sé inferiore. Dalla vostra prospettiva, questi strati sono di materia sottile che non potete vedere con i vostri occhi fisici.

  5. Lo scopo dell’evoluzione spirituale è quello di rimuovere il sé inferiore, in modo che il sé superiore ritorni ad essere libero da tutti gli strati esterni che ha acquisito. Nella vostra vita sarete in grado di percepire abbastanza facilmente che in voi stessi, o negli altri, alcune parti del sé superiore si sono già liberate, mentre altre restano ancora nascoste. Quanto esso sia libero o nascosto, e quanto spesso lo sia, dipende dall’evoluzione complessiva di ogni persona. Il sé inferiore non è costituito solo dai comuni difetti e dalle debolezze individuali che variano da persona a persona, ma anche dalla pigrizia e dalla mancanza di consapevolezza. Detesta cambiare e conquistare se stesso, ha una volontà molto forte che non sempre manifesta esteriormente, e procede diritto per la sua strada senza volerne pagare il prezzo. È molto presuntuoso, egoista e ha una gran vanità personale. È l’ego con tutte le sue manifestazioni. Tutte queste caratteristiche fanno parte del sé inferiore in generale, indipendentemente da altri difetti personali. Ci sono tuttavia molte sfumature e diverse forme con cui il sé inferiore può mostrare queste sue tendenze generali. Queste manifestazioni dipendono anche da altri vari fattori, come i difetti individuali che possono avere effetti diversi su questi tratti comuni del sé inferiore. Anche le qualità del sé superiore, così come altre varie condizioni, influenzano la manifestazione esteriore, l’intensità, il grado e la direzione che queste tendenze generali possono assumere.

  6. Noi vediamo sia il sé superiore che il sé inferiore. Tuttavia, non tutti gli spiriti possono vedere tutti i corpi sottili di una creatura; solo le entità che hanno raggiunto un determinato livello evolutivo li possono vedere. In altre parole, il semplice fatto che uno spirito abbandoni il suo corpo fisico, non indica necessariamente che possa vedere più di chiunque di voi. Uno spirito che ha raggiunto un certo livello evolutivo non solo sarà capace di interpretare il sé inferiore, ma potrà anche vedere attraverso di esso per scoprire il sé superiore in tutto il suo splendore, poiché la materia densa, o fisica, non rappresenta un ostacolo per la nostra percezione e i nostri occhi spirituali. Così, noi possiamo determinare molto bene quali forme pensiero provengono dal sé superiore e quali dal sé inferiore, e  siamo anche in grado di appurare quali desideri e aspirazioni del sé superiore possono mescolarsi con le tendenze del sé inferiore, la tonalità originaria contorta, alterata, o macchiata.

  7. Quando i messaggi del sé superiore vengono inquinati dalle motivazioni del sé inferiore, nell’anima si genera un disordine che fa ammalare emotivamente la persona. Tutte le varie tendenze hanno colori diversi e, in molti casi, anche toni e odori diversi. Per esempio, una persona potrebbe desiderare qualcosa di egoistico ma, non volendolo ammettere, trova diversi pretesti a sostegno di questo suo desiderio, ingannando in questo modo se stessa. Tutto questo noi lo possiamo vedere molto chiaramente e, in effetti, questo genere di auto-inganno è molto comune  tra gli esseri umani. Inoltre le forme del sé superiore hanno un carattere completamente differente da quelle del sé inferiore.

  8. Esiste un altro strato che, sfortunatamente, non viene ancora riconosciuto a sufficienza dagli esseri umani nel suo pieno significato, ed è quello che potrei definire il sé-maschera. Il sé-maschera si genera in questo modo: quando vi rendete conto che, lasciando campo al sé inferiore, potreste entrare in conflitto con il vostro ambiente, voi potreste non essere ancora pronti a pagare il prezzo per rimuoverlo. Rimuoverlo significa prima di tutto guardarlo per come è realmente, con tutte le sue motivazioni e i suoi impulsi, poiché potete conquistare solo ciò di cui siete pienamente coscienti. E questo a sua volta significa imboccare il sentiero stretto, il sentiero spirituale. Molte persone non vogliono pensare così in profondità; preferiscono invece reagire in modo emotivo, senza neanche pensare ad esaminare il sé inferiore. Il subconscio ritiene necessario presentare una diversa immagine di sé, per cercare di evitare difficoltà, fastidi e svantaggi di ogni genere. Così la gente crea un altro strato del sé che non ha nulla a che vedere con la realtà, né con quella del sé superiore, né con quella temporanea del sé inferiore. E’ ciò che potreste definire finzione o falsità: questo strato non è reale.

  9. Tornando all’esempio precedente, il sé inferiore impone alla persona di essere ferma nei suoi desideri egoistici. Non è difficile nemmeno per persone di limitata intelligenza capire che abbandonarsi ai propri impulsi egoistici significa venire esclusi o malvisti dagli altri; una conseguenza che nessuno vuole. Invece di superare l’egoismo tramite il lento processo di sviluppo, le persone spesso si comportano come se fossero già altruiste, mentre in realtà sono ancora egoiste e sanno bene di esserlo. Mal sopportano la pressione del sé superiore che li spinge ad agire in contrasto ai desideri del sé inferiore, e si sentono costrette a mettere su una messinscena che disturba la loro pace interiore, dal momento che non si accorda alle emozioni ancora dominanti del sé inferiore. Il loro offrire e la loro generosità sono solo una farsa. In altre parole, una buona azione non viene supportata dai sentimenti non purificati, e quindi la persona è in conflitto dentro di sé. L’azione corretta diventa un atto di necessità, una costrizione, invece che una libera scelta. Tale bontà auto-imposta non riveste alcun valore; mentre si dà qualcosa, si può odiare l’idea di farlo. Così le persone, pur rimanendo convinte della necessità di essere egoiste, vanno contro questa inclinazione violando la loro realtà e vivendo una menzogna. Non sto affatto suggerendo che sia meglio cedere alla propria natura inferiore; è invece necessario lottare per l’illuminazione e impegnarsi nel proprio sviluppo in modo da purificare le emozioni e i desideri. Ma se non ci riuscite, non dovreste ingannarvi su questo. Bisognerebbe avere almeno un quadro chiaro e reale del divario tra sentimenti e azioni. In questo modo, la maschera non si può formare.

  10. Tuttavia, troppo spesso la gente cerca di credere nel proprio altruismo, ingannando se stessa sui propri veri sentimenti e motivazioni, evitando di mostrarli e cercando di non vederli. Dopo un po’ di tempo, l`ipocrisia affonderà nell’inconscio, dove fermenterà dando luogo a forme che sortiranno degli effetti, e che non potranno  essere eliminate fintanto che la persona non ne è consapevole. Il caso dell’egoismo è solo un esempio; ci sono molti altri tratti e tendenze che seguono lo stesso processo, amici miei.

  11. Quando le persone stanno male emotivamente, questo è sempre un segno che, in un modo o nell’altro, hanno creato un sé maschera. Esse non si rendono conto che stanno vivendo una menzogna. Hanno formato uno strato di irrealtà che non ha nulla a che fare con il loro vero essere, e di conseguenza non sono fedeli alla propria vera personalità.  Come ho detto prima, essere onesti con se stessi non significa arrendersi al proprio sé inferiore, ma esserne consapevoli. Non illudetevi se ancora agite secondo la necessità di proteggervi, e non secondo una visione illuminata ed una convinzione interiore. Siate consapevoli che i vostri sentimenti non sono ancora purificati, in questo o in quel punto. Allora avrete una buona base da cui partire. Sarà più facile affrontare voi stessi in questa maniera se vi renderete conto che al di sotto degli strati del sé inferiore vive il sé superiore, la vostra realtà ultima e assoluta che alla fine raggiungerete. Per raggiungerla, dovete innanzitutto guardare il vostro sé inferiore, cioè la vostra realtà temporanea, invece di coprirlo, perché così facendo ponete una distanza sempre maggiore tra voi e la realtà assoluta, il vostro se superiore. Per affrontare il sé inferiore bisogna togliersi in ogni caso il se maschera. Potete aiutarvi a farlo visualizzando i tre “sé” che vi sto presentando qui.

  12. A volte potrebbe sembrare adeguato mentire a sé stessi e non pensare alle proprie emozioni e alle reali motivazioni dietro a tutto ciò che si fa, lasciando libero corso alle emozioni senza pensarci troppo, ma non lo è. Chi vuole essere felice, in buona salute e sentirsi in pace, per realizzare veramente lo scopo della sua vita ed essere in armonia con Dio e quindi con il suo sé interiore, ha bisogno di trovare la risposta a queste domande, “Chi sono veramente io? Qual è il mio sé superiore? Qual è il mio sé inferiore? Dove potrebbe esserci una maschera, una falsità?”.

  13. Sono in molti a portano una maschera, almeno sotto certi aspetti. A noi questa appare con colori molto sgradevoli, miei cari amici. Non è scura, nera, o sinistra come le tendenze del sé inferiore in diverse gradazioni; i colori della maschera sono invece sgradevolmente dolciastri. Se siete degli artisti o inclini all’arte, sapete come distinguere un bel colore genuino da una colorazione graziosamente artificiale. Avete persino coniato una parola per definire la cattiva arte: la definite ‘kitsch’. E’ la stessa cosa per le sfumature di colore e l’odore della maschera, che sono stucchevoli e nauseanti. Noi spiriti preferiamo l’emanazione e gli effetti del sé inferiore che, per spiacevoli che siano, se non altro sono sinceri.

  14. È importante che tutti voi alleniate il vostro occhio interiore a vedere voi stessi e gli altri da questo punto di vista. Quanto più diverrete sensibili spiritualmente, tanto più vi sarà facile percepire accuratamente voi stessi e gli altri. Quando entrerete in contatto con il sé superiore, una volta che la vostra intuizione si sarà risvegliata grazie al vostro personale sviluppo spirituale, sentirete una netta differenza tra il sé maschera e il sé superiore. Percepirete le nauseanti manifestazioni della maschera, prima di tutto della vostra, anche se è piacevole a vedersi.

  15. Se i vostri psicologi, psicoanalisti, e psichiatri incominciassero a osservare i loro pazienti da questo punto di vista, otterrebbero risultati di gran lunga migliori. Avrebbero successo dove ancora falliscono. Verrà un tempo in cui avranno questa conoscenza. Quando saranno abbastanza maturi e coraggiosi da includere nella loro struttura di pensiero la realtà spirituale, scopriranno tutto questo e ne verificheranno la verità attraverso il successo con i loro pazienti. Risolveranno i loro problemi, anche se non potranno vedere ciò che possiamo vedere noi, e quel che fino a quel punto era apparso impossibile da risolvere. La semplice conoscenza di queste tre componenti della personalità umana porterà a dei risultati di gran lunga migliori perché, dopo un po’ di pratica e di studio, si potrà facilmente determinare con quale parte del sé si ha a che fare in una certa fase del trattamento. Si potranno sviluppare vari modi di trattare i diversi ‘sé’, e si saprà come istruire la parte conscia che dirige la volontà ad utilizzare questa informazione. Ciò farà una grande differenza. Se una persona è pronta ad accettare l’aiuto, la parte conscia che dirige la volontà del sé è sulla buona strada. Quel che rimarrà poi da completare è di penetrare con queste verità anche gli strati del subconscio della personalità, in modo da superare tutte le resistenze interne. Questo però lo può fare solo la persona da sé.

  16. Se volete percorrere questo sentiero e guarirvi dai vostri problemi emotivi, è importante che comprendiate tutto questo. Anche se non siete ciò che viene definito un nevrotico, e vi allontanate solo di poco dalla legge spirituale, vi sarà utilissimo comprendere tutto questo e meditarci sopra. Questo potrebbe spiegare perché, di frequente, una persona sottoposta a psicoanalisi presso uno specialista che segue rigidamente una scuola di pensiero che non ammette alcuna verità spirituale, e che non sia molto intuitivo nei confronti di queste cose, possa precipitare in una crisi nella quale il suo stato mentale peggiora rispetto a prima del trattamento. Naturalmente, ci sono anche medici che posseggono un buon intuito e una forte capacità di conduzione, nel qual caso il risultato indesiderato non si presenta tanto spesso o tanto severamente. Ma quando la maschera è stata tolta e il paziente si ritrova faccia a faccia con il suo sé inferiore, l’esperienza può essere devastante da farlo completamente abbattere, lasciare la terapia e soffrire di conseguenze addirittura più serie. D’altro canto, se a questa persona fosse stato detto ciò che vi sto dicendo qui, e fosse perciò preavvisata, tutto questo disagio, che spesso può mutarsi persino in tragedia, potrebbe essere evitato. Se un paziente sapesse di dover affrontare il sé inferiore, che esiste in ogni essere umano, e sapesse anche che questo sé inferiore, per quanto sgradevole sia, non è il suo definitivo “Io” o vero sé, e che il Sé superiore, che è perfezione in attesa di emergere da questi strati di imperfezione, è il suo vero Sé, allora non avrebbe nessun trauma. Quindi, questa conoscenza è importante per i vostri psicologi e per i medici di qualsiasi disciplina, come pure per tutti gli insegnanti e i genitori, e vi sarà di grandissimo aiuto. Avete forse domande su questo argomento, miei cari amici?

  17. DOMANDA: Qual è la spiegazione metafisica delle allergie? Ad esempio, la gente è spesso allergica alle cose che le piacciono di più.

  18. RISPOSTA: Possono esserci diverse spiegazioni per questo. In generale, può succedere che alla vera personalità non venga permesso semplicemente di evolvere, che sia stata posta una maschera sulla personalità e sulle reazioni interiori; oppure una rivolta del sé superiore potrebbe creare certi sintomi fisici, allo scopo di incitare la persona a trovarne la ragione. Questa è solo una possibilità, ma ce ne possono essere anche altre. Un’altra eventualità è che molto spesso l’anima umana è dilaniata da desideri contrastanti – una parte della personalità vuole andare verso una certa direzione, e un’altra nella direzione opposta, e questi desideri spingono alternativamente. Mantenendo il conflitto nel subconscio, l’anima non riesce a pacificarsi con sé stessa, dando luogo a grandi tensioni e attriti. Finché queste correnti non vengono portate alla coscienza, in modo da essere esaminate e affrontate, e finché il loro reale significato e le vere motivazioni non vengono compresi, la lotta interiore non può risolversi. Ciò nonostante, il sé inferiore si oppone ad ogni presa di coscienza, e finché la parte conscia che dirige la volontà della personalità non decide di prendere provvedimenti, la lotta interiore e l’attrito perdurano. Poiché tutto questo ha luogo nell’inconscio, ne emergono solo i sintomi, che possono essere stanchezza, allergie e vari altri sintomi fisici. Questi conflitti creano veramente un corto circuito nell’anima.

  19. Una terza alternativa è che nella vita di una persona possa esserci una reazione traumatica. Questa persona ha immagazzinato il trauma originario nell’inconscio e a livello cosciente non lo ricorda più. Nella causa di quel trauma, sia pure indirettamente, può essere stato coinvolto un alimento, una pianta, un animale o un qualcosa del genere. Quando si trova a contatto con questo qualcosa, la persona reagisce di conseguenza. L’evento traumatico può essere accaduto in gioventù o nella prima infanzia, o forse in una precedente incarnazione. Non è sempre necessario ricordare l’evento reale, sebbene questo possa a volte aiutare. Il punto principale è che l’errata reazione interiore che ha creato questo problema dovrebbe essere cancellata. Ogni volta che qualcosa viene repressa nell’inconscio, potete essere piuttosto certi che un qualche tipo di errata reazione interiore ha avuto luogo.

  20. In generale, qualunque di queste opzioni, o una loro variante, può causare delle allergie. Ci possono anche essere altri motivi per queste, ma ora è praticamente impossibile per me entrare nei dettagli. Vi sto dando solo una visione d’insieme.

  21. DOMANDA: C’è molta ipocrisia in questo mondo, che è naturalmente il sé maschera. Si è incoraggiati dal mondo, perché il mondo vuole vedere solo il bene. Dal punto di vista del mondo intero, non è preferibile fare e agire correttamente, anche se si tratta di una maschera, piuttosto che rimanere nel proprio sé inferiore se anche non si riesce a sradicarlo?

  22. RISPOSTA: Tutti possono sradicarlo, se veramente lo vogliono. È solo questione di quanto possa essere sradicato nella presente incarnazione. Tuttavia, lo si può rimuovere a sufficienza da non dover più commettere crimini o nuocere agli altri. Inoltre, la scelta non è tra l’arrendersi al sé inferiore o il creare un sé maschera. Come ho spiegato prima, anche se non si possono purificare i sentimenti tutti in una volta - poiché questo richiede un tempo piuttosto lungo e una combinazione di sforzo e pazienza - potete comunque prendere coscienza delle vostre imperfezioni, dei desideri non puri e della vostra natura inferiore. Allo stesso tempo, potete continuare ad agire in accordo agli standard della vostra società, senza credere che la maschera sia la vostra vera natura e il vostro vero sé, ingannando voi stessi e creando una menzogna. In altre parole, non siete costretti a scegliere tra il diventare un cannibale, se questo è il vostro sé inferiore, o comportarvi da ipocriti, ingannando voi stessi. Anche se non riuscite a fare, o non farete quel che è necessario per trasformarvi, vi sarebbe utile essere consapevoli del vostro sé inferiore e sapere che state agendo in base alla necessità e per vostra convenienza per il tempo in cui i vostri sentimenti saranno ancora impuri e non sempre coerenti con le vostre azioni esterne. Nonostante abbiate intrapreso il sentiero della purificazione, non riscontrerete il benché minimo successo finché non deciderete di pazientare e lavorare, lavorare e pazientare. Nel frattempo, è assolutamente essenziale essere onesti con voi stessi, e questo è un requisito necessario per qualunque successo in questa splendida avventura. Ma anche se non si è disposti a intraprendere questa strada, è infinitamente meglio non farsi nessuna illusione piuttosto che creare questa aurea disonesta e sdolcinata.

  23. DOMANDA: Come è possibile disfare ciò che il sé inferiore ha manifestato sotto forma di malattia fisica?

  24. RISPOSTA: In primo luogo, miei cari amici, non dovreste cercare di eliminare subito le conseguenze; ciò sarebbe troppo facile. Se il vostro sé inferiore ha provocato una malattia, questa deve essere prima accettata. Dovreste cercare di individuare le radici di quella parte del sé inferiore che l’ha provocata. Il sé inferiore va capito ed esplorato a fondo. Il vostro scopo dovrebbe essere la purificazione e la perfezione in quanto tali. Lo fate per amore di quel Dio che è in voi e non per evitare di sopportare dei disagi. Certo, ci vuole una grande forza interiore e vanno anche superate un mucchio di cose prima di poter purificare a sufficienza le proprie motivazioni, ma questo è il necessario fondamento. Nel far questo, imparerete al contempo molte altre cose. Così, la vostra forza spirituale crescerà mentre imparerete a mettere in pratica l’assoluta onestà con voi stessi. Quando i vostri motivi sono puri, la malattia non è neanche per metà così importante rispetto alla salute della vostra anima. Nella misura in cui l’ego e la sua comodità perde importanza, avrete seguito un’importantissima legge spirituale. A questo punto la salute sarà gradualmente ripristinata. Questa legge ha a che fare con la rinuncia del sé egoico che Gesù ha insegnato; solo allora conquisterete la vostra vita.

  25. Quindi, iniziate a conoscere il vostro sé inferiore con coraggio, ottimismo, umiltà e spirito battagliero, se si può dir così. Una volta scoperto il vostro sé inferiore ed eliminate tutte le maschere e tutti gli strati di copertura, incomincerete a lavorare sui vari aspetti di questo sé. Lo fate mettendovi alla prova ed esaminandovi quotidianamente, osservando a più riprese fino a che punto le vostre correnti interiori ancora si discostano da come vorreste che fossero. Nel farlo, mentre diventate padroni del vostro sé inferiore, imparerete la vera onestà con voi stessi, e così le ragioni che vi spingono a evolvervi diventeranno sempre più pure; la vostra visione si amplierà; vi sarà data l’illuminazione e la vostra malattia gradualmente sparirà.

  26. Quindi, all’inizio non dovreste nemmeno pensare alla vostra malattia quanto piuttosto alla radice del problema. Questo vi porterà all’unico successo duraturo - l’unico possibile, miei cari! Quando il vostro desiderio viene riconosciuto nel mondo spirituale, se volete veramente purificare voi stessi, e non soltanto sbarazzarvi delle sue spiacevoli conseguenze, quelle per voi più visibili ed evidenti, vi saranno dati aiuti e indicazioni per sostenere la battaglia con il vostro sé inferiore, poiché nessuno può farlo da solo.

  27. DOMANDA: La volta scorsa ho chiesto perché la filosofia indù non contempli la caduta degli angeli e hai promesso che ci avresti risposto stasera.

  28. RISPOSTA: Ci sono più o meno tre ragioni per questo, e ciascuna è buona

  29. La prima ragione è che la filosofia orientale pone giustamente il progresso spirituale al primo posto. Qualsiasi altra cosa avvenuta nella Creazione è solo di secondaria importanza, e questo è verissimo, amici miei. Tuttavia, in certi casi, è utile far luce su alcuni fatti accaduti nel lontano passato, poiché è necessario che la gente sappia il perché dell’esistenza sulla Terra, le ragioni del male, e trovi risposte ad altri interrogativi. La comprensione di determinati fatti, anche se di carattere puramente generale, eliminerà dei dubbi che potrebbero ostacolarvi nell’intraprendere il sentiero della perfezione e della purificazione. Per la maggior parte, le anime incarnate in oriente non sentono un impulso tanto forte di interrogarsi e di ricercare queste conoscenze, come fa invece la mente occidentale, e di conseguenza esse pensano: “Non abbiamo bisogno di sapere di più; la cosa importante è come ci evolviamo”.

  30. La seconda ragione è un tantino più complicata da spiegare. Una volta diedi una lezione riguardo ai due principali aspetti di Dio: l’aspetto attivo o maschile e il passivo o femminile. Spiegai che nell’aspetto attivo Dio è personalità: attiva, pensante, pianificante – il Creatore. Nel suo aspetto femminile Dio è in uno stato d’essere. Dalla spiegazione data in quella lezione vi sarà facile riconoscere che gli insegnanti e i filosofi orientali hanno fatto esperienza di Dio nella sua manifestazione femminile e passiva. Quella è una parziale risposta a questa domanda. La caduta degli angeli mostra gli eventi nella Creazione in cui Dio si manifestò come Creatore e quindi nel suo aspetto maschile. In quel dramma (N.d.T. della caduta o separazione), Dio disponeva e creava nuove condizioni, grazie alle quali il ritorno a Lui sarebbe stato alla fine assicurato a tutte le creature. Perciò, è comprensibile che una filosofia che fa esperienza di Dio nel Suo aspetto femminile sia meno propensa a venire illuminata sull’aspetto maschile di Dio, mentre la filosofia occidentale, aperta all’esperienza della personalità di Dio, che è un aspetto attivo, sarà meno sensibile all’esperienza del lato femminile di Dio e all’illuminazione secondo la visione orientale.

  31. La terza ragione si riferisce alla caduta degli angeli, molto legata allo spirito di Gesù Cristo. Egli gioca un ruolo cardine nella caduta degli angeli. La religione orientale, avendo ricevuto un certo numero di messaggeri, spesso grandissimi, molto elevati ed evoluti – è riluttante a riconoscere che altri popoli, per molti aspetti non altrettanto spiritualmente avanzati come loro, possano aver ricevuto un’entità addirittura più grande: in effetti la più grande fra tutte le creature. Questo è comprensibile e tipico della natura umana. Le vostre conclusioni logiche possono essere molto limitate, e quindi vi manca il quadro completo.

  32. Queste tre ragioni assieme vi danno la spiegazione più importante, o almeno rispondono al meglio alla tua domanda. Non dubito vi che possano essere anche altre spiegazioni, ma queste sono indubbiamente le più importanti. È chiaro?

  33. DOMANDA: Ancora non capisco. Mi rendo conto che una delle ragioni abbia a che fare con Gesù Cristo, il quale ha giocato questo importante ruolo nella Caduta, ma come mai le religioni orientali non hanno nulla di simile?

  34. RISPOSTA: È così perché, come ho detto, ci sono altre ragioni che contano; perché non considerano molto importante conoscere questi fatti, avendo sperimentato Dio in modo diverso e non nel Suo aspetto attivo. Una ragione ricade sull’altra, una supporta l’altra, e tutte e tre formano un tutt’uno.

  35. DOMANDA: È forse questa la ragione per cui l’aspetto femminile di Dio è riconosciuto più in oriente e l’aspetto maschile più in occidente, ed ecco perché Oriente e Occidente dovrebbero completarsi a vicenda?

  36. RISPOSTA: Certamente, e questo spiega anche perché in Oriente lo sviluppo spirituale sia molto più avanzato, e come di solito sia proprio la donna ad essere spiritualmente risvegliata e più facile da guidare. In Occidente, la tecnica e il progresso materiale sono molto più avanzati, poiché questo, dal canto suo, è un tipico aspetto maschile. Si tratta di nuovo del creare e del fare che vengono manifestati. E i due aspetti dovrebbero unificarsi, perché si completano a vicenda e potrebbero dar luogo ad una meravigliosa unità se potessero scambiarsi la conoscenza che ciascuno di loro ha in più rispetto all’altro.

  37. DOMANDA: Significa che in generale gli insegnamenti orientali sono passati attraverso una diversa fase di Brahman e vogliono indirizzarsi alla scoperta del Brahman dove tutte queste cose sono uno? [N.d.T.: Bhraman, in oriente, è l’aspetto immanifesto di Dio, la Vacuità nel Buddismo, diverso da Brahma, l’aspetto manifesto]

  38. RISPOSTA: Sì. E così dovrebbe essere. Di nuovo, per quanto riguarda gli insegnamenti religiosi e spirituali, l’Occidente e l’Oriente dovrebbero unirsi, perché l’intero quadro si avrà soltanto dalla loro riunificazione. Ognuno dei due è ora solo una metà e, nella loro unione e “matrimonio”, l’umanità disporrà di una maggiore comprensione della verità spirituale e ne conseguirà una maggiore illuminazione.

  39. DOMANDA: La caduta degli angeli rientra nell’ambito di Maya?

  40. RISPOSTA: Oh no, no. Maya ne è una conseguenza, amico mio.

  41. DOMANDA: Come imparano le lingue gli spiriti? E possono usare lingue sconosciute al medium?

  42. RISPOSTA: Risponderò ad entrambe le domande. Nel mondo spirituale, ovviamente, le entità non usano le lingue umane. Non ne abbiamo bisogno perché noi abbiamo il linguaggio spirituale. Come ho già spiegato, ogni pensiero crea automaticamente una forma che diventa visibile, ed è quello il nostro linguaggio. Noi spiriti impariamo le lingue umane solo per scopi buoni e specifici. In altre parole, se dobbiamo adempiere ad un compito con gli esseri umani abbiamo bisogno di saperne la  lingua, non solo in relazione alla medianità. Quando un’entità ha il compito di guidare un essere umano che non è medium, deve comunque conoscere la lingua del suo protetto, nonostante ci sia visibile anche la manifestazione dei suoi pensieri. Naturalmente, può succedere che a uno spirito che ricorda ancora l’ultima lingua usata sulla Terra, e che non ha quindi bisogno di impararla di nuovo, verrà assegnata una persona che parli la stessa lingua. Ma ci sono casi particolari in cui lo studio di una lingua è necessario e per questo abbiamo scuole, proprio come le vostre. Noi abbiamo scuole per moltissimi insegnamenti, tra cui le lingue. Ma le impariamo più facilmente perché, anche in questo caso, la materia non ci ostacola e questo si applica anche alle lingue. Come questo accada a vi manca l’immaginazione e a me le parole per descriverlo. Quindi potete solo usare intuizione e sensazioni e forse, tramite questi, comprenderete ciò che intendo. In ogni caso, per noi imparare le lingue è molto più facile che per voi umani.

  43. Per quel che riguarda la seconda domanda – se uno spirito possa parlare attraverso un medium in una lingua che quest’ultimo non conosce – la risposta è sì. Ed è successo molte volte, ma per questo è necessaria una medianità molto particolare e determinata. Ci sono molti differenti tipi di medianità, persino della sola medianità con trance, per non parlare di tutte le altre. Ci può essere la “medianità a voce diretta”, quando la voce effettiva dello spirito si ode in un’altra parte della stanza. Possono avvenire materializzazione, levitazione, e molti altri fenomeni che ora non posso enumerare. Uno di tali fenomeni – e anche la Bibbia ne fa riferimento usando la frase “parlare in lingue” – è che una lingua sia parlata attraverso un medium che non la conosce. Ma per tutti questi differenti tipi di medianità, è necessario un addestramento speciale del medium e degli spiriti a lui connessi. Questa è una forma diversa di materializzazione o trasfigurazione. Ci sono dei medium, ad esempio, il cui viso assume un aspetto del tutto diverso dal proprio, persino una differente struttura ossea. Questo è ciò che può essere definita “trasfigurazione”. L’esprimersi in lingue straniere è una trasfigurazione uditiva. Ma, come ho detto, devono essere prima soddisfatte alcune condizioni per ciascuna di queste forme di medianità.

  44. Il mondo spirituale di Dio è un mondo di ordine. Quando qui ci si accorge che un essere umano è in grado di assumersi un compito da medium, per prima cosa si stabilirà per quale tipo di medianità lui o lei sia più adatto; quale potrebbe essere il compito più importante in riferimento alle condizioni di vita e all’ambiente di quella particolare persona; e in base a tutte queste considerazioni – e dal nostro punto di vista, la più importante è sempre ciò che è meglio per l’evoluzione spirituale e per servire più efficacemente il Grande Piano, e non quel che potrebbe apparire sensazionale e fenomenale – vengono messe in moto delle forze per addestrare questo determinato medium al suo compito. Una volta che questo compito è stato deciso e preparato, è improbabile che avvengano cambiamenti nel tipo di medianità, a meno che non intervenga una reale e buona ragione spirituale. Così opera il mondo di Dio che, come ho detto, è soprattutto un mondo di ordine.

  45. DOMANDA: Vorrei sapere che cosa pensa il mondo spirituale del nuovo satellite artificiale Sputnik.

  46. RISPOSTA: Questo, amici miei, dipende interamente dall’atteggiamento spirituale, morale ed etico di tutte le persone coinvolte. Il fatto in sé è privo di importanza per quanto ci riguarda. Dal nostro punto di vista, nessun fatto riveste importanza di per sé, ma solo per ciò che voi umani ne fate.

  47. E con questo, amici miei, vi lascio con le benedizioni del Signore. Andate in pace sul vostro cammino; sappiate che Dio è presente dentro di voi; cercate di trovarLo. Non lasciate che le nuvole delle potenze dell’oscurità offuschino la vostra visuale e il vostro senso della verità che ogni tanto tocca il vostro cuore. Siate in Dio.

Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 14 - The Higher Self, the Lower Self, and the Mask
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