Lez. 44 - Le forze dell'amore, dell'eros e del sesso
Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
16 gennaio 1959
Traduzione in italiano di Simona Fossa
Revisione non ancora effettuata
Edizione Giugno 2018
- Saluti nel Nome del Signore. Vi porto benedizioni, miei carissimi amici. Benedetta sia questa ora.
- Stasera vorrei parlare di tre particolari forze universali: la forza dell’amore che si manifesta tra i due sessi, la forza erotica e la forza sessuale. Questi sono tre differenti principi, o forze, che si manifestano in modo diverso su ogni piano, dal più alto al più basso. L’umanità ha sempre confuso questi tre principi. In realtà, è poco noto che esistono tre forze separate e qual è la differenza tra loro. C’è così tanta confusione su tutto questo, che vi sarà molto utile sapere come stanno le cose in realtà.
- La forza erotica è una delle più potenti forze esistenti, molto impetuosa e di fortissimo impatto. Essa dovrebbe servire da ponte tra il sesso e l’amore, ma questo avviene raramente. In una persona altamente evoluta, la forza erotica porta l’entità dall’esperienza erotica- che di per sé è di breve durata- allo stato permanente di puro amore. Tuttavia, persino il forte impulso della forza erotica può portare l’anima solo fino ad un certo punto, e non oltre. Se la personalità non impara ad amare, coltivando tutte le qualità e i requisiti necessari per il vero amore, l’eros è destinato a dissolversi. La scintilla della forza erotica rimane viva solo quando l’amore è stato appreso. Da sola, senza amore, la forza erotica si consuma. Questo, naturalmente, è il problema del matrimonio. Dal momento che molte persone sono incapaci di vivere un amore puro, sono anche incapaci di realizzare il matrimonio ideale.
- L’eros sembra per molti aspetti simile all’amore. Genera impulsi che un essere umano altrimenti non avrebbe: impulsi di altruismo e di affetto di cui prima forse non era capace. Questo è il motivo per cui l’eros viene molto spesso confuso con l’amore. Ma l’eros viene altrettanto spesso confuso con l’istinto sessuale che, come l’eros, si manifesta con un grande impulso.
- Ora, amici miei, vorrei spiegarvi qual è il significato e lo scopo spirituale della forza erotica, specialmente per quanto riguarda l’umanità. Senza l’eros, molte persone non proverebbero mai il grande sentimento e la bellezza contenuti nel vero amore. Non ne gusterebbero mai il sapore, e l’aspirazione all’amore rimarrebbe profondamente sommersa nelle loro anime. La paura dell’amore resterebbe sempre più forte del suo desiderio.
- L’eros è la cosa più vicina all’amore che uno spirito ancora immaturo possa sperimentare. Esso spinge l’anima a uscire dall’indolenza, dalla zona di confort e dal mero vegetare. Fa sì che l’anima abbia un balzo, che esca da se stessa. Quando questa forza viene percepita anche dalle persone più immature, esse riescono a superarsi. Persino un criminale può temporaneamente provare, almeno verso una persona, una tenerezza che non aveva mai conosciuto. La persona più egoista, finché dura questo sentimento, avrà impulsi altruisti. I pigri usciranno dalla loro inerzia. Chi è legato alla routine, si libererà con naturalezza e senza sforzo delle sue statiche abitudini. La forza erotica spingerà chiunque fuori dall’isolamento, fosse anche solo per un breve periodo. L’eros offre all’anima un assaggio di unità, e insegna alla psiche intimorita il desiderio di essa. Più è forte l’esperienza dell’eros, minore sarà la soddisfazione che l’anima troverà nella pseudo sicurezza dell’isolamento. Anche una persona totalmente egocentrica potrà essere capace di fare un sacrificio durante l’esperienza dell’eros. Così vedete, amici miei, l’eros permette alle persone di fare delle cose che non sarebbero inclini a fare altrimenti; cose strettamente legate all’amore. È facile capire perché l’eros venga così spesso confuso con l’amore.
- Ma allora, in che cosa differisce l’eros dall’amore? L’amore è uno stato permanente dell’anima. L’amore può esistere solo se la base per esso è preparata attraverso un processo di sviluppo e di purificazione. L’amore non va e viene a caso; l’eros lo fa. L’eros colpisce con forza improvvisa, spesso cogliendo di sorpresa la persona, che è forse anche riluttante a passare attraverso l’esperienza. Solo se l’anima è preparata all’amore e ne ha costruito le fondamenta, l’eros farà da ponte per l’amore che si manifesta tra un uomo e una donna.
- Potete vedere, così, quanto sia importante la forza erotica. Senza questa forza che li scuote e li fa uscire dalla loro routine, molti esseri umani non sarebbero mai pronti per una ricerca consapevole che li porti ad abbattere i loro muri di separazione. L’esperienza erotica pone un seme nell’anima che fa desiderare l’unità, che è poi il grande obbiettivo del Piano di Salvezza. Finché l’anima è separata, gli esseri umani saranno destinati alla solitudine e all’infelicità. L’esperienza erotica consente alla personalità di desiderare l’unione, almeno con un solo altro essere. Negli alti piani del mondo dello spirito, l’unione esiste fra tutti gli esseri, e quindi con Dio. Nella sfera terrestre, la forza erotica è una forza propulsiva, indipendentemente dal fatto che il suo vero significato sia compreso o meno. Ed è proprio così, anche se spesso se ne fa un uso improprio godendone solo per sé stessi, finché dura. Se non è utilizzato per coltivare l’amore nell’anima, si esaurisce. Comunque sia, il suo effetto rimarrà sempre inevitabilmente nell’anima.
- L’eros sorprende le persone in certe fasi della vita, anche chi teme l’apparente rischio di avventurarsi fuori dai confini della separazione. Le persone che hanno paura delle loro emozioni, che hanno paura della vita in quanto tale, faranno tutto ciò che è in loro potere per evitare, inconsciamente e inconsapevolezza, la grande esperienza dell’unità. Ma sebbene questa paura esista in molti esseri umani, sono veramente pochi quelli che non hanno mai provato una qualche apertura nell’anima quando sono stati toccati dall’eros. Per l’anima intimorita che resiste all’esperienza, questa è una buona medicina, a dispetto del fatto che il dolore e la perdita possono anche pervenire a causa di altri fattori psicologici. Tuttavia vi sono anche persone estremamente emotive che, nonostante nella vita soffrano di altre paure, non temono questa particolare esperienza. In effetti la sua bellezza è una così grande tentazione per loro, che ne vanno avidamente alla ricerca. Passano da una relazione all’altra, emotivamente troppo immaturi per comprendere il significato profondo dell’Eros. Non vogliono imparare l’amore puro, e usano semplicemente la forza erotica per il loro solo piacere, e quando questa si esaurisce, cercano altrove. Questo è un abuso che non può continuare senza effetti deleteri. Questa persona dovrà, prima o poi, fare ammenda, anche se l’abuso è stato commesso senza saperlo. Allo stesso modo, una persona pavida e troppo timorosa dovrà rimediare al suo tentativo di ingannare la vita con lo stare lontano dall’eros, sottraendo così all’anima un’utile medicina, se usata correttamente. La maggior parte delle persone che appartengono a questa categoria, ha da qualche parte nell’anima un punto vulnerabile dove l’eros può far breccia. Ci sono anche alcuni che hanno costruito intorno alla loro anima un muro così stretto di paura e di orgoglio, che evitano totalmente questa parte dell’esperienza di vita, compromettendo così il loro sviluppo. Questa paura può esistere perché si ha avuto in una vita precedente un’esperienza infelice legata all’eros, o forse perché l’anima ha abusato troppo della bellezza della forza erotica, senza mai trasformarla in amore. In entrambi i casi, la persona potrebbe aver scelto di essere più cauta. Se questa decisione è troppo rigida e inflessibile, si avrà l’estremo opposto. Nella successiva incarnazione, le circostanze verranno scelte in maniera tale da instaurare un equilibrio, finché l’anima non raggiungerà uno stato armonioso senza più estremi. Questo bilanciamento, nelle future incarnazioni, si applicherà sempre a tutti gli aspetti della personalità. Per potersi avvicinare il più possibile a questa armonia, bisogna raggiungere il giusto equilibrio tra ragione, emozione e volontà.
- L’esperienza erotica spesso si unisce con l’impulso sessuale, ma non è detto che debba essere sempre così. Queste tre forze: amore, eros e sesso, a volte si manifestano in modo completamente distinto, mentre altre volte si mescolano a coppie, per esempio eros e sesso, o eros e amore, nella misura in cui l’anima è capace di amare, oppure sesso e una parvenza di amore. Solo nel caso ideale le tre forze si uniscono armoniosamente.
- La forza del sesso è la forza creativa ad ogni livello di esistenza. Nelle sfere più alte, la stessa forza sessuale crea la vita spirituale, le idee, i concetti e i principi spirituali. Nei piani inferiori, la pura forza sessuale non spiritualizzata crea la vita per come si manifesta in quella particolare sfera; crea l’involucro esterno, o veicolo, dell’entità destinata a vivere in quella sfera.
- La mera forza sessuale è totalmente egoista. Il sesso senza eros e senza amore è in genere considerato animalesco. Il sesso allo stato puro esiste però in tutte le creature viventi: animali, piante e minerali. L’eros invece inizia ad esistere nello stadio evolutivo dove l’anima si incarna come essere umano. L’amore allo stato puro si trova nei regni spirituali superiori. Questo non significa che l’eros e il sesso non esistano più negli esseri di maggiore evoluzione, ma piuttosto che le tre forze si fondono in maniera armoniosa, sono raffinate e sempre meno egoistiche. E nemmeno intendo dire che un essere umano non debba cercare di ottenere una mescolanza armoniosa delle tre forze.
- In rari casi, l’eros può esistere da solo, senza sesso né amore e per un tempo limitato. Questo è generalmente definito amore platonico. Ma prima poi, in una persona sana, l’eros e il sesso si mescoleranno. La forza sessuale, invece di essere soppressa, viene assorbita dalla forza erotica, ed entrambe fluiscono in un’unica corrente. Più le tre forze rimangono separate, e meno sana sarà la personalità.
- Un’altra combinazione frequente, in particolare in relazioni di lunga data, è la coesistenza di vero amore e sesso, ma senza eros. Sebbene l’amore non possa essere considerato perfetto se le tre forze non si fondono insieme, in questo caso c’è affetto, amicizia, tenerezza, mutuo rispetto e una relazione sessuale che è puramente sessuale, senza quella scintilla erotica svanita qualche tempo prima. Quando manca l’eros, la relazione sessuale alla fine ne risente. E proprio questo è il problema della maggior parte dei matrimoni, amici miei. È difficile trovare un essere umano che non si chieda come mantenere viva la scintilla dell’eros nella relazione, che sembra spegnersi quando aumenta l’abitudine e la familiarità tra i due. Probabilmente non inquadrate il problema nei termini delle tre forze distinte, eppure sapete e intuite che nel vostro matrimonio sparisce qualcosa che all’origine era presente; la scintilla è in realtà l’eros. Vi ritrovate in un circolo vizioso e finite col pensare che il matrimonio sia un progetto senza speranza. No, amici miei, non lo è, anche se non riuscite ancora a raggiungere l’ideale.
- Nella relazione d’amore ideale tra due persone, tutte e tre le forze devono essere presenti. Con l’amore non sembra che vi troviate in particolari difficoltà, perché nella maggior parte dei casi non vi sposereste se non avete almeno la volontà di amare. A questo punto non discuterò i casi estremi in cui non è così. Voglio concentrarmi sulla relazione in cui la scelta è matura, e tuttavia i coniugi non riescono ad aggirare la trappola di essere legati dal tempo e dall’abitudine, poiché l’eros sfuggente scompare. Per il sesso la cosa è simile. La forza sessuale è presente nella maggior parte degli esseri umani sani e può cominciare a diminuire – particolarmente nelle donne – solo quando l’eros svanisce. In questo caso, gli uomini potrebbero cercare l’eros altrove. La relazione sessuale finirà per risentirne se l’eros non si mantiene.
- Come riuscire a mantenere l’eros sempre vivo? Questo è il grande quesito, miei cari. L’eros rimane vivo solo se è usato come ponte per raggiungere il vero rapporto d’amore, nel senso più alto. E come si realizza questo?
- Guardiamo innanzitutto all’elemento principale della forza erotica. Quando la esaminate, scoprirete che questo elemento è l’avventura, la ricerca della conoscenza dell’altra anima. Questo desiderio vive in ogni spirito creato. L’intrinseca forza vitale porterà infine l’entità fuori dal suo stato di separazione. L’eros rafforza la curiosità di conoscere l’altro essere. Finché c’è qualcosa di nuovo da scoprire nell’altra anima, e finché vi rivelate a lei, l’eros vivrà. Nel momento in cui crederete di aver scoperto tutto quel che c’è da trovare, e di aver rivelato tutto quel che c’è da rivelare, l’eros sparirà. È così semplice con l’eros. Il vostro grande errore è di credere che ci sia un limite alla capacità dell’anima, sia la vostra che quella degli altri, di rivelarsi. Nel momento in cui raggiungete un certo stadio di reciproca conoscenza, si solito superficiale, avete l’impressione che è tutto qui, e vi accontentate di una vita placida, senza ulteriori scoperte.
- L’eros vi ha portato, con il suo forte impatto, fino a questo punto; ma una volta oltrepassato, la vostra volontà di cercare ancora le profondità illimitate dell’altra persona e di rivelare e condividere volontariamente la vostra ricerca interiore, determina se avete usato o meno l’eros come ponte verso l’amore. Questo, a sua volta, viene sempre definito dalla vostra volontà di imparare ad amare. Solo in questo modo manterrete la scintilla dell’eros nel vostro amore. Solo in questo modo continuerete a scoprire l’altro e a lasciarvi scoprire. Non esistono limiti, perché l’anima è infinita ed eterna: un’intera vita non basterebbe a conoscerla. Non arriverà mai un momento nel quale potete dire di conoscere interamente l’altra anima, e nemmeno di esserne interamente conosciuti. L’anima è viva, e tutto ciò che è vivo non rimane statico; ha la capacità di rivelare livelli più profondi di quelli che già esistono. L’anima è anche in costante cambiamento e movimento, come, per sua natura, avviene per tutto ciò che è spirituale. Lo spirito significa vita, e la vita significa cambiamento. Poiché l’anima è spirito, essa non potrà mai essere conosciuta completamente. Se la gente avesse la saggezza, allora se ne renderebbe conto, e farebbe del matrimonio quel viaggio meraviglioso di avventura che dovrebbe essere, per sempre alla ricerca di nuove prospettive, invece di accontentarsi di arrivare fin dove la spinta dell’eros può trasportarla. Voi dovreste usare questo potente slancio dell’eros come spinta iniziale, e poi trovare attraverso di esso l’impulso per andare avanti grazie al vostro stesso vapore. Allora avrete portato l’eros nel vero amore del matrimonio.
- Il matrimonio è stato intenzionalmente voluto da Dio per gli esseri umani e il suo scopo divino non è la semplice procreazione. Questo è solo un dettaglio. L’idea spirituale del matrimonio è mettere l’anima in condizione di rivelarsi, e di essere costantemente alla ricerca dell’altro e scoprirne sempre nuovi aspetti. Più questo avviene e più felice sarà il matrimonio, avrà radici stabili e minore sarà il rischio che finisca per essere infelice. Allora realizzerà lo scopo spirituale per cui esiste.
- In pratica, comunque, raramente il matrimonio è così. Voi raggiungete un certo stato di familiarità e di abitudine e siete convinti di conoscere l’altro. Non vi sfiora neanche l’idea che il partner non vi conosca affatto. Può conoscere alcuni aspetti del vostro essere, certo, ma questo è tutto. La ricerca dell’altro essere, come anche la rivelazione di sé stessi, richiede attività interiore e vigilanza. Ma poiché le persone tendono spesso all’inerzia interiore, compensata da una maggiore attività esterna, esse sono indotte da ciò a farsi prendere da uno stato di irrequietezza, in preda alla delusione per il fatto di conoscersi l’un l’altro ormai completamente. E questa è la trappola. Nel peggiore dei casi è l’inizio della fine, e nel migliore è un compromesso che vi lascia con un desiderio struggente e insoddisfatto. A questo punto la relazione diventa statica. Non è più viva, anche se per molti aspetti può essere molto piacevole. L’abitudine è una grande tentatrice, che attira l’individuo verso la pigrizia e l’inerzia, così da non dover più cercare di essere attivi interiormente, né di restare vigili.
- Due persone riescono a raggiungere una relazione solo apparentemente soddisfacente, e col passare degli anni si trovano di fronte a due possibilità. La prima è che uno, o entrambi i partner, si ritrovi apertamente e consapevolmente insoddisfatto. L’anima infatti ha bisogno di andare avanti, di scoprire ed essere scoperta, in modo tale da annullare la separazione, indipendentemente da quanto l’altra parte della personalità tema l’unione e sia tentata dall’inerzia. Quest’insoddisfazione è sia conscia – quantunque in molti casi se ne ignori la ragione reale – che inconscia. In entrambi i casi l’insoddisfazione è più forte della tentazione rappresentata dalla comodità dell’inerzia e dell’indolenza. A quel punto il matrimonio giunge alla fine e uno, o entrambi i partner, si illuderà che con un nuovo compagno le cose saranno diverse, in particolare se nel frattempo l’eros ha colpito di nuovo. Fino a quando questo principio non viene compreso, una persona può passare da una relazione all’altra, mantenendo il sentimento solo finché l’eros è attivo.
- La seconda possibilità è che la tentazione di una parvenza di pace sia più forte. Allora i partner possono rimanere insieme e possono certamente creare qualcosa di bello in comune, ma un profondo senso di insoddisfazione serpeggerà sempre nelle loro anime. Dal momento che gli uomini sono per natura più attivi e avventurosi, essi tendono ad essere poligami e quindi più tentati dall’infedeltà rispetto alle donne. Potete così anche capire quale sia il motivo alla base della tendenza dell’uomo ad essere infedele. Le donne tendono generalmente ad essere più indolenti e sono quindi meglio predisposte al compromesso; ecco perché tendono ad essere monogame. Naturalmente, non mancano eccezioni in entrambi i sessi. Tale infedeltà è spesso ugualmente sconcertante sia per chi la commette che per chi la subisce”. Nessuno dei due comprende se stesso. L’infedele può soffrire esattamente quanto il partner che ha visto tradire la sua fiducia.
- Se viene scelto il compromesso, entrambi i partner stagnano, almeno in un aspetto importante dello sviluppo della loro anima. Essi trovano rifugio nel sicuro benessere della loro relazione, e possono anche sentire di essere felici, cosa che in certa misura può anche essere vera. I vantaggi costituiti dall’amicizia, dalla compagnia, dal rispetto reciproco, nonché una piacevole vita insieme che segue una routine consolidata, superano l’irrequietezza dell’anima, e i partner possono avere sufficiente disciplina da rimanere fedeli l’uno all’altra. Eppure al loro rapporto manca un elemento importante: il reciproco rivelarsi da anima ad anima, per quanto è loro possibile.
- Solo quando due persone riescono a farlo, possono purificarsi insieme, e perciò aiutarsi a vicenda. Due anime mature che hanno la consapevolezza della purificazione nel loro inconscio, anche ignorando i vari passi di questi insegnamenti, possono comunque appagarsi l’un l’altro, rivelandosi reciprocamente con la ricerca delle profondità dell’anima dell’altro. Quindi, ciò che è in ogni anima emergerà nella loro mente cosciente, e avrà luogo la purificazione. In questo modo la scintilla vitale viene mantenuta viva, in modo che la relazione non possa mai ristagnare e finisca in un vicolo cieco. Per voi che siete su questo sentiero, e che seguite i vari passi di questi insegnamenti, sarà più facile superare le insidie e i pericoli della relazione matrimoniale e porre rimedio ai danni che si sono involontariamente verificati.
- In questo modo, miei cari amici, non solo manterrete vivo l’eros, questa vibrante forza vitale, ma lo trasformerete anche in amore vero. Solo in una vera relazione di amore ed eros, potete scoprire nel vostro partner nuovi livelli dell’essere che ancora non avevate percepito. E anche voi vi purificherete mettendo da parte il vostro orgoglio e rivelandovi per come realmente siete. La vostra relazione sarà sempre nuova, indipendentemente da quanto già pensiate di conoscervi già. Tutte le maschere devono cadere, non solo quelle superficiali ma anche le più profonde, delle quali potete addirittura non essere consapevoli. A quel punto il vostro amore rimarrà vivo, non sarà mai statico, non ristagnerà mai. Non dovrete mai più cercare altrove. C’è così tanto da vedere e scoprire nel mondo di quell’anima che avete scelto, e che continuate a rispettare, ma in cui vi sembra di perdere la scintilla vita che un tempo vi aveva unito. Non dovrete mai più temere di perdere l’amore del vostro amato; questa paura sarà giustificata solo se vi rifiuterete di rischiare di intraprendere il viaggio verso la rivelazione di voi stessi. Questo, amici miei, è il matrimonio nel suo vero senso, e l’unico modo in cui può essere lo splendore che dovrebbe essere.
- Tutti voi dovreste riflettere sulla paura di lasciare le quattro pareti entro le quali vi siete isolati. Alcuni dei miei amici non sanno che rimanere isolati è un quasi un desiderio cosciente. Per molti di voi le cose stanno in questo modo: desiderate il matrimonio perché una parte di voi lo desidera ardentemente, e anche perché non vuole rimanere solo. E si possono aggiungere motivazioni molto superficiali e vuote per spiegare il profondo bisogno della vostra anima. Ma a parte questa aspirazione e al di là dei motivi superficiali ed egoistici del vostro insoddisfatto desidero di relazione, ci deve anche essere una riluttanza di rischiare il viaggio e l’avventura di rivelare sé stessi. Una parte importante della vostra vita deve essere ancora completata da voi, se non in questa, in altre vite future.
- Nel caso vi troviate da soli, potrete comunque porre rimedio, con questa conoscenza e queste verità, al danno che avete fatto alla vostra stessa anima, coltivando nel vostro inconscio dei concetti errati. Potreste scoprire la vostra paura di intraprendere il grande viaggio avventuroso con un’altra persona, il che spiegherà il perché siete soli. Questa comprensione dovrebbe dimostrarsi utile Se lo comprendete, questo vi sarà utile e potrebbe anche consentire alle vostre emozioni di cambiare sufficientemente in modo da trasformare la vostra vita esteriore. Questo dipende da voi. Chi non è disposto a correre dei rischi, non può avere successo nella più grande avventura che l’umanità conosca – il matrimonio.
- Solo quando andrete incontro all’amore, alla vita e all’altra persona con questa disponibilità, sarete capaci di fare il più grande dono alla persona che amate, vale a dire il vostro vero sé. E a quel punto, inevitabilmente, riceverete lo stesso dono dalla persona che amate. Ma per fare questo, è necessaria una certa maturità emotiva e spirituale. Se questa maturità è presente, sceglierete intuitivamente il partner giusto, una persona che ha, nell’essenza, la stessa maturità e disponibilità a intraprendere questo viaggio. La scelta di un partner che non abbia questa disponibilità, deriva dalla vostra paura nascosta di intraprendere un tale viaggio. Magneticamente attraete persone e situazioni che corrispondono ai vostri desideri e alle vostre paure inconsce. Questo lo sapete già.
- L’umanità, nel suo complesso, è molto lontana da questo ideale, ma questo non cambia l’idea, o l’ideale. Nel frattempo dovreste imparare a sfruttarla al meglio. E voi che siete fortunati abbastanza da essere su questo sentiero, potete imparare molto ovunque voi siate, già solo comprendendo il perché non riuscite a realizzare questa felicità che una parte della vostra anima desidera tanto. Scoprire questo è già molto, e vi metterà in condizione, in questa vita o in quelle future, di avvicinarvi alla realizzazione di questo ideale. Qualunque sia la vostra situazione, che abbiate un partner o che siate soli, cercate nel vostro cuore ed esso vi darà la risposta al vostro conflitto. La risposta deve venire da dentro, e con molta probabilità avrà a che fare con la vostra stessa paura, alla vostra riluttanza, e alla non conoscenza di come stanno le cose. Cercate e saprete. Comprendete che lo scopo che Dio ha nella relazione d’amore è la completa, reciproca apertura delle anime, e non solo una rivelazione parziale.
- Per molti è facile rivelarsi al livello fisico. Entro certi limiti condividete le emozioni – in genere fino a dove vi porta l’eros. Ma a quel punto chiudete la porta, e questo è il momento in cui iniziano i problemi.
- Molti non sono disposti a rivelare nulla, e preferiscono rimanere soli e distanti. Non vogliono provare l’esperienza di rivelare sé stessi e di scoprire l’anima dell’altra persona. Cercano di evitarlo in tutti i modi possibili.
- Miei cari, ancora una volta: comprendete quanto sia importante il principio dell’eros nella vostra sfera. Esso rappresenta un aiuto per coloro che altrimenti sarebbero riluttanti e impreparati all’esperienza dell’amore. Esso è ciò che voi chiamate “innamoramento” o “romanticismo”. Grazie all’eros l’individuo assapora come potrebbe essere l’amore ideale. Come ho detto prima, molti usano questo sentimento di felicità con noncuranza e avidità, non riuscendo mai a superare la soglia per arrivare al vero amore. Il vero amore richiede dalle persone molto di più, spiritualmente parlando. Se queste non onorano la sua richiesta, impediranno all’anima di raggiungere la meta per cui si batte. Gli estremi sono sempre sbagliati, sia quello di andare a caccia di avventure amorose, che quello in cui nemmeno la potente forza dell’eros riesce ad attraversare una porta così ben serrata. Ma nella maggior parte dei casi, se la porta non è proprio chiusa a chiave, l’eros potrà arrivare in determinate fasi della vostra vita. Se poi a quel punto saprete usarlo come ponte verso l’amore, dipenderà solo da voi. Dipenderà dalla vostra maturazione, dalla vostra volontà, dal vostro coraggio, dalla vostra umiltà e abilità di rivelarvi per come veramente siete.
- C’è qualche domanda in relazione a questo argomento, cari amici?
- DOMANDA: Sì. È così difficile per una donna parlare con un uomo. Gli uomini non rispondono quando in una conversazione si cerca di toccare la comprensione emotiva. Questo rende la cosa molto difficile per una donna.
- RISPOSTA: Qui c’è un grande errore, mia cara. Ma innanzitutto stabiliamo un fatto che dovrebbe essere ben compreso. La donna è per natura più incline all’emotività. L’uomo è per natura più incline alla spiritualità o, ad un livello più basso, all’aspetto mentale. Con questo non voglio dire che l’uomo deve necessariamente essere quello che voi definite un intellettuale. Significa solo che generalmente l’aspetto razionale è più marcato negli uomini. Per questo, per un uomo è un passo difficile il rivelare le proprie emozioni. In questo la donna lo può aiutare; l’uomo aiuterà la donna in altri modi. L’errore che fate è di pensare che l’apertura e l’incontro delle anime si realizzi parlando. Oh, questo è sicuramente un sostegno temporaneo, può rappresentarne un aspetto, o semplicemente uno strumento, un mezzo per esprimere certe sfaccettature. Ma questo è tutto. Non è parlando che trovate l’altra anima e vi rivelate, anche se questo può farne parte. È invece nell’essere che si determina tutto questo atteggiamento di base.
- È la donna la più forte dal punto di vista emotivo. Per lei è generalmente più facile trovare il coraggio di avere un incontro di anime e di toccare il nucleo più profondo di questo anelito che risiede anche nell’uomo. Se sa usare l’intuizione per raggiungere quella parte del suo compagno, allora egli, se è maturo, risponderà. Non può che rispondere. E non è così importante se risponde occasionalmente usando la conversazione. Non si tratta di stabilire se una discussione verbale serva a raggiungere l’altra anima, o meno. Certamente parlare ne fa parte, assieme a tante altre facoltà. Ma la capacità di parlare delle cose non è il fattore determinante. Prima di tutto va stabilita la base interiore. Allora sarete abbastanza flessibili da usare tutte le facoltà che Dio vi ha dato. Trovare e incontrare l’altra anima significa entrare nello stato dell’essere interiore; il fare è solo un risultato incidentale, un semplice dettaglio che fa parte della manifestazione esterna. È chiaro questo?
- DOMANDA: Sì, è chiaro. E penso che sia meraviglioso. In altre parole, è compito della donna scoprire l’altra anima?
- RISPOSTA: Può succedere spesso che sia più facile per la donna fare i primi passi, quando l’eros non è più in grado di mantenere il suo impulso iniziale. Ma entrambi devono essere fondamentalmente disposti di intraprendere insieme questo viaggio. Come ho detto prima, la donna trova in genere più facile rivelarsi, per fare uscire le emozioni. La donna matura che desidera ardentemente intraprendere l’avventura del vero matrimonio, avrà l’istinto sano e maturo di trovare il giusto partner. Lo stesso vale per l’uomo, naturalmente.
- Una volta che in entrambi esiste questa volontà, non è importante chi dei due prende l’iniziativa. Non fa alcuna differenza chi incomincia. Spesso può essere la donna, ma a volte può anche essere l’uomo. Chiunque sia a iniziare, giungerà il momento in cui l’altro partner guiderà e aiuterà a sua volta. In una relazione viva, sana e flessibile, questo deve alternarsi e cambiare sempre. In qualsiasi momento, chiunque sia il più forte, il leader del momento, sosterrà la liberazione dell’altro partner. Perché questa rivelazione dell’anima rappresenta una liberazione – liberare l’altra anima dalla prigione dell’isolamento, e liberare sé stessi. Questa prigione può persino sembrare comoda se è molto tempo che ci si vive e ci si è ristagnati. Non si dovrebbe attendere l’iniziativa dell’altro. Inizierà chi è più maturo e coraggioso in un determinato momento, e questo farà sì che l’altro maturi a sua volta, persino sorpassandolo. In questo modo chi aiuta sarà aiutato, chi libera sarà liberato.
- DOMANDA: Quando parli dell’aprirsi di un’anima a un’altra, intendi dire che questo è lo stesso processo, a un livello superiore, di quando l’anima si rivela a Dio?
- RISPOSTA: È la stessa cosa. Ma prima che possiate veramente rivelarvi a Dio, dovrete imparare a rivelarvi ad un altro essere umano amato. E quando lo fate, vi rivelate anche a Dio. Molte persone vogliono iniziare a rivelarsi direttamente al Dio personale. Ma in realtà, nella profondità del loro cuore, tale rivelazione è solo uno sotterfugio, poiché è astratta e remota. Nessun altro essere umano può vedere o sentire ciò che si rivela; così sono ancora soli. In questo modo non si deve fare nulla di rischioso, che richiede così tanta umiltà, e che dunque minaccia di essere umiliante. Rivelando voi stessi ad un altro essere umano voi fate molto di più che non rivelarvi a Dio, che comunque vi conosce già, e quindi non ha bisogno della vostra rivelazione.
- Quando trovate l’altra anima e le andate incontro, voi realizzate il vostro destino. Quando trovate un’altra anima, è un’altra particella di Dio che incontrate, e quando rivelate la vostra anima è una particella di Dio quella che rivelate, e date qualcosa di divino ad un’altra persona. Quando l’eros vi raggiunge, vi solleva abbastanza in alto da farvi sentire e conoscere quella parte di voi che desidera così tanto quell’esperienza, e che cosa veramente sia il vostro sé superiore, che desidera ardentemente rivelare se stesso. Senza l’eros, avvertite solamente gli indolenti strati esteriori.
- Quando l’eros vuole avvicinarsi, non evitatelo. Se comprenderete l’idea spirituale che c’è dietro, vorrete usarlo saggiamente. Dio sarà quindi in grado di guidarvi e di permettervi di trarre il meglio dall’aiuto che date a un altro essere e a voi stessi sulla strada del vero amore, di cui la purificazione dovrà essere parte integrante. Anche se la tua purificazione opera attraverso un impegno profondo nella relazione, essa si manifesta in modo diverso rispetto al lavoro su questo sentiero, ma ti porterà verso una purificazione dello stesso tipo.
- DOMANDA: È possibile che un’anima sia talmente ricca da potersi rivelare a più anime?
- RISPOSTA: Caro amico, fai questa domanda per scherzo?
- DOMANDA: No, no! Sto domandando se la poligamia rientra nello schema della legge spirituale.
- RISPOSTA: No, certamente no. E quando qualcuno pensa che possa rientrare nello schema dell’evoluzione spirituale, lo fa come stratagemma. In realtà, egli sta cercando il partner giusto. La persona è però troppo immatura per riuscire a trovare il giusto partner, oppure lo ha già, ma si lascia trasportare altrove dall’impulso dell’eros, senza voler mai innalzare quella forza al livello dell’amore volitivo, che richiede di superare sé stesso e di lavorare per oltrepassare la soglia di cui ho parlato prima.
- In casi come questi, la personalità avventurosa cerca e cerca, incontrando sempre un’altra parte di un essere, e rivelando sé stessa solo e sempre fino ad un certo punto e non oltre, o probabilmente rivelando ogni volta un altro aspetto della sua personalità. In ogni caso, quando si tratta del nucleo, la porta è chiusa. Allora l’eros svanisce e si inizia una nuova ricerca. Ogni volta è una delusione che può essere compresa solo alla luce di queste verità.
- Anche il puro e crudo istinto sessuale fa parte del desiderio per questa grande avventura, ma la soddisfazione sessuale incomincia a risentirne se la relazione non è mantenuta al livello che ho descritto qui. E infatti, sarà inevitabilmente di breve durata. Non c’è ricchezza nel rivelarsi a molti partner. In questi casi, o rivelate ai nuovi partner sempre le stesse cose, oppure, come ho detto, mostrate nuovi della vostra personalità. Più numerosi sono i partner con cui cercate di condividere, e meno darete a ciascuno. Questo è inevitabile, ne può essere in altro modo.
- DOMANDA: Certe persone credono di poter reprimere la sessualità, l’eros e il desiderio di un partner, e vivere completamente nell’amore per l’umanità. Credi che sia possibile che un uomo e una donna rinuncino a questa parte della loro vita?
- RISPOSTA: È possibile, ma sicuramente non è né sano, né onesto. Potrei dire che c’è una persona su dieci milioni che potrebbe avere un compito simile. Questo potrebbe essere possibile. Può rientrare nel karma di una particolare anima che si è già sviluppata fino a questo punto, che ha già avuto la piena esperienza della relazione di coppia e viene ora per una missione specifica. Possono anche esserci alcuni debiti karmici che devono essere estinti. Nella maggior parte dei casi – e qui posso tranquillamente generalizzare – evitare una relazione non è sano. È una fuga. Il vero motivo è la paura di amare, la paura delle esperienze della vita, dove la paura della rinuncia è razionalizzata come sacrificio. A chiunque venisse da me con un tale problema, direi: esamina te stesso. Vai più sotto degli strati superficiali del tuo ragionamento cosciente e delle spiegazioni che dai al tuo atteggiamento in questo senso. Cerca di scoprire se temi l’amore e la delusione. Non è forse più comodo vivere solo per te stessi e non avere difficoltà? Non è forse questo ciò che senti dentro di te, ciò che vuoi coprire con altri motivi? Il grandioso lavoro umanitario che vuoi compiere può essere per una causa meritevole, sicuramente, ma pensi davvero che una cosa escluda l’altra? Non ti pare che potresti svolgere al meglio il grande compito che ti sei assunto, se imparassi anche l’amore a livello personale?
- Rispondendo con sincerità a tutte queste domande, sicuramente si arriverebbe a riconoscere che la propria è una fuga. La realizzazione e l’amore personali sono il destino di un uomo e una donna nella maggior parte dei casi, perché nell’amore personale si possono apprendere così tante cose, che non potrebbero essere apprese in altro modo. E formare una relazione durevole e solida nel matrimonio è la più grande vittoria che un essere umano possa conseguire, perché è una delle cose più difficili che ci siano, come potete ben vedere nel vostro mondo. Questa esperienza di vita porterà l’anima molto più vicino a Dio di qualunque altra tiepida buona azione.
- DOMANDA: Volevo porre una domanda in relazione a quella precedente. Il celibato è considerato da certe sette religiose come una forma di sviluppo molto spiritualizzata. D’altro canto, la poligamia è riconosciuta da altre religioni – i Mormoni, ad esempio. Capisco quello che hai detto, ma come giustifichi questi atteggiamenti da parte di persone che dovrebbero cercano l’unità con Dio?
- RISPOSTA: C’è l’errore umano in ogni religione. In una certa religione l’errore può essere di un tipo, in un’altra di un altro tipo. Qui, semplicemente, sei in presenza di due estremi. Quando nelle varie religioni nascono tali dogmi o regole, sia di un estremo che di un altro, si tratta sempre di una giustificazione, o stratagemma, a cui l’anima individuale ricorre costantemente. Questo è un tentativo di spiegare con moventi buoni le contro-correnti timorose e avide nell’anima.
- C’è una credenza comune che tutto ciò che riguarda la sessualità sia peccaminoso. L’istinto sessuale sorge nel bambino. Più la creatura è immatura, più la sessualità viene separata dall’amore, e perciò è più egoista. Qualunque cosa fatta senza amore è “peccaminosa”, se proprio volete usare questa parola. Nulla di ciò che è fatto con amore è mai sbagliato – o “peccaminoso”.
- Non c’è forza, o principio, o idea che sia di per sé peccaminosa – che si tratti di sesso, o di qualunque altra cosa.
- Nel bambino in crescita, che è naturalmente immaturo, l’impulso sessuale si manifesterà all’inizio in maniera egoistica. Solo se e quando l’intera personalità crescerà e maturerà in maniera armoniosa, il sesso si integrerà con l’amore. Per ignoranza, l’umanità ha a lungo creduto che il sesso come tale fosse peccaminoso. Esso è stato tenuto nascosto, e dunque questa parte della personalità non è potuta maturare. Ciò che è nascosto non può crescere; questo lo sapete. Perciò, anche in molti adulti, il sesso rimane infantile e separato dall’amore. E questo, a sua volta, ha portato l’umanità a credere sempre di più che il sesso sia peccato e che la persona veramente spirituale debba astenersene. E così nacque uno di quei circoli viziosi menzionati in precedenza.
- A causa della convinzione che il sesso fosse peccato, questo istinto non poté maturare e fondersi con la forza dell’amore. Di conseguenza, il sesso è in effetti spesso egoistico e senza amore, crudo e “animalesco”. Se solo le persone si rendessero conto, come di fatto sta sempre più avvenendo, che l’istinto sessuale è naturale e viene da Dio come qualsiasi altra forza universale, e non più né meno peccaminosa di qualsiasi altra forza esistente, esse interromperebbero questo circolo vizioso, e sempre più persone permetterebbero al sesso di maturare e di unirsi all’amore e all’eros.
- In quante persone il sesso è completamente separato dall’amore! Essi non solo soffrono di cattiva coscienza quando si presenta l’impulso sessuale, ma si trovano anche nella posizione di essere incapaci di gestire le sensazioni sessuali con la persona che amano veramente. Questo in certa misura si verifica molto spesso, anche se sembra essere un caso estremo. A causa di queste condizioni distorte e di questo circolo vizioso, l’umanità ha finito per credere che non si può trovare Dio quando si risponde al desiderio sessuale. Questo è completamente sbagliato; non si può sopprimere qualcosa di vivo. Si può solo tenerlo nascosto, così che troverà altri modi di emergere, e che potranno essere molto più dannosi. Solo nei casi più rari la forza sessuale realmente si sublima in modo da manifestare questa energia creativa in altri regni. La sublimazione nel suo vero senso non può mai manifestarsi se c’è paura e rifiuto, come si verifica nella maggior parte degli esseri umani. Ho risposto alla tua domanda?
- DOMANDA: Perfettamente, grazie.
- DOMANDA: Se due giovani si innamorano e si sposano pur non essendo fatti l’uno per l’altra e non si capiscono, è possibile che riescano a iniziare questa avventura e avere un buon matrimonio?
- RISPOSTA: Sì, se entrambi sono disposti a imparare l’amore tra loro e a maturare insieme. Anche se venne fatta una scelta immatura, il matrimonio potrebbe ancora avere successo, ma solo se entrambi lo vogliono davvero e sono chiaramente consapevoli di cosa il matrimonio dovrebbe essere. Se entrambi mancano della volontà e del senso di responsabilità a questo riguardo, non proveranno il desiderio di fare un simile viaggio insieme.
- DOMANDA: Come si inserisce l’amicizia sotto questo profilo?
- RISPOSTA: L’amicizia è amore fraterno. Essa può certamente esistere anche tra uomo e donna. L’eros potrebbe volersi insinuare, ma la ragione e la volontà possono comunque stabilire quale corso debbano seguire le emozioni. La discrezione e un sano equilibrio tra ragione, emozione e volontà sono necessari per evitare che i sentimenti entrino in canali inappropriati.
- DOMANDA: Il divorzio va contro la legge spirituale?
- RISPOSTA: Non necessariamente. Noi non abbiamo regole fisse come queste. Ci sono casi in cui il divorzio è una facile via d’uscita, una semplice fuga. Ce ne sono altri in cui la decisione di divorziarsi è sensata, perché la scelta di sposarsi fu presa con immaturità, ed entrambi i partner non desiderano assumersi la responsabilità del matrimonio inteso nel suo vero senso. Se soltanto uno dei due ha questo desiderio – o non lo ha nessuno dei due – allora è preferibile separarsi che portare avanti un matrimonio di facciata. Se entrambi non sono disposti a fare questo viaggio insieme, è meglio dare un taglio netto, piuttosto che impedire la crescita dell’altro. Questo, naturalmente, accade. È meglio porre fine ad un errore, piuttosto che perpetuarlo indefinitamente, senza riuscire a trovarvi un vero rimedio.
- Non si dovrebbe, tuttavia, divorziare con leggerezza. Anche se è stato un errore e non funziona, si dovrebbe cercarne le ragioni, facendo di tutto per trovarle, e se è possibile eliminare gli ostacoli che si frappongono. Dal momento che sono dovute ad errori interiori, i partner potrebbero cercare di trarne il meglio, se entrambi sono in qualche modo disposti a farlo. Si può imparare molto dagli errori passati e presenti. Dire generalizzando che il divorzio sia sbagliato in ogni caso è altrettanto scorretto che dire che è sempre giusto. Si dovrebbe certamente fare del proprio meglio, anche se il matrimonio non risulta l’esperienza ideale di cui ho parlato stasera. Poche persone sono pronte e abbastanza mature per farlo. Voi potete prepararvi cercando di trarre il meglio dagli errori passati, imparando da essi.
- Miei cari amici, pensate bene a quello che ho detto. Ci sono molte cose su cui riflettere in quello che vi ho detto, per ognuno di voi qui presente e per tutti coloro che leggeranno le mie parole. Non c’è nessuno che non possa imparare qualcosa da esse.
- Voglio chiudere questa lezione rassicurando tutti voi che noi, nel mondo dello Spirito, siamo profondamente grati a Dio per i vostri sforzi sinceri, per la vostra crescita. È la nostra più grande gioia e la nostra più grande felicità. E così, miei cari, ricevete di nuovo le benedizioni del Signore; che i vostri cuori siano riempiti da questa forza meravigliosa che vi giunge dal mondo della luce e della verità. Andate in pace e in felicità, miei cari, tutti voi. Siate in Dio!
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