Lez. 200 - Il sentimento cosmico
Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
21 aprile 1972
Traduzione in italiano di Daniele Buratti
Revisione non ancora effettuata
Edizione Gennaio 2025
- Saluti! Ecco qui per voi benedizioni e aiuti. Amore e forza si effondono copiosi. Il nucleo divino è dentro ciascuno di voi. Scopo della vita è rendersene conto, sapere chi in realtà voi siete, e ricordare. Una volta che avrete conosciuto il vostro sé reale - eredità divina - paura e sofferenza svaniranno. Il Sentiero in cui vi conduco vi aiuta con vari approcci a eliminare ciò che ostacola la scoperta di chi voi siete.
- Queste sono solo parole, per gran parte degli esseri umani: solo dopo aver superato certi ostacoli avrete ogni tanto modo di testare la vostra vera identità. Nella lezione odierna vi vorrei parlare di una delle esperienze che potreste vivere quando avrete un assaggio della vostra vera identità. Ciò che voglio è prepararvi a capirne il significato affinché non ne rigettiate la magnificenza, cercando di ridurla agli schemi delle usuali esperienze umane: questo vanificherebbe l’esperienza stessa e ne renderebbe più difficile il ripetersi. Scopo di questa lezione è anche aiutarvi a scoprire quanto prima la vostra vera identità e a superare gli ostacoli meramente mentali.
- Vi vorrei parlare di un sentimento peculiare, raramente riconosciuto poiché trascende la comune esperienza umana del sentire. Nel ventaglio delle emozioni umane non v’è nulla di più elevato - o di più prossimo alla realtà divina - dell’amore. Il sentimento di cui voglio discutere va al di là dell’amore. Trattandosi di un’esperienza umana assai rara - a parte per i pochi che conseguono la propria completa autorealizzazione - non possiede un nome.
- Vi ho parlato di svariate manifestazioni che accompagnano l’autorealizzazione. Vi ho anche detto di come il canale si apra per recepire ancor più saggezza e intelligenza, tali da poter risolvere tutti i problemi. Le soluzioni vi si presentano in modo completo e non lasciano alcuna questione irrisolta. Ho detto di come trovare in voi un nuovo potere creativo che potrà darvi ogni appagamento, ogni autoespressione e gioia che possiate desiderare. Tutto è a portata di mano, pronto da realizzare. Vi avevo parlato della bellezza dell’universo e di come la scoprirete in modo automatico: un universo dove tutto è armonia e in cui non v’è nulla da temere, in cui trovare un senso di integrità e di vita eterna, il potere di guarigione e la realizzazione emotiva ai livelli più profondi. Ma non vi ho mai detto di un certo sentimento, pur essendo implicito in tutto ciò che dicevo - poiché nel vostro vero essere tutto è uno: le esperienze non sono più separate e frammentate, e voi non siete più entità separate da Dio. Così come il piccolo e sinora scisso intelletto esterno sarà uno con la grandiosa intelligenza che dimora in voi, anche tutte le esperienze saranno una - sebbene con diverse sfaccettature.
- Nel vostro corrente stato di sviluppo potete pensare una cosa, sentirne un’altra, volerne un’altra ancora e finanche agire in modo del tutto diverso. Tale estrema frammentazione è lo stato più doloroso e fuorviante che si possa immaginare. La cura la trovate nel vostro sé profondo, dove c’è l’eterna presenza di Dio.
- Il sentimento che sto descrivendo si potrebbe definire cosmico, in assenza di un termine migliore. Non si tratta solo di capirlo a livello teorico o di un sentimento relativo all’universo o alla creazione. È un’esperienza fisica, mentale, emotiva e spirituale che coinvolge tutta la persona. Cercherò di descriverla come meglio posso, con tutte le limitazioni del linguaggio umano. E poi spiegherò i prerequisiti per conseguire tale sentimento cosmico, le quattro chiavi che lo rendono possibile.
- Il sentimento cosmico è un’esperienza in cui sentire e pensare non sono più distinti, ma sono un tutt’uno. È arduo da immaginare, se non si è mai avuta un’esperienza analoga. Eppure alcuni di voi hanno occasionalmente sperimentato l’unità del sentire e del pensare. È un’esperienza di beatitudine, di capire la vita e i suoi misteri, di amore che tutto abbraccia, di sapere che va tutto bene e che non v’è nulla da temere. Per la persona comune non è facile immaginare una totale assenza di paura, in parte perché si è ben poco consapevoli delle proprie paure, e in parte perché si è così abituati a conviverci che non viene nemmeno in mente che la vita possa essere diversa. Quando capite che la morte non esiste, che non v’è una sofferenza reale, al di là della transitoria manifestazione dei vostri errori, delle vostre illusioni e delle negatività intenzionali - a cui potete mettere fine, se così decidete - e che il tempo stesso è il prodotto di un’illusione, allora non potete aver paura. L’amore e la gioia senza timori sono un’esperienza del sentire che va al di là del piccolo sé personale e che include proprio tutto: percepirete allora l’unità di tutto quel che esiste nell’universo.
- Il vostro non riuscire a distinguere tra reale e fittizio produce una confusione e un dolore all’apparenza infiniti. Credendo alle illusioni non fate che ribaltare il vero ordine universale - pensate che ciò che è reale non esista. Ma conoscere ciò che è reale e ciò che è illusorio è parte dell’esperire il sentimento cosmico. Tale esperienza dona un’enorme sicurezza e la certezza di essere realmente protetti - il che, a sua volta, libera una copiosa energia che viene percepita come gioia in ogni parte del vostro essere. Allora vivrete, come aspetti tra loro collegati, rilassamento ed eccitazione, pace e piacere, e non come opposti che si escludono a vicenda, come di solito accade. Questa unità contiene ogni vostra particella: corpo, anima e spirito.
- Va da sé che in questo stato non possono esistere preoccupazione e ansia. Né vi può essere una tensione interiore a guidarvi e che vi rende irrequieti. L’irrequietezza esprime l’impulso interiore a cercare il sentiero della verità per una piena autorealizzazione, ma, prima che lo abbiate trovato, quell’impulso potrebbe essere sgradevole e spingervi a cercare in direzione sbagliata, separandovi ancor più da ciò che cerca il sé profondo. L’impulso potrebbe essere lieve o marcato. Ha la sua funzione, ma utilizza l’energia che sarà poi usata per quel beato sentire che sa della presenza di Dio dentro di sé. Dapprima la prossimità di tale presenza incredibilmente potente è scioccante. La sensazione di benessere è sconvolgente: è come se foste attraversati da una scossa elettrica. Pertanto l’io dovrà essere abbastanza forte e sano da tollerare le alte vibrazioni della presenza interiore di Dio che si propaga nella persona esterna. Tale presenza verrà poi vissuta da voi come una realtà e una condizione eterne: la vostra reale identità. Nel momento in cui vi trovate in quella condizione, saprete in modo profondo di aver sempre saputo ciò che ora riscoprite, che siete sempre stati ciò che ora sperimentate di essere, e che nulla di tutto ciò vi è in realtà nuovo. Vi eravate solo isolati temporaneamente da quello stato di sentire e di conoscere, di sperimentare la vita come in realtà essa è. Una siffatta esperienza diverrà possibile nel momento in cui sarete in grado di tollerare la vicinanza della presenza del vostro nucleo divino, la sua coscienza, la sua energia, la sua frizzante realtà, la sua sapienza che tutto permea, il suo amore che tutto comprende e il suo potere creativo, che potrete usare come riterrete opportuno.
- Questa descrizione è di certo assai limitata, visto che le parole non riescono a trasmettere l’esperienza. Per avere una vaga idea della realtà delle mie parole pregate per riceverne un assaggio, adesso. Aprite le vostre facoltà interiori, amici miei. Osservate in voi quanto voi temiate questa esperienza - anche se la desiderate - e come, di conseguenza, vi chiudiate ad essa. Allora, almeno, saprete che c’è qualcosa che vi aspetta; non cadrete nell’ingannevole trappola dell’io, adagiati in un giudizio dubbioso e autocompiaciuti di adottare un atteggiamento intelligente e non credulone. Per distinguere tra ciò che è reale e ciò che è falsità - o fuga, o illusione - dovete essere aperti e valutare col vostro sentire e con le facoltà intuitive, oltre che con la mente discriminante. Se siete governati dalla paura, la mente discriminante viene manipolata e distorta. Se il sentire è aperto e onesto, la mente discriminante sarà il servitore che essa dovrebbe essere, e non il padrone. Se non riuscite ad ammettere onestamente di avere ancora troppa paura di questo sentimento, va bene così: potrete lavorare con calma sugli ostacoli, senza tattiche autoingannanti che vi allontanano dalla vera meta. La quale un dì raggiungerete, nel tempo e nello spazio.
- Ora parlerò delle quattro chiavi o prerequisiti per divenire abbastanza forti da tollerare la potenza che voi siete, la saggezza insita in voi e l’amore celato dentro di voi, pronto a scaturire. Ognuno di voi, senza eccezioni - ogni essere vivente nell’universo, organico e inorganico - è permeato da questo potere e da questa intelligenza; quel che cambia è la misura con cui il potere e l’intelligenza si manifestano.
- Le quattro chiavi sono aspetti del Sentiero. Ma devono essere viste anche nel contesto del sentimento cosmico. Sono le seguenti:
- 1. Comprendere a fondo cause ed effetti nella vostra vita. Capire causa ed effetto è cruciale per realizzare voi stessi e la vostra identità divina. È cruciale anche solo per godere di buona salute, per essere centrati in voi stessi e ragionevolmente integrati per un corretto operare e per vivere esperienze positive. Nel momento in cui potrete vedere il livello in cui i concetti, le intenzioni e gli atteggiamenti creano le circostanze della vostra vita, avrete la chiave per creare una vita diversa e più allettante. Ma se siete disconnessi dal potere creatore che è in voi - quando create inconsciamente - siete inermi, cioè ignorate il vostro potere e venite presi in una reazione a catena di errori e distorsioni. A quel punto vi trovate in una condizione in cui per voi sono sempre gli altri - le persone, le circostanze e la vita nel suo complesso - a essere responsabili del vostro essere infelici. Ciò induce ulteriori reazioni a catena. Questo stato interiore - che ne siate consapevoli o meno - vi porta a incolpare e accusare gli altri e a sentirvi vittimizzati, ritenendovi dunque giustificati a odiare, a provare risentimento e a vendicarvi.
- Un’altra conseguenza della disconnessione è il crescente senso di sconforto e impotenza: la dipendenza dagli altri, e quindi l’inevitabile risentimento derivante da aspettative non soddisfatte; la paura e le conseguenti difese, che vi separano ulteriormente dalla fonte di vita che è in voi. E nel frattempo continuate a ignorare volutamente come siate voi stessi a creare questo stato miserevole, essendo più comodo dare la colpa ad altri in attesa di una salvezza che non arriverà mai. Salvezza che arriva, invece, quando realizzate il vostro magnifico diritto di nascita di creare. Così come create in negativo, potete creare in positivo. Così come create consciamente col piccolo io in base a dettami di vanità, avidità, pigrizia e disonestà, potete creare lasciando che Dio si esprima in voi e crei in maniera onesta e meravigliosa.
- Finché siete presi dal sottile gioco interiore di dissociarvi dalle cause che avete attivato con questo o quell’atteggiamento od orientamento di volontà, non sarete in grado di adoperare i vostri poteri creativi per costruirvi una vita significativa e realizzata. E allora aspettate - invano - che prenda il controllo qualche altro potere. Ciò rende la vostra vita miserevole e sconfortante. Così vi affannate a negare il senso di sconforto e vanità e continuate a ignorare che di fatto esista una via d’uscita, anche se in direzione opposta a quella che avevate scelto.
- Siete fortunati che il progredire nel vostro percorso abbia portato molti di voi a contatto col livello della vostra creazione negativa. Cominciate a vedere più chiaramente quali atteggiamenti, espressioni e intenzioni hanno prodotto nella vostra vita manifestazioni che deplorate e di cui vi lamentavate aspettando passivamente che avvenisse un miracolo, o di fronte alle quali vi eravate arresi e adattati a inutili privazioni e frustrazioni. C’è ancora molto lavoro da fare da parte di ciascuno di voi nella ricerca della vostra autocreazione negativa. Ci sono ancora molte aree della vostra vita che trascurate e che non mettete sotto scrutinio - scrutinio che è fondamentale per quella scoperta.
- Scoprite dunque quel vago senso di futilità che vi fa temere che la vostra vita vi stia scivolando tra le dita senza che ne abbiate realizzato l’essenza, la bellezza e la gioia creativa di cui poter godere. Non cogliere questa opportunità vi rende molto infelici. Per chi cammina nel Sentiero tale condizione è meno acuta; ma ci sono sempre coloro che svolgono il lavoro personale mettendoci solo una minima parte di sé, senza voler davvero aprirsi sino in fondo. In tal caso l’angoscia resta. È pertanto sciocco assecondare le vostre resistenze nel Sentiero e comportarvi come se il non superarle non avesse alcuna importanza - come se le vostre resistenze si fondassero su validi motivi che si adattano in modo peculiare alla vostra "individualità", o su altre spiegazioni inventate. Non illudetevi di poter ottenere dei risultati senza sfidare le vostre resistenze. Capite che non potrete mai connettervi col vostro livello creativo, né potrete mai essere davvero sicuri, se non siete consapevoli di causa ed effetto.
- Ancora una volta, amici, iniziate col chiedervi in quali aspetti siete infelici e insoddisfatti. E poi procedete, con l’aiuto del vostro helper, a indagare il vostro atteggiamento nascosto, causa della specifica infelicità. Non mi riferisco all’intento cosciente, ma piuttosto all’intenzionalità negativa nascosta di voler ottenere più di quanto siate disposti a dare. Tutto questo deve essere esplorato.
- All’inizio è dura. Vi aggrappate all’illusione di essere delle vittime innocenti, ma quanta infelicità incamerate con questa illusione! Appena avrete superato la vostra disonestà, scorgerete e capirete appieno la creazione negativa che avevate prodotto, e come gli atteggiamenti mentali e i sentimenti nascosti abbiano creato le condizioni presenti. Questi atteggiamenti sono ancora più potenti, se nascosti e non riconosciuti.
- Vi consiglio di non lasciare che un opprimente senso di colpa vi dissuada da questo corso. Riconoscetelo come un altro trucco dell’io. Un senso di colpa così devastante vi impedisce di sollevarvi, di compiere l’unico atto che possa davvero porre rimedio alla situazione, e di riconoscere la vostra bellezza proprio con lo svelare la vostra bruttezza. Non dovete amplificare il senso di colpa - che vi lascia rannicchiati nella repressione e nell’infelicità - ma neanche sminuirlo. Permettetevi di sentire il dolore del senso di colpa per vederne tutta la portata, per capire ciò che fate agli altri e a voi stessi, e come. Tale consapevolezza vi motiverà a cambiare il vostro creare da negativo in positivo.
- Quando riuscirete a connettervi per davvero col vostro livello creativo, proverete un gran sollievo e vedrete che il mondo si aprirà. Vi accorgerete che se potete creare eventi e stati d’animo così tangibili in modo inconscio, erroneo e senza volere, tanto più potete creare in modo consapevole, deliberato e intenzionale le circostanze e lo stato d’animo desiderati.
- Ad esempio, se adesso sentite di non poter sostenere felicità e piacere - se la corrente è troppo forte e spiazzante - potete creare tale capacità in voi stessi dichiarando desiderio e intenzione, essendo disposti a rinunciare alla disonestà e all’intenzionalità negativa e a dare onestamente il vostro meglio. In quale altro modo potete trovare l’infinita ricchezza che è in voi? Se trattenete il vostro dare interiore, l’apertura e l’impegno nella vita, accrescerete il senso di povertà interiore, la convinzione di esser vuoti e di non aver nulla da dare. Chi si sente vuoto non dà nulla. Ci si può sentire ricchi e pieni solo quando si vuol dare. Nel momento in cui lo fate, voi create in positivo e vedrete crescere gradualmente le vostre creazioni. A volte servono alcuni anni affinché esse si manifestino appieno, altre meno. Le creazioni positive non si esauriscono mai: si possono ampliare all’infinito. Vedendo davvero le cause e gli effetti della creazione negativa e delle sue relative manifestazioni, divenite creatori. Realizzate il vostro diritto di nascita alla divinità.
- Comprendere cause ed effetti nella vostra vita è un prerequisito davvero importante per divenire integri ed essere nella realtà, per una vera autoresponsabilità, per aprire un canale verso la vostra divinità. Una divinità che non è nulla di soprannaturale o mistico, cari amici. Non è qualcosa che arrivi miracolosamente o per magia da lontano. La divinità risiede nel vostro potere di creare col pensiero, di ampliare la visione, di imprimere i vostri intenti in voi stessi e chiedere alla potenza di Dio in voi di unirsi alla vostra coscienza.
- 2. Imparare a sentire ogni vostro sentire e a gestire l’esperienza del sentire. Bisogna crescere un po’ e fare qualche tentativo prima che la personalità possa accettare ciascun sentimento, sperimentarlo e gestirlo in modo costruttivo. Ho già detto ampiamente come fare, per cui ora tratterò l’argomento solo in relazione al sentimento cosmico.
- Se l’umanità passa per gli abissi di un sentire infelice e doloroso è perché li ha creati, e li può superare solo attraversandoli. Molti di voi hanno già sperimentato la verità del fatto che, accettando e percependo appieno il vostro dolore, divenite proporzionalmente capaci di tollerare il piacere. Se ammettete con umiltà e onestà l’odio che provate e lo esprimete in modo costruttivo, facendovene carico, la vostra capacità di amare cresce in modo conforme. Sperimentando deliberatamente la paura, crescete senza paura e con sicurezza. Ciò avviene perché sentimenti all’apparenza opposti appartengono alla stessa corrente energetica, la quale si manifesta con diverse frequenze e gradi di condensazione. Cambia la vibrazione nel momento in cui scoprite che gli opposti sono una cosa sola. Più evitate un certo sentimento, meno potete sondare l’altro suo aspetto.
- Il sentimento cosmico appartiene alla più alta frequenza di energia. Se un sentimento del comune spettro umano può sembrare ancora ingestibile, il sentimento cosmico è sin troppo forte da sostenere. Fintanto che rifuggite da un sentimento, esso diventa un muro, un nemico, e sarete sempre atterriti dal vostro stesso sentire. Con una simile dinamica voi create un processo di alienazione a doppia mandata, tanto sconcertante e doloroso: la paura della vostra paura, il dolore per il vostro dolore, l’odio per il vostro odio. La spaccatura interiore si dilata finché iniziate a cercare di fare retromarcia.
- Non v’è sentimento che non possa essere pienamente sperimentato e gestito in modo bello e costruttivo. Facendo affiorare i vostri sentimenti più negativi - odio, crudeltà, rabbia e collera, e i loro sottoprodotti come invidia, gelosia, avidità, disonestà e così via - la loro espressione pulita e onesta è meravigliosa. Lo è perché non si finge più; voi rischiate di essere autentici e dunque fantastici, quando esponete le brutture. Questo non sarà mai nocivo, a meno che non utilizziate questa fase del lavoro su di voi per restare bloccati: sapete bene che qualsiasi cosa può essere malamente usata e messa al servizio dei trucchetti dell’io che negano la vita. Se voi dimostrerete coraggio e fiducia nell’universo nell’esporre realmente una parte negativa della vostra coscienza - senza l’orgoglio per aver superato la vergogna - e se chiederete la guida interiore per essere aiutati in questa impresa, sperimenterete la potente energia insita nei sentimenti in precedenza occultati. Energia decisamente essenziale per crearvi la vostra vita, per espandere vita e coscienza, per provare gioia e piacere. Stanchezza, svogliatezza e mancanza di energia possono essere spiegate da diversi fattori esterni, ma in ultima analisi derivano sempre da una fuga dal sentire, e dunque dal reprimere la vostra energia vitale.
- Non v’è dolore che, se affrontato in maniera costruttiva senza false idee e proiezioni, non si dimostri un tunnel che si fa relativamente presto ad attraversare, per poi liberare una bellissima energia, amore e potere. Non v’è odio tanto orrendo, o intenzionalità negativa tanto terribile, che all’esprimerli in maniera onesta - anziché proiettarli sugli altri - non producano una potente energia o non donino ulteriore bellezza al vostro amore e al vostro contesto. Nessun odio, dolore o paura è permanente; ma amore, piacere, sicurezza, pace e beatitudine sono condizioni durature. Odio, dolore e paura non sono che energia congelata, coscienza distorta. Ogni volta che vi sentite riluttanti a entrare nel dolore o nella rabbia, è solo l’insincerità a rendervi riluttanti: il desiderio di apparire diversi da come siete in realtà. Quando superate l’immaginario bisogno di fingere, quando potete essere ciò che siete, non c’è sentimento che non possa essere fonte di energia creativa. Onestà è anche sfidare l’assunto, conscio o inconscio, che se ci si addentra nel dolore ci si perde e si perisce.
- Esponendo quel che temete di far vedere, imparate a gestirlo. Molti di voi già capiscono come il liberare l’energia stagnante e malata dei sentimenti occulti e distorti la trasformi in un potente agente di gioia e creatività.
- Si deve sperimentare sino in fondo l’intera gamma del sentire: come vi dicevo, solo se ci si permette di provare e far fronte al sentire negativo si possono accettare e sostenere i sentimenti positivi. In modo analogo, solo se riuscirete ad accettare e a sostenere i buoni sentimenti ordinari accrescerete la vostra capacità di sostenere il sentimento cosmico. È importante comprendere questo processo evolutivo della vostra natura del sentire; vi spiegherà perché siete spesso incapaci di aderire ai buoni sentimenti. Vedrete come vi contraete di nuovo subito dopo esservi aperti e aver sperimentato il piacere, l’amore e la bontà della vita. Sapete che tale principio esiste, ma ancora non lo usate a sufficienza come rilevatore di un sentire negativo non riconosciuto, non accettato e non espresso. E se ogni tanto arriva un barlume di sentimento cosmico che subito svanisce, è segno che la vostra capacità d’amore non è sviluppata come potrebbe essere e come sarà. La più forte esperienza umana d’amore non è che un’ombra del sentimento cosmico che tutto comprende.
- 3. Sviluppare l’intenzionalità positiva. Dovete sviluppare l’intenzionalità positiva non in modo superficiale, né solo per rispettare delle regole, ma dal cuore del vostro vero essere con cui desiderate verità e amore fini a sé stessi, senza vantaggi personali. Ciò ci deve essere a livello profondo per scoprire la vostra disonestà e le intenzioni negative nei riguardi della vita, le vere cause della vostra infelicità. Nel momento in cui vi assumete il rischio di osservare le vostre intenzioni negative e iniziate a lavorarci su, a quel livello profondo, la vostra intenzionalità positiva si esprimerà con vigore. Allora ci sarà amore: amore per l’universo, amore per voi stessi, amore per gli altri, amore per la creazione. Il vostro amore non sarà totale nella misura in cui l’intenzionalità negativa si annidi ancora nella vostra psiche. E non si può provare un sentimento cosmico, se non si ha amore.
- Occorre ribadire giorno dopo giorno l’impegno a fare un equo scambio con la vita, cercando i recessi più profondi e nascosti in cui si può ancora celare l’intenzionalità negativa, per poi invertirla con un atto deliberato e creativo ed esprimere l’intenzionalità positiva.
- Come capire se c’è un’intenzionalità negativa nascosta? Basta chiedersi: "Dov’è che sono ancora infelice? Dove sono ansioso? Dove ho problemi con me stesso, con la vita, con gli altri?". Per quanto sia facile attribuire ad altri la causa - e potrebbe anche essere vero - c’è comunque qualcosa in voi che non vedete. L’infelicità è il vostro indicatore, e la potete verificare ogni giorno. Non v’è nulla di più affidabile. La sera, nella vostra revisione quotidiana, chiedetevi: "Ho una vita gioiosa, appagata, ricca e significativa come vorrei che sia?". Avrete così la vostra risposta, e potrete esplorare ulteriormente voi stessi chiedendovi: "Qual è il mio contributo a tale situazione? Come la creo?". Naturalmente non potete farlo da soli: un Helper vi darà una mano.
- Anche se la vostra vita è appagata e felice e la vedete divenire sempre più ricca - e il lavoro nel Sentiero porterà senz’altro a tale cambiamento - potete comunque chiedervi: "Quali sono le aree della mia vita in cui non avverto ancora quella gioia che so esistere?". L’indizio è di guardarvi dentro, nel profondo del cuore. Qual è la vostra vera intenzione in quel luogo intimo circa un dato aspetto della vostra vita? È invero assai facile, amici miei, e quando avrete messo tutto a fuoco sarà semplice come tracciare un diagramma col più agevole dei tratti. In realtà non vi sono misteri.
- 4. Connettersi col proprio nucleo divino. I precedenti approcci sono dei prerequisiti. Il quarto approccio non può essere utilizzato con successo se non si mettono in pratica gli altri tre. La quarta chiave è la meditazione. Ascoltatevi, siate calmi e ricettivi, acquietate la mente indaffarata e rumorosa. Partite dalla premessa che in voi c’è un nucleo profondo di conoscenza, sentimento, potere e presenza. Focalizzatelo con serenità, senza l’ansia di "doverlo sperimentare subito". Attendetete calmi. Imparate a rilassarvi interiormente. Osservate la vostra fretta interiore, gli impulsi, l’affanno. Osservateli finché non riuscite a fermarli. All’inizio sarà dura, ma cogliete pure l’opportunità di sentire l’insofferenza senza opporre resistenza. Apprendete la grandiosa arte di entrare in sintonia. Chiedete aiuto al Dio interiore. Perseverate. Date attenzione e volontà a tale pratica. Un giorno il canale si aprirà. Contemplate la possibilità che in voi ci siano facoltà non ancora sperimentate.
- Possedete un orecchio interiore con cui prima o poi sentirete; un occhio interiore con cui vedrete; un potere interiore con cui percepirete. Ancora non usate queste facoltà, ma si possono risvegliare. Mettete da parte pensieri e dubbi - che sono un trucco dell’io - e man mano che affinerete la capacità di intravedere i trucchi dell’io e di notare i vostri moti interiori, attingendo più e più volte alla guida interiore, risveglierete e svilupperete una nuova facoltà interiore. Essa potrebbe manifestarsi in ambiti diversi a seconda della persona. Forse l’orecchio interiore potrebbe aprirsi di punto in bianco e ascolterete Dio che parla in voi. Saprete che non si tratta di immaginazione: nulla potrebbe essere più reale. Oppure l’occhio interiore inizia a vedere forme o immagini simboliche, e anche a un livello interiore in cui vedere è sapere. Magari vedrà la luce della verità e dell’amore. Quel vedere diverrà comprendere, poiché serve capire per riuscire a integrare l’esperienza con la personalità cosciente dell’io. Oppure si scoprirà di poter esprimere la conoscenza interiore col pensiero: "Esso" pensa in voi, vi istruisce, o magari scrive attraverso voi. Ci sono tanti modi diversi in cui dal nucleo divino interiore provengono una nuova conoscenza, un nuovo vedere, un nuovo udire, un nuovo esperire. Integrare codeste nuove facoltà nella personalità corrisponde all’espansione di cui vi avevo parlato la volta scorsa.
- Ognuno può trarre spunto da questa lezione per capire a che punto si trovi nel cammino, indipendentemente dal fatto che riesca a mettere subito tutto in pratica: cosa che potrà avvenire solo successivamente.
- Per concludere, vorrei ribadire quanto siano meravigliosi l’energia, la forza, l’amore e l’aiuto investiti in questa impresa di gruppo. L’energia cresce man mano che progredite, vi liberate e acquisite fede attraverso ciò che sperimentate e vedete intorno a voi. Potete conseguire tanto, lasciando che il cuore percepisca l’energia di questi incontri. Non lasciate che i trucchi dell’io vi separino dal vostro cuore e dal vostro sentire. Se scorgete il vostro io dubbioso e negante nei trucchi che fabbrica, e se poi arrivate a dubitare dei vostri dubbi, riuscirete ad aprire i vostri cuori, amici miei. Allora saprete che sto dicendo la verità.
- Mentre mi ritiro da questo strumento, provate di nuovo a usare la potente energia che è qui presente. Ci sono tanti modi di usarla. Forse qui ci sono persone che non si amano, che hanno avuto attriti o incomprensioni tra loro. Forse possono usare questa potente energia per venire al centro del cerchio e confrontarsi in totale sincerità. O, magari, chi lo desidera potrebbe essere aiutato dal gruppo a trovare l’indizio dentro di sé. Nella meditazione che ora farete, con cui genererete ulteriore bella energia, chiedete l’ispirazione. Usate l’energia per andare nella direzione in cui il Dio in voi vi sta indirizzando. Abbandonatevi alla potenza e alla guida divina. Chiedete al Dio in voi se dovete farvi avanti, e come farlo. Se vi arrenderete alla volontà e alla guida di Dio accadranno delle cose meravigliose. Lasciatele accadere. Arricchite voi stessi e non rifuggite dal rischio e dalla resistenza che al momento avvertite. Non vi autoescludete da tutto ciò. Siate benedetti, miei cari!
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