Lez. 62 - Uomo e donna
Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
1 aprile 1960
Traduzione in italiano di Simona Fossa
Revisione non ancora effettuata
Edizione Giugno 2016
- Saluti, amici miei carissimi. Questa sera è benedetta; benedizioni a ciascuno di voi.
- Inizialmente, lo spirito primigenio era un’unità di maschio e femmina. Quando l’evoluzione di tutti gli spiriti caduti arriverà a completamento, maschio e femmina torneranno ad essere un’unità. Uno degli effetti collaterali della Caduta fu che l’essere primigenio si frammentò, separandosi; l’ho detto diverse volte in passato. Più bassa era l’evoluzione delle entità coinvolte nella caduta, e più gli esseri originari si ritrovano ora frammentati in un numero maggiore di parti separate. L’evoluzione dell’umanità ha raggiunto uno stadio in cui la separazione è duale e si manifesta nell’esistenza dei due sessi: uomo e donna.
- Lo scopo dell’evoluzione è trovare la strada per il ritorno all’unità originaria, alla riunificazione. Sul piano terreno, un aspetto particolare dell’evoluzione è l’unione tra uomo e donna. L’accoppiamento tra i sessi ha dunque un significato più profondo della semplice procreazione. Nella relazione tra i due sessi si possono superare tante cose, e si può imparare davvero tanto; l’evoluzione può procedere in maniera molto migliore che in qualunque altro modo – e la meta finale è sempre l’amore! Ma la relazione tra i sessi presenta anche più ostacoli e attriti di qualsiasi altra relazione perché le emozioni personali ne sono maggiormente coinvolte. Di conseguenza, rispetto ad altre relazioni umane, mancano di gran lunga obiettività e distacco. Quindi, da un lato il matrimonio è la più difficile fra tutte le relazioni, mentre dall’altro è la più fruttuosa, la più importante e la più benedetta.
- Da quando la razza umana apparve sulla terra, sono sempre sorte certe idee sbagliate e immagini di massa riguardanti la relazione uomo-donna. Superficialmente sembra esserci una grande differenza tra uomo e donna; in realtà la differenza non è affatto grande come pensate. Ogni uomo porta nella sua anima il lato femminile della sua natura, così come ogni donna porta in sé il lato maschile. È come se queste contenessero il fac-simile o l’impronta della loro metà che vive da qualche parte nell’universo. Tuttavia, questa impronta non è una mera riproduzione; è una parte viva e reale della natura della personalità di ciascuno. Quella parte nascosta è qualcosa di simile all’altra faccia della moneta. Ora, non dovete immaginare che il lato maschile nella femmina e quello femminile nel maschio siano perfettamente invisibili mentre l’altra metà è in evidenza. Figurateveli come un disco che si inclina occasionalmente ora più da una parte, ora più dall’altra e sarete più vicini alla verità.
- L’impronta vivente dell’altra metà presente in ogni anima spiega il continuo desiderio e la ricerca di unione, di compagnia e di amore verso l’altro sesso. È anche l’origine del desiderio sessuale in quanto tale. L’impronta vivente dell’altra metà spiega anche le presunte tendenze maschili nella femmina e femminili nel maschio. Più flessibile è il disco, più si manifestano le tendenze opposte; più è rigido, tanto meno si manifestano. Tuttavia, questo non significa che quelle tendenze non esistano. Più l’anima è sana, meno viene influenzata dalle immagini di massa, e tanto più, quindi, le sue qualità opposte si dispiegheranno in modo sano e costruttivo, armonizzandosi anziché entrare in conflitto con le tendenze tipicamente accettate del sesso in questione.
- Una delle immagini di massa che vengono più ostinatamente mantenute riguarda la mascolinità e la femminilità. Si pensa che l’uomo sia forte e la donna debole; che l’uomo sia intellettuale e creativo, e la donna meno intelligente e più emotiva dell’uomo. Si ritiene anche che l’uomo non sia intuitivo e sensibile, mentre la donna sì. E che l’uomo sia attivo, e la donna passiva. Questi concetti, e molte altre variazioni, esistono fin dagli albori dell’umanità. In certe culture ci sono state epoche in cui l’ago della bilancia si spostò molto verso l’estremo opposto, come per certi versi accade anche oggi, ma tutti gli estremi si originano dalla ribellione e dai malintesi, e sono quindi parimenti falsi e distorti, e vi riportano indietro alla vecchia alternativa contro cui ci si era prima ribellati. È solo una questione di tempo. La verità è che tutte queste tendenze ritenute maschili o femminili esistono in ogni persona, e hanno diritto di esistere. Non sminuiscono la vostra mascolinità o femminilità: piuttosto il contrario.
- In generale, l’effetto di queste immagini di massa è duplice. In primo luogo, uomini e donne reprimono le loro tendenze opposte sentendosi in colpa e inadeguati a causa loro. Inutile dire che questo è estremamente deleterio. In secondo luogo, queste immagini di massa hanno finito per sottolineare eccessivamente le tendenze comunemente accettate per ogni sesso.
- Per secoli e secoli l’uomo ha sviluppato e curato la sua prestanza fisica e la sua forza intellettiva – la sua parte attiva. Al tempo stesso, ha deliberatamente represso e scoraggiato lo sviluppo della sua natura emozionale e intuitiva. La donna ha fatto l’inverso. L’effetto è stato, ed è tuttora, disastroso per l’umanità nel suo complesso. Nella personalità individuale si genera uno stato di squilibrio e disarmonia, al quale si aggiungono un pesante senso di colpa e di inadeguatezza. Nella società, il progresso tecnico e l’eccessiva enfasi sulla scienza e l’intelletto sono il risultato del mondo dell’uomo, con un corrispondente abbandono delle qualità dell’anima, per citare solo un aspetto importante. Guerre, rivoluzioni e cattiva gestione delle ricchezze del pianeta ne sono gli ovvi risultati. Nessuna misura esterna, non importa quanto intelligente, rimedierà alla situazione mondiale finché nelle singole anime non venga stabilito un equilibrio di quelle forze. Non troverete pace e un po’ di giustizia sul piano terreno finché non si capirà che entrambi i lati della personalità umana devono essere ugualmente sviluppati e compresi.
- La donna è stata a lungo costretta a reprimere la sua intelligenza e creatività, che avrebbero potuto essere molto più costruttive se permeate di quella forza intuitiva e di quel lato emozionale che sono le qualità animiche della sua natura. Quando sentiva di avere in sé quelle qualità proibite di intelligenza e creatività, subito le sopprimeva con un senso di colpa. Facendo così salvaguardava se stessa, o così credeva. Temeva che nel riconoscere apertamente di avere quelle qualità avrebbe perduto l’amore dell’uomo. La cosa è continuata per così tanto tempo e in modi talmente grossolani che alla fine si è ribellata. Questa ribellione ha preso il nome di “emancipazione”.
- Dalla ribellione non può venire niente di sano e costruttivo, almeno non nel lungo periodo. Ribellione significa rivoluzione, e rivoluzione è sempre il contrario di evoluzione che è la vera crescita. La vera crescita è un lento sviluppo basato sulla profonda comprensione di sé e del problema in questione. La ribellione o rivoluzione nascondono sempre una rabbia inconfessata contro il sé proiettato nel mondo esterno. Perciò, il cambiamento realizzato dalla rivoluzione, o ribellione, ignora un aspetto assolutamente vitale di sé, e questa inconsapevolezza impedisce una crescita sana.
- L’emancipazione, a parte alcuni aspetti legati ad una vera crescita, si basò in larga misura sulla ribellione; perciò non ha avuto un reale successo. Da allora, gli sforzi della donna per affermare la sua eguaglianza nei confronti dell’uomo hanno di fatto sminuito la sua femminilità, tanto da far sembrare giusta l’immagine di massa. Ma solo apparentemente può sembrare giusta, perché un aspetto estremo, come può essere un’immagine di massa, non è mai una soluzione. L’estremo opposto, essendo il risultato di ribellione e rivoluzione, alla fine ricondurrà alle distorsioni del primo estremo sbagliato. Ribellione e risentimento cessano automaticamente una volta che il personale problema interiore viene completamente compreso.
- Tuttavia, l’intimo messaggio giunto alla donna di quell’epoca storica fu quello di sviluppare quelle sue qualità latenti che aveva erroneamente represso per secoli e secoli. Il fatto è che la donna non comprese adeguatamente il messaggio. Seguì le indicazioni ma, attribuendo al messaggio un senso di ribellione, l’esito finale non fu del tutto positivo. La cosiddetta emancipazione fece spesso della donna un essere meno femminile, anziché renderla ancor più femminile, sviluppando la sua intelligenza, forza, attività e creatività – senza ribellione.
- Qualcosa di analogo accadde all’uomo. Anche lui ricevette un messaggio interiore, che non seguì con lo stesso vigore della donna, avendo meno motivi per farlo. La sua posizione si prestava meglio a soddisfare le richieste del principio di dominio universale proprio dell’aspetto infantile della personalità umana. Ma la corrente cosmica che spazza il piano terreno, che cerca sempre di armonizzare e di ristabilire l’equilibrio, raggiunse anche l’uomo. Egli ne fu coinvolto, ma di malavoglia e senza comprendere di che cosa si trattasse. Per secoli l’uomo si è sviluppato in modo unilaterale, enfatizzando il suo intelletto, la sua intraprendenza e la sua forza fisica, e contrastando la sua natura emozionale e intuitiva. Poiché quest’ultima è un requisito essenziale della vera forza interiore, l’uomo si è indebolito nel nucleo del suo essere. Negando a se stesso ciò che erroneamente ha sempre ritenuto essere femminile e non virile, è divenuto meno uomo anziché più uomo. Oggigiorno lo si può osservare sotto molti aspetti. Si è spesso notato che le donne sono emotivamente più forti degli uomini. C’è del vero in questo, e ve ne ho appena dato la spiegazione.
- Quindi è del tutto corretto dire che l’uomo e la donna si stanno muovendo nella direzione giusta, la direzione dell’armonizzazione, dello sviluppo in entrambi i sessi del lato nascosto e precedentemente negato. Ma questa meta è ancora piuttosto nebulosa, sentita solo vagamente e ancor meno compresa. È una meta che spesso si mescola alle distorsioni personali. Le persone usano spesso le buone intenzioni come schermo per nascondere e alimentare motivi erronei. La donna lo usa spesso per incoraggiare la sua aggressività e ostilità; e l’uomo, la debolezza e la dipendenza. Quando si confondono i motivi sani con quelli distorti, e la persona non se ne rende conto, l’esito è sempre incerto. Lo potete dedurre dal vostro lavoro personale; non c’è differenza in queste tendenze che sono universali.
- L’aumentata omosessualità in entrambi i sessi è un altro aspetto di questa incomprensione, che fraintende il messaggio dell’anima teso a far emergere la natura totale dell’essere per sviluppare anche l’altro suo lato.
- Tutte le correnti sane e forti dell’anima, tutta la condotta interiore ed esteriore che si accordano alle leggi spirituali di amore, verità e giustizia, nell’essenza e nel principio, sono già conosciute dall’umanità. Ad ogni individuo è sempre data l’opportunità di prendere la direzione dello spirito. Egli spesso la segue, ma inizialmente non capisce bene che bisogna prima cercare tutto ciò che interiormente devia dal principio originale. Si percepiscono vagamente le proprie deviazioni interiori e ci si sforza di comportarsi in modo giusto; ma questo non può funzionare. Se si insiste, si cadrà nella ribellione e nella compulsione, non importa quanto corrette possano essere le motivazioni consce. Lo sviluppo si muoverà verso un canale sbagliato, e si risolverà in una mascherata.
- È vero che l’aggressività, la forza ostile e l’attività diminuiscono la femminilità di una donna, ma altrettanto succede quando reprime la sua energia sana, la sua attività e i suoi reali poteri creativi. È vero che in un uomo il carattere morbido, basato sulla sua immatura dipendenza, lo rende debole e quindi meno uomo, ma lo stesso accade se queste reazioni vengono celate sotto una sovrapposta parodia di virilità. Da un altro punto di vista, questo lo indebolisce ancor di più. Lo scopo deve essere il lento dispiegarsi di qualità equilibrate, che in questo periodo sono veramente necessarie, portandole all’armonia con il resto della personalità. Se l’uomo sviluppa quelle qualità che sono generalmente considerate femminili, egli diventerà più uomo, purché non incoraggi la debolezza e la dipendenza. Se la donna sviluppa quelle qualità che sono generalmente considerate maschili, diventerà più donna, purché non creda che le qualità maschili che desidera alimentare siano l’aggressione, l’ostilità e la ribellione.
- Le differenze tra uomo e donna non sono così grandi come credete, nemmeno anatomicamente. Possono essere viste come il negativo fotografico, confrontato al suo positivo. Ciò che appare nero nell’uno, diventa bianco nell’altro, e viceversa.
- Liberarvi da immagini di massa estremizzate e dalle idee sbagliate che, per inciso, sono sempre basate sulle vostre immagini personali, è il solo modo per mettere a fuoco e in armonia tutto l’insieme della vostra natura. Questo soltanto vi metterà in condizione di trovare l’unità su questa Terra, al massimo grado possibile. Solamente questo vi metterà in condizione di avere una fruttuosa relazione con l’altro sesso e di rendere l’avventura del matrimonio significativa e soddisfacente.
- Nella vostra epoca vi vengono offerti molti aiuti e consigli su questo tema. La maggior parte degli aiuti e dei consigli sono piuttosto superficiali, perché le realtà fondamentali vengono ignorate e non prese completamente in considerazione. Quanto più giungerete a comprendere il significato spirituale dell’essere uomo o donna, tanto maggiore sarà la possibilità di capire e quindi risolvere i vostri problemi personali.
- Non stupisce che il matrimonio sia un’avventura tanto difficile e così spesso di poco successo. In realtà, l’unione non può essere raggiunta se ogni partner continua a sviluppare solo un lato di sé, incoraggiando il partner a fare lo stesso; né la si può ottenere quando il lato da esternare e da sviluppare armoniosamente viene usato come un’arma. Sia che quest’arma serva a coprire la debolezza e la dipendenza nell’uomo, o la ribellione e l’aggressività nella donna, i due partner non riescono comunque ad incontrarsi nel vero senso della parola.
- Non è vero che per natura l’uomo sia attivo e la donna passiva, ma entrambi i sessi manifestano differenti aspetti di attività e passività. L’attività della donna dovrebbe ravvivare e rendere vibrante la sua passività, nel vero e giusto senso. L’attività impedirà alla sua passività di stagnare, la manterrà fluida, in perpetuo e fluente movimento, come devono essere tutte le qualità veramente spirituali. Le correnti attive dell’uomo dovrebbero portare la sua passività in primo piano, impedendo alla corrente attiva di diventare troppo aggressiva, smussandola e addolcendola e rallentando l’improvviso e rapido moto della corrente iperattiva. Da un punto di vista generale, a uomini e donne accade la stessa cosa, solo che in essi il lato opposto è, per così dire, capovolto.
- Lo stesso vale per altri aspetti ritenuti maschili o femminili. Mi soffermerò solo brevemente su questo per darvi del materiale su cui riflettere e per spingervi a continuare queste riflessioni da soli. Senza le qualità animiche dell’amore, della gentilezza e dell’intuizione che aprono la strada alla comprensione, l’intelligenza e la ragione non sono nulla e non porteranno a nessun vero risultato in nessuna area. D’altro canto, amore, gentilezza e intuizione, se non sono accese dalla discriminazione, che è il risultato della ragione e dell’intelletto, si perderanno facilmente in canali secondari, divenendo infine distruttive – persino auto-distruttive. Molto di più si potrebbe dire sulla necessità di amalgamare le presunte qualità maschili e femminili. L’una senza l’altra condurrà sempre ad una insana esagerazione, ad uno stallo, ad un risultato che non porterà nulla di buono. Solo insieme formano un tutto armonioso nell’entità individuale, pronte a congiungersi ad un altro individuo in un’unione ideale.
- Per lo sviluppo complessivo in cui si trova oggi l’umanità, il matrimonio è un’impresa molto difficile. In parte ciò è dovuto ai motivi che vi ho appena illustrato, ma anche ai conflitti personali. Ci vorranno centinaia e centinaia di anni prima che l’umanità avrà raggiunto il punto in cui la maggior parte dei matrimoni sarà veramente felice. E comunque, questa è una ragione in più per tentare ora di conoscere l’autentico matrimonio, facendo del proprio meglio – perché da un matrimonio si può imparare moltissimo.
- L’unione tra due persone non può e non dovrebbe essere forzata. Le mie parole non dovrebbero indurre al desiderio di matrimonio, mentre a livello inconscio rimangono blocchi e paure ancora riconosciute e irrisolte. Forzare non è una vera soluzione. Ma durante la vostra evoluzione, indipendentemente dallo stadio in cui vi trovate, potete verificare quali siano le vostre specifiche difficoltà e cercare di tenere a mente come l’influenza di questi malintesi generali e le immagini di massa sostengano e rafforzino le vostre immagini personali e le conclusioni errate. Molte conclusioni errate derivano in parte da immagini di massa fortemente radicate in molti individui. Prendete per esempio l’immagine di massa che l’amore sia pericoloso e rende deboli. Tale concetto inconscio influenzerà negativamente il matrimonio più di quanto non faccia con qualsiasi altra relazione umana.
- Alcune delle cose che vi ho detto sono di per sé molto evidenti e non appaiono nuove. Altre possono essere difficili da capire, ma se usate l’immaginazione per riflettere su questo argomento, intuirete la verità, e questo è già tanto. Sarà molto di più che una mera e piatta comprensione intellettuale.
- Stasera ho toccato questo vasto argomento solo nelle sue linee essenziali, e molti altri aspetti verranno discussi in futuro. Allora vedrete che tutti i dettagli che prenderemo in considerazione più avanti, saranno contenuti nei punti menzionati stasera. Ci limiteremo ad approfondirli e a collegarli tra loro. Chiuderemo il cerchio tra immagini personali e immagini di massa. Questo dovrà anche essere fatto nel vostro lavoro personale. Lasciate che questa lezione sia un primo abbozzo del quadro che completeremo lentamente insieme.
- Sarebbe particolarmente costruttivo dedicare più tempo alle discussioni e alle domande sull’argomento di stasera. Speriamo che le mie parole vi aiutino a partecipare attivamente a tale scambio.
- DOMANDA: Potresti spiegarci che cosa si intende esattamente per unione? Che cosa comporta?
- RISPOSTA: Per quel che riguarda il nostro argomento, il concetto di unione può essere visto su due livelli. Adesso non sto parlando dell’unione con Dio. Nel senso più alto, l’unione è la completa fusione di due esseri che in precedenza si erano divisi. Avviene quando due esseri tornano a formare nuovamente un’unica entità. In questa sfera terrena l’unione tra uomo e donna ha lo stesso fine, e tenta di raggiungerlo in maniera interiore. In rari momenti, questo accade. Ma tutti gli strati di ignoranza e paura presto erigono di nuovo un muro di separazione. Lo scopo dell’evoluzione è quello di distruggere questi muri di separazione, sia che si frappongano tra gli esseri umani e Dio, tra l’umanità, la verità spirituale e la realtà, tra le persone o tra uomo e donna. L’amore è la sola chiave per abbattere il muro; con l’amore, si apre la via alla comprensione. E con la comprensione si può raggiungere l’unione, il sentirsi uno solo. Ma l’amore non può essere forzato. L’amore si può raggiungere solo rimuovendo tutti i blocchi e gli errori presenti nell’anima umana. Il senso d’importanza e di preoccupazione egocentrica rappresentano proprio l’opposto dell’amore. Ma prima che il piccolo io possa essere rimosso, deve essere riconosciuto in tutte le sue sfaccettature; gli si deve permettere di emergere alla superficie. Allora, e solo allora, può crescere la vera personalità, che non necessita più di ciò di cui sembrava aver bisogno il piccolo io. A quel punto, l’amore può divampare davvero, portando all’unione.
- Questo vale per tutte le relazioni umane. Nel matrimonio, l’amore tra due persone rende più facile raggiungere l’unione rispetto ad altre relazioni, quali ad esempio, l’amicizia. È più facile perché il matrimonio è nutrito dall’eros e dall’impulso sessuale. Senza questi elementi, il senso di separazione è più difficile da superare, e i contrasti non possono essere così facilmente appianati come si fa in presenza dell’eros che fa da ponte all’amore [Vedi Lez. n° 44 Le forze dell’amore, dell’eros e del sesso - ndt]. D’altra parte, in una relazione più superficiale si ha meno occasioni di creare attriti, ed è quindi più facile da portare avanti. Possiamo riassumere dicendo che il matrimonio sarebbe praticamente impossibile per la razza umana se non fosse sostenuto dall’eros e dall’impulso sessuale. Mantenere vive queste forze nei confronti del partner è quindi di per sé un obbiettivo nel matrimonio. In parole più semplici, l’unione significa incontrare l’altra persona su quanti più livelli possibili. Questo implica molto più della semplice comprensione dell’altro, molto più dell’essere in sintonia reciproca. È un mescolarsi delle nature fisiche, mentali, emozionali e spirituali della coppia. La cosa può riuscire solo se entrambi ne hanno la volontà e la comprensione.
- Ciò che vale per tutte le relazioni umane, vale certamente ancor di più per il matrimonio. Ogni attrito e incomprensione, non importa quanto l’altro sia palesemente in errore, indica che c’è qualcosa di distorto o inconsapevole nel sé. Nel matrimonio ideale se ne terrebbe sempre conto, ed entrambi i partner sarebbero alla ricerca di questo elemento in loro stessi. Scoprirebbero così che l’altro a volte ha reagito, forse con troppa veemenza, a quella piccola parte di sé un po’ offuscata, diciamo. Il lato disarmonico di un partner reagisce automaticamente al lato disarmonico dell’altro. I due lati disarmonici non sono sempre ugualmente forti, ma questo non conta. Se nel matrimonio si potesse trovare questa chiave, si potrebbe raggiungere una reale sintonia, che sarebbe di incentivo ad un’ulteriore evoluzione di sé e, allo stesso tempo, fornirebbe nuove chiavi di sintonia reciproca. La vera unione si realizza in questo modo.
- DOMANDA: Alcuni di noi hanno discusso del perché sia così difficile per gli uomini comunicare quando tra i partner c’è un problema emozionale. Le donne cercano di parlarne ma gli uomini evadono l’argomento. È perché si vergognano del loro lato emotivo?
- RISPOSTA: Sì, questa è una delle ragioni. C’è sicuramente un nesso. L’uomo evita le emozioni; ne ha timore, in parte a causa del malinteso piuttosto frequente che ho menzionato prima, vale a dire che le emozioni sono pericolose e se proprio non si possono evitare, vanno in qualche modo tenute nascoste, almeno quando creano effetti negativi. Le incomprensioni sono risultati negativi, quindi ricordano all’uomo la sua errata conclusione secondo cui le emozioni si devono tenere nascoste. Ma sono anche dovute a immagini di massa che affermano che intavolare una discussione intellettuale con una donna, che si ritiene essere inferiore a lui, vada a scapito della sua dignità. Preferisce discutere di argomenti neutri, ma quando entrano in scena sensi di colpa e inadeguatezze, cosa inevitabile quando si è in disaccordo o si litiga, l’uomo teme di non riuscire a fronteggiare la donna, mettendo di conseguenza a repentaglio la sua mascolinità. Poiché è nella natura della donna soffermarsi su argomenti emotivi e su qualsiasi cosa che sia di carattere personale, è meglio preparata, abituata, e spesso più versata a far questo rispetto all’uomo. Quindi l’uomo teme di uscirne sconfitto. Gli sembra di perdere non soltanto la discussione, ma anche una parte della sua dignità maschile. Proprio perché ha trascurato di rafforzare la sua natura emotiva, si sente impaurito e colpevole per la debolezza che avverte in se stesso.
- Dal canto suo, la donna può reprimere e celare la sua aggressività, l’ostilità e il risentimento per l’uomo, dietro la facciata di una discussione ragionevole, il cui scopo cosciente sarebbe quello di appianare le divergenze. È del tutto possibile che il movente positivo sia più forte rispetto a quello negativo appena menzionato, ma quello negativo sarà sufficiente a influenzare il corrispondente livello subconscio dell’uomo. Questo lo farà reagire in maniera assolutamente negativa a qualcosa che, almeno nella mente conscia della donna, era inteso come qualcosa di costruttivo.
- DOMANDA: Ma dato che questo genere di discussioni è quasi un ostacolo all’unione, potresti forse consigliarci su come affrontare la questione?
- RISPOSTA: Non forzatela. Il modo per affrontarla non sta certo nel cercare di convincere l’altro. Lo sviluppo e la soluzione dei problemi possono raramente avvenire in tal modo, quanto piuttosto cercando tutto ciò che in voi stessi attrae una risposta negativa. Su questo sentiero, avete già avuto esperienze del genere, anche se l’errore palese veniva dall’altra parte, anche se non avete mai ritenuto che in voi ci fosse qualcosa fuori posto, malgrado le vostre razionalizzazioni fossero le più vere e convincenti. Quanto più spesso riuscirete a riconoscere queste cose, tanto più vicini sarete alla soluzione di tutti i vostri problemi sia interni che esterni. Se scoprite quali sono le vostre emozioni nascoste, capirete perché altri rispondono negativamente a qualcosa che, secondo voi, conteneva solo le migliori intenzioni. Quanto ho detto prima su questo punto riguardo al matrimonio, si applica a tutte le occasioni e a tutte le circostanze.
- DOMANDA: Devo dedurne che una donna dovrebbe mostrare segni di debolezza per rendere l’uomo più forte?
- RISPOSTA: No. Proprio il contrario. Quando rileggerete questa lezione, vedrete che non ci si riferisce a questo. La donna dovrebbe mostrare la sua vera forza, senza esserne spaventata. A quel punto sarà in grado di usarla costruttivamente anziché cercare ossessivamente di nasconderla, o usarla distruttivamente in una ribellione interiore che non viene del tutto compresa. Solo in questo modo può anche aiutare l’uomo a sprigionare la sua reale forza. Se si rendesse più debole per diplomazia o per adulazione, sarebbe una reazione forzata e falsa. Niente che sia manipolatorio e non genuino potrà mai essere veramente benefico. Finirebbe solo per influenzare quel livello insano, artefatto e ugualmente falso dell’uomo.
- DOMANDA: Ma se, per vigliaccheria, un uomo non comunica con una donna, quale caratteristica della donna suscita tale comportamento?
- RISPOSTA: Non si può generalizzare. Potrebbe essere una tra moltissime alternative. Non si può mai fare un’affermazione del genere. Potrebbe essere dannosissima e fuorviante, e la si può individuare solo mediante un lavoro individuale. Potrebbe corrispondere forse ad un’iperattività della donna, un’attività mal incanalata che non poté svilupparsi liberamente. Nella donna in questione, potrebbe anche corrispondere ad un diverso genere di vigliaccheria, ma ad un altro livello. Potrebbe trattarsi non di un unico fattore ma di tutta una serie di elementi combinati tra loro.
- DOMANDA: Per quale ragione abbiamo due tipi di ormoni?
- RISPOSTA: Gli ormoni maschili e femminili sono un aspetto fisico di tutto questo problema. In realtà, entrambi gli ormoni sono presenti in entrambi i sessi. Una donna non può vivere senza gli ormoni maschili né un uomo senza quelli femminili. Questa manifestazione fisica è una prova che tutti e due gli aspetti coesistono in ambedue i sessi. Ne rappresentano il simbolo esteriore. È solo una questione di corretto equilibrio e di distribuzione.
- Potrei aggiungere che per lungo tempo fu generale convinzione che nella vita solo la donna attraversasse determinati cicli: quelli mestruali e la menopausa. Anche l’uomo incorre in cicli simili, solo che non si manifestano allo stesso modo. Quando l’essere umano approfondirà questa tematica, questi cicli e i principi secondo cui operano, essi verranno individuati anche nell’uomo. Per individuarli, il progresso psicologico dovrà tenersi al passo con quello spirituale e metafisico. Allora ogni uomo sarà in grado di trovare il suo ciclo specifico, che opera in modo diverso per ogni individuo, piuttosto che secondo leggi biologiche fisse come nella donna. Si tratterà di una scoperta molto utile. Il ciclo dell’uomo muta a seconda dell’individuo. Lo si potrebbe paragonare ai principi di una carta astrologica che venga stilata per ogni singola persona. In tal senso, il ciclo individuale di ogni uomo è simile ad un oroscopo e nella vita il suo ritmo riveste un grande significato.
- Allo stesso tempo, non è solo la donna a donare la vita. La donna fa nascere fisicamente, mentre l’uomo può donare la vita animica, per così dire. Le stesse leggi che governano la nascita fisica valgono anche per la nascita spirituale. A seconda della salute dell’anima [paterna], vi saranno nascite sane o aborti.
- DOMANDA: Che cosa si intende esattamente dicendo che l’uomo dà la vita in senso spirituale?
- RISPOSTA: L’uomo, nell’ambito del suo sé creativo, può dare origine a idee belle e costruttive che possono diventare utili e fruibili in tutti i regni, non soltanto in quello fisico. Idee e pensieri sono vivi. Avete ascoltato spesso queste parole, ma le prendete ancora come frasi fatte. In realtà il processo della nascita di un’idea ha luogo secondo gli stessi principi della nascita fisica.
- Dal momento che anche la donna è creativa, anche lei può dare la vita spirituale – e lo fa. Solamente il lato femminile della natura di un’entità è in grado di dare la vita. Nella donna, il lato femminile è soprattutto rivolto al lato esterno del “disco”, in modo da poter manifestare la nascita fisica. Tuttavia, questo non le impedisce di dare la vita in senso mentale e spirituale quando quella faccia del disco può rivolgersi all’interno. L’uomo, da parte sua, ha il lato femminile, che dà la vita, sempre rivolto all’interno. È quasi impossibile trovare le parole adatte a spiegarvi queste cose, ma questa informazione può aprirvi a nuove prospettive per ampliare la vostra comprensione e percezione, anche se le mie parole sono limitate e possono spesso sembrare troppo semplicistiche.
- Mi ritirerò di nuovo, miei carissimi, inviando benedizioni e amore, dando luce e forza a ciascuno di voi: per coloro che sono qui e per quelli che sono lontani e leggono le mie parole. Continuate sul vostro sentiero ed esso si rivelerà sempre più liberatorio. Vi libererà dalla vostra prigione auto-inflitta. Siate in pace, siate in Dio.
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