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Lez. 30 - Volontà egoica, orgoglio e paura

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
23 maggio 1958

Traduzione in italiano di Simona Fossa
Revisione a cura di Emanuela Niadia e Donatella Morelli
Registrazione vocale a cura di Antonio Quaglietta
Edizione Novembre 2017

  1. Saluti nel Nome del Signore! Vi porto benedizioni, amici miei, benedetta sia questa ora.

  2. Questa lezione non sarà completamente comprensibile per coloro che non hanno familiarità con quelle precedenti, poichè sono parte di una serie. A beneficio di quegli amici che sono qui per la prima volta, vorrei ripetere questo: per alcuni esseri umani è molto difficile comprendere come sia possibile avere una comunicazione come la nostra. Coloro che non comprendono quante cose meravigliose siano possibili nella Creazione divina, usano sbrigativamente il termine “subconscio” per spiegare questo fenomeno. Vi prego, amici miei, sbarazzatevi dell’idea preconcetta che uno spirito non possa manifestarsi tramite un essere umano e che stiate ascoltando solamente il subconscio o supercoscio - qualunque nome vogliate dargli - della medium. La comunicazione con il mondo spirituale di tutte le sfere è sempre stata possibile, è possibile ora, e sempre lo sarà, purché gli esseri umani che aspirano a tale comunicazione rispettino le condizioni necessarie. Il fatto che, in certi casi, la comunicazione non sia genuina non significa che sia sempre così.

  3. Potrei darvi una spiegazione più esauriente del perché sia impossibile che un essere umano, ancora soggetto al ciclo delle reincarnazioni, possa far emergere la conoscenza che io vi porto utilizzando il solo medium in trance. Se l’inconscio di un essere umano fosse pervaso da una tale conoscenza da poter emergere alla superficie con la sola trance, la discrepanza tra stato di trance e stato normale non sarebbe poi tanto grande, amici miei. Tuttavia, non voglio spendere altro tempo su questo argomento. Semplicemente vi invito a non credere, solo perché la maggioranza della gente che conoscete è convinta di avere assoluta ragione, che questo non sia possibile, e che si tratti solo di una superstizione. Non crediate che sia l’inconscio di un essere umano a parlare con voi stasera. Non è così!

  4. Dunque, amici miei, la lezione di stasera vi apparirà a prima vista simile all’ultima, e infatti assomiglierà ad una lezione molto astratta e filosofica, che sembra non avere alcuna attinenza con la vostra esistenza. Eppure è vero il contrario. Quando proseguirò, vedrete che tutto quel che vi dico – per quanto appaia scollegato dalla vostra vita – ha con essa una connessione immediata e diretta.

  5. Nella ‘Pistis Sophia’*1, sulla quale la mia amica sta tenendo conferenze*2, trovate un disegno o uno schema, come lo chiamate voi, dove le sfere spirituali sono designate in varie gradazioni. Immediatamente sotto “L’Ineffabile” o la Casa di Dio come la chiamiamo noi, viene mostrata una sfera dal nome “Il Mondo Supremo di Luce”.  In esso esistono un infinito numero di forze di luce, in un vasto contenitore o gruppo d’insieme. Che cosa sono queste forze di luce?

  6. Esse rappresentano ogni aspetto divino della Creazione e ogni buona qualità o virtù a cui potreste mai pensare, ciascuna come una determinata forza di luce e ciascuna personificata da uno spirito o angelo. Nell’ultima lezione vi ho detto che anche le dodici forze attive e le dodici forze passive sono personificate. La stessa cosa avviene con le forze di luce; esistono spiriti o angeli che le rappresentano, così come le loro emanazioni. L’emanazione di queste forze, condensata in una forma spirituale di struttura estremamente sottile, crea questi esseri, e questi esseri emanano a loro volta le rispettive forze di luce. Queste ultime si assommano in un grande serbatoio. Proprio come tutto è uno con Dio, così avviene con tutte queste forze di luce. Esse costituiscono un insieme. Eppure ogni singola forza di luce si distingue in quanto forma individuale e particolare, con un suo proprio diverso colore, profumo, tono, e molte altre qualità. Se dovessi dirvi quanti diversi tipi di percezione esistono in questa sfera superiore, voi non ci credereste, perché avete una capacità percettiva estremamente limitata. In quel serbatoio le forze individualizzate sono ben distinguibili, formando, tuttavia, un tutt’uno armonioso. Dalla sfera del Mondo Supremo di Luce, dove sono concentrate, esse emanano verso tutte le sfere sottostanti, naturalmente con intensità decrescente.

  7. Proseguendo lungo questo piano, troverete l’Alto e il Medio Mondo di Luce, dove queste forze sono raggruppate, concentrate e condensate in una consistenza leggermente più grossolana, la quale è comunque ancora estremamente sottile, in confronto a ciò che conoscete. Da lì esse vengono continuamente inviate verso tutti gli altri mondi. Ma in questa sfera dell’Alto o Medio Mondo di Luce, gli esseri spirituali, o personificazioni delle forze di luce individuali, hanno la loro organizzazione, o come è riportato nel “Pistis Sophia”, “gli Ordini”. Ogni Ordine rappresenta una di queste forze di luce, con a capo lo spirito individualizzato al servizio dell’intero Piano di Salvezza in diverse gradazioni, come in una sorta di gerarchia. Questi Ordini possono anche essere designati quali “Cori”, e si distinguono tra loro da segni particolari, dall’aspetto delle vesti e così via. Ogni essere creato, incluso ciascuno di voi, ogni essere umano, appartiene ad uno di questi particolari ordini di forze di luce. Il vostro essere fondamentale è parte di una di queste forze di luce e Ordini. Nella meditazione profonda, qualora si fosse già raggiunto un certo grado evolutivo, si può scoprire o percepire quale sia il proprio essere fondamentale, il che non esclude, naturalmente, altre virtù, qualità o talenti. Tuttavia, c’è un significativo elemento di base, un nucleo fondamentale in ogni essere, spirito o persona. Una qualità di base può essere il coraggio, un’altra l’amore e la gentilezza e così via. Avere coraggio non significa che non possediate amore o capacità di amare. Sebbene il più alto angelo rappresentativo di ogni forza possieda anche tutte le altre qualità, essi hanno una qualità fondamentale ed eccezionale, la quale rafforza e arricchisce tutti gli altri aspetti divini piuttosto che indebolirli o escluderli. Così potete scoprire la nota di base o qualità fondamentale che caratterizza il vostro essere.

  8. Dopo aver ascoltato la serie di lezioni precedenti sulla Creazione e la Caduta, dovreste aver capito che tutti gli esseri della Creazione sono perfetti in un aspetto particolare. Inoltre, se la Caduta non fosse avvenuta, la forza di luce e il divino potere di cui ogni essere è stato dotato, sarebbero serviti al fine di completare la perfezione anche in altri modi, così da divenire realmente simili a Dio. Prima che questo stadio venga raggiunto, la divinità può essere solo parziale. Una volta realizzato il Piano di Salvezza, l’ulteriore espansione verso la perfezione continuerà. Attualmente, gli Ordini, con tutti gli innumerevoli esseri che vi appartengono, sono particolarmente perfetti per un aspetto. Questo è vero anche per gli spiriti caduti che hanno conservato intatta la perfezione di fondo della propria natura e del proprio talento originali, sebbene occultata dal sé inferiore e da tutti gli strati d’imperfezione a vari gradi di densità. Il processo di portare alla luce la perfezione di fondo è il sentiero della purificazione. Questo può fornire ad alcuni di voi del buon materiale di riflessione. Al vostro attuale stadio di evoluzione, avete bisogno di concentrarvi sulla scoperta di che cosa sia in realtà il vostro sé inferiore. Questo significa che dovreste scoprire i vostri difetti e accettare appieno la loro esistenza, il loro significato e l’effetto che sortiscono su di voi e sulla vostra vita. Ad un certo stadio del vostro lavoro, è anche importante giungere a comprendere la speciale individualità del vostro sé superiore, in modo da approfittarne per la vostra purificazione e per realizzazione della sua specifica forza.

  9. In una lezione precedente, parlai dei tre ostacoli fondamentali alla perfezione che si ritrovano in tutti voi allo stesso modo: volontà egoica, orgoglio e paura. Dai tempi della Caduta, nel suo lento procedere, questi tre attributi sono divenuti man mano sempre più forti, offuscando la vostra luce di base. Lo scopo del sentiero di purificazione non è soltanto quello di percepire quale sia la vostra luce fondamentale, ma anche di comprendere che la volontà egoica, l’orgoglio e la paura esistono in voi e scoprire in quale misura, come interagiscono tra loro e come uno dipenda dall’altro. Perché solo con questa comprensione di voi stessi sarete capaci di superare i muri oscuri che si frappongono tra voi e la vostra luce fondamentale.

  10. A proposito, amici miei, voi potreste chiedere: “In che modo sono connessi tra di loro volontà egoica, orgoglio e paura? Come mai uno è impensabile senza l’altro?”. Perché è così, amici miei. Se avete uno di questi attributi, dovete averli tutti e tre. Uno può essere più forte dell’altro, o più evidente o più cosciente dell’altro. Ma è impossibile possederne solo due e che il terzo sia del tutto assente. Tentare sinceramente di calcare questo sentiero di purificazione e comprendere il ruolo della volontà egoica, dell’orgoglio e della paura, in questo percorso è davvero essenziale. Non crediate che ci sia un solo essere umano incarnato completamente privo di volontà egoica, orgoglio e paura. Così le mie parole si applicano a tutti. L’unica differenza può essere che qualcuno ne abbia di più, altri di meno. Ve lo dimostrerò con le parole che seguono; saranno di grande importanza per conoscere voi stessi.

  11. In primo luogo, possiamo di nuovo chiarire che c’è una netta differenza tra volontà egoica e libero arbitrio. Per essere sicuro che lo comprendiate chiaramente, ripeterò che il libero arbitrio può essere usato per il bene o per il male; questo è importante. Non potete certo dire che serva solo a scopi buoni perché, come ho appena detto, può essere usato anche per scopi malvagi. Tuttavia, è certo che l’evoluzione di sé non può essere raggiunta senza il pieno uso del libero arbitrio. La volontà di Dio non può essere adempiuta senza usare il vostro libero arbitrio, per accettarla volontariamente e per scelta. Il libero arbitrio è il più grande dono di cui siete stati dotati e senza il quale non potreste mai raggiungere lo stato divino. Tuttavia, bisogna distinguerlo dalla volontà egoica, la volontà del piccolo io o piccolo ego. La volontà egoica si batte per ottenere ciò che vuole, incurante delle conseguenze e del danno che può essere arrecato agli altri e quindi, in definitiva, anche a se stesso. Solo che il piccolo ego è troppo cieco per comprenderlo. La volontà egoica è uno stato cieco e immaturo, troppo miope per comprendere che ciò che desidera è contro la legge spirituale e comporta quindi disagi e mancanza di libertà per l’individuo. Prendete una persona spiritualmente poco evoluta, un criminale, per esempio. Tale persona userà la volontà egoica in maniera ovvia, asservendola ai suoi immediati, apparenti vantaggi, violando tutte le leggi – sia spirituali che umane – perché vuole ottenere ciò che gli appare vantaggioso.

  12. Ora noi non stiamo discutendo di casi così riconoscibili. L’essere umano medio non commette crimini o atti antisociali, in parte perché riconosce che è sbagliato – persino in una persona non religiosa il senso dell’etica è già abbastanza sviluppato da resistere ai desideri del sé inferiore – che potrebbe nutrire ancora tali desideri – e in parte perché essa teme semplicemente di entrare in conflitto con il suo ambiente. Tuttavia, non stiamo discutendo delle ovvie azioni esterne di coloro che sono spinti dalla volontà egoica, perché questo non si applicherebbe a nessuno di voi. Ci stiamo invece focalizzando sulle correnti emozionali della volontà egoica, in ciascuno di voi. Perché ogni essere insufficientemente purificato, forse inconsciamente, desidera cose che sono sbagliate e cose che vanno contro la legge spirituale. Questo conflitto tra il desiderio conscio e quello inconscio rappresenta il più grosso handicap per la vostra evoluzione. Perciò è della massima importanza che abbiate il coraggio di verificare i vostri sentimenti e tradurli in parole chiare e concise in modo tale da realizzare, “Qui ho un desiderio che proviene dal piccolo ego e dalla mia volontà egoica, che non corrispondono all’altra parte della mia natura, che è altrettanto reale”.

  13. Come si collega tutto questo alla paura? Se la vostra volontà egoica è forte – e può essere molto forte se è inconscia – avrete continuamente paura che i suoi desideri non vengano gratificati. Così, alla volontà egoica si sommerà la paura. Perché nel profondo del vostro cuore, sapete che tutti i desideri del vostro ego non potranno mai essere gratificati. In massima parte sono desideri impossibili e irragionevoli. Nel vostro caso particolare, a causa delle vostre vite precedenti e degli ostacoli che avete posto nella vostra anima, non potete ottenere quel che desiderate, non adesso perlomeno, a meno che non identifichiate gli ostacoli per poterli eliminare.

  14. Le vostre correnti interiori scorrono in direzioni differenti: la volontà egoica desidera fortemente qualcosa di sbagliato, impossibile, o contraddittorio rispetto alle altre correnti, mentre allo stesso tempo avete la conoscenza interiore del vostro essere profondo, il sé superiore, che sa benissimo che questi desideri sono irrealizzabili. Questa conoscenza crea paura, poiché la volontà dell’ego insiste a esigere gratificazione.

  15. Se meditate su queste parole, amici miei, otterrete una visione ben più profonda della vostra anima, della vostra vita, e della vostra attuale situazione. Vi ripeto, ancora, che non è sufficiente ascoltarle una sola volta per comprenderle veramente. Se ci meditate sopra e le applicate a voi stessi, inizierete a cercare dentro di voi dove potreste avere tali desideri; vedrete come la paura derivi automaticamente dai desideri della volontà egoica. Allora procederete di un gradino sulla scala verso la risalita. Ma dovete avere il coraggio di cercare in quella direzione, perché soltanto là si trova la liberazione dalle vostre catene.

  16. E ora occupiamoci dell’orgoglio. Che cosa significa orgoglio? Significa che il vostro ego è più importante di quello del vostro prossimo; significa che desiderate vantaggi per voi stessi, e che avete della vanità. Se sentite l’umiliazione provata dal vostro prossimo in modo meno intenso di quanto sentiate la vostra, in voi c’è ancora troppo orgoglio. E chi non si sente in quel modo, amici miei? Chi può dire di avere la stessa reazione verso l’umiliazione degli altri come verso la propria? Nessuno di voi! Se venite umiliati, ne siete feriti; se altre persone vengono umiliate allo stesso modo, potete dispiacervene, ma la reazione è sicuramente del tutto differente, per quanto proviate a convincervi che non è così. Siate sinceri con voi stessi e quell’onestà farà per voi molto di più di qualsiasi auto-inganno. I sentimenti cambiano in modo indiretto e non forzandosi, non cercando semplicemente di dire a voi stessi che sentite in un modo che invece non è! Perciò, tale autovalutazione sarà il miglior mezzo per cambiare i vostri sentimenti gradualmente, anche a questo riguardo.

  17. Non vi sto suggerendo di provarci, tentando di suscitare in voi gli stessi sentimenti di vanità ferita come se un altro essere umano fosse stato umiliato. No. Piuttosto imparate a non sentirvi così importanti, perché il vostro piccolo orgoglio e il vostro ego non contano neanche la metà di quanto i vostri sentimenti vi dicono. Se imparate a essere più distaccati da questa vostra vanità, allora, e solo allora, avrete il giusto senso delle proporzioni nel compararvi agli altri e quindi avrete le stesse reazioni per gli altri come per voi. Ecco ciò che si intende per amare il vostro prossimo come voi stessi. Finché avrete sentimenti differenti per un vostro fratello, rispetto a voi stessi, voi violerete la legge di spirituale di giustizia, per non parlare di quella della fratellanza. Perché le vostre reazioni certamente non saranno legittime. Voi potete agire con giustizia, questo è vero, ma questo può essere sufficiente per certe persone; probabilmente non per voi. Voi sapete che le vostre azioni e persino i vostri pensieri non sono sufficienti a permettere alla pura emanazione di giustizia di penetrare; la vostra forza di luce non può essere liberata finché i vostri sentimenti non corrisponderanno alle leggi spirituali. Invece non siete obbiettivi nel vostro sentire: vi ponete su un piano superiore rispetto al vostro prossimo. Quando la vostra vanità e l’orgoglio assumono una tale importanza, siete di nuovo presi da una costante paura, dal timore che la gratificazione del vostro orgoglio non vi venga assicurata dalle persone attorno a voi. Quindi dovete abbandonare il desiderio di mettere la vostra persona – a livello emozionale - a un livello superiore rispetto al vostro prossimo. Solo in quel modo vi libererete dalla paura.

  18. Non ho da entrare nei dettagli per mostrarvi la relazione tra volontà egoica e orgoglio. È troppo facile; potete arrivarci da soli. Potete usarlo come esercizio di meditazione. In ogni caso, non fatelo in modo astratto e impersonale; cercate di applicarlo immediatamente a voi stessi, di vedere dove percepite quei sentimenti. Per quanto riguarda la relazione tra la volontà egoica e la paura, o tra l’orgoglio e la paura, ve l’ho mostrato. Ogni giorno vi offre numerose opportunità di osservare i vostri sentimenti proprio in questo modo.

  19. Sfortunatamente, non approfittate della maggior parte di queste opportunità per conoscervi e purificarvi. Le lasciate scivolare via. Se emerge un sentimento sgradevole siete rapidissimi a scansarlo. Troverete facili scuse: che siano i difetti e le imperfezioni altrui i responsabili della vostra disarmonia e dei vostri conflitti interiori. Ma ci sono occasioni in cui non riuscite a trovare nessuno con cui prendervela. Così, mettete tutto a tacere e trovate subito spiegazioni di comodo: siete proprio di cattivo umore; non vi spiegate perché vi sentite preoccupati; la vita in generale è difficile; forse è addirittura colpa del clima. No, amici miei! Tutte le volte che c’è qualcosa che vi disturba, troverete la risposta alla luce di ciò che vi ho appena detto. Osservandolo da questo punto di vista, farete molto di più per il vostro perfezionamento e per la vostra liberazione, amici miei. Finché sarete presi nella trappola della volontà egoica, dell’orgoglio e della paura, non potrete mai essere felici. È impossibile. Potete lottare quanto volete, potete fare tutto ciò che volete all’esterno, ma starete solo rimuovendo i sintomi: non estirpando il cancro all’interno. Ripensate a queste parole, meditateci sopra; perché in esse c’è indubbiamente un tesoro di materiale utile e una chiave per i vostri problemi.

  20. Ed ora, amici miei, passerò alle vostre domande rispondendo al meglio delle mie capacità.

  21. DOMANDA: Voler servire Dio ed essere migliori, potrebbe essere considerato un desiderio egoista, dal momento che ci renderebbe felici?

  22. RISPOSTA: Quella che poni è una buona domanda, figliolo, e ti risponderò. Sebbene certe persone possano entrare nel sentiero per questo motivo non del tutto puro, è comunque meglio entrare, piuttosto che rimanerne fuori. Proseguendo su questo sentiero, presto o tardi realizzerete che voi siete il vostro prossimo e il vostro prossimo è voi. Se trovate la felicità, non potete non rendere felici anche gli altri. E quando dico felici, non intendo la felicità che credete di raggiungere soddisfacendo i desideri del vostro io egoico. Sto parlando di una felicità più grande, che sarà vostra quando entrerete in questo cammino di auto-purificazione. Una volta raggiunta una certa altezza, la vostra felicità non sarà più il vostro obbiettivo. Sarà un mezzo per raggiungere un fine.

  23. Persino prima di esserci riusciti e di sentirvi in tal modo, vi consiglio di pregare non soltanto per comprendere quel che sto dicendo; pregate anche per ricevere forza e illuminazione e tutto quel che serve per proseguire su questo sentiero, non solo per il vostro bene ma anche per poter essere una sorgente d’aiuto e di servizio. In definitiva, questo significa che lo scopo ultimo non è la vostra felicità, ma il servizio che date e siete per gli altri. Non ingannate voi stessi, però; siate consapevoli di quanto ancora le vostre emozioni siano distanti dalla vostra preghiera. Osservando quella divergenza e continuando comunque a pregare per quell’obiettivo, portando avanti il lavoro di auto-analisi e sincerità con voi stessi, un giorno vi sentirete uno con tutte le creature.

  24. DOMANDA: Se è vero che la nostra anima viene istruita durante il sonno, come mai nello stato di veglia non ricordiamo ciò che essa ha appreso?

  25. RISPOSTA: Ci sono molte valide ragioni per questo. Intanto si tratta delle stesse ragioni che operano cancellando il ricordo dell’ultima incarnazione prima della successiva, o dell’esistenza dell’anima nel mondo spirituale tra le incarnazioni. Se la conoscenza dell’esistenza degli spiriti, del vasto mondo che esiste oltre la sfera terrestre e la realtà della reincarnazione fossero accessibili così facilmente, non potreste adempiere allo scopo della vostra vita. Sarebbe troppo facile.

  26. Si deve lottare per raggiungere il più alto tesoro di conoscenza e si deve pagare il prezzo dell’evoluzione personale e delle vittorie sul sé inferiore. Indipendentemente da quanto abbiate letto sull’argomento, non ne sarete mai convinti se non avrete ottenuto l’illuminazione divina. L’illuminazione divina è qualcosa per cui dovete lavorare. Dovete pagarne il prezzo e meritarla, poiché è il dono più alto. Se la conoscenza delle vostre vite trascorse e dell’altrove, vi fosse messa semplicemente tra le mani, conservandone la memoria o con altri mezzi, non dovreste lottare, e quindi non ci sarebbe evoluzione. Ricordare alcuni particolari delle vostre vite passate potrebbe addirittura esservi di intralcio. Finché non sarete maturi per quel ricordo – e potete esserlo solo evolvendovi – conoscere certe cose può essere dannoso.

  27. Mentre dormite, quando il vostro spirito è nel mondo spirituale, spesso date uno sguardo alle vostre vite precedenti, alle ragioni della vita attuale e a che cosa dovreste conseguire. Possono esservi connesse conoscenze dolorose che al momento non potreste ancora utilizzare in modo costruttivo; potrebbero deprimervi e ritardare la vostra evoluzione. Dio vi ha dato la possibilità di iniziare da una tabula rasa, senza alcun fardello precedente. A seconda dei meriti acquisiti in questa sfera terrestre, riceverete istruzioni, guida e consigli nel mondo spirituale quando il vostro corpo dorme e il vostro spirito è libero; quella conoscenza rimane nel vostro inconscio e può influenzarvi indirettamente quando siete svegli, anche se non sapete perché reagite in una certa maniera, perché prendete certe decisioni e così via. Consciamente avete da combattere per ogni cosa, per la conoscenza come per l’evoluzione spirituale. Per lotta, intendo ovviamente il combattere il vostro sé inferiore. Inoltre, se l’individuo è già abbastanza evoluto, durante le ore di sonno può svolgere dei compiti con altri spiriti che non sono incarnati, o con altri esseri umani che sono anch’essi addormentati. Questo aiuta gli altri e di conseguenza l’intero Piano di Salvezza. Ma non deve sussistere un chiaro ricordo, tranne che in circostanze eccezionali. Anche questo può accadere.

  28. DOMANDA: In che modo gli spiriti non ancora evoluti, vedono gli spiriti di evoluzione superiore?

  29. RISPOSTA: Quando spiriti non evoluti vengono in contatto con spiriti più evoluti, non li vedono come angeli o creature di luce. Sarebbe troppo facile. Anche qui resta valida la stessa legge. Se spiriti superiori entrano in sfere più basse, cosa che fanno regolarmente a certi intervalli e seguendo un piano, essi modificano i loro fluidi, e la luce non appare. Perché per quelle creature sarebbe troppo facile accogliere la parola di Dio se viene pronunciata da un angelo ben visibile. Quanti di voi, per esempio, dicono, “Se solo potessi vedere Dio o un angelo, crederei”. Eppure non ascoltate neanche le mie parole. Lo stesso vale per quegli spiriti; non c’è la benché minima differenza. Proprio come voi, anch’essi devono imparare a distinguere tra giusto e sbagliato, tra verità e menzogna, sulla base della propria verità e non perché la persona appare autorevole e quindi facilmente attendibile. Quanta gente accoglie qualcosa detto da un’autorità rispettata, eppure rifiuta le stesse identiche parole, se pronunciate da qualcuno che guardano dall’alto in basso! Questo non significa essere evoluti. Evoluzione significa indipendenza, la capacità di distinguere il vero dal falso. Perciò gli spiriti delle sfere inferiori non vedono gli angeli come sono realmente. Gli spiriti più elevati si mostrano con le loro medesime sembianze e parlano loro nello stesso modo. Poi viene lasciato agli spiriti stessi decidere se credere o meno a quanto viene loro comunicato. Devono accettare ciò che sentono in base al suo valore, e perciò è bene che pensino che quelle idee provengano da qualcuno al loro stesso livello.

  30. Lo stesso vale per l’umanità; molti spiriti a vario livello evolutivo, sono incarnati su questa terra; eppure la sembianza umana o l’apparenza esteriore non offrono un’indicazione sull’evoluzione dell’entità. Questo è l’unico modo possibile per rendervi veramente liberi e indipendenti. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni anche a questo riguardo. Non si verifica mai alcuna eccezione alla legge sulla necessità della scelta e del riconoscimento indipendente, ma qualche volta la luce penetra in qualche misura nel mondo dell’oscurità. Allora gli angeli di Dio si mostrano. Ci sono buone ragioni anche per questo, ma non accade allo scopo di insegnare la verità alle creature delle sfere inferiori.

  31. Siate benedetti.

    Nota *1: Dal greco “Fede e Saggezza”; vangelo gnostico risalente probabilmente al III secolo – Per approfondimenti vedi Lez. 24 e 29.
    Nota  *2: Si riferisce ad Eva Pierrakos

Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 30 - Self-Will, Pride and Fear
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