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Lez. 68 - Repressione delle tendenze positive e creative - processi del pensiero

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
24 giugno 1960

Traduzione in italiano di Simona Fossa
Revisione non ancora effettuata
Edizione Giugno 2016

  1. Saluti, miei carissimi amici. Vi porto divine benedizioni. Quest’ora è benedetta.

  2. Vi promisi di presentare questa sera la personalità umana da un’angolazione leggermente diversa, e ciò va bene per l’ultima lezione della stagione. Consideriamo il discorso di stasera non solo come fine del ciclo che si chiude, ma anche come preludio di un nuovo lavoro che si svolgerà nella prossima stagione.

  3. Nel passato, ho presentato come prima cosa alcuni eventi generali riguardanti l’universo, la Creazione e il ruolo che l’umanità ha giocato in essa. Questo ha fatto emergere l’importanza della crescita e della purificazione personale. La seconda fase delle mie lezioni ha trattato dei blocchi presenti nell’anima umana dovuti ai malintesi, alle false conclusioni e alle illusioni sia esse consce o inconsce, – in breve, le immagini da cui provengono tutti i conflitti e le infelicità. Lì cii siamo focalizzati sulla guarigione della parte malata dell’anima umana. Tale guarigione avviene quando la personalità impara a guardare in faccia gli errori, i difetti e l’egoismo – tutte cose che vengono per la maggior parte represse. Solo quando questi difetti vengono a galla e voi riuscite a comprendere che si basano su assunzioni errate, le idee basate sulla realtà possono gradualmente prendere posto nella vostra mente. Quindi il nostro lavoro fino ad ora si è concentrato principalmente sulla presa di coscienza degli aspetti “negativi” repressi della personalità umana.

  4. Tuttavia questa fase non estingue tutto ciò che è necessario al fine di dispiegare e sviluppare al massimo la vostra personalità. L’essere umano non reprime solamente gli aspetti negativi dell’anima, ma anche quelli positivi e creativi. Il nostro scopo non è solo quello di sanare la parte malata dell’anima, ma anche di incoraggiare in voi la crescita e lo sviluppo di ciò che si sforza di realizzarsi, che dovrebbe avere spazio per esprimersi, ma a cui non viene concesso di esistere. È evidente che le tendenze distruttive presenti in voi, basate su false conclusioni di cui non siete coscienti, impediscono lo sviluppo di tendenze costruttive e creative. Pertanto, continueremo certamente a trattare delle vostre deviazioni, come abbiamo fatto finora. L’introduzione di un nuovo approccio non significa che venga scartato l’approccio finora usato. Anzi, al contrario, sarà spesso necessario continuare la ricerca e scoprire queste immagini distruttive in tutti i loro aspetti e variazioni. Non credo che tra voi ci sia qualcuno che ritenga conclusa questa parte del lavoro. Noi, tuttavia, aggiungeremo un nuovo approccio, volto alla ricerca della repressione di tendenze positive e creative che reclamano di esprimere l’individualità in una maniera che non corrisponde necessariamente alle aspettative del vostro ambiente.

  5. Potreste pensare che non abbia alcun senso reprimere gli aspetti positivi, dal momento che solo quelli negativi sono fastidiosi da affrontare, quindi sarebbero i soli da dover reprimere. Ma questo non è vero. Con la stessa frequenza con cui reprimete gli aspetti più spiacevoli, reprimete ugualmente i vostri aspetti più creativi e costruttivi, quelli che vi porterebbero ad una crescita personale, così come desidera la vostra personalità individuale.

  6. Vi accorgerete di quanto spesso scoraggiate la vostra parte migliore, non solo per causa di motivi irreali, ma anche perché essa è, o sembra essere, scoraggiata dal vostro stesso ambiente. L’ultima lezione riguardo alla vergogna del sé superiore è una introduzione molto generale e universale all’argomento. Noi vi abbiamo gradualmente preparato per il contenuto di questa lezione. Ma a parte queste condizioni che sono universali, esistono anche molte repressioni personali, individuali, che nulla hanno a che vedere con il buono o cattivo, il giusto o lo sbagliato. Ciò che può essere sbagliato per un’altra persona, può essere la cosa più adatta per voi. Ma voi questo non lo sapete. Voi pensate che dovete fare, sentire, agire ed esprimervi così come prevede il vostro ambiente.

  7. Uno degli aspetti problematici dell’umanità è la tendenza a generalizzare e standardizzare, che ha effetti di una portata molto più ampia di quanto possiate mai immaginare. Tale tendenza influenza la vostra stessa psiche, poiché reprime il vostro sviluppo personale, la creatività e l’espressione. Questa si manifesta anche nel condurre una vita che non avete scelto, poiché il vostro ambiente sembra disapprovare il vostro modo di essere. In realtà non c’è niente di sbagliato nel vostro modo di essere, che anzi potrebbe essere proprio quello di cui la vostra anima ha più bisogno per raggiungere il suo sviluppo. Nel vostro presente modo di vivere state forse reprimendo il talento o l’attività, che darebbero alla vostra anima la possibilità di svilupparsi al massimo. Può trattarsi di un dettaglio apparentemente secondario, ma ciò che appare insignificante potrebbe essere la cosa più importante per voi, giacché il complesso della vostra personalità viene influenzato da molti dettagli apparentemente insignificanti. Nel frattempo, potreste non avere idea di cosa non osate volere, o fare. Liberandovi da quelle scelte che non sono giuste per voi, con tutte le loro false motivazioni, sarete in grado di portare le tendenze positive represse in superficie e vederle nella giusta luce, proprio come avete imparato a fare con le caratteristiche represse negative.

  8. A parte queste repressioni individuali e molto personali delle vostre forze più creative, ne esistono altre di tipo universale, come è stato in breve accennato nella lezione sulla vergogna del sé superiore. Un’altra repressione rintracciabile in ogni essere umano, è quella dello sviluppo spirituale. Questa in particolare potrebbe non riguardarvi più, ma potreste ritrovarne ancora degli aspetti dentro le profondità del vostro essere. Se vi negate all’espressione della vostra natura spirituale, danneggiate voi stessi esattamente come vi danneggereste reprimendo qualunque altra manifestazione della forza vitale. Sebbene ora possiate dare a voi stessi il diritto di esprimere la vostra natura spirituale, potreste benissimo non averlo fatto nel passato; sarebbe importante capirne il perché. Sarà anche importante trovare quanta sfida e ribellione avete avuto bisogno di mettere in atto per fare quello che non avrebbe avuto bisogno né di sfide né di ribellioni; quanta paura e vergogna ancora aleggiano in voi riguardo a questo aspetto della vostra personalità, specialmente verso certe persone. Forse supponete già da ora di quanto forte sia spesso il collegamento tra la repressione degli aspetti negativi e quelli positivi. La vostra dipendenza dall’opinione pubblica e dall’approvazione si applica quindi non solo ai vostri difetti, al vostro egoismo e alla vostra distruttività, che sono all’origine della formazione delle vostre immagini nella mente subconscia, ma fa sì che veniate anche privati della parte migliore della vostra natura. E quest’ultimo aspetto vi fa soffrire tanto quanto il primo.

  9. Quando parlo del bisogno della natura spirituale di esprimersi, soprattutto nella vostra epoca, raramente la cosa si riferisce alla religione organizzata. Anche nelle epoche passate la religione organizzata poteva far ben poco. Come molte istituzioni umane, era afflitta dalla tendenza tipicamente umana a generalizzare e standardizzare, a creare regole e dogmi ritenuti validi per tutti. Sebbene le regole generali rimangano vere in materia di criminalità e in riferimento alle leggi sociali per il bene della comunità, la spiritualità personale è un affare puramente privato. La massima crescita dell’essere umano si basa su fattori spirituali, su stili di vita e di espressione completamente differenti rispetto a quelli di altre persone. Le religioni organizzate non tengono conto di questo. E nemmeno lo fanno i sostituti moderni delle religioni. Il solo modo con cui un essere umano può imparare a esprimere questo importante lato della sua natura è attraverso un lavoro del tipo di quello che stiamo facendo, un lavoro nel corso del quale imparate a comprendere la ragione che vi spinge a reprimere la vostra individualità e tutte le sue manifestazioni.

  10. L’espressione della vostra propria natura divina non può essere incasellata in regole fisse, in regolamenti e dogmi, per quanto etici possano essere. Queste cose possono regolamentare la condotta esterna, mai la corretta condotta interiore. In tempi precedenti, la natura spirituale del genere umano è stata spesso impedita dalle regole generali di un credo. Nei tempi moderni, la natura spirituale è impedita da nuovi dogmi, come ad esempio la filosofia materialistica della vita. Ogni volta che l’individuo si piega alle regole della società a costo del proprio sviluppo spirituale, l’anima ne soffre e perde la direzione.

  11. Quando nascete, portate con voi il vostro piano vitale personale. Per soddisfarlo, la vostra psiche chiede a gran voce di procedere in una certa direzione. Quando negate il richiamo interiore, a causa di scelte non appropriate, delle immagini e delle conclusioni irreali, o perché ritenete che la cosa giusta da fare sia quella dettata dal vostro ambiente, la massima possibilità di crescita della vostra personalità ne viene gravemente compromessa.

  12. Proprio come le persone spesso non sanno distinguere tra vero amore e debolezza sentimentale, tra amore e dipendenza masochistica – allontanandosi così dal vero amore – altrettanto ignorano la differenza tra la vera e individuale spiritualità e l’evasione verso la pseudo-religione dovuta a deboli motivazioni. Questa mancanza di discriminazione ha conseguenze serie per la personalità umana.

  13. La mancanza di consapevolezza di dove vi vuole condurre il vostro sé più profondo, e del perché il vostro sé esterno non ascolta la sua voce, è ugualmente causa dei disturbi della personalità quanto lo è la repressione degli aspetti negativi. Nel lavoro che avete dinnanzi, affronterete questo aspetto della vostra personalità. Questo approccio aggiuntivo è di enorme importanza. Sarà ancora più gioioso, perché non è sempre piacevole affrontare i vostri difetti, l’egoismo immaturo e le numerose idee irreali che avete. Il lavoro diventerà una liberazione solo dopo che ne avrete avuto una piena comprensione, ma fino a che questo non avviene, spesso le vostre resistenze inconsce comprometteranno la gioia del lavorare su voi stessi. Potreste provare una certa tristezza scoprendo di non aver dato retta alla voce interiore che vi avrebbe fatto realizzare cose che non avevate preso in considerazione; ma è pur vero che nonostante il vostro desiderio di raggiungere la vera meta e di coltivare intenzioni pure, le vostre tendenze negative vi spingevano a chiudervi alla voce del vostro sé più interiore. Una certa parte di questa resistenza potrebbe persistere in questa fase del lavoro. Ma nel complesso, sarà certamente più facile individuare le tendenze positive represse, tendenze che ora sapete meritare un pieno diritto di espressione. Vi renderete conto che ciò che sentivate vagamente e che tenevate nascosto, era in realtà parte del lato migliore che è in voi, o che comunque vi condurrà al vostro lato migliore, cioè la vostra realizzazione individuale nel senso spirituale ed emozionale più alto. Vi porterà più vicino alla persona che eravate destinati ad essere.

  14. Per aprire la personalità umana nella sua interezza, è anche necessario considerare il suo sviluppo da un’ulteriore angolazione. Per molto tempo ci siamo interessati del lato emozionale della vostra natura. Ripeto che l’introduzione di un nuovo approccio non significa allentare i propri sforzi nel vecchio senso. Ormai siete tutti ben consapevoli del peso che hanno le vostre emozioni inconsce. Tuttavia, ora cominceremo a porre attenzione anche al processo del pensiero, come ulteriore aiuto allo sviluppo della personalità. Sebbene non ci sia nessun netto confine tra questi due aspetti della personalità umana, che spesso si influenzano reciprocamente, una differenza in realtà esiste.

  15. Comprendere il processo del pensiero porta al dominio di sé stessi, proprio come fa d’altronde, da un altro punto di vista, il lavoro psicologico. Se siete governati dalle vostre emozioni, consce o inconsce che siano, perdete il controllo di voi stessi e della vostra vita. Lo stesso si applica al processo del pensiero. Se divenite padroni dei vostri pensieri, divenite padroni della vostra mente, e dunque padroni della vostra vita. Con ‘divenire padroni,’ certamente non intendo una disciplina che reprime in voi ogni cosa, negativa o positiva. Sfortunatamente, questo concetto è spesso mal compreso ed erroneamente praticato. Noi dovremo fare attenzione a non cadere nello stesso errore. Il controllo del pensiero può essere padroneggiato senza rigidità e repressione. Al contrario, praticato adeguatamente, porterà alla consapevolezza di ciò che ha bisogno di emergere in superficie. Molti movimenti odierni insegnano a controllare il pensiero tramite la repressione. Come ho detto spesso, questo non è necessario ed è anzi molto dannoso. Si deve permettere alle vostre emozioni di emergere in modo da poterle osservare e valutare.

  16. La comprensione e il controllo del processo del pensiero è un importantissimo aspetto della maturazione della personalità. Senza tale comprensione la vostra parte migliore non può esprimersi pienamente. Nella prossima stagione, tenterò di insegnarvi tutto questo in modo dettagliato. Nel frattempo vi darò qualcosa da meditare, in maniera che possiate prepararvi durante l’estate.

  17. Come sempre, il primo passo è riconoscere che cosa non va. Individuate i pensieri che non riuscite a controllare, la forza che hanno su di voi, il loro significato, oppure la mancanza di significato.

  18. Il processo del pensiero avviene anche su diversi livelli. In generale, possiamo distinguere tra pensieri in primo piano e quelli di sfondo. Entrambi presentano molte suddivisioni e molti strati. Osservandovi e concentrandovi adeguatamente, imparerete gradualmente a divenire consapevoli di questi vari strati – e questo vi aiuterà in più di un modo.

  19. Il pensiero in primo piano è volontario, quello di sfondo è involontario. Sentirete la verità di quello che vi dico quando imparerete ad osservarvi in modo giusto. Il pensiero in primo piano, cioè quello volontario, è sempre chiaro e conciso fintanto che rimane in primo piano e non scivola inavvertitamente sullo sfondo. Quando pensate a qualcosa – che si tratti o meno di qualcosa di costruttivo – fintanto che non lo perdete di vista è pensiero in primo piano. Quando vi rilassate e osservate il processo del vostro pensiero, comincerete presto a notare l’importanza dei pensieri di sfondo. Il pensiero di sfondo giunge non richiesto; è disorganizzato e nella sostanza non costruttivo.

  20. Noterete anche che il materiale afferente al pensiero di sfondo consiste principalmente dei seguenti elementi:

  21. (1) Sintomi di emozioni disturbate e di conflitti interiori che non esprimono mai il conflitto stesso. Se i sintomi vengono analizzati e adeguatamente compresi, essi potrebbero evidenziare il nucleo del conflitto. Per fare questo, i vaghi e involontari pensieri di sfondo devono essere trasformati in pensieri in primo piano.

  22. (2) Rivivrete, a sprazzi e a frammenti, eventi, conversazioni o impressioni. Se questi non appartengono alla prima categoria, sono completamente privi di significato. La vostra mente ha registrato certe impressioni e le ripete automaticamente come ruote che girano. Fintanto che questi pensieri rimangono sullo sfondo e li coltivate senza vera consapevolezza, non potete distinguere ciò che è importante da ciò che è completamente inutile. La ripetizione delle impressioni può essere importante non solo in quanto sintomo di un conflitto, ma anche perché un’impressione costruttiva può aggiungere qualcosa alla vostra vita, alla vostra persona, al vostro sé interiore. Solo quando queste impressioni e pensieri vengono osservati in modo consapevole, potete ricavarne un beneficio. In altre parole, dovete portare in primo piano i pensieri di sfondo. I pensieri ripetitivi stereotipati che si ripetono nella vostra mente, sono quasi sempre solo materiale di rifiuto da eliminare.

  23. (3) Fantasticare. Rientrano in questa voce alcune sottocategorie. Potere riudire nella vostra mente una conversazione, ripetendovi come avrebbe potuto essere, come avrebbe dovuto essere, quello che avreste dovuto dire invece di quello che avete effettivamente detto, o costruite l’illusione a occhi aperti di ciò che desiderate che accada in futuro, in modo vago, irrealistico, elusivo e scollegato dai vostri desideri reali, e che non tiene conto degli ostacoli nella vostra anima. Questi pensieri sono completamente inutili, se non vengono portati in primo piano e valutati.

  24. Questo fantasticare, ma anche soprattutto i frammenti di impressioni e le ripetizioni automatiche costituiscono essenzialmente il complesso dei pensieri spontanei. Non sono pensieri continuativi, ma vanno e vengono. Interrompono i vostri pensieri volontari e sono sterili fintanto che sovrastano la vostra volontà e vi impediscono di prendere le redini della vita nelle vostre mani, cosa che otterrete imparando a gestire l’universo dei vostri pensieri. La gestione del pensiero aumenta la consapevolezza ed espande la coscienza. Invece di proibirvi di pensare, fate l’opposto: portate i pensieri che si trovano sullo sfondo in primo piano. Imparate innanzitutto a valutare il contenuto di questi vaghi pensieri sullo sfondo, e se scoprite che sono insignificanti, imparate a scartarli. Con questo processo raccoglierete altro materiale riguardante i vostri conflitti inconsci ed esso vi insegnerà a controllare la vostra mente in maniera sana e costruttiva.

  25. Inoltre, questo esercizio libererà in voi parecchia energia che in passato veniva usata dai pensieri di sfondo. Non avete idea di quanta energia mentale ed emotiva – e in definitiva, fisica – essi consumino.

  26. È necessaria una certa pratica e concentrazione per imparare prima di tutto l’osservazione e successivamente, il controllo del processo del pensiero. Non c’è bisogno che vi sforziate negli esercizi, e nemmeno che vi impiegate molto tempo. Ma un certo sforzo è tuttavia necessario.

  27. Nel divenire dei maestri nel processo del vostro pensiero, imparando a trasformare i pensieri di sfondo in pensieri di primo piano e verificandone l’importanza, non solo libererete una grande forza interiore, ma espanderete in generale la vostra coscienza e la vostra consapevolezza. Diverrete sempre più consapevoli di voi stessi – della vostra situazione interiore, come pure di tutta la vostra persona e della vita – più consapevoli e attenti agli altri intorno a voi; alla vita, alla natura, alle cose. Sarete in grado di concentrarvi su quei pensieri e occupazioni che volontariamente sceglierete di avere, senza essere disturbati dall’inutile, fluttuante materiale mentale senza importanza, che serve solo ad abbassare la consapevolezza di sé e interferisce con la concentrazione su ciò che state facendo.

  28. I pensieri involontari di sfondo vi rendono schiavi invece che padroni. I disturbi emotivi e psichici vi tolgono il controllo sulla vostra vita, e per di più voi divenite preda di questi pensieri di sfondo involontari. Vi è naturalmente, un collegamento tra i due, che esamineremo più tardi.

  29. I pensieri involontari di sfondo vi disturbano continuamente e vi interrompono. Anche se hanno senso, non ne otterrete nessun beneficio finché non imparerete a trasformarli in pensieri in primo piano, finché non ne diverrete davvero consapevoli. Essi vi assillano ogni volta che non siete profondamente coinvolti in una attività. I pensieri di fondo sono deboli, proprio in quanto non ne siete consapevoli, ma sono forti, proprio in quanto hanno molto più potere dei pensieri in primo piano, solo apparentemente più forti. Imparando ad osservare questo processo mentale, scoprirete come questi “più deboli” pensieri di sfondo vi afferrano furtivamente spesso, diciamo così. All’inizio siete del tutto ignari di essere stati deviati dal pensare ciò che volevate pensare. All’improvviso vi ritrovate coinvolti in pensieri di sfondo che solo ora potete cominciare a valutare. Quando dite che la vostra mente sta vagando, a malapena vi rendete conto del significato di quest’affermazione e dell’effetto che hanno queste “divagazioni”.

  30. I pensieri di sfondo sono ciò che rende la concentrazione così difficile e sono dunque responsabili della vostra difficoltà a focalizzare l’attenzione su una cosa specifica. È a causa loro se vanno perduti così tanto tempo, energia e sforzo. Ogni volta che il vostro tempo, energia e sforzo non vengono utilizzati in pensieri od occupazioni costruttive, dovreste lasciare la mente libera di rilassarsi. La forma migliore di rilassamento si ottiene quando alla mente viene data la possibilità di calmarsi profondamente. Il materiale mentale di sfondo rende questo impossibile. Disperde la mente in molte direzioni, esaurendola senza che neanche ve ne accorgiate.

  31. Questo disordine e disorganizzazione è universale, tranne alcune eccezioni. E, sfortunatamente, in questi casi eccezionali le persone hanno imparato a controllare il loro processo mentale a spese della consapevolezza emotiva, cosicché non vi è un vero beneficio. Il nostro obiettivo sarà quello di combinare i due fattori, in modo tale che l’uno venga supportato dall’altro, invece che ostacolato.

  32. Lo scopo del sentiero non è solo quello di rendere forte, libera e sana la natura umana, lì dove è malata; siamo interessati al dispiegamento e allo sviluppo di tutta la personalità nel suo complesso. Così, nella stagione che si prospetta, ci concentreremo su questi tre approcci fondamentali:

  33. (1) Continuare a trovare e a dissolvere le vostre immagini, i malintesi e le distorsioni.

  34. (2) Individuare le vostre forze creative, le qualità e attività represse, e dispiegare la vostra natura, per come dovrebbe funzionare nel vostro caso specifico.

  35. (3) Comprendere e imparare gradualmente a controllare il processo del pensiero.

  36. Questi tre approcci interagiranno e si sovrapporranno sotto molti aspetti. Scoprire come si legano e si connettono è parte del lavoro ed è della massima importanza.

  37. Vorrei proporvi un esercizio per quest’estate, con cui iniziare a preparare il lavoro che faremo insieme successivamente. Mettetevi seduti per cinque minuti, non di più, due volte al giorno, quando vi fa più comodo. Scegliete un orario e un luogo in cui sapete che non sarete disturbati e che non dovete temere interruzioni. Sedetevi comodamente, ma non sdraiatevi. Calmatevi totalmente. Rilassatevi completamente, senza esercitare nessuna forza, tensione o pressione. Cominciate a seguire i movimenti addominali del respiro mentre respirate tranquillamente: su e giù, su e giù. Oppure, se vi risulta più facile, immaginate un punto tra i vostri occhi. Presto la vostra mente sarà disturbata da processi indesiderati del pensiero di sfondo. Siate pronti a captarli. Aspettateveli, osservateli con calma. Se in quel momento non saranno pressanti – se così fosse indicherebbe un disturbo nella mente – lasciateli andare con tranquillità, senza spazientirvi con voi stessi. Riprendete il compito di seguire i movimenti addominali del vostro respiro o di concentravi nel punto immaginario tra i due occhi, rimanendo sempre pronti a prendere coscienza di quale sia la vera natura dei pensieri di sfondo, quando si presenteranno. È sufficiente osservarli nel momento in cui appaiono, allo scopo di prendere coscienza del meccanismo di questo processo mentale. A quel punto vi renderete conto che siete vittima di questi pensieri. Questa consapevolezza vi porterà più vicini alla meta. All’inizio vi sembrerà impossibile pensare solamente ai vostri movimenti respiratori, perché dei frammenti di pensieri indesiderati faranno continuamente irruzione. La maggior parte del tempo saranno così potenti che non vi accorgerete neppure che siete voi stessi ad abbandonarvi ad essi. Vi accorgerete di loro solo dopo un certo tempo. Ogni qualvolta lo fate, cercate di ricordarvi a che cosa vi hanno fatto pensare questi pensieri. Di qualunque cosa possa essersi trattato, ditevi: “Stavo pensando a questo o quell’altro.” Già questo è un modo per divenire più consapevoli di voi stessi. A quel punto potete continuare con la vostra concentrazione e rimandare ad un momento successivo l’analisi di tali pensieri, o potete farlo subito, se ne sentite il bisogno, e riprendere l’esercizio di concentrazione un’altra volta.

  38. Se perseverate con fiducia, alla fine giungerete al punto in cui diverrete l’osservatore dei vostri pensieri. Starete ad osservare, diciamo così, alla soglia del vostro processo mentale. Comincerete a sentire che cosa sia la vera calma. I vostri pensieri ed emozioni si fermeranno, sia pure per un momento. Continuando ad esercitarvi, imparerete a prolungare questi tempi. Più li prolungate, più vi sentirete riposati dopo questi periodi. E ne otterrete molti altri vantaggi: durante il giorno, vi abituerete ad osservare i vostri pensieri di sfondo nel corso di certe attività che non richiedono la vostra totale attenzione. A tutti i livelli, diventerete sempre più consapevoli.

  39. Quando eseguite questo esercizio, fatelo con un animo molto rilassato, e allo stesso tempo cercate di usare la vostra calma volontà interiore. La cosa più importante è di non sentirsi frustrati quando non avete successo, quando vi ritrovate coinvolti in pensieri di sfondo indesiderati. Usate piuttosto l’esperienza acquisita per comprendere ciò che sto cercando di spiegarvi. Un tale approccio sarà estremamente salutare, vi aprirà a nuove prospettive e vi condurrà al nostro passo successivo. Se di tanto in tanto trovate impossibile concentrarvi in questa maniera, perché i vostri pensieri ritornano sempre a qualcosa di particolare, questo sarà il segno che questo qualcosa dovrebbe essere indagato, e che contiene un seme di uno dei vostri conflitti. Se questo è il caso, non sarete capaci di calmarvi fino a quando non avrete trovato una certa chiarezza. Ricordate, per questo esercizio è indispensabile la calma!

  40. Anche un piccolo successo in questo esercizio porterà notevoli miglioramenti sotto molti aspetti. Oltre ai benefici che ho menzionato sopra, oltre alla capacità di discriminare tra i vostri pensieri in primo piano e quelli sullo sfondo, otterrete altri benefici come per esempio una generale capacità di discriminazione; un’aumentata vitalità interiore ed esteriore; una memoria migliore; pensieri più chiari e più forti; e come ultimo, ma non meno importante, la maggiore capacità di far funzionare la vostra volontà interiore. Quest’ultima è necessaria per seguire e imparare ciò di cui stiamo discutendo. A sua volta, la vostra volontà interiore è destinata a funzionare sempre meglio nella misura in cui imparate a concentrarvi. Imparerete a dirigere il processo del pensiero e a calmare la mente, mentre i pensieri di sfondo pian piano diminuiranno.

  41. La consapevolezza e il controllo dei pensieri di sfondo, la comprensione di tutto il processo del pensiero nei suoi vari livelli sono molto più importante di quanto vi possiate immaginare adesso. Separare questo approccio dai conflitti della vostra psiche è un errore. Si tratta di cose intimamente connesse, il che diventa evidente quando entrambi gli approcci vengono eseguiti correttamente.

  42. La materia dei pensieri di sfondo appare a noi dal mondo spirituale sotto una forma molto caratteristica. È sostanza fluida, ma fluida in senso negativo. Una sorta di spessa, nebbiosa, ostinata massa molto difficile da dissolvere. Qualche volta è più facile dissolvere una rigidità evidente, in quanto una rigidità può essere afferrata. Una fluidità negativa è invece scivolosa, qualcosa simile a una sostanza gelatinosa, o come il mercurio.

  43. Dopo aver fatto qualche passo avanti in questo esercizio e sarete riusciti ad osservare, visualizzate l’ago di una bussola. L’ago della bussola rappresenta i movimenti del vostro pensiero. Osservate l’ago oscillare avanti e indietro. Quanti più pensieri di sfondo arrivano, distraendo la vostra attenzione in tutte le direzioni, in quanto non li controllate, tanto più l’ago oscilla da una direzione all’altra. Quanto più riuscirete a raggiungere una calma interiore e a focalizzare i vostri pensieri su quello che desiderate, tanto più questo ago rimarrà fermo, in posizione, immobile e controllato – controllato non da una strenua disciplina o forza di volontà esterna, ma dalla vostra calma volontà interiore, suscitata dal vostro rilassamento. Quanto più distaccatamente osservate il processo del pensiero involontario, tanto più riuscirete a rimanerne al di sopra.

  44. Sarebbe molto utile, amici miei, se durante i mesi estivi cercaste di prepararvi un po’ per le prossime fasi del nostro lavoro insieme. Cercate di seguire il mio consiglio e di fare questo esercizio. Cercate anche di ripensare ai desideri passati così come ne ho parlato stasera, sia che si tratti di cose importanti oppure di dettagli apparentemente insignificante della vostra vita. Avete rinunciato, a suo tempo, a seguire un impulso positivo, creativo, a causa del fatto – cosa di cui ora siete seriamente convinti – che per voi era sbagliato? Se non lo era, avevate desistito per paura, o perché dipendevate dall’approvazione di altre persone? O questo desiderio era basato, sin dall’inizio, su false motivazioni? Sotto le false motivazioni, ce n’era una molto sana che non riuscivate a vedere a causa della vostra consapevolezza confusa e del senso di colpa circa l’esistenza di queste motivazioni? Avreste avuto il coraggio di seguire il vostro desiderio se non fossero stati presenti queste motivazioni? Avreste a quel punto mantenuto ferma la vostra posizione e sareste rimasti fedeli alla vostra vera personalità? Potete scoprire se il desiderio originale scompare o diminuisce d’importanza in assenza delle false motivazioni? Potete cercare di formulare e rispondere a queste domande e ad altre simili. Come sempre, la parte più difficile è l’inizio. Ciò che dovete innanzitutto trovare non ha bisogno di essere appariscente, una cosa importante della vostra vita come la scelta della professione e un’attività principale. Può trattarsi di qualcosa di “piccolo” e poco evidente, difficile da mettere in luce, perché apparentemente insignificante, ma altrettanto importante da scoprire, poiché è invariabilmente una parte del tutto. La sua scoperta dovrà condurvi a qualcosa di vitale nella vostra vita interiore ed esterna.

  45. Facendo questo, e cercando di sentire la differenza tra i processi di pensiero volontari e quelli involontari, potete prepararvi molto bene al lavoro che vi attende in autunno.

  46. Ora, ci sono domande?

  47. DOMANDA: Nel mio lavoro fatto finora, ho scoperto che non ho portato avanti un desiderio per paura. Ho rinunciato. Ma se ora osservo la stessa questione da un nuovo punto di vista, non riesco ad immaginarla come un’esperienza gioiosa. Sarà sempre dolorosa.

  48. RISPOSTA: Non necessariamente. Come ho detto prima, spesso i motivi interiori si sovrappongono e si influenzano. Dovrai innanzitutto stabilire se questo desiderio era basato su false motivazioni, o se queste motivazioni coprivano semplicemente la forma di auto-espressione che meglio si addiceva alla tua personalità individuale. In entrambi i casi, se l’approccio è quello corretto, questo processo non ha bisogno di essere doloroso. Anche se ti dovessi accorgere che sarebbe stato giusto per te realizzare il tuo desiderio, l’aspetto negativo della tua anima rimane comunque di ostacolo. Per cui, a questo riguardo, non cambia nulla rispetto all’approccio che abbiamo usato finora. Sarà più o meno doloroso. D’altro canto, la scoperta della repressione di aspetti sani – che è sempre basata sulla paura e la dipendenza – può mostrarti una nuova strada che potrebbe essere estremamente soddisfacente ed appagante.

  49. In molti casi, quello che l’individuo vuole non è quello che veramente vuole, ma quello che pensa di volere. Quando questo accade è sempre a causa di tendenze e reazioni non sane.

  50. Quando vi confrontate con quella parte ancora immatura della vostra natura, con le vostre deviazioni e il mondo spettrale delle vostre illusioni, ed esprimete tutto ciò in concetti reali, il sapore è certamente più doloroso che non l’affrontare qualcosa che avete represso perché vi sentivate in colpa e ve ne vergognavate. Reprimere qualcosa è naturalmente dovuto a falsi motivi. Tuttavia, ora sentirete una grande gioia e sollievo nel liberare in voi qualcosa di estremamente creativo, che vi porterà a realizzare la vostra personalità individuale.

  51. Miei carissimi amici, lasciate che stasera vi dia delle benedizioni molto speciali. Una meravigliosa energia divina è intorno a voi. Aprite il vostro cuore, la vostra anima e la vostra volontà interiore, in modo da poterla accogliere. Lasciate che vi avvolga, che vi permei, che lavori per voi e con voi per potervi aiutare ad esprimere il meglio della vostra personalità e di tutto ciò che ancora rimane celato, latente, ma che aspetta solo di emergere. Lasciate che questa energia divina vi aiuti a rimuovere i vostri ostacoli così che il vostro spirito divino possa davvero sbocciare e manifestarsi.

  52. Con questo, miei carissimi amici, mi ritiro, ma vi sarò sempre accanto. Seguite la vostra strada nella pace divina, nella gioia che tutti voi siete creature divine, con tantissimi meravigliosi talenti che chiedono a gran voce di manifestarsi. Siate in pace, miei carissimi fratelli, siate in Dio!

Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 68 - Suppression of Positive and Creative Tendencies - Thought Processes
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