Vai ai contenuti

Lez. 119 - Movimento, coscienza, esperienza: piacere, essenza della vita

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
15 novembre 1963

Traduzione in italiano di Simona Fossa
Revisione a cura di Anna Orsini e Stella Biddau
Edizione Luglio 2021

  1. Saluti, miei cari amici, Dio vi benedica tutti. Benedetto sia questo sentiero di auto-realizzazione e di scoperta di sé. Tutti voi che vi sforzate seriamente di superare l’innata resistenza ad affrontare e cambiare in voi stessi ciò che non è reale, e perciò distruttivo, comincerete a raccogliere i frutti di questo impegno. Noterete una crescente consapevolezza di voi stessi, una crescente liberazione di forze ed energie vitali.

  2. Stasera cercherò di collegare diversi punti di cui in passato abbiamo discusso separatamente perché ancora vi mancava la comprensione interiore per vedere le connessioni. Il progresso generale di questo gruppo mi permette ora di andare più in profondità. E, come sapete, a un livello più profondo tutti gli aspetti cosmici e umani si uniscono.

  3. Molto tempo fa ho tenuto una lezione sulla forza vitale. Esaminiamola ora di nuovo con la maggiore comprensione che avete acquisito. La forza vitale è una corrente di energia che scorre liberamente e che è presente in tutto l’universo. Ogni volta che una struttura organizzata soddisfa determinate condizioni essenziali, si sintonizza con la forza vitale che poi la permea e le dona nuova vita. Essa è viva. Si crea così un organismo vivente.

  4. In precedenza abbiamo definito la vita da diversi punti di vista. Ora cerchiamo di essere molto semplici. Ci sono tre elementi essenziali che determinano la vita. Questi sono il movimento, la coscienza e l’esperienza. Come avrete notato da una serie di argomenti del passato, ma anche da altre osservazioni, ci sono molte triadi nelle strutture spirituali della vita. Ogni aspetto della triade mette in armonia gli altri due. Se in un organismo vivente prevale l’armonia, la triade forma un insieme, in cui un aspetto della triade si fonde con gli altri due, li bilancia e li combina armoniosamente. Se un organismo vivente non è in armonia con le leggi universali, allora i tre fattori si oppongono l’un l’altro. La stessa cosa succede con questa triade.

  5. Vediamo più da vicino il significato di ciascuno di questi tre aspetti. Senza movimento, non c’è vita. Tutto ciò che vive deve essere in movimento; se non c’è più movimento, è perché non c’è più vita. L’intero universo è in movimento perché è vivo. Questo principio si applica ugualmente a ogni aspetto dell’essere umano. A livello fisico è facile osservarlo. Quando i muscoli non vengono usati si atrofizzano. Una parte del corpo fisico perde vita. Anche a livello mentale e intellettuale questo si può vedere facilmente. Chi non esercita il cervello nel pensare – cioè nel muoversi – ristagna mentalmente e perde la capacità stessa di pensare. Il cervello si atrofizza proprio come i muscoli di un corpo quando non si muovono. Il pensiero è un movimento.

  6. A livello emotivo il movimento è generalmente più difficile da osservare se non si è su un percorso di esplorazione di sé. Voi, amici miei, state prendendo coscienza della situazione interiore della vostra vita emotiva e potete vedere come la repressione crei rigidità. E la rigidità è l’opposto della vita, che è sempre flessibile, sempre in movimento. Anche i sentimenti sono movimento. Se i sentimenti vengono repressi o manipolati in modo tale da non poter funzionare secondo la propria armoniosa legge, essi si spengono.

  7. Quindi, per essere pienamente vivi in rapporto al movimento, tutti i livelli della personalità devono continuare a muoversi in modo naturale e organico. Crescere è movimento. Come ho detto tante volte, senza crescita non c’è vita. E poiché la crescita è un movimento, senza movimento non c’è vita.

  8. Il movimento contiene la capacità di creare un contatto. Esso comprende gli elementi della relazione, della comunicazione, dell’amore e della comprensione. Il movimento mette in contatto con un altro essere. L’unione è impensabile senza movimento, perché l’unione implica sempre andare oltre i propri confini.

  9. Il secondo elemento della vita è la coscienza. Ne abbiamo già discusso così ampiamente che non c’è da dire molto di più al riguardo. È del tutto evidente che un’entità è viva nella misura in cui è cosciente. Ci sono comunque molti gradi di coscienza. L’essere umano è la prima creatura della scala ascendente della vita a possedere l’autocoscienza, la consapevolezza di sé in vari gradi. Le persone come voi, amici miei, che seguono un percorso per accrescere la consapevolezza di sé, innalzano il loro proprio livello di coscienza nella maniera più veloce possibile. L’accresciuta consapevolezza di se stessi aumenta necessariamente la consapevolezza degli altri, dell’universo e della vita nel suo complesso. La consapevolezza determina inoltre l’estensione e la direzione del movimento e lo regola in base alla realtà. Il movimento senza coscienza è destinato a perdersi in canali sbagliati. Esso può essere eccessivo oppure può cedere all’apatia e alla stagnazione.

  10. In questo percorso scoprirete spesso come la vostra vita emotiva ristagni o vada fuori controllo. La vostra coscienza regola tutto questo gradualmente e porta armonia nella vostra vita emotiva. Spesso vengono trascurati sia il movimento fisico che quello mentale. Ma ancora più spesso è il movimento emotivo a essere dimenticato. E persino la mancanza di attività fisica e mentale è dovuta troppo spesso al ristagno emotivo.

  11. Lo sforzo per espandere la coscienza è in sé movimento. D’altra parte, il movimento senza coscienza – o un grado di coscienza limitato – impedisce il movimento armonioso di tutti i livelli della personalità. Se, per esempio, il movimento e la coscienza sono diretti esclusivamente verso l’esterno, o se trascurate la comprensione di voi stessi, allora non ci potrà essere integrazione di tutti i livelli della personalità. Il corpo e la mente possono svilupparsi, ma se il livello emotivo non è permeato di movimento e coscienza, lo spirito ne soffre. Le emozioni cieche, di cui non si è coscienti, sono una conseguenza della mancanza di consapevolezza a livello emotivo. Se il movimento della ricerca, del pensiero, del discernimento, del giudizio non è diretto verso quelle aree emotive nascoste, allora il movimento delle emozioni è fuori equilibrio. In parte può essere ciecamente selvaggio e manifestarsi, per esempio, in un’ostilità incontrollata, e in parte può paralizzare le migliori facoltà del corpo emotivo.

  12. L’esperienza è il terzo elemento della vita, il terzo fattore della triade. Più intensa è l’esperienza, più armoniosa sarà l’interazione tra movimento e coscienza. La superficialità è mancanza di esperienza. Quando il corpo emotivo è paralizzato, la capacità di sperimentare ne soffre. Se i sentimenti sono distorti, orientati unilateralmente, è perché voi interpretate male la realtà. In breve, questo denota una consapevolezza erronea, una coscienza insufficiente. La capacità di valutare bene un’esperienza determina la possibilità di provare il massimo del piacere o il minimo del dolore. Nel primo caso i sentimenti devono essere in movimento, nel secondo deve funzionare bene la coscienza.

  13. Più alto è lo sviluppo complessivo di un’entità, maggiori sono la felicità e il piacere, e minori sono il dolore e la sofferenza. Ciò è dovuto a una valutazione corretta, a una percezione realistica e a un movimento libero, non ostacolato da paure, inibizioni e paralisi. In breve, l’esperienza della felicità è il risultato di una combinazione armoniosa di movimento, coscienza ed esperienza.

  14. L’esperienza contiene il principio del piacere. La possibilità della completa beatitudine è contenuta nella forza vitale. È il vostro desiderio innato di partecipare a questa esperienza, che diventa possibile quando tutto il vostro organismo è in armonia con la realtà, quando non combattete più contro di essa a causa delle incomprensioni.

  15. Quando si raggiungono gli strati più profondi della psiche, diventa chiaro che gli istinti grezzi e primordiali sono diretti solo all’esperienza del piacere. Dietro la sovrastruttura di norme morali, leggi e regolamenti si cela il desiderio del massimo piacere – a tutti i costi, a prescindere dalle conseguenze. In una creatura immatura il principio del piacere vorrebbe funzionare, ma l’insufficiente consapevolezza crea una discrepanza tra la capacità di godere del piacere e il suo ambiente. Di conseguenza, si verifica spesso una situazione in cui la maturità intellettuale ostacola il principio del piacere, che viene represso quando la coscienza non riesce a penetrare a questi livelli. E quindi la capacità di provare piacere non può svilupparsi e rimane infantile ed egocentrica. Se si manifesta, è chiaramente distruttiva. Se la sua espressione è vietata, la distruttività intrinseca non viene sradicata, ma si annida nel profondo dell’essere, mentre viene tenuta sotto controllo, così che diviene impossibile provare un vero appagamento. Ciò accade perché la coscienza non riesce a raggiungere quegli strati nascosti. Il movimento, che dovrebbe guidare la ricerca del piacere, è tenuto sotto controllo in modo che il principio del piacere non possa dispiegarsi nella vita dell’individuo. In questo modo, le facoltà che permettono di fare esperienza del massimo piacere sono bloccate.

  16. L’essere umano è predestinato a provare piacere al massimo grado, ma quando provate piacere a spese degli altri o di voi stessi non ci può essere un equilibrio armonico tra i tre elementi della vita. Fare del male a se stessi è il risultato di ingiustificati sensi di colpa e alla fine danneggerà anche gli altri.

  17. Uno dei fattori più dannosi nello sviluppo generale della personalità umana è l’influenza di pregiudizi e concetti erronei profondamente radicati. Questo mondo è così pieno di “fatti” generalmente accettati che anche gli spiriti più illuminati e indipendenti accettano ciecamente certi postulati sul perché determinate cose dovrebbero essere giuste e buone e altre sbagliate e cattive. L’idea che sia sbagliato che l’essere umano sviluppi liberamente la capacità di esperire la beatitudine universale si combina con le paure personali e le esperienze negative in modo tale che la personalità può rimanere paralizzata per molte incarnazioni fino a quando non ha il coraggio di liberarsi. Pieno di vergogna e spaventato dalle sue istintive tendenze che incontrano disapprovazione, l’essere umano non riesce a farle maturare in modo da poterle integrare. Di conseguenza, molte persone si sviluppano in modo sbilanciato. Più questo sviluppo avviene in un’unica direzione, mentre le altre parti della personalità non vengono toccate, più gravi saranno le crisi e i conflitti che la personalità si troverà a sperimentare.

  18. I tabù sociali nei confronti delle forze erotiche e sessuali contenute nella forza vitale hanno portato l’essere umano a un eccessivo sviluppo intellettuale e tecnico rispetto alla sua capacità di amare. La forza dell’amore non può crescere se è arbitrariamente separata dalle forze erotiche e sessuali. Insieme formano un unico flusso. Se la coscienza umana veglia timorosa su ogni flusso di sentimenti e ansiosamente taglia fuori da questo flusso vitale tutto ciò che pensa sia sbagliato, allora la capacità di amare dovrà soffrirne. Questo non si riferisce solo all’amore tra i sessi, ma all’amore umano a tutti i livelli. La grande forza spirituale dell’amore non conosce tali divisioni, ed è impossibile farla crescere se si vigila continuamente su di essa per tirar via ciò che si pensa sia sbagliato. È come cercare di suonare una sinfonia senza alcune note essenziali. Quando iniziate a esercitarvi con la musica, all’inizio alcune note potranno suonare stonate, ma dopo una sufficiente pratica suoneranno in modo armonico e contribuiranno a uno splendido insieme.

  19. Un concetto erroneo che esiste da molto tempo, e che è scomparso solo negli ultimi cinquant’anni circa, era l’idea che i bambini non provassero piacere erotico o sessuale. La verità è che i bambini provano un piacere fisico molto più forte rispetto all’adulto medio. Il bambino non è appesantito da sensi di colpa, dalla vergogna e da convinzioni errate. Di conseguenza, egli sperimenta le sue tendenze istintive molto più intensamente. Tuttavia, l’esperienza del principio del piacere non è ancora sviluppata ed è naturalmente focalizzata tutta sul sé – il che non la rende sbagliata o peccaminosa – e questo perché la coscienza e il movimento non si sono ancora attivati. Così, nei primi anni dell’infanzia, il senso del piacere è rivolto principalmente all’ambiente circostante, cioè ai genitori. Questo fenomeno è del tutto naturale e solo le concezioni erronee dell’essere umano lo hanno bollato come sbagliato. Tale pregiudizio tramandato di generazione in generazione blocca lo sviluppo naturale dell’individuo. La paura della perversione, dell’omosessualità e dell’incesto hanno un ruolo in tutto questo.

  20. Ma un bambino non conosce tali confini. I suoi istinti sessuali germogliano senza considerare tali concetti e idee. Se il senso di colpa e il senso del peccato non spingono questi istinti sottoterra, se la persona in crescita coltiva la consapevolezza mentale e spirituale e l’intera personalità umana si sviluppa armoniosamente, allora l’impulso sessuale cambia. Esso subisce lo stesso processo dello sviluppo umano generale. Più una persona cresce, più si espande; prima da se stesso al suo ambiente immediato, e poi pian piano fino al mondo esterno alla cerchia familiare. Nella prima adolescenza il bambino e la bambina sono più occupati con i compagni del loro stesso sesso, intellettualmente, mentalmente, emotivamente e anche sessualmente. I compagni dello stesso sesso sono un’estensione di se stessi e del genitore dello stesso sesso. Ma nel corso dell’ulteriore processo di crescita, l’adolescente raggiungerà l’altro sesso.

  21. Un’aperta perversione non viene impedita dalla paura del peccato, ma dall’intero organismo umano che matura e cresce oltre se stesso. La paura di una perversione peccaminosa tende solo a spingere verso l’interno gli istinti non sviluppati, così come succede per ogni altro genere di reazione umana.

  22. Quando un essere umano si vergogna dell’odio e dell’ostilità, dell’invidia o della vendetta, queste tendenze si insinuano anche nell’inconscio. Si può superare queste emozioni solo se si impara ad affrontarle, a comprenderne l’origine e il motivo. Se non lo fate, può sembrare da fuori che non abbiate tali sentimenti, mentre tuttavia voi li nutrite. Essi si manifesteranno indirettamente attraverso una paralisi generale della creatività e dell’appagamento, oltre che della capacità di avere relazioni significative e gratificanti.

  23. Con le sensazioni sessuali “proibite” e immature, è esattamente la stessa cosa. Anch’esse devono essere affrontate, devono essere vissute di nuovo, bisogna farci i conti, se si vuole che la personalità cresca armoniosamente e si realizzi.

  24. Questi sentimenti proibiti si trovano spesso su uno strato sottostante all’odio e al risentimento. L’ostilità e altre emozioni negative sono già difficili da affrontare perché contraddicono l’immagine idealizzata di sé e creano disapprovazione e rifiuto. Ma spesso sono anche più accettabili dei sentimenti piacevoli che si provano nei confronti della propria famiglia. Per questo motivo, tali sentimenti piacevoli sono tenuti ancor più sotto chiave dell’odio. Spesso l’odio è artificialmente alimentato come antidoto al piacere proibito e la repressione dell’odio e della rabbia avviene solo successivamente. Questo indica la necessità che l’intero processo si svolga strato dopo strato fino a raggiungere questa zona primitiva. Solo così la personalità può crescere organicamente e dispiegarsi nel suo pieno splendore. Ogni volta che un’attività della vita, per quanto sia utile, produttiva o creativa, sembra ostacolare lo sviluppo della vostra profondità emotiva nello sperimentare il piacere, il vostro essere interiore è fuori equilibrio. In una personalità equilibrata, integrata e piena, un’attività valorizzerà l’altra. L’impegno creativo non soffre mai della piena esperienza della forza vitale in tutti i suoi aspetti. Anzi il contrario.

  25. Prima che il pregiudizio, la paura e le convinzioni errate comincino a rallentare in un bambino il flusso naturale della forza vitale, egli sperimenta l’energia del piacere in modo molto forte. Nell’infanzia, ogni esperienza è influenzata dal principio del piacere. Questo principio pervade ogni attività del bambino. La natura dell’esperienza e lo stato psicologico con cui il bambino nasce influenzano di conseguenza il suo atteggiamento verso il piacere. Quindi, quando il bambino viene accarezzato, nutrito e amato prova un intenso piacere fisico a contatto con l’ambiente circostante. Se lo sviluppo procede in modo naturale, come ho detto prima, allora il movimento di espansione indurrà l’entità a indirizzare l’impulso del piacere fuori dal sé, verso l’ambiente familiare, verso il mondo esterno e poi verso il sesso opposto. Come discusso in una precedente lezione, questo movimento richiede l’integrazione di amore, eros e sessualità, che a sua volta è una conseguenza di un corrispondente sviluppo del movimento, della coscienza e della capacità di fare esperienza. Tuttavia, questa integrazione non avviene quando sono presenti tabù, paure e un distacco artificiale dalle pulsioni istintive. La presenza di queste condizioni inibisce lo sviluppo naturale.

  26. Man mano che si matura in tal senso, l’unione perfetta tra due individui del sesso opposto diventa possibile. Oltre all’incommensurabile beatitudine di questa esperienza, l’unione permette ai due individui di funzionare incomparabilmente meglio in ogni altro aspetto della vita. Un’unione così sana non esclude attività produttive e relazioni gratificanti con gli altri. Al contrario, quanto più una persona è integrata e quindi capace di vivere il suo destino – cioè la felicità assoluta della forza vitale – tanto più ne rende partecipi anche gli altri. Il mondo dell’esperienza si espande, e ogni esperienza è perfetta nella sua unicità. Inutile dire che questa esperienza allargata non significa promiscuità.

  27. Quanto più un individuo si espande, integrando tutte le sue facoltà in un insieme armonioso, tanto più realizzerà il suo destino spirituale. Al di là della sfera dell’umano, questa espansione è infinitamente estesa, ma ciò supera la capacità di comprensione umana. Il concetto di unione spirituale suona piuttosto teorico per gli esseri umani. Ma a questo punto si può dire che non c’è una separazione arbitraria tra i vari aspetti del grande flusso vitale che contengono il principio del piacere. La vita terrena è una preparazione per questo piacere supremo ed è quindi estremamente importante rimuovere i punti problematici all’interno della psiche. Queste aree problematiche indicano che la pulsione del piacere si è bloccata in relazione ad esperienze negative e spiacevoli, a causa della paura e del senso di colpa, a causa di concetti erronei e dell’incapacità di elaborare correttamente le esperienze.

  28. Questo blocco negativo della spinta al piacere può assumere due forme estreme, con molte sfumature diverse nel mezzo. A un estremo, ci sono le regole sovraimposte, i tabù e i falsi sensi di colpa che causano rabbia e ribellione. Questi sentimenti sono il risultato di una lotta contro ciò che si accetta solo in parte. Non indicano una vera libertà, la quale proviene solo dalla consapevolezza e dalla comprensione. All’esterno, la ribellione può manifestarsi nel vivere di istinti primitivi, grezzi e non sviluppati, con uno spirito provocatorio; oppure si può covare la paura e il senso di colpa, impedendo di conseguenza la crescita organica. Gli istinti rimangono bloccati nel primitivo stato infantile, e quello che a quel tempo era naturale e organico diviene più tardi distruttivo.

  29. All’altro estremo, il senso di colpa e la paura impediscono lo sviluppo dell’esperienza del piacere e all’anima viene proibito questo aspetto del suo sviluppo. L’anima si sente frustrata e prova un gran vuoto, in quanto il profondo desiderio di felicità non solo non è sbagliato, ma in realtà è un elemento spirituale. Si forma un eccesso di compensazione e una errata canalizzazione fino a quando finalmente l’anima segue il suo destino e porta tutte le sue facoltà in un processo di crescita. Di solito tra questi due estremi ci sono delle fasi, manifeste o inconsce, tanto che la personalità combatte ciecamente contro entrambi gli estremi, oscillando senza arrivare mai all’illuminazione e alla liberazione.

  30. Pertanto, a questo proposito, è essenziale che tutti coloro che sono su questo sentiero esplorino i loro sentimenti primigeni, ancora intatti. Bisogna tirarli fuori dalla clandestinità e osservarli in relazione alle esperienze personali e alle circostanze della prima infanzia.

  31. Spesso si sostiene che il piacere per il piacere è sbagliato. La verità è esattamente l’opposto. Quando la personalità si sviluppa armoniosamente, l’impulso del piacere include gli altri, nel dare e nel ricevere – ed è così che dovrebbe essere. In una persona matura, il piacere non è esclusivo ed egocentrico. Di conseguenza non può essere antisociale. Questo impulso è invece antisociale, ed esclude gli altri, solo quando un adulto vive il suo impulso sessuale nel modo che sarebbe normale per un bambino. Un bambino non è sociale, ma centrato su se stesso, e quindi esclude gli altri. Le emozioni che rimangono più o meno bloccate allo stadio infantile più che immorali sono indicative di un ritardo nello sviluppo complessivo. Sovente una persona immatura usa la spinta al piacere per soddisfare altri bisogni, per esempio per rafforzare il proprio io, per diminuire i sentimenti di inferiorità o per sentirsi desiderata e benvenuta perché in realtà si sente insicura e indifesa. Spesso l’aggressività e l’ostilità vengono assorbite dalla pulsione del piacere e si manifestano, senza che la persona ne sia consapevole, nella pulsione sessuale. In questo caso si può giustamente parlare di perversione, perché allora il principio del piacere viene usato per qualcosa di diverso dalla sua vera funzione. Il suo sviluppo dovrebbe essere portato a termine attraverso una maggiore consapevolezza di sé e tramite il superamento delle proprie emozioni problematiche. Il piacere diventa, almeno in parte, un sostituto della crescita emotiva e della consapevolezza.

  32. Dovrete trovare gli intrecci tra senso di colpa, repressione e paura, tra i blocchi del principio del piacere nella prima infanzia e la mancanza di uno sviluppo organico di tale principio e le conseguenze che questa mancanza di crescita ha sulla vostra vita e sulle vostre relazioni. Potete scoprire questa correlazione solo guardando nel profondo dei vostri sentimenti originari nascosti, in relazione all’ambiente della vostra prima infanzia. Non è facile e non si può fare tutto in una volta. La vostra psiche deve rilassarsi nelle prime fasi del lavoro del sentiero, in modo che sia possibile rivivere queste prime emozioni. Questo può essere fatto se non si resiste a tale sforzo. La ricompensa per la liberazione che ne deriva è al di là di ogni immaginazione.

  33. Finché la personalità è inconsciamente attaccata alle esperienze passate, l’anima non è in grado di crescere e di espandere la sua esperienza. Non potete lasciare andare questi blocchi se la vostra consapevolezza non entra nelle zone finora chiuse. Solo allora potete affrontare quelle prime esperienze che non sono state adeguatamente assimilate e che la vostra psiche è ora pronta a raggiungere davvero. Essere bloccati significa mancanza di movimento e quindi mancanza di crescita. Questo implica mancanza di coscienza, perché quando c’è coscienza si può avere una giusta comprensione attraverso la quale il movimento della forza vitale può dissolvere il blocco. Allora l’esperienza potrebbe avvenire al livello per il quale l’individuo è potenzialmente pronto. Dove il movimento, la coscienza e l’esperienza funzionano in armonia, l’individuo, a parte qualche occasionale difficoltà esterna, è soddisfatto ed essenzialmente felice. In questo caso l’amore, l’eros e la sessualità divengono una forza unica e non c’è conflitto tra la mente, le emozioni e il centro spirituale.

  34. Esaminiamo ora alcune condizioni di base dell’infanzia, che vi aiuteranno a guardare alla vostra propria infanzia. Come ho detto prima, il bambino prova un intenso piacere nel contatto con i suoi genitori, siano essi dello stesso sesso o meno. Ognuno dei genitori è per lui in primo piano in determinati periodi del suo sviluppo. Questo è normale e sano per quei periodi limitati. Ma queste sensazioni di piacere vengono etichettate come peccaminose e perverse. Il bambino assorbe presto queste idee, anche se esse non sono espresse direttamente, perché permeano comunque tutta l’atmosfera, il pensiero cosciente e inconscio degli adulti. L’effetto di queste etichette è esattamente l’opposto di quello desiderato. Il bambino si libererebbe in modo naturale di questi sentimenti, ma il senso di colpa, la vergogna e la paura li fissano nella vita psichica inconscia, rendendo impossibile entrare in relazione con gli altri senza l’influenza di questi suoi primi sentimenti. Ed è così che strati successivi di emozioni artificiali e distruttive cominciano a coprire questo stato di base. Durante questo processo l’amore, che va di pari passo con la pulsione del piacere, si trasforma in odio. L’odio si ricoprirà di un amore finto, sterile e falso. L’odio non deriva quindi solo dal rifiuto e dal dolore, ma anche da quello che sembra essere un amore proibito.

  35. Nel lavoro su questo sentiero è diventato sempre più chiaro che continuate a rapportarvi ai vostri genitori in altre relazioni, soprattutto nel rapporto con il vostro compagno o compagna. Più le emozioni sono bloccate, più indicano che vi sono coinvolte emozioni molto forti. E sono proprio le emozioni più forti ad essere legate al principio del piacere. Se si guarda a una serie di lezioni precedenti, in particolare quelle sull’influenza dei genitori e sui modelli comportamentali che si sono sviluppati nel rapporto con i genitori, si otterrà una visione molto più profonda. E questa visione vi permetterà di rivivere ciò che vi mantiene rigidi, ciò che vi sta trattenendo dalla vostra piena crescita organica. Non abbiate paura di affrontare queste emozioni, incoraggiatele! Non avete nulla da temere nell’affrontarle – al contrario. Siate vigili, amici miei, e vi renderete veramente liberi. Prestate particolare attenzione a quando le vostre emozioni sembrano problematiche, perché provate o troppa cieca ammirazione o troppo risentimento, più di quanto l’occasione possa giustificare. Queste reazioni eccessive indicano che non avete accettato le fasi naturali del vostro sviluppo passato.

  36. Quando il desiderio erotico dell’infanzia è stato soddisfatto in una certa misura, per esempio perché uno dei vostri genitori era espansivo e affettuoso con voi, questo non garantisce necessariamente un sano sviluppo ulteriore. Ogni volta che il senso di colpa è troppo forte, l’individuo è incapace di affrontare quell’esperienza in modo adeguato. L’esperienza non risolta si manifesterà in seguito nella lotta contro l’amore e la realizzazione erotica o sessuale. D’altra parte, se il bambino non ha ottenuto la soddisfazione che desiderava, si convince in seguito che il suo desiderio era sbagliato e, una volta adulto, combatterà contro queste emozioni. Il sano desiderio dell’anima può occasionalmente contrastare questo conflitto, ma il desiderio è sempre diluito dall’esperienza originale non assimilata.

  37. Si potrebbe pensare che solo l’esperienza del piacere durante l’infanzia sia in grado di attivare la forza erotica e sessuale nella persona che sta crescendo. Spesso, però, l’esperienza dolorosa si fonde con la pulsione del piacere e fissa il piacere erotico e sessuale a questa esperienza. Riconoscere questo è molto importante. La paura e il dolore sono l’essenza di tutte le esperienze negative. Spesso accade che un essere umano funzioni eroticamente o sessualmente solo in relazione alla paura e al dolore, e se queste emozioni non sono presenti il principio del piacere non riesce a manifestarsi. Non potrò mai sottolineare abbastanza quanto sia importante esaminare queste aree del piacere negativo e collegarle alle circostanze dell’infanzia che hanno causato la paura e il dolore. Allora potete trovare quel blocco, in modo molto diretto e senza tanti giri. È chiaro che finché qualcuno è bloccato nel piacere erotico o sessuale negativo, gli è impossibile mantenere una relazione ricca e stimolante. Una relazione del genere non può che finire, ed è per questo che la persona non riesce mai a vivere ciò che la sua anima così tanto desidera.

  38. Tuttavia, questo fattore non è così negativo come sembra, perché il bambino riesce ad alleviare il dolore permettendo al principio del piacere di influire sull’esperienza dolorosa, che altrimenti sarebbe insopportabile per l’io non sviluppato del bambino. Se un’esperienza dolorosa è erotizzata o sessualizzata, permette all’individuo di fare un’esperienza limitata della forza vitale rivitalizzante, che è comunque meglio dell’alternativa di contrastare del tutto la spinta al piacere. Nella maggior parte dei casi la persona inconsciamente usa entrambe queste alternative per affrontare le esperienze dolorose.

  39. È estremamente necessario dissolvere tutti questi blocchi e liberare così la forza vitale. La frustrazione, la mancanza di appagamento, il disprezzo verso se stessi, il senso di colpa, la malattia, la mancanza di energia e di creatività, insomma ogni aspetto negativo della creazione dovrà essere collegato, in ultima analisi, a questo aspetto dello sviluppo umano. Dentro la psiche di ogni essere umano vive il bambino di una volta. E questo bambino risponde e reagisce come una volta. L’unica cosa di cui si preoccupa è il semplice desiderio di provare piacere, sia che lo abbia conosciuto o meno. I genitori avevano il potere di darglielo o di non darglielo. La lotta di base del bambino è quella di raggiungere il piacere e di eliminare tutto ciò che lo ostacola. Questa lotta, semplice e primordiale, si svolge ancora in ogni individuo. Di per sé non è qualcosa di peccaminoso, vergognoso o sbagliato. Se la psiche supera questo stato primitivo, la qualità, l’enfasi e i risultati della ricerca del piacere cambiano.

  40. Un genitore può aver dato più piacere, l’altro più dolore. E forse entrambi i genitori hanno dato entrambe le cose. In ogni caso, il piacere e il dolore continuano a lottare dentro di voi fino a quando non vengono portati alla luce della coscienza. A quel punto la lotta continua in modo completamente diverso, in un modo sano e costruttivo, che conduce pian piano alla maturità spirituale.

  41. Tutte le immagini, le pseudosoluzioni, i concetti erronei e i conflitti interiori si originano dalla lotta del bambino tra la ricerca del piacere e l’evitamento del dolore. La fusione infantile del dolore e del piacere come “via d’uscita” non deve essere confusa con l’unità tra piacere e dolore che avviene quando si supera la dualità della vita sulla Terra. Il primo è un cieco tentativo di superare la dualità e in quanto tale non è né reale né produttivo.

  42. Andando avanti sul vostro cammino, amici miei, considerate questa lezione come parte della precedente. Lavorate con entrambe come se fossero un’unica lezione e questo renderà le cose molto più facili. Cercate di scoprire la segreta paura delle vostre emozioni, che deriva dalla forte separazione che l’umanità fa tra l’affetto umano in generale e il flusso sessuale erotico. In realtà, le due cose non possono essere così completamente separate. La paura delle vostre emozioni vi blocca e vi costringe a manipolarle in modo sottile, ma evidente. Erroneamente temete che i vostri istinti primordiali e non sviluppati vi portino fuori strada; in realtà, divenendo sempre più consapevoli di queste pulsioni istintive, non farete altro che sintonizzarle sullo sviluppo che avete già raggiunto.

  43. Non fraintendete le mie parole, amici miei. Non vi chiedo di agire i vostri istinti infantili. Quello che voglio dire è che tutti i bambini hanno questi istinti. E in una certa misura, esistono ancora in ognuno di voi, fino a quando non li affrontate veramente, in modo da potervi liberare dalla vostra prigione auto-imposta. Se affrontate queste emozioni primordiali, finora nascoste, se imparate ad accettarle e superate l’irragionevole paura e la vergogna di farlo, ve ne libererete e vi spingerete oltre. Allora potrete davvero riuscire a relazionarvi con gli altri. La persona che conoscerete non servirà più a sostituire il genitore originario che state ancora cercando. Quindi, non solo sperimenterete una nuova pienezza di vita e di gioia, ma anche la vostra operosità raggiungerà nuove vette, perché sarà condotta in pace e armonia. La tensione, la frustrazione e l’irritazione – queste antiche compagne che sono il risultato di istinti di cui non riuscite ad accettare la presenza, che cercate di evitare e che vi fanno paura – lasceranno finalmente la vostra psiche.

  44. Mi azzardo a dire che ognuno di voi, almeno in una certa misura, scoprirà che la reazione erotica avviene solo in presenza di almeno un minimo elemento di rifiuto, di paura, di insicurezza o di dolore. Quando queste emozioni negative sono completamente assenti, la risposta erotica potrebbe essere anch’essa assente. È spesso del tutto impossibile creare la giusta atmosfera in cui poter funzionare eroticamente, perché non è neanche possibile un rifiuto completo. Anche se non sentite più il bisogno o il desiderio di avere una relazione appagante, probabilmente perché, per gli standard terreni, avete già raggiunto un’età avanzata, avete dissolto i vostri blocchi in questo ambito e affrontato le circostanze dell’infanzia, è ugualmente importante che la forza vitale possa fluire e ispirarvi di nuovo in altri settori della vita. Quando non riuscite a sciogliere i blocchi trattenete anche l’energia vitale e questo ha delle conseguenze. Più vi liberate da paure cieche e irrealistiche, sensi di colpa e concetti erronei, più siete in grado di scegliere liberamente, usando la vostra consapevolezza acuta e realistica, piuttosto che lasciarvi costringere in schemi comportamentali fissi. Andare con il flusso della vita non può che essere positivo sotto ogni aspetto possibile. Se vi opponete per cecità, ignoranza, testardaggine e paura è inevitabile che si creino ostacoli e situazioni difficili dove meno li desiderate.

  45. Mentre fate i conti con la fusione di piacere e dolore, perché non siete stati in grado di assimilare la vostra esperienza dolorosa in altro modo, noterete che, da un lato, finché questa condizione prevale in voi, vi state inutilmente e tragicamente ingannando. Se affrontaste realmente questa situazione potreste cambiarla, dando a voi e agli altri un’immensa felicità. D’altra parte, è anche importante vedere la situazione in una prospettiva più ampia. Anche se la fusione di piacere e dolore nella psiche conflittuale di una persona può essere chiamata perversione o masochismo, è comunque in sé una benedizione. La forza vitale deve infatti entrare in aree distorte, anche se è costretta a manifestarsi in modo errato e deviato, fino a quando non si esce dal conflitto; altrimenti si diventa sempre più incapaci, deboli e svuotati in tutti gli ambiti della propria vita. Ciò significherebbe che l’individuo non avrebbe mai possibilità di crescere, non potrebbe mai sentire nessun tipo di piacere. Pensate alle persone che non traggono alcuna gioia dalla vita. Sono sempre quelle che hanno inavvertitamente fermato il flusso della vita. Gli esseri umani spesso si riferiscono al flusso della vita come a una cosa negativa, soprattutto perché lo dividono arbitrariamente in parti accettabili e parti non accettabili, e perché ne vedono la forma primitiva di espressione come immutabile, piuttosto che vederla come una fase transitoria.

  46. Dovete ripercorrere la fase dell’infanzia, riviverla e vederla nella giusta luce, amici miei. Molti di voi sono ormai vicini al punto di poterlo fare. Alcuni hanno già fatto notevoli progressi. Altri invece sono ancora troppo bloccati e spaventati. Ma anche loro alla fine troveranno il coraggio di scoprire che non hanno bisogno di temere questa fase, perché è naturale. Non c’è da vergognarsene. È in linea con lo sviluppo universale. Non so dirvi quanto sarete grati a voi stessi per non esservi sottratti a questa parte essenziale del vostro sviluppo. Tutti voi avete sperimentato in passato quanto vi siete sentiti liberi e felici ogni volta che avete superato la vostra resistenza ad andare più in profondità. Più forte era la vostra lotta e resistenza, più profonda è stata la vostra intuizione e più liberatorio il risultato. Da questo punto di vista non è diverso, amici miei.

  47. Questa lezione può essere interpretata come materiale psicologico. Ma nulla è più lontano dalla verità, anche se negli ultimi cinquant’anni, da un punto di vista puramente psicologico, sono state raggiunte importanti conoscenze in quest’area, vale a dire nei riguardi della felicità personale in questa vita. Ma qui sto parlando di qualcosa che va ben oltre. Qui si apre l’orizzonte spirituale dell’unione, includendo tutti gli aspetti della vostra evoluzione. È importante che comprendiate il mio messaggio da questo punto di vista. L’obiettivo dello sviluppo spirituale discusso in questa lezione va oltre il piacere personale che può provare una persona. Anche se questo piacere è il risultato di uno sviluppo complessivo e armonioso, e certamente non vi si oppone, lo sviluppo dell’anima ha un significato infinitamente più ampio su tutto il piano evolutivo.

  48. La forza vitale universale incarna la grandezza, la bellezza e la purezza. È l’impurità dell’essere umano che fa sembrare impura una sfaccettatura della forza vitale.

  49. Alcuni dei miei amici avranno difficoltà a capire tutto questo. Alcuni di voi potrebbero credere che io sia ripetitivo. Ma quelli di voi che stanno veramente esplorando profondamente se stessi e stanno per raggiungere queste aree di cui parlo, non troveranno le mie parole ripetitive o impossibili da capire.

  50. Questa lezione dovrebbe darvi una grande quantità di materiale. Se davvero perseguite il vostro sviluppo interiore, non solo con gesti esteriori, questo avrà un effetto duraturo sulla vostra psiche, sulla direzione della sua ricerca e sul suo sviluppo. Deve essere cibo per la mente, altrimenti continuerete a temere quella parte di voi che paralizza le vostre migliori facoltà – fino a quando non avrete trovato il coraggio e non vi sforzerete di fare ciò che il vostro spirito aspetta che voi facciate.

  51. Dato che stasera non c’è più tempo per le domande, vi darò tutto il tempo che volete quando arriveremo all’incontro che è stato programmato per questa lezione. Risponderò a tutte le domande e discuterò degli eventuali esempi e difficoltà che mi porterete.

  52. Vorrei concludere questa lezione dicendo che quelli tra voi che non si sottraggono a questo profondo processo di crescita in questa vita, sono veramente benedetti. Davvero potete rallegrarvi! Non lasciatevi scoraggiare dalle crisi, che sono sempre possibili quando si ha troppa paura di affrontare qualcosa che si ritiene difficile da accettare. Il bambino ignaro e inconsapevole, pensando di doversi nascondere, reagisce energicamente prima di essere portato fuori dal nascondiglio. Una volta raggiunto quel punto di liberazione cruciale, non avrete più a che fare con un po’ di sollievo, piccole intuizioni, ricadute successive e ripetizioni del processo. Questo passo rappresenta una crescita sostanziale e significativa di valore duraturo, di impatto duraturo.

  53. Siate benedetti, tutti voi! Ricevete la vibrante forza vitale, contenente tutto ciò che non può essere valutato in termini di giusto o sbagliato, buono o cattivo. È tutto uno. Siate in pace. Siate in Dio!

Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 119 - Mouvement, Consciousness, Experience: Pleasure, the Essence of Life
Il copyright del materiale della Guida del Pathwork® è di esclusiva proprietà della Fondazione Pathwork®
Torna ai contenuti