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Lez. 60 - L'abisso dell'illusione - libertà e responsabilità di sé

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
4 marzo 1960

Traduzione in italiano di Simona Fossa
Revisione non ancora effettuata
Edizione Giugno 2016

  1. Saluti, miei carissimi amici. Sia benedetta questa serata, benedizioni a tutti voi.

  2. Sapete bene, amici, che i pensieri, i sentimenti, gli atteggiamenti e le convinzioni creano forme – forme che sono altrettanto reali della vostra materia terrestre. Più una convinzione è forte e profonda, più queste forme sono durevoli e consistenti. Esse esistono nella vostra anima e, allo stesso tempo, nel mondo dello spirito. Se coltivate atteggiamenti, opinioni, convinzioni ed emozioni veritiere, quelle forme prenderanno vita in un mondo di luce e genereranno e porteranno nella vostra anima, felicità, armonia, e quel che voi definireste fortuna. Le forme animiche basate sulla verità sono fatte di una sostanza che resiste indefinitamente; non si dissolveranno mai, né potranno mai essere distrutte.

  3. Le convinzioni e le emozioni illusorie o irreali hanno la caratteristica opposta. Possono avere una certa durata, ma questa è limitata all’arco di tempo in cui quegli atteggiamenti prevalgono nella personalità. Più quei pensieri, emozioni e atteggiamenti sono radicati, tanto maggiore è il loro impatto e tanto più consistente la loro la forma.

  4. A volte ho descritto il sentiero che state intraprendendo, descrivendolo con panorami simili a quelli che vi sono familiari sulla Terra. Ci sono arbusti e boschetti, strette sporgenze e dirupi. A volte il viaggio è accidentato e monotono, la via ripida e sassosa. Altre volte vi ritrovate su un prato di riposo e di luce, fino a quando non sarete pronti ad affrontare la successiva difficoltà. Tutto questo non è solo simbolico. Quelle forme esistono veramente. Esse risultano dai vostri atteggiamenti e convinzioni interiori, dai pensieri e dalle emozioni. Molti di essi creano ostacoli attraverso i quali dovete aprirvi la strada a tentoni.

  5. Più quegli atteggiamenti, convinzioni e conclusioni distorte sono inconsci, maggiore è il loro potere. Questo è logico, in quanto tutto ciò che è fuori, alla luce della consapevolezza cosciente, se è distorto, può venire corretto; può essere sottoposto a verifica e reso quindi più flessibile e suscettibile di cambiamento. Nella vita quotidiana, potete trovarvi a vivere degli eventi capaci di modificare una vostra convinzione cosciente. Tuttavia, se siete inconsapevoli di una convinzione o di un atteggiamento, poiché non sono visibili, non potete riesaminarli, e quindi modificarli: essi rimangono rigidi e, quanto più una forma è rigida, tanto più è resistente la sua sostanza. Se questo accade con una forma creata dall’irrealtà, capirete facilmente che essa rappresenterà un tremendo ostacolo nella vostra vita.

  6. Se solo poteste comprendere come tutti i pensieri ed emozioni sono forme tangibili, oggetti e cose, comprendereste meglio perché è così importante far emergere il vostro inconscio e osservare ciò che esso contiene. Quelle forme variano in sostanza, forza e foggia a seconda di ciò che rappresentano, di quanto forti sono le convinzioni e a ciò che ad esse è associato. Questo, a sua volta, dipende dal carattere e dal temperamento della persona.

  7. Ora vorrei parlare di una comune forma animica che, a vari livelli, esiste in ogni essere umano. La chiamerò l’“abisso dell’illusione”. C’è un abisso in ognuno di voi. Questo abisso è del tutto irreale, eppure vi appare assolutamente reale finché non intraprendete i passi necessari a scoprirne il carattere illusorio.

  8. Quando non riuscite a rinunciare alla volontà dell’io – il che non significa necessariamente che vogliate qualcosa di cattivo o dannoso – o quando non riuscite ad accettare le imperfezioni di questo mondo, il che significa che non potete ottenere che la vita e le persone si comportino come vorreste voi – anche se potreste volere la cosa giusta – voi avete la sensazione di essere caduti in un abisso. Forse non avete mai tradotto le vostre emozioni in questi termini. Eppure, se analizzate i vostri sentimenti, vedrete che le cose stanno così. Esiste in voi la profonda paura che tutto ciò che va contro la vostra volontà rappresenti un pericolo. Inutile dire che questo non si applica a ogni situazione, alla vostra intera personalità, né a ogni area della vostra vita.

  9. Lavorando in questa direzione ed esaminando le vostre reazioni emotive a certi eventi, vi renderete conto dell’abisso di illusione che è in voi. Non vi chiedo di prendere per buone le mie parole, sperimentatene voi la verità!

  10. Questo abisso varia in profondità e larghezza. Solo prendendo coscienza della sua esistenza e scoprendo gradualmente il suo carattere illusorio, questa forma, a poco a poco, si dissolverà. Questo può accadere solo se, prima o poi, vi arrenderete ad esso. In altre parole, ciò che sembra così difficile da lasciar andare, ciò che sembra un pericolo personale, in realtà non lo è affatto. Se qualcuno non vi accetta o agisce contrariamente alle vostre aspettative, di per sé non rappresenta una minaccia, né è terribile il dover accettare la vostra stessa inadeguatezza. Eppure, non potete scoprire che le cose stanno così a meno che non le sperimentiate direttamente. Solo dopo aver accettato la vostra o altrui inadeguatezza nelle aree dove fino a ora vi è stato difficile farlo, solo dopo aver messo da parte la volontà personale là dove vi aggrappavate ad essa come se ne dipendesse della vostra vita, sarete in grado di convincervi che realmente non vi accadrà nulla di male. Finché questo abisso esiste nella vostra anima, vi pare di correre un grave rischio nell’arrendervi o lasciarvi andare. Vi sembra di sprofondare nell’abisso. L’abisso può sparire solamente se vi ci lascerete cadere dentro. Allora, e solo allora, scoprirete che non vi sfracellerete né morirete, ma galleggerete in maniera meravigliosa. Capirete che ciò che vi metteva in tensione per la paura e l’ansia, era tanto illusorio quanto l’abisso stesso.

  11. Dunque, ripeto: l’abisso non può scomparire da solo. Può svanire dalla vostra anima e dalla vostra vita solo se vi ci buttate dentro. La prima volta ci può volere un grande sforzo da parte vostra, ma ogni volta che ci riproverete sarà sempre più facile.

  12. Spero di non essere frainteso. Non mi riferisco al rinunciare a qualcosa senza che ce ne sia alcun bisogno, o semplicemente perché è qualcosa che vi rende felici. Non mi riferisco nemmeno al rinunciare a qualcosa che avete o che possedete. E nemmeno parlo di paure realistiche che potete affrontare costruttivamente. Mi riferisco solo alle piccole, sottili paure nella vostra anima, alle frustrazioni e alle ansie che non riuscite del tutto a comprendere e per le quali spesso trovate insoddisfacenti razionalizzazioni. Quando una persona a voi vicina non è d’accordo con voi o ha dei difetti, potete sentirvi tesi e pieni di ansia. Se analizzate queste emozioni, scoprirete che ciò equivale a sentirvi in pericolo perché il vostro mondo di Utopia si sta rivelando irreale. È una paura fantomatica che vi fa credere di essere in pericolo, altrimenti non vi sentireste tanto impauriti. È questo l’abisso nel quale dovreste tuffarvi, per ritrovarvi a galleggiare, e non a morire.

  13. L’ultima volta ho parlato della funzione dell’utopia nella personalità umana. Ho detto che il bambino che è in voi desidera che tutto avvenga come lui vuole e quando lo vuole. Ma egli va anche al di là di questo. Il desiderio include il volere completa libertà senza responsabilità. Potete non essere consapevoli di desiderare proprio questo, ma sono sicuro che investigando su alcune delle vostre reazioni, domandando a voi stessi ciò che veramente significano, quando arriverete alla radice, scoprirete che indubbiamente quel lato infantile del vostro essere desidera proprio questo. Voi vorreste che un’autorità benevola al di sopra di voi, diriga la vostra vita esattamente come desiderate voi. Volete completa libertà in ogni campo; volete prendere decisioni e fare scelte in modo indipendente. Se queste si rivelano positive, è per merito vostro. E comunque, non volete essere ritenuti responsabili se qualcosa va storto. Inoltre, rifiutate di vedere la relazione tra un evento del genere e le vostre azioni e comportamenti. Siete così bravi a nascondere queste connessioni che, dopo un po’ di tempo, ci vuole davvero un grande sforzo per riportarle alla luce. E questo succede perché volete che quell’autorità sia responsabile delle cose che vanno male.

  14. Molti degli amici che sono già a buon punto su questo sentiero, vi confermeranno senza esitazione che questo lato esiste anche in loro. In ultima analisi, quel pensiero o attitudine inconscia equivale semplicemente a questo: voi desiderate la libertà senza dovervi assumervi alcuna responsabilità. Desiderate, quindi, un dio indulgente che vi coccoli come un genitore che vizia il proprio figlio. Se non riuscite a trovare un tale dio – e ovviamente non lo troverete – egli si tramuta in un mostro ai vostri occhi, e vi allontanate del tutto da Dio.

  15. Le aspettative che nutrite nei confronti di questo dio, le proiettate anche sugli esseri umani, sia su una persona specifica o un gruppo di persone, oppure su una filosofia, un credo o un maestro. Non importa chi o che cosa. In ogni modo, la vostra comprensione dell’immagine inconscia di Dio non sarà completa, a meno che non vi includiate questo fondamentale elemento.

  16. È di grande importanza che identifichiate quella parte di voi che desidera la libertà senza responsabilità. Usando il nostro metodo di lavoro, non dovrebbe esservi troppo difficile identificare le molte aree dove desiderate proprio questo. Questo desiderio può essere estremo, sebbene sia spesso nascosto e possa essere avvicinato solo indirettamente. Non posso mostrarvi come dovreste fare, perché l’approccio varia da individuo a individuo. Sarò lieto, tuttavia, di orientarvi singolarmente, se lo volete. Non ci sono eccezioni. Tutti voi, in qualche modo, nutrite proprio questa speranza e questo desiderio: libertà senza responsabilità al massimo grado. Forse sareste disposti ad assumervi delle responsabilità in alcuni ambiti della vostra vita, di solito nelle azioni superficiali ed esteriori, ma nell’attitudine più profonda e più importante verso la vita nel suo complesso, ancora rifiutate ogni responsabilità, pur desiderando la completa libertà.

  17. Se ci riflettete profondamente, vedrete sicuramente che questo è impossibile. È un’utopia. Non potete essere liberi e, allo stesso tempo, non avere responsabilità. Nella misura in cui addossate ad altri una responsabilità che è vostra, limitate la vostra stessa libertà. Vi riducete in schiavitù. È così semplice!

  18. Potete osservare come questa stessa legge operi anche nel regno animale. Un animale domestico non ha libertà, ma non è responsabile di procurarsi cibo e riparo. Un animale selvatico è libero, o almeno più libero, ma è responsabile della sua sopravvivenza. Questo vale, a maggior ragione, per l’umanità. Ovunque guardiate, vedrete che non può essere diversamente: più libertà significa più responsabilità. Se non desiderate la responsabilità a seconda del grado delle vostre capacità, allora dovrete rinunciare alla libertà. A livello superficiale, questo si applica praticamente a tutto, dalla scelta della professione a quella del governo. Ma l’ambito in cui l’umanità ha maggiormente sottovalutato questa fondamentale verità, cioè che la libertà non può esistere senza responsabilità, non è tanto al di fuori, quanto all’interno dell’anima umana, soprattutto nell’atteggiamento umano verso la vita in quanto tale.

  19. Il bambino che è in voi non vede e non vuole vedere la connessione. Vuole l’una senza l’altra, ma quel che cerca non esiste; è un’illusione, un’Utopia. Il prezzo dell’illusione è estremamente alto. Più volete evitare di pagare il prezzo equo e naturale – in questo caso la responsabilità di sé in cambio della libertà – tanto più il prezzo si alza. Anche questa è una legge immutabile. Meglio comprenderete l’animo umano, più chiaramente vedrete tutto questo. Tutte le malattie dell’anima sono basate proprio su questo: il rifiuto di pagare il giusto prezzo. Desiderate e insistete fortemente per avere entrambe le condizioni, la strada più facile.

  20. In definitiva, il prezzo che pagate per trovare una scappatoia è davvero elevato, davvero esorbitante, amici miei. Non ne siete ancora consapevoli, ma lo sarete se seguite questo particolare cammino. Una parte del prezzo è lo sforzo continuo che sprecate per costringere la vita a plasmarsi secondo il modello delle vostre illusioni. Se solo poteste vedere tutto lo sforzo emotivo interiore che questo richiede, vi verrebbero i brividi, perché tutta quell’energia potrebbe essere utilizzata in modo ben diverso. Abbandonare l’illusione e assumervi le vostre piene responsabilità vi sembra talmente difficile che la paura che ne deriva si trasforma in gran parte dell’abisso. Sembrate convinti che proprio assumendovi le vostre responsabilità, ci cadrete dentro; di conseguenza vi tirate continuamente indietro, cercando di scansarlo, esaurendo così la vostra forza.

  21. Ora potete vedere che abbandonare il mondo di Utopia, per voi equivale all’abisso. Abbandonare l’utopia rappresenta la più grande minaccia contro cui vi opponete con tutta la capacità dei vostri muscoli spirituali. Vi tenete lontani dall’abisso sprecando inutilmente energia. Abbandonare la vostra utopia vi sembra una tremenda disgrazia. Il mondo diventa deprimente e privo di speranza, senza prospettive di felicità, perché in un’area della vostra mente inconscia la vostra idea di felicità significa completa perfezione, sotto tutti i punti di vista. Ma tutto questo non è vero. Rinunciare all’utopia non rende il mondo tetro. Non dovete disperarvi se lasciate andare un desiderio, o se vi avventurate in quello che spesso vi appare spaventoso. L’unica maniera per poter scoprire l’illusione di questa paura, di questo abisso e del suo carattere fantasma, è innanzitutto quella di visualizzare, sentire e sperimentare in voi la sua esistenza nelle varie manifestazioni e reazioni della vostra vita quotidiana, e poi saltarvi dentro. Altrimenti non si può dissolvere.

  22. C’è un generale e importantissimo malinteso riguardante la vita e che costituisce il principale risultato dell’irragionevole desiderio di libertà senza responsabilità. È l’idea di poter soffrire a causa dell’arbitrarietà di quel “dio a vostra immagine”, della vita, del fato, o a causa della crudeltà, dell’ignoranza e dell’egoismo degli altri. Questa paura è illusoria quanto l’abisso stesso. Questa paura può esistere solo in quanto negate la vostra propria responsabilità. Quindi sono gli altri a doverne essere responsabili. Se non foste così tenacemente attaccati all’utopia di godere di libertà, rifiutando la responsabilità, potreste facilmente percepire che, di fatto, siete già indipendenti. Siete voi i padroni della vostra vita e del vostro destino; voi – e nessun altro – create le vostre felicità e infelicità. L’osservazione dei molteplici collegamenti e delle reazioni a catena, eliminerebbe automaticamente la vostra paura degli altri e di diventarne vittime. Sareste in grado di ricollegare tutte i fatti spiacevoli ai vostri atteggiamenti distorti, non importa quanto gli altri possano essere in errore, poiché i loro errori non possono influenzarvi. Questo vi risulterebbe chiaro, e non avreste più paura di essere impotenti. Siete indifesi perché vi rendete tali, cercando di scaricare la responsabilità sugli altri. Vedete dunque che la paura è il pesante prezzo che dovete pagare nel persistere con la vostra Utopia.

  23. In realtà, non potete davvero venire feriti dalle manchevolezze o dalle azioni sbagliate degli altri, non importa quanto vi possa sembrare a prima vista. Chi giudica solo superficialmente non troverà mai né verità né realtà. Molti di voi, per certi versi, sono in grado di giudicare in maniera profonda, di andare alla radice delle cose. Per altri versi, tuttavia, sono ancora condizionati a giudicare solo superficialmente. A questo particolare riguardo, molti di voi si rifiutano di lasciar andare il loro modo superficiale di giudicare, perché continuano a sperare che il mondo di Utopia possa realmente esistere. Perciò siete costretti a temere gli altri, il loro giudizio, i loro errori. In questa parte del vostro essere, vi piace considerarvi una vittima proprio per la ragione che ho detto prima. Questa tendenza è, di per sé, un sintomo del rifiuto di assumersi la responsabilità di sé stessi.

  24. Se siete veramente pronti e disposti ad accettare la piena responsabilità, la visione della verità vi proverà che nessun danno vi può venirvi dagli altri. Prevedo già le molte domande che farete in relazione a questo. Ma posso assicurarvi, amici miei, che persino le sciagure di massa, che tante volte hanno colpito l’umanità, risparmiano miracolosamente alcuni e non altri. Questo non può essere spiegato né da una coincidenza né dall’azione di un mostruoso dio “a vostra immagine”, che favorisce arbitrariamente poche creature, mentre ne punisce altre meno fortunate. Anche l’altro dio immaginato, che vi ricompensa se fate i bravi bambini e vi risparmia un destino difficile, mentre altri devono essere messi a dura prova attraverso le difficoltà, è una distorsione non meno mostruosa della prima.

  25. Dio è in voi, e quella parte divina dell’essere divino che è in voi regola le cose in modo così meraviglioso che tutte le vostre attitudini distorte verranno prima o poi a galla, più forti in certi momenti, meno forti in altri periodi della vostra vita. Gli apparenti errori e offese altrui andranno a influenzare i vostri comportamenti distorti e gli errori interiori. Non potreste essere influenzati da nessuna azione negativa altrui, se non ci fosse in voi qualcosa che risponde, come una nota risuona ad un’altra.

  26. Come sempre, non dovreste fidarvi semplicemente delle mie parole. Tutti coloro che sono sul sentiero sono destinati a scoprire la verità, se davvero lo vorranno. Indagate sinceramente sugli avvenimenti di ogni giorno, sulle irritazioni e i fastidi della vostra vita. Scoprite ciò che in voi risuona o corrisponde ad una caratteristica simile – anche se magari su un piano del tutto diverso – o esattamente all’estremo opposto della persona che vi ha provocato. Se riuscite a identificare la nota corrispondente dentro di voi, cesserete automaticamente di sentirvi delle vittime. Anche se una parte di voi gode proprio di questo, e si tratta di un piacere molto dubbio. È un piacere che vi indebolisce e finirà per innescare in voi delle paure. Vi incatena completamente. Riconoscendo il rapporto che esiste fra i vostri atteggiamenti, le correnti interiori distorte e gli spiacevoli avvenimenti esterni, vi troverete faccia a faccia con la vostra inadeguatezza, ma questo incontro, piuttosto che indebolirvi, vi renderà forti e liberi. Siete talmente condizionati dall’abitudine di attraversare la vita concentrandovi sugli apparenti errori degli altri, da finire col sentirvi loro vittime. Gettate biasimo su tutti, a destra e a manca, senza mai trovare la nota corrispondente in voi stessi. Questo spiega come mai ne venite influenzati tanto negativamente. Persino chi, fra i miei amici, ha imparato a indagare su se stesso con un certo grado di onestà, spesso non riesce a farlo nelle più evidenti difficoltà quotidiane. Occorre pratica per abituarsi a seguire questa strada fino in fondo. Quando, nell’analisi di una spiacevole esperienza, scoprirete quale sia stato il vostro contributo, per quanto sottile, cesserete di temere il mondo.

  27. Se, dopo quelle scoperte, la vostra paura della vita e dell’inadeguatezza degli altri non viene in parte eliminata, evidentemente non avete neanche scalfito la superficie. Potete aver individuato alcuni dei fattori in gioco, ma se questo non ha ancora avuto su di voi l’effetto desiderato, significa che vi state ancora giostrando con dei sotterfugi. Le vostre scoperte devono accrescere in voi la consapevolezza di non poter essere veramente influenzati dagli altri e di essere i padroni della vostra vita. Quindi non c’è motivo di aver paura. In altre parole, le vostre scoperte devono portarvi alla verità e all’importanza della responsabilità verso voi stessi, allora quella responsabilità smetterà di essere qualcosa da cui fuggire.

  28. Se questo lavoro viene compiuto nel modo giusto, non proverete sensi di colpa. Con il giusto approccio, non c’è spazio per i sensi di colpa. Per loro stessa natura, i sensi di colpa che soffocano i vostri risoluti sforzi di scoprire di più di voi stessi, sembrano dire, “Non posso farci niente. Devo sentirmi in colpa per qualcosa cui non posso rimediare”. Quindi, un senso di colpa contiene inevitabilmente un elemento di autocommiserazione. Senza autocommiserazione non ci sarebbero sensi di colpa. Il vero e costruttivo metodo di ricerca interiore deve mettere allo scoperto molti errori, molte conclusioni sbagliate, molti difetti e atteggiamenti distorti. Ma li incontrerete senza traccia di colpevolezza. Con il giusto atteggiamento, accetterete le vostre inadeguatezze e le affronterete. Nel mondo dell’Utopia, questo non lo fate.

  29. Questo è in gran parte uno dei motivi per cui rifiutate la responsabilità di voi stessi. Prendendo decisioni indipendenti, non potete che fare errori. Il bambino in voi, attaccato al mondo utopico, è convinto che non possiate mai sbagliare. Fare un errore significherebbe cadere nell’abisso. Anche qui, potete verificare la validità della vostra paura, saltandoci dentro e ritrovandovi a galleggiare. Vedrete che commettere errori non è una tragedia. Il bambino crede che, se lo farete, morirete, e quindi pensa che è meglio non prendere decisioni indipendenti di cui poi si è responsabili. Va notato che questa convinzione può manifestarsi solo in modo molto celato e sottile.

  30. Ovviamente, l’illusione di non dover mai essere inadeguati vi porta a respingere l’autoresponsabilità e il perenne desiderio di essere liberi. Il mondo di Utopia, e anche lo spaventoso abisso di illusione, dipendono perciò dalla vostra capacità di imparare o meno ad accettare la vostra inadeguatezza, e dalla possibilità o meno di imparare a liberarvi dall’illusoria convinzione di non dover mai sbagliare. La colpa e la paura di sbagliare vi sono così intollerabili che costruite ogni sorta di pensieri e forme animiche irreali, che rendono deprimente la vostra vita.

  31. Può darsi che a livello intellettuale, sappiate già tutto quel che sto dicendo qui; potete facilmente ammettere di avere un gran numero di difetti senza provare il minimo senso di colpa o di paura. Sotto questo particolare aspetto, vi siete liberati dall’abisso dell’illusione e dal mondo dell’utopia. Ma senza dubbio ci sono delle aree dove ciò che provate non si accorda con ciò che conoscete. Sono quelle le aree di cui dobbiamo interessarci. È assolutamente possibile che abbiate dei difetti infinitamente più gravi di altri, per i quali tuttavia non provate alcun senso di vergogna e di colpa. Potete ammetterli a voi stessi e persino discuterne con altri. In questo caso, ne siete già liberi. Altri difetti, magari meno gravi e a volte neanche dei veri difetti, ma semplici atteggiamenti, come un certo imbarazzo, un tipo di ansia o di reazione, possono procurarvi un acuto senso di vergogna o di colpa. Non riuscite ad affrontarli, chiudete gli occhi, lottate per non vederli. Questo significa che, a questo riguardo, per una ragione o per l’altra, vivete ancora nel vostro mondo di utopia, perciò lottate contro l’abisso dell’illusione.

  32. Se scoprite che quanto dico qui è vero, tutta la vostra vita dovrà cambiare in molti modi. Non è sufficiente che accettiate queste parole in teoria; dovete trasformarle in un’esperienza personale. E questo è possibile solo lavorando duramente nella giusta direzione e con la risoluta volontà di trovare questa specifica verità. D’altra parte, non c’è bisogno che dissolviate completamente l’abisso per liberarvi in larga misura. È sufficiente che ne vediate e osserviate l’esistenza, i suoi effetti su di voi, e che abbiate fatto qualche tentativo nella giusta direzione. È sufficiente che vediate il legame tra i vostri atteggiamenti distorti e quegli avvenimenti esterni che prima d’ora vi apparivano arbitrari. Una volta compreso quanto vi spaventi abbandonare l’utopia, con tutte le sue ramificazioni, avrete fatto un incredibile passo avanti verso la vera libertà e la vera indipendenza.

  33. Questo vi libererà dalla paura di fondo che avete della vita. Libererà forze finora sprecate per scopi costruttivi e genererà in voi una creatività che non avreste mai immaginato possibile. Quando avrete compreso quel che sto dicendo, quando l’avrete fatto vostro, e non sarà più una conoscenza sovrapposta, andrete incontro alla vita con un atteggiamento completamente nuovo: come esseri liberi, senza paura. Saprete, con profonda convinzione, che nessuna parola e nessun insegnamento potranno mai darvi qualcosa di meglio di quanto non faccia la vostra propria realizzazione e che non può accadervi nulla che non venga creato da voi stessi. Non dovete vergognarvene. Potete raffigurarvi tutto questo e le circostanze dolorose che potreste dover affrontare, come una conseguenza, un’utilissima e positiva medicina per voi. Questo servirà a liberarvi anziché rendervi schiavi. Comprenderete di non aver nulla da temere. Voi non siete vittime degli altri; non dovete combattere per renderli perfetti, perché adesso sapete che la loro imperfezione non può danneggiarvi.

  34. Alcuni di voi potrebbero pensare che sia davvero strano che questa verità spirituale così fondamentale sia rimasta oscura nel corso dei secoli. Ma c’è una buona ragione per questo, amici miei. L’umanità, nel corso del suo sviluppo, deve raggiungere una certa comprensione spirituale di base prima di poter utilizzare questa conoscenza in maniera corretta. Essa infatti, se venisse fraintesa, potrebbe rivelarsi molto pericolosa. Se la natura inferiore dell’uomo rimane dominante, egli potrebbe dire, “Posso uccidere, rubare ed essere egoista quanto voglio. Le mie azioni negative non possono danneggiare gli altri”. E, naturalmente, questo non è vero; non nel senso in cui lo intendo io. Mi rendo conto, amici miei, che tutto questo vi sembra una contraddizione assoluta. Da un lato, dico che le malefatte di un’altra persona non possono danneggiarvi, dall’altro affermo che se continuate a seguire i vostri istinti più bassi, danneggerete gli altri. Entrambe le affermazioni sono vere, amici miei, ma possono non esserlo, se intese nel modo sbagliato. È estremamente difficile per me spiegare come questi apparenti paradossi siano ambedue veri. In una futura occasione, tuttavia, tenterò di chiarire questa cosa, se avrete ancora bisogno di chiarimenti. Ma credo che tutti voi che seguite questo modo di lavorare sul sentiero, e avete sperimentato personalmente le mie parole, comprenderete che entrambe le affermazioni sono vere, e che non si contraddicono affatto a vicenda.

  35. C’è giusto un’altra cosa che vorrei aggiungere. Di primo acchito, può sembrare non aver nulla a che fare con l’apparente paradosso; ma, riflettendoci più profondamente, vedrete chiaramente che non è così. Vi ho detto spesso, e molti di voi l’hanno sperimentato, che il vostro subconscio influenza il subconscio degli altri. Questo è così vero e così evidente che tutto quel che dovete fare è aprire gli occhi per vederlo continuamente confermato nella vostra vita. Sapete che la personalità umana è costituita da vari livelli o, esprimendomi diversamente, da vari corpi sottili. Il livello da cui emanate in un dato momento, influenza il livello corrispondente dell’altra persona. Ciò che proviene dal vostro vero essere, il vostro sé reale, influenzerà il sé reale dell’altro. Ciò che proviene da qualsiasi strato della vostra maschera, influenzerà l’aspetto simile, o il corrispondente livello del sé maschera, o meccanismo di difesa dell’altra persona.

  36. Vi farò qualche esempio a caso, sicuro che molti di voi ne abbiano già fatto esperienza. Quando siete timidi e riservati create nell’altra persona un effetto similare, anche se l’altro può esprimerlo in modo del tutto diverso. Se non siete autentici, o se agite mossi dall’orgoglio, l’altro reagirà automaticamente a tono. Se siete spontanei e genuini, riscontrerete un uguale risposta immediata nell’altra persona. Quel che dovete fare è osservare tutto questo. Per farlo, ovviamente dovete osservare voi stessi per stabilire da quale livello della personalità avete agito. Solo successivamente potete considerare il comportamento dell’altra persona e confrontarlo con ciò che avete emanato. Smetterete presto di farvi ingannare dalle apparenze. La vostra timidezza può essere evidente; la timidezza dell’altro può essere coperta da una maschera di impudenza. Tuttavia, riconoscerete che entrambe derivano dallo stesso livello interiore. Questo è veramente importante, amici miei, e ha parecchio a che fare con l’apparente paradosso che non potete essere danneggiati da altre persone. Eppure, sarebbe dannoso andare avanti su questo presupposto e indulgere nei più bassi istinti.

  37. Ora, amici, se ci sono domande, sarò lieto di rispondere.

  38. DOMANDA: Qualche volta hai parlato della colpa e della vergogna. Ci si può vergognare di qualcosa senza avere sensi di colpa?

  39. RISPOSTA: Sì, naturalmente. È sempre questione di terminologia. Esiste un genere sano di vergogna che è costruttivo e dà forza. Lo potreste anche chiamare pentimento. Se riconoscete di aver involontariamente ferito gli altri con una delle vostre tendenze distorte e vi sentite veramente dispiaciuti e incentivati a cambiare, allora è positivo. Se la vergogna non vi indebolisce, ma vi rafforza, non contiene sensi di colpa. È priva di autocommiserazione, di quel sapore che dice, “Povero me! Non posso farci nulla. perché non mi aiutano. La gente è ingiusta con me”, e così via, allora si tratta di un tipo sano di pentimento che non ha assolutamente nulla a che fare con la colpa. Dunque è possibile che la vergogna possa esistere senza sensi di colpa. È anche possibile il contrario, avere cioè un gran senso di colpa senza provare necessariamente vergogna.

  40. DOMANDA: Hai affermato diverse volte che la nostra psiche è in un certo senso un campo elettromagnetico. Dal tuo punto di vista, per certi versi è simile ai campi elettromagnetici della fisica moderna? O la frequenza vibratoria è diversa?

  41. RISPOSTA: La velocità di vibrazione o frequenza, può essere molto diversa. Dipende da chi o che cosa è. La frequenza vibratoria di un animale è diversa da quella di una pianta, come quella tra due animali, tra due esseri umani, per non parlare di tutte le altre cose. Qualsiasi cosa che sia dotata di energia – e voi sapete che persino i vostri oggetti materiali ne sono saturi – possiede, oppure è un campo energetico elettromagnetico. La natura di quei campi varia anche da un oggetto all’altro. Ciò dipende dal materiale di cui sono costituiti, e varia anche tra due oggetti del medesimo materiale, perché entrano in gioco anche moltissimi altri fattori. Ma naturalmente, il principio di base è lo stesso. Esistono campi d’energia in ogni cosa, dall’oggetto che sembra apparentemente morto, a ciò che è invece un organismo palesemente vivo. Ma la loro emanazione, frequenza, velocità di vibrazione, colore, tono, odore, e tutti gli altri attributi variano a seconda di un gran numero di fattori che influenzano quel campo magnetico. Molte delle loro manifestazioni non sarei neppure in grado di descriverle, perché non le avete ancora scoperte, e quindi non hanno un nome nel linguaggio umano. Alcune non le scoprirete forse mai sul piano terreno. Ma in principio sono tutti campi energetici e, in quanto tali, certamente uguali.

  42. DOMANDA: Questo concetto potrebbe essere applicato al nostro sistema uditivo, entro e oltre la gamma della nostra percezione uditiva?

  43. RISPOSTA: Sì, assolutamente. Posso prevedere un’epoca sulla vostra Terra – e alcuni di voi potranno persino vederne l’inizio – in cui avrete macchine con le quali misurare la frequenza di una persona, il tasso di vibrazioni in tono, colore e alcune altre manifestazioni – anche come emanazioni energetiche, se posso chiamarle così.

  44. DOMANDA: Anche come odore?

  45. RISPOSTA: Questo può richiedere più tempo; sarebbe molto più difficile realizzarlo tecnicamente. Ma alla fine può avvenire. Questo tipo di macchina si rivelerà estremamente utile.

  46. DOMANDA: Potrebbe essere usata in terapia?

  47. RISPOSTA: In terapie fisiche e anche mentali. Potrebbe essere usata per ogni sorta di cose, per non parlare dell’importanza di provare che gli esseri umani possono esistere al di là del livello fisico. Poiché la prossima volta è prevista una sessione di domande e risposte, sarebbe molto costruttivo se presentaste delle domande che riguardino l’argomento di stasera.

  48. Mi ritiro benedicendovi tutti singolarmente, amici miei. La forza e la luce che mi è concesso di portarvi dal mio mondo stanno fluendo su ognuno di voi. Possano esse aiutarvi, ovunque vi troviate sul vostro cammino, qualunque siano i vostri problemi. Possiate sentire l’amore con cui veniamo a voi. Siate benedetti, siate in Dio!

Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 60 - The Abyss of Illusion - Freedom and Self-Responsibility
Il copyright del materiale della Guida del Pathwork® è di esclusiva proprietà della Fondazione Pathwork®
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