Lez. 178 - Il principio universale delle dinamiche di crescita
Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
5 dicembre 1969
Traduzione in italiano di Daniele Buratti
Revisione non ancora effettuata
Edizione Novembre 2021
- Saluti e benedizioni per chiunque cerchi e lotti per la propria unità interiore. Voi tutti siete motivati da questo impulso interiore che proviene dalla forza vitale.
- La forza vitale ha in sé l’impulso che motiva le persone ad andare in certe direzioni, senza essere necessariamente consapevoli del significato profondo di quell’impulso o della sua esistenza. Molti avvertono una vaga spinta interiore ma non sanno perché. Prima o poi la percepiranno tutti a livello conscio. Chi ha trovato la propria strada in un percorso impegnato come il nostro, in cui si cerca di risolvere i problemi profondi e realizzare il proprio potenziale dormiente, ha acquisito una piena consapevolezza di tale impulso. Altri lo percepiscono ancora in modo vago, senza comprendere davvero la propria inquietudine interiore. Seguitare a ignorare il clamore della voce interiore può dar luogo a crisi profonde nella vita. Si potranno comprendere in modo corretto molte crisi solo nel momento in cui si saprà riconoscere quel bisogno profondo.
- La lezione di oggi è un proseguimento di tutte le lezioni di quest’anno e può essere compresa appieno solo in quel contesto. Tratteremo il tema della crescita dinamica, l’unificazione spontanea insita nel processo di crescita. Tutta la vita è un processo di crescita - intenzionale e impegnato oppure casuale e inconscio - ostruito da cieche forze di opposizione che spingono verso uno stato di stagnazione.
- Per prima cosa chiariamo il vero significato di crescita. In genere le persone parlano di crescita, vita, morte, amore e piacere con scarsa profondità di pensiero. Crescita non è solo un organismo che diventa grande. È un’espansione, ma in un senso particolare. È padroneggiare qualcosa che prima non si riusciva a padroneggiare. È commutare l’ostruzione - interna al sé o al proprio ambiente - in una parte del regno del sé.
- Se non si ha il controllo di un’ostruzione c’è disunione nel sé, oppure tra il sé e il mondo esterno. La crescita unifica la disunione. La crescita implica sempre superare un abisso o risolvere una contraddizione, apparente o reale, ed è così per ogni livello dell’essere. Nell’imparare a camminare il bambino sperimenta una disunione tra i suoi poteri fisici, le leggi di gravità e il mondo che lo circonda. Una volta appreso a camminare non c’è più disunione. La discordanza di prima diventa un campo operativo esteso. Il regno del bimbo si è ampliato: ora possiede un pezzo di mondo che prima non aveva. La crescita apporta espansione, maggiori capacità e un maggior potere e unità dove prima c’erano limitazioni e disunione. Finché non si impara a camminare si prova infelicità, debolezza, dolore e limitazione, ma tutto si supera quando si acquisisce la capacità di camminare.
- Ogni fase della vita di un essere umano è un’avventura in un territorio di cui prima non si aveva padronanza. Lo stesso accade con l’evoluzione complessiva di un’entità da un’incarnazione all’altra, e successivamente verso ulteriori stadi dell’essere e del creare. All’inizio la mancata padronanza è vista come qualcosa di normale e non è ritenuta un problema. Poi la si riconosce come un ostacolo che potrebbe essere superato. Infine l’entità affronta il blocco e trova il modo di superarlo. Solo così si riescono a padroneggiare delle nuove facoltà.
- I conflitti psicologici seguono lo stesso schema. Prima di riconoscere una specifica difficoltà provate un’impotenza inconscia e un senso di limitazione, ma poi diventate consapevoli del problema. Nel momento in cui decidete di fare qualcosa al riguardo iniziate un percorso di lotta, di ricerca, di verifica delle vostre facoltà. Prima o poi conseguite una nuova unità che espande il vostro potere sulla vita. Trasformate un territorio prima alieno e inaccessibile in un ambito familiare in cui state bene con voi stessi e con la vita. Conseguite una nuova sicurezza e pace. Questa è la crescita.
- Ogni crescita combina funzioni volontarie e involontarie. La crescita non può procedere in modo armonico senza un bilanciamento. Il risultato viene da sé, nella manifestazione di facoltà involontarie che interagiscono con quelle volontarie. Queste ultime richiedono impegno. Non stancatevi di tentare e ritentare, e di cercare nuovi approcci. Per far ciò occorre un’autoverifica, rinunciare a difese e vanità ed essere coraggiosi e sinceri con se stessi.
- Non si può scoprire una nuova dimensione della vita evitando i dolori del parto: ogni unificazione è una rinascita spirituale, e rinascere è riscoprire il sé in una nuova forma, con nuove facoltà rivelate e attivate.
- L’unificazione avviene da sé, come se non dipendesse dagli impegni profusi. Ma può essere ingannevole e indurre a credere che non serva impegnarsi. Per contro, quando si attende il risultato prodotto dal lavoro svolto, l’aspettativa si fa frustrante e scoraggiante. È importante, amici, essere consapevoli dei due aspetti del processo di crescita. L’equilibrio tra impegno cosciente e rilassamento vale sia per i minimi dettagli, sia per gli aspetti più significativi del vostro sviluppo spirituale. Vale per la meditazione, che deve combinare le due parti, così come per l’acquisizione di qualsiasi nuova abilità. Occorre assumere un giusto atteggiamento verso le funzioni volontarie e involontarie dosando sforzo, disciplina e rilassamento. Ogni fase di crescita, ogni superamento di conflitti, confusione, ignoranza e impotenza, rappresenta una nuova abilità, una nuova padronanza della vita e una nuova unificazione: prima di tutto nella persona, e di conseguenza tra la persona e la vita.
- Vi ho spesso parlato dello stato dualistico della vostra coscienza e dell’unicità della realtà ultima. La vita è tutto un progredire verso una ulteriore unità. Ogni passo verso l’unità crea una nuova zona di sicurezza, una nuova base di partenza, per così dire. Mentre crescete scoprite altre disunioni in voi. Ancora una volta vi addentrate in un nuovo territorio, lottando per unificare la disunione rilevata. E poi ancora e ancora, finché non trovate l’unità totale.
- Potrebbe sembrarvi più sicuro rimanere nella vecchia disunione anziché andare a cercare una nuova unità, dato lo sforzo che comporta. Se lo percepite come qualcosa di non necessario, la ricerca risulterà dannosa e sgradevole. Ma se lo percepite come un movimento che fa parte della vita, sarà per voi stimolante e piacevole. Adottando un tale atteggiamento troverete il giusto dosaggio di impegno e rilassamento, il giusto equilibrio tra facoltà volontarie e involontarie.
- Quando finalmente si manifestano le facoltà involontarie, l’abilità acquisita diventa una parte di voi naturale e agevole. A livello fisico vedrete come il duro lavoro volontario ceda il passo alla naturalezza, quando d’un tratto l’abilità diventa una seconda natura.
- A livello mentale, all’inizio non riuscirete a cambiare una specifica negatività con la sola volontà. Usate invece la volontà per analizzare il problema, la sua origine e gli effetti, per gestirne le conseguenze e per cambiare davvero: tutto ciò è compito della volontà. E d’un tratto diverrete consapevoli di un nuovo modo di reagire, costruttivo e positivo. Questa è l’unificazione spontanea, e quando essa avviene non dovrete più profondere sforzi per conseguire la nuova modalità.
- Se siete lacerati dall’apparente futilità di alternative parimenti sgradevoli che rendono banale la stessa vita, vi trovate in uno stato di totale disunione, di dualità. Ritenere che non vi sia via d’uscita è negare quel processo di crescita che è la vita. La soluzione è l’impegno a gestire la vostra impotenza e le costrizioni presenti, l’impegno con la vita stessa. Il primo passo è il più difficile, giacché non conoscete la vostra specifica disunione. In realtà ne avete molte. È vitale consolidare le facoltà volontarie per identificare e affrontare la disunione specifica del momento. Obiettivo delle facoltà volitive è suscitare l’impegno interiore per il superamento della disunione. Solo dopo questo passaggio si sviluppa un processo alternativo. La parte involontaria produce riconoscimenti, ispirazione, guida e rivelazioni, finché ogni tessera del mosaico non va al posto suo. In questa alternanza ogni nuova intuizione richiede un ulteriore impegno nella ricerca fino a quando viene rivelato il seguente passo organico, e così via. Questa è la descrizione di un percorso di crescita dinamica.
- Laddove c’è disunità, ricorrete alle facoltà volitive per far spazio nella vostra mente a una nuova unità. Dichiarate che voi potete ottenere l’unità che ancora vi elude, e che la otterrete. Il risultato dipende dal vostro investimento. Gli esseri umani desiderano spesso un cambiamento, ma evitano alcuni dei passaggi più difficili perché riluttanti ad affrontare qualcosa di sgradevole. Il sé non vuole far emergere la sua vanità, così come le illusioni e i pregiudizi a lui cari. Tuttavia la vostra personalità globale deve cooperare e dare uno scossone alle aree ristagnanti, se volete che ci sia un’unificazione spontanea. Riguardo alla crescita emotiva, psicologica e spirituale, investire con la mente e la volontà, con le emozioni e gli atteggiamenti è una buona pratica per costruire nuove abilità fisiche o mentali.
- La prima comparsa di un’unificazione facile e spontanea sarà incompleta e svanirà, non essendo ancora totale. Servirà un maggiore sforzo di volontà e far emergere del nuovo materiale finché la seconda, terza o quarta manifestazione di quella unificazione non riapparirà da sé. Con il tempo integrerete nella vostra personalità la competenza appena conquistata. L’acquisizione di una nuova maestria è sempre il superamento di una immaginaria spaccatura, vissuta come un abisso di dolore. Per conseguire il vostro stato naturale e reale dovrete sempre superare una dualità illusoria. La disunione è sempre dolorosa. Il piacere dipende sempre dall’unità. L’espansione nella vita è un costante moto proteso in avanti che trasforma un mondo alieno e all’apparenza ostile nella vostra dimora. È estremamente importante che capiate tutto ciò, amici miei.
- Ricapitolando, non c’è unificazione agevole e spontanea senza sforzo o combattimento: essa richiede un movimento di apertura equilibrato e rilassato verso la vita - uno sforzo disciplinato e rilassato, non teso e rigido. Se avvertite uno sforzo non rilassato, cercate la riluttanza inconscia ad andare avanti. Il movimento rilassato è di per sé piacevole, mentre quello rigido e riluttante è doloroso. Piuttosto che negare la riluttanza nascosta, concentratevi su di essa. Il movimento rilassato e determinato nella vita è di per sé piacevole, per difficile e stimolante che sia. Per ogni unificazione che si porta a termine si consegue nuovo piacere, il quale, a sua volta, porta ulteriore unificazione: una circolarità benigna che è il fluire della vita. L’unificazione porta piacere, se si smette di considerarla qualcosa di già finito. Alla fine voi e il cosmo intero sarete una cosa sola.
- Costrizione e ristagno denotano il vostro accontentarvi di uno stato assai limitato. Pertanto crescita dinamica vuol dire anche dominare le idee sbagliate. Queste portano a una maggiore disunione, provenendo da una erronea ricerca di unità. La nevrosi è di per sé un erroneo tentativo di trovare salute e benessere - è fare pace, in modo ottuso, con qualcosa di traumatico e doloroso. Nel corso del vostro cammino avete trovato preconcetti che associavano l’amore al dolore e al pericolo, il piacere alla vergogna e all’umiliazione, l’affermazione di sé a una intollerabile aggressività: sono esempi tipici di false unificazioni che devono essere prima disunite per poter trovare l’armonia, la pienezza e la vera unificazione. Tali preconcetti fanno apparire pericoloso ogni movimento di apertura. La vita stagnante, restrittiva e limitante in cui non ci si azzarda ad avventurarsi sembra dare sicurezza.
- Tutti i miei amici del Sentiero hanno già affrontato e attraversato quel sentire così nascosto e irrazionale. Ma se lo analizzate con mente aperta e semplice, scoprirete che la resistenza alla crescita è determinata dalla paura. Il vostro insistere a rimanere come siete vi fa sacrificare la felicità, il piacere, l’interezza, l’amore e l’espansione, ma sembra darvi sicurezza. Voi cercate il minimo appiglio di sicurezza all’interno di una circonferenza ristretta e rinunciate al vostro destino universale. Così vi negate il piacere e sprecate il vostro potere spirituale più prezioso. Ma se sceglierete quel potere liberamente, la vostra crescita diventerà qualcosa di avventuroso e di gioioso.
- Molti accrescono le proprie capacità fisiche e mentali. Questo è anche un prezioso movimento verso la vita che rappresenta il dominio sulla disunione. I passi che portano a questa nuova padronanza sono di fatto gli stessi effettuati per scoprire e ampliare l’universo interiore. L’uno concerne gli aspetti esteriori e sovente meccanici della vita, l’altro il proprio sé più intimo. Se anche l’esteriorità dovesse essere il surrogato di un ampliamento interiore della vita, sarebbe pur sempre preferibile alla stagnazione totale. Gli umani attraversano diverse fasi evolutive. L’uomo primitivo deve affrontare i livelli esteriori, ma con l’evolversi il suo compito diventa l’unificazione del proprio mondo interiore.
- La vera crescita spirituale e la padronanza del livello interiore, l’unificazione spontanea delle fratture emotive, psicologiche e quindi spirituali, conservano l’equilibrio e l’armonia interiori da cui nascono la guida intuitiva e la conoscenza delle autentiche unificazioni esterne. Le abilità fisiche e mentali hanno il loro valore, ma non possono sostituire la crescita interiore. Se la crescita interiore è il centro del proprio essere, tutto il resto va a posto da sé, senza che il pendolo debba oscillare da un lato all’altro. Gli obiettivi non essenziali si dissolvono.
- Ignorare la verità cosmica genera sempre disunione. Ogni singola entità è destinata a colmare l’ignoranza lottando per conseguire le unificazioni. Le sfide più difficili hanno luogo nei livelli emotivi più nascosti, poiché le emozioni non rispondono alla volontà diretta e non se ne è nemmeno del tutto coscienti. Identificate la vostra disunione, prima di iniziare il lavoro di unificazione.
- Acquisire fiducia nelle funzioni involontarie richiede tempo, ma è essenziale. Fatene esperienza! Ogni sforzo sarà vano, se non permetterete alle funzioni involontarie di manifestarsi. Fate loro spazio nella vostra coscienza e prestate loro attenzione in modo rilassato e con fiducia. Questa è una parte vitale del processo di crescita.
- Una volta capito che il frutto dei vostri sforzi verrà in modo spontaneo e inaspettato, non diretto, ci sarà armonia tra le vostre facoltà volontarie e involontarie. Per armonia non intendo che lo sforzo sia della stessa entità. Mesi di lavoro con i processi volontari della mente e della volontà potrebbero far affiorare spontaneamente un sentimento interiore quando meno ve lo aspettate. Forse non durerà a lungo, ma avrà una profondità, intensità e rilevanza talmente vaste da non essere misurabili in termini di sforzi volitivi. L’armonizzazione tra facoltà volontarie e involontarie avrà luogo se nel vostro atteggiamento lascerete spazio a entrambe. Vegliate con prontezza interiore. È necessario che continuiate a usare il vostro intuito per combinare e alternare queste due funzioni.
- Il passo finale per rinunciare alla negatività, come suggerivo, è il desiderio di adottare un atteggiamento positivo anziché negativo, è rinunciare alla paura e alla resistenza al piacere, e rinunciare ai ruoli e alle finzioni che vi si presentano via via. Dovete affermare il vostro volere con calma fiducia e fermo convincimento. Il volontario deve far spazio all’involontario, finché non si verifica una spontanea unificazione. Voi lascerete che succeda, desiderandolo in modo rilassato e determinato. Questo è il matrimonio tra principi volontari e involontari, attivi e passivi.
- Se vedete la crescita sotto questa luce vi eviterete molte paure, disperazioni e sforzi inutili. Ci vorrà del tempo, e diventerete più pazienti.
- La sequenza delle lezioni di quest’anno è iniziata con il processo creativo, con la creazione da parte di ogni essere umano di circostanze di vita positive o negative per mezzo di credenze, pensieri, sentimenti e volontà. Ho dimostrato che vivere è creare. La persona che si avventura nella vita con lo spirito di superare la disunione crea una vita completamente diversa da quella che si accontenta di confini ristretti. Vi ho anche detto di come la negatività crei miseria, e di come la fascinazione per quel processo creativo vi faccia sembrare assai difficile rinunciare alla negatività. Ma la creazione della negatività e di una vita limitata porta alla disunione e non all’unione, porta al dolore e non al piacere.
- L’unificazione dipende dal vostro impegno interiore a creare una vita in espansione e unificata di felicità e piacere, invece di una vita di ristrettezza, disunione e dolore. Il piacere è possibile solo se si è in uno stato di unificazione e di continua espansione. Le funzioni volontarie e involontarie sembrano separate solo se le separate nella vostra coscienza. Con l’attuale consapevolezza della vostra limitata struttura umana, vi sembra di avere a che fare con due facoltà e due "cervelli" del tutto diversi: l’interno e l’esterno, il conscio e l’inconscio, il direttamente e l’indirettamente accessibile. Abbattendo i vostri recinti autoimposti vi approprierete di porzioni sempre maggiori di universo, compiendo in tal modo il vostro destino.
- Potete creare un’unificazione spontanea a partire dalla disunione. Partendo da una disunione fortemente differenziata potete lavorare per avere un’unità indifferenziata. Una mancata crescita è un peccato contro la vita. Voi siete espressione del divino, voi siete Dio. È vostro diritto di nascita e vostro destino realizzarvi attraverso unificazioni sempre maggiori, espandendo le vostre abilità spirituali al fine di eliminare le disunioni e creare felicità diffondendo unità.
- Man mano che la vostra vita si espanderà, supererete debolezze e dipendenze. Sarete felici laddove adesso provate dolore, sarete nella verità laddove ora siete nell’errore. Impegnatevi verso il piacere, la crescita, l’unificazione e l’espansione, verso ciò che è verità e che è amore. Possiate effettuare di volta in volta le vostre scelte. Siate le divinità che voi veramente siete.
Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 178 - The Universal Principle of Growth Dynamics
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